...discorso di commiato dell'ambasciatore Spogli...
"... Perchè, allora, non si scelgono tre università - una del Sud, una del Nord e una del Centro e gli si concedono uno status speciale e incentivi mirati? Si tratterebbe di sviluppare un programma per portare in dieci anni queste università ai primi posti delle graduatorie mondiali. Non sarebbe questo un obiettivo sul quale gli italiani possano convergere? Non potrebbe essere sostenuto da tutti i partiti, in un vero esempio di consenso nazionale?"
Sarò biecamente egoista e ciecamente indifferente al futuro benessere della nazione, ma... no grazie, neppure se fosse la mia università. Una cosa è differenziare gli atenei migliori dai peggiori, premiare i primi e non punire, ma incentivare al miglioramento i secondi, in ultimissima istanza chiudendo quelli irrecuperabili. Un'altra, tutta un'altra, creare tre pseudo-IIT abbandonando al suo destino il rimanente 97% del sistema accademico nazionale.
Diamine, ci gloriamo di essere una delle (sette? otto? venti? che differenza fa?) nazioni più ricche al mondo. Smettiamo di finanziare la corruzione, l'evasione fiscale, gli appalti truccati, la criminalità organizzata e così via, iniziamo a spendere con un po' di cervello, di decenza e di attenzione al bene pubblico, e verrà fuori che ci sono soldi per ben più che tre atenei.
- Maurizio Tirassa