Sono perfettamente d'accordo con Francesca: Non si può fare didattica senza fare ricerca. Piuttosto si dovrebbe permettere ai giovani neoricercatori di fare soltanto o prevalentemente ricerca com era nello spirito della riforma quando fu istituito il ruolo di ricercatore, Invece oggi si sovraccaricano dei corsi più pesanti e ripetitivi proprio negli anni che statistiamente sono i più produttivi per la ricerca. Anch'io penso che i professori a contratto diventerebbero l'equivalente diquello che erano i proff. incaricati. Ci sarebbe poi dopo una decina d'anni un'altra sanatoria come ci fu per gli incaricati intasando un'altra volta l'università di anziani frustrati ascapitodelle nuve leve. Margherita Hack ----- Original Message ----- From: "Francesca Matteucci" matteucc@oats.inaf.it To: ""Forum "Università e Ricerca""" universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it Sent: Saturday, December 13, 2008 3:43 PM Subject: Re: [Universitas_in_trasformazione] R: R: risposta Buttazzo/Procesi
Di solito sono sempre d'accordo con Patrizio, ma questa volta no. E' fondamentale che chi insegni all'universita' sia anche un ricercatore altrimenti ridurremo l'universita' ad un super-liceo. E' noto che la scienza procede rapidamente e chi non fa ricerca fa molta fatica a tenere dietro ai passi della scienza. Pertanto ritengo che sia necessario avere professori di materie scientifiche impegnati nella ricerca, come peraltro lo e' ovunque nel mondo anglosassone. Quello che dovremmo cambiare e' il carico didattico. Chi fa lezione e ricerca non puo' sobbarcarsi carichi didattici eccessivi come purtroppo molti di noi fanno. Pero' fare la divisione delle carriere sarebbe, a mio avviso, un grosso rischio...
Saluti, Francesca Matteucci
P. Dimitri wrote:
Credo che si possa fare una buona didattica anche senza fare ricerca, come nei casi citati da Franco Gianturco. Basta solo serietà, impegno e anche voglia di aggiornarsi, specialmente nel caso di discipline in continua evoluzione. In molte riviste internazionali esistono ottimi giornalisti specializzati che sanno e scrivono di scienza senza fare ricerca.
Mi permetto anche di considerare due punti importanti:
- Se nelle università a svolgere la didattica fosse solo chi fa ricerca
(veramente e non per finta pubblicando su ³Journal of pizza & fichi²), temo che ci sarebbero molte defezioni. Per l¹eccessivo carico didattico saremmo quindi totalmente distolti dalla ricerca, di consequenza, se per far didattica bisogna far ricerca (come sostiene Anna Painelli), non potremmo più nemmeno far didattica. Perdonate il paradosso pseudo-filosofico....
- non dimenticate poi che non sempre chi fa una buona ricerca è un
didatta di qualità...
Saluti,
Patrizio Dimitri
Buongiorno:
la storia dei due ruoli uno per la didattica, l´altro double-face mi preoccupa moltissimo. Le nostre Universita´ hanno bisogno di didattica di qualita´ che non esiste in assenza di ricerca (di qualita´). Chi non ha voglia di fare ricerca semplicemente non deve trovare spazio, neanche come insegnante, nelle Universita´.
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