Faccio seguire:
In risposta a : Alberto Lusiani
Ci sono pupilli di un docente in un Ateneo che vincono il dottorato presso un altro Ateneo su raccomandazione dello stesso docente, ma continuano a "collaborare" con il docente dell'Università di origine, recandosi solo saltuariamente (una volta al mese nella migliore delle ipotesi) nella sede in cui svolgono ufficialmente il dottorato. In caso di vincita di un concorso da ricercatore, il cambio di Ateneo risulterebbe sulla carta ma, di fatto, il localismo rimarrebbe eccome!
----- Message de alberto.lusiani@pi.infn.it --------- Date : Thu, 2 Apr 2009 15:18:13 +0100 De : Alberto Lusiani alberto.lusiani@pi.infn.it Répondre à : "Forum "Università e Ricerca"" universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it Objet : Re: [Universitas_in_trasformazione] listone-abilitazio ne-ingenuit à À : "Forum "Università e Ricerca"" universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it
2009/4/2 Benedetto De Vivo bdevivo@unina.it:
[...] si torna sul punto che senza eticità personale non c'è riforma che tenga... e l'eticità personale non è qualcosa che possa venire acquisita per decreto legge...
E' vero, tuttavia a parita' di etica diffusa ci possono essere leggi migliori o peggiori. Mentre l'etica non puo' essere cambiata, le leggi possono essere migliorate, e sul medio-lungo periodo le leggi possono modificare l'etica. Il codice napoleonico che impose di dividere l'eredita' in parti uguali cambio' la natalita' francese in misura significativa per esempio. Se si imponesse un cambio di Ateneo (almeno una diversa provincia) per dottorato, post-doc e assunzione a ricercatore, forse l'etica potrebbe evolvere e il localismo potrebbe essere significativamente ridotto.
Cordialmente,
Alberto Lusiani ricercatore di Fisica SNS _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
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