Il sistema che prevede concorsi nazionali con vincitori candidati che scelgono la sede secondo graduatoria e' sostanzialmente il sistema francese, un sistema dignitoso e abbastanza ben funzionante e che permette anche - almeno in tempi recenti - un buon livello di reclutamento di stranieri validi.
Tuttavia questa lista di discussione ha origine con una lettera aperta di C.Procesi che propone un sistema di reclutamento e promozione radicalmente diverso, basato su scelte autonome dei Dipartimenti Ateneo per Ateneo, scelte che devono essere temperate da responsabilita' di bilancio e incisiva valutazione dei risultati aggregati ottenuti.
Forse potrebbe essere piu' efficiente e produttivo che i sostenitori dei due diversi sistemi organizzassero gruppi di lavoro separati producendo due documenti separati con gli elementi base di due progetti di riforma che ripeto sono radicalmente diversi e incompatibili.
Personalmente ritengo improponibile perche' destinato al fallimento il sistema francese in Italia. Il sistema dei concorsi nazionali e' stato ampiamente sperimentato nel nostro Paese con risultati a mio giudizio scadenti. Perfino i concorsi locali hanno commissioni sostanzialmente "nazionali". Ritengo che il sistema francese possa funzionare solo in societa' intimamente stataliste ma animate da un profondo e condiviso orgoglio nazionale e da livelli minimi di decenza ed efficienza nell'amministrazione statale. Questo e' il caso della Francia ma non e' il caso dell'Italia.
Ritengo che l'Italia abbia individualita' valide e capacita' di competere a livello individuale ma sia un sostanziale fallimento in ogni settore dove vi sia un'organizzazione statale a livello nazionale. Credo sia realistico in Italia progettare un sistema in cui i Dipartimenti degli Atenei abbiano autonomia di scelta e competano per ottenere i migliori risultati per ricevere maggiori fondi. Non sono sicuro che funzionera', ma credo sia doveroso tentare considerato il fallimento assodato dei sistemi di reclutamento e promozione nazionali sperimentati finora.
Cordialmente, -- Alberto Lusiani ricercatore di Fisica SNS