Cari colleghi, non credo che il nostro obiettivo debba essere quello di stare a discutere se è bene o meno diffondere il profilo di Luigi Frati. La mia idea al riguardo era che una volta accertata la veridicità dei dati e delle affermazioni a corredo della tabella che avevo inviato (e mi pare che vi siano state conferme al riguardo), il forum potesse utilizzare il suo sito per pubblicare direttamente notizie controllate visto che le affermazioni del prof. Frati non sono proprio quelle di un casuale avventore di un'osteria, ma esternazioni di un componente autorevole della CRUI (nostro malgrado) studiate ad arte per creare confusione, come minimo, se non, come dice Tirassa, per mascherare l'ignavia (collaborazionista) dei rettori con quel piglio di 'stivalismo' patetico che farà loro guadagnare la patente di servi fidati e allo stesso tempo disorientare l'opinione pubblica e danneggiare l'immagine di quel poco di protesta che sta emergendo. Di fronte a ciò una risposta che non facesse perdere tempo e soprattutto non indirizzasse le energie contro falsi obiettivi, poteva essere ristabilire la verità dei fatti ad esempio rendendo noti certi precedenti finiti nel dimenticatoio troppo velocemente.
Tuttavia, da quanto capisco, l'animatore del forum non è proprio entusiasta della proposta e suggerisce piuttosto di affidare tutto ad un giornalista. Dunque non ritengo sia il caso di insistere oltre.
MI spiace per la depressione di Cosmelli. A qualcuno però il fatto che la maggioranza dei docenti, dei tecnici e dei ricercatori abbia votato Frati provoca solo indignazione e rabbia, proprio quello che ci vuole per non darsi per vinti. Forse, caro Cosmelli, ciò ti può risollevare.
A presto
Rino Esposito
PS: Un grazie a Francesco Frati per la precisazione che consente di eliminare dalla tabella chi non c'entra. Circa l'indice H di Luigi Frati, non ho dubbi che sia alto, il che ovviamente non indica necessariamente un'attiva partecipazione nella realizzazione di un lavoro. Ho inviato un commento non proprio sintetico (scusatemi) all'articolo di Nature - http://www.nature.com/news/2010/100630/full/466016b.html