At 14.43 27/09/2009, you wrote:
l'eticità personale non la si riceve per Decreto Legge e questo è il punto fondamentale; si può lentamente costruire uno standard medio di eticità collettiva attraverso l'educazione, sostanzialmente in funzione delle conseguenze, negative o positive, dei comportamenti; ad esempio, nella vicenda che ha dato inizio a questa discussione, è chiarissimo che c'è un colpevole, almeno di negligenza, che sia il garante che ha nominato il revisore, o qualche "talpa" che ne ha fatto filtrare il nome; se questo(i) colpevole(i) riceveranno una punizione non simbolica (non intendo frustate, ma provvedimento disciplinare si), chi ha un livello di eticità un po' superiore alla media si sentirà incoraggiato, e viceversa chi ha una propensione a comportamenti "disinvolti" ne verrà, almeno un po'! frenato....
In un Paese come il nostro direi che è un'utopia.. il nostro Capo del Governo non è un castigo divino... è stato scelto dagli Italiani... e lui rappresenta la sintesi perfetta di vizi (in maggioranza) e virtù (molto poche) di tutti gli Italiani (opposizione compresa)... Per tornare al particulare del nostro mondo accademico, ci si rende conto che molti dei "malfattori" sono eccellentissimi nostri colleghi che si ammantano di progressismo quando le analisi riguardano gli altri, ma che, poi nel nome di un presunto realismo, sono gli attori di tutte le malefatte che denunciamo attraverso questo blog.
da un punto di vista strettamente tecnico, tenuto conto che ciascun garante non può assolutamente essere esperto di tutta la sua area, una lista di valutatori ben fatta e puntualmente aggiornata, comprendente un buon numero di personalità internazionali, può essere d'aiuto...
Su questo non sono assolutamente d'accordo.... chi fa la lista "ben fatta"?... Non tralasciamo che poi siffatta lista, ben fatta o mal fatta, alla fine genera comunque un circolo chiuso, e quindi alimenta la possibilità di "favori" trasversali...
Penso che non ne verremo mai a capo... partecipo a questa discussione solo per passione dialettica, e perchè so che chi partecipa a questa discussione é certamente in buona fede. Qundi teniamo accessa la fiammella, esile, della speranza..
Benedetto De Vivo
Piero Lattanzi
From: bdevivo@unina.it Sent: Sunday, September 27, 2009 2:08 PM To: "Forum"Università e Ricerca"" universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it Subject: Re: [Universitas_in_trasformazione] valutazione "esterna"
Una procedura assolutamente ridicola del funzionamento della valutazione dei progetti è quella di servirsi di una lista di valuatori redatta dal MUR.... i Garanti quindi per decidere chi deve valutare un progetto devono "scegliere" in quella lista.... un panel di valutazione dovrebbe scegliere almeno 10 potenziali reviewers in tutto il mondo, prendendo poi in considerazione le prime tre reviews che arrivano al panel... Non dobbiamo inventare NULLA... basta prendere a riferimento l'NSF... ovviamente anche così ci saranno sempre e comunque delle "ingiustizie", ma almeno é una strada tracciata e che funziona (fermo restando che l'eticità personale non la si riceve per Decreto Legge) Benedetto De Vivo
At 20.40 26/09/2009, you wrote:
Cari Colleghi,
Quello che è capitato a Fiocchi temo sia sempre stata una prassi normale per molti settori, Mecidina in primis. Da anni girava la voce che alcuni avessero la facoltà di far dirottare i propri programmi a valutatori amici. E' possibile che siano coinvolti i garanti o che ci sia qualche talpa al Ministero, o entrambe le cose. Finalmente questa volta il delirio di onnipotenza di alcuni è stato frustrato da Fiocchi, ma quanti altri in questi anni hanno lasciato correre? Ora leggo che sarà condotta un'inchiesta, spero che in questo modo verranno fuori i nomi e i colpevoli saranno sputtanati.
Sono d'accordo che serve un'agenzia di valutazione, ma se si vuole cambiare veramente, il punto critico è la composizione e l'organizzazione di questa benedetta agenzia, chi ci garantisce che i membri dell'Agenzia si comporterebbero diversamente dai garanti del Prin? Come ho detto fino alla nausea, credo che per un periodo la valutazione di programmi e concorsi andrebbe "appaltata" a persone "esterne", preferibilmete stranieri estranei agli inciuci e al malcostume nostrano, quegli inciuci e quel malcostume denunciati Fiocchi. Un decennio di questa pratica, potrebbe contribuire a ripristinare un senso etico e di responsabilità nel mondo accademico e della ricerca.
Saluti a tutti,
Patrizio Dimitri
Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
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