Il punto chiave della idea di "Abolire i concorsi universitari" consiste evidentemente nell'attribuire la responsabilita` scientifica delle chiamate interamente ai Dipartimenti (magari con il concorso dei corsi di Laurea).
Le modalita` di una tale scelta possono essere svariate e fra l'altro richiedono un complesso bilanciamento di poteri fra coloro che erogano i rispettivi fondi e chi li usa. Se capisco: la proposta di Buttazzo vorrebbe fornire un possibile meccanismo compatibile con le nostre leggi generali. Io sono in totale disaccordo sull'uso dei settori disciplinari che sono la maggiore causa del degrado del sistema, responsabili delle famigerate cordate. Quando nel mio Dipartimento viene chiamato un collega io voglio avere la possibilita` di valutarlo anche se e` lontano dal mio campo, usualmente ho gli strumenti culturali per farlo.
Per mia scelta ho sempre cercato di non entrare in questi dettagli ma, se vogliamo fare questo esercizio, la proposta di Buttazzo ha un altro grosso difetto. Mescola il tema che stiamo trattando con un altro tema, quello degli equilibri di potere fra categorie: ordinari, associati ricercatori (che io spero si trasformino rapidamente in docenti).
Quindi se si vuole portare in fondo l'esercizio Buttazzo meglio sarebbe "Le commissioni sono costituite da tutti i professori in servizio presso il Dipartimento di categoria uguale o superiore a quella della persona da chiamare"
In ogni caso non so quanto sia utile addentrarci in questi dettagli che possono indebolire la nostra posizione e scatenare obiezioni di tipo sindacale o corporativo. Sono piu` che certo che, se si vuol fare, un modo compatibile con il nostro ordinamento di "Abolire i concorsi universitari" nella sostanza, si trova.
Prof. Claudio Procesi, Dipartimento di Matematica, G. Castelnuovo Università di Roma La Sapienza, piazzale A. Moro 00185, Roma, Italia
tel. 0039-06-49913212, fax 0039-06-44701007 http://www.mat.uniroma1.it/~procesi/