At 18:39 +0100 31/12/08, P. Dimitri wrote:
Beh, è ovvio che i "buoni e cattivi" esistono da tutte le parti del mondo e che i meccanismi di controllo per far rispettare le regole sono importanti.
Non e` cosi` ovvio, infatti c'e` chi sostiene che se ci sono i cattivi le regole non servono a niente.
Ma allora ti chiedo: perchè da noi quei meccanismi non ci sono o non funzionano?
Per motivi storici e contingenti vari, molti dei quali al di fuori del nostro controllo e su cui non mi sembra il caso di discettare qui.
Pero` anche per tipico disfattismo italico, che era il punto che mi premeva sottolineare e su cui si puo` intervenire.
Ti faccio notare che l'Italia funziona in molti suoi aspetti.
Confrontiamo Italia e Inghilterra, visto che e` stato detto che gli inglesi sono superiori. Notiamo pure che l'Universita` inglese e` un modello e diciamo pure che quella italiana e` allo sfascio. Poi pero` guardiamo ai trasporti, alla sanita` e alle banche, solo per fare tre esempi, e vediamo che trasporti, sanita` e banche inglesi sono allo sfascio, mentre i corrispondenti italiani se la cavano bene o anche benissimo.
Quindi l'homo italicus qualcosa di buono lo sa fare, e non solo la pizza.
Non sarà per caso che a tutti i livelli (con le dovute eccezioni), a partire dal piccolo comune per arrivare alla grande città, la corruzione, il clientelismo e il tornaconto personale hanno avuto la meglio e l'etica è andata a farsi benedire?
Non credo proprio.
Purtroppo, credo che per mutare rotta in questo paese servirebbe una rivoluzione, oppure in alternativa, come ho già scritto, una catena umana "etica" che unisca e attivi tutti quelli che vogliono cambiare veramente.
Questo e` disfattismo, appunto, perche' la rivoluzione e le catene umane non sono metodi politici attualmente efficaci, secondo me.
Spero invece che qualche autorevole membro di questa lista sappia mostrare concreti e realistici obiettivi a questa classe politica (per quanto possa essere troglodita), e che riesca a ottenere una riforma che inneschi un ciclo virtuoso. Penso che sostenere convintamente lo sforzo sia importante, quindi bando ai disfattismi.
-AG