Leggo solo oggi di 15 ricercatori morti nel laboratorio dei veleni a Farmacia nell'Università di Catania altri gravemente malati; anche se la notizia fosse gonfiata è comunque sconvolgente. La magistratura sta accertando i fatti. Possiamo tacere? Come professori ed accademici è nostro dovere garantire che i nostri laboratori, TUTTI anche i più scalcinati e sottofinanziati, siano luoghi di avviamento alla vita e non alla morte.
Se alcune autorità accademiche avessero sottovalutato o peggio nascosto i fatti saremmo ben oltre la ordinaria corruzione e incompetenza ma entreremmo nel mondo della mostruosità, il mondo di Mengele e Mugabe. Cosa fare? Chiedo aiuto ai colleghi che hanno esperienze di laboratorio per idee e proposte, nel mio mondo le peggio nefandezze possono al più causare un esaurimento nervoso, forse un suicidio. Forse una commissione tecnico-scientifica che visiti i nostri laboratori, parli con i ricercatori?
Non credo che possiamo demandare il tutto alla politica o alla magistratura. Vorrei aprire un dibattito ma credo sia meglio farlo al di fuori di questa mailing list, per questo visitate il sito
http://universitintrasformazione.blogspot.com/2008/12/sconvolgente.html
e lasciate li i vostri commenti. Prof. Claudio Procesi, Dipartimento di Matematica, G. Castelnuovo Università di Roma La Sapienza, piazzale A. Moro 00185, Roma, Italia
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