Credo che questa sia una buona idea. Personalmente trovo che la discussione negli ultimi tempi sia ad un brutto punto morto.
Peppe Saccomandi
Riguardando indietro, e ripensando alle molte discussioni che hanno animato questa lista, mi torna alla mente l'aneddoto dell'elefante e i ciechi: ciascuno di noi ha una percezione solo parziale dei problemi, e mettere insieme tutte le informazioni per ottenere un quadro complessivo e' un lavoro decisamente non banale. http://en.wikipedia.org/wiki/Blind_Men_and_an_Elephant
In questi mesi ho riflettuto, a piu' riprese, su quale potesse essere il modo piu' efficiente per cercare di "tirare le somme" del lavoro di riflessione che, collettivamente, e' stato fatto.
Mi sono convinto che sarebbe molto utile pubblicare sul blog degli articoli "monotematici" che affrontino i vari argomenti, a partire da quelli piu' controversi. Sarebbe cosi' possibile presentare, in maniera organica, informazioni, dati (e punti di vista) che al momento sono dispersi in una miriade di messaggi e-mail. E, in tal modo, eventuali commenti successivi rimarrebb ero "agli atti", in calce all'articolo.
Questo non e' un lavoro che possono fare da sole due o tre prsone (a meno che non lo facciano a tempo pieno) ma -forse- non e' irrealistico pensare di farlo collettivamente, in maniera coordinata.
Il problema e': come organizzare il lavoro?
Faccio due ipotesi:
- Raccogliere segnalazioni di interventi interessanti passati in lista,
fare una "classifica" he pe rmetta di individuare i temi principali e coloro che, avendo gia' riflettuto sulla questione, potreb bero facilmente scrivere un articolo.
- individuare a priori degli argomenti (c'e' solo l'imbarazzo della
scelta: metodi di valutazione, parametri bibliometrici, procedure di reclutamento, governance, ...) e fare un "call for papers", invitando coloro che vogliano scrivere un articolo su questi temi a farsi avanti, scegliendo poi tra i volontari a chi commissionare l'articolo.
Al momento, con Pietro Maioli (che si occupa della gestione pratica del sito UNIRA) stavamo valutando la prima alternativa.
Ovviamente, in entrambi i casi, colui a cui viene commissionato l'articolo dovrebbe cercare di redigerlo dando conto anche di posizioni non in linea col suo pensier o e, dove possibile, corredando l'articolo con link a fonti esterne, in modo da dare la possibilita' a chi legge di forma rsi una propria opinione. (A questo proposito ho trovato molto interessante un artcolo di David Randall, uscito proprio su "Internazionale" di questa settimana: http://www.internazionale.it/firme/articolo.php?id=21683 )
Gli articoli di un blog hanno il prego di poter essere successivamente leggermente modificati (per chiarire un cocetto, per esempio) rettificati o arricchiti con ulteriori riferimenti a dati o fonti esterne.
Certo: un e-mail -anche lungo- si puo' scrivere in meno di mezz'ora, mentre per un articolo, anche corto (anzi, soprattutto se corto: la sintesi richiede tempo), potrebbe non bastare una mezza giorna ta di lavoro. Ma penso che l'impegno dell'autore sarebbe ampiamente ripagato dalla soddisfazione di aver fatto qualcosa di oggettivamente utile a far progredire la discussione.
Questo lavoro sarebbe utile sia a noi (per tirare le fila) sia per presentare UNIRA all'esterno (anche semplicemente ai nostri colleghi).
Idee e proposte sono benvenute.
c.c.
----Messaggio originale---- Da: procesi@mat.uniroma1.it Data: 28/02/2009 19.18 A: "Forum =?iso-8859-1?Q?Universit=E0_e_Ricerca?="universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it Cc: carlo.carminati@fastwebnet.it Ogg: Re: [Universitas_in_trasformazione] Quale transizione?
lavoriamo (tutti) con Carminati per estrarre i punti salienti e metterli sul blog a chiarire le nostre posizioni
claudio
Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php