Se non sbaglio veniamo da anni e anni di promozioni di massa a prescindere dai risultati. Non mi sembra un modello valido nemmeno quello. Il punto è se si può responsabilizzare un bambino oppure no. Personalmente io credo di sì. Poi, certo, ci saranno casi particolari come quelli descritti, ma allora cosa si fa: si punta sull'individuare soluzioni ad hoc per casi particolari o si passa tutti per far finta che il caso particolare non ci sia? Faccio anche notare che si può anche promuovere tutti, compresi quelli che non hanno imparato nulla (per vari motivi), ma alla fine il conto lo pagheranno un pò più in là. L'articolo inviato mi sembra molto buonista e, come al solito, abile (?) nell'analisi ma assai poco nell'individuazione delle soluzioni. Last but not the least non è che siamo abbondantemente out of topics? Lo dico anche a me stesso: sono un botanico e pretendo di dire la mia sull'educazione dei bambini nella scuola dell'obbligo, oltre tutto senza avere figli... Strano che non si dica nulla delle recenti circolari sui concorsi per associati e ordinari, che contengono molte cose interessanti per questa lista... Saluti Alessio
On 06/17/2012 10:20 PM, anna painelli wrote:
Incollo un pezzo (che io trovo tristissimo) di di Lorella Zanardohttp://www.ilfattoquotidiano.it/blog/LZanardo/ | 15 http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/06/15/ giugno 2012http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/06/ . non è bello quel che stiamo facendo alla scuola.
*Bocciati alle elementari*. Bocciati alle scuole medie inferiori. *Bambini* con disagi, moltissimi extracomunitari. Ma anche molti e molte bambine italiane. La 12enne a cui è morta la mamma di cancro e di conseguenza ha fatto molte assenza? Bocciata. Il bambino problematico? *Non c’è più il sostegno,bocciato*. Aida lavora come cameriera in centro città, vive sola con la figlia di 11 anni che frequenta una scuola in zona. Abitano lontanissimo, la ragazzina è intelligente ha solo bisogno di un po’ di comprensione: bocciata.
E’ emergenza. “Noi badiamo al profitto, ai voti. Questa è una scuola esigente, sforniamo ragazzi con alte performance. Chi non ce la fa deve cercare altrove”. *Dov’è l’altrove?*
Quasi 2milioni e mezzo i NEET, acronimo di Not In Employment Education or Training. Cioè ragazzi tra i 15 e i 24 anni che non studiano e non lavorano. Non fanno niente. *Non mi dite che è colpa loro*. Non lo accetto. E’ lo stesso atteggiamento degli adulti ipocriti seduti davanti alla tv che ascoltando le solite trite interviste alle ragazzine esclamano: “Che vergogna, tutte vogliono fare le veline!” No, la vergogna è nostra che abbiamo permesso una tv che ha proposto solo la soubrette come modello da seguire.
E dunque una scuola deve accogliere, far crescere e accudire oltre che educare, almeno fino ai 15 anni. La valutazione sulle performance non la fanno più nemmeno le aziende, che hanno capito che ci vuole anche altro. Diciamo invece che* la scuola è stata fatta a pezzi*, che i tagli stanno dando i risultati che vediamo. E anche considerando il problema solo da un punti di vista di costi, uno Stato farà pure un bilancio complessivo: i soldi per così dire risparmiati sbattendo fuori dal percorso scolastico migliaia di ragazzini, non dovremo poi invece spenderli per sostenere i costi sociali dei NEET? E dunque conviene occuparsi dei ragazzi e delle ragazze *prima che sia tardi*. Questa è politica. Una scuola elitaria, siamo tornati a questo. Perché è chiaro che andrà avanti chi è bravo certo, ma in particolar modo chi è seguito da famiglie o insegnanti per lo studio assistito.
“Lavoro io al pomeriggio, non ho tempo!” rispondeva la madre adirata alla professoressa che le chiedeva di seguire i figli nello studio. L’Italia, il Paese dove tutti vanno a ripetizione, succede solo qui. A chi viene voglia o si può permettere di fare figli? Niente lavoro per le giovani ma se anche lo trovano poi dell’educazione se ne dovranno fare carico le famiglie. Mente lavorano, curano i vecchi, puliscono eccetera eccetera. Siamo poi certe che il mondo che verrà abbia bisogno di individui performanti? O di persone anche*con altre qualità*? Non sono una buonista, tutt’altro, ma ritengo che si possa chiedere molto a degli studenti/esse quando li si è prima aiutati a crescere nel modo migliore. Con amore oltre che con competenza. In modo maieutico: creando per loro un ambiente dove possano capire chi sono e dunque compredere cosa vorranno essere. Mi vengono i brividi quando mi dicono che una classe è composta solo da bambini bravissimi: cosa ne verrà fuori?
Cosa ci sarà nel cuore di quei bambini di prima elementare bocciati? A 6 anni è anche difficile comprendere cosa mai avrai fatto perché la mamma sia così triste, il papà arrabbiato. Sei al mondo da così poco e già ti presentano il conto? Intanto guardi il tuo pupazzetto, lo abbracci, cerchi le coccole. Ma cosa mai sarà successo? Non ti sembrava di essere stato cattivo. Ti chiedono qualcosa che non comprendi nemmeno. Ti dicono che sei diventato grande ma hai solo 6 anni. Io credo che quando una società non è più in grado di* proteggere gli anziani e i bambini*, significa che un ciclo si è concluso e dobbiamo dare inizio ad altro. Facciamo in fretta. 2012/6/17 saccomandi@mec.dii.unipg.it
Si potrebbe sentire cosa ne pensa Tullio de Mauro. Comunque, credo che quasi tutti siano concordi nel ritenere che del nostro sistema scolastico le elementari sono il gioiello non vedo quindi perché doverle modificare. Tutto quello che abbiamo toccato negli ultimi anni lo abbiamo peggiorato!!!
Saluti Peppe
Caro Claudio, penso che se il nostro sistema scolastico fosse in pari con le attese legalmente previste, ma di rado rispettate, allora il tuo discorso potrebbe essere più che interessante per persone che studiano la formazione dei bambini in generale ed i loro processi di apprendimento in particolare.
Tuttavia sino a quando non saremmo riusciti (almeno !) a
- portare in sicurezza gli edifici scolastici (di ogni ordine e grado)
- risolvere il problema dell'abbandono scolastico
- ripianare la voragine di accesso (e progressione) all' istruzione
tra
classi sociali
direi che il problema di anticipare o meno l'inizio delle elementari è un tantino secondario :)
Buona serata a tutti, LuCa
-- Luca Di Persio - PhD contract professor of Mathematical Finance and Probability Dept. Math University of Trento V. Sommarive, 14 - 38123 Povo - Italy Tel : +39 0461 281686 Fax : +39 0461 281624 _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
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-- Ordinario di Meccanica Razionale Facolta' di Ingegneria Universita' degli Studi Perugia skype peppesacco https://sites.google.com/site/peppinosacco/home Researcher ID: F-8690-2010 Profile URL:http://www.researcherid.com/rid/F-8690-2010
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