Scrivo in lista per un argomento mai toccato ma -mi pare di capire- fondamentale: i tempi di risposta ai bandi per progetti PRIN, FIRB, ma anche ministero Sanità, agricoltura, ambiente, regionali ecc.. Credo tutti facciamo più o meno così: dando per scontato che per avere la risposta ci vuole un anno (o più) si presentano molti progetti con un anno di anticipo in modo da lavorare nell'anno in corso col progetto presentato due anni prima. Il problema nasce con la crescente tendenza all'uso di progetti COFINANZIATI. In Segreteria del Dipartimento mi hanno detto (e in effetti mi pare ragionevole) che se io inserisco come mia (dell'Università) quota di cofinanziamento i fondi di ateneo o altri fondi, teoricamente io NON POTREI toccarli fino alla partenza del progetto cofinanziato (ammesso che riceva una risposta positiva). Al di là degli ovvi sotterfugi (non so di quale gravità) per ovviare a questa situazione, bisognerebbe far presente almeno al Ministro Gelmini e alle commissioni di valutazione che, soprattutto in presenza di cofinanziamento, non è possibile metterci più di tre mesi prima di dare una risposta pena il blocco in pratica di tutte le attività di ricerca oppure non presentare più progetti che prevedono un cofinanziamento con un'attesa di più di tre mesi. Fra l'altro una cifra piuttosto cospicua del PRIN 2009 è prevista per le spese della commissione che deve valutare i progetti: mi pare incredibile che non si pongano delle deadlines precise da rispettare tassativamente. I progetti europei non a caso hanno una tempistica molto più precisa. Conscio di essere andato un pò fuori tema rispetto alle ultime discussioni spero di avere qualche illuminazione da parte di chi ha più esperienza di me e magari ha anche partecipato alle commissioni di valutazione. Saluti Alessio Papini
Dip.to Biol. Veg. Univ. di Firenze