Alle considerazioni già fatte ieri, continuo ad insistere sul concetto che i progetti DEVONO essere individuali. Solo così si potrà stabilire il merito. Il calderone dei cosiddetti progetti coordinati, serve solo a sollevare polveroni indistinti. E in questo senso sono del tutto d'accordo di eliminare Modello A e B, soprttutto perché a tanto formalismo non corrisponde alcuna sostanza.Un solo modello basta e avanza. Io da anni presento solo il mio progetto, con tantissime collaborazioni REALI internazionali. Anche quest'anno presenterò un progetto con solo la mia unità operativa. Questa scelta é stata premiata? una sola volta con il cofinanziamento al 50%! Sono anche d'accordo nell'eliminazione del cofinanziamento: basterebbe mettere fondi corrispondenti a mesi di stipendio di persone strutturate. Il cofinanziameno così come é adesso, per come funzionano le cose in Italia, non fa che premiare (generalmente, con qualche eccezione) quei gruppi forti che hanno fondi non necessariamente per meriti scientifici. Vedo anche che, almeno nel mio settore, continuano ad essere finanziate persone che non producono scientificamente nulla o quasi nulla.... se non si introduce una verifica ex-post, con una penalizzazione per chi non ha prodotto nulla con progetti pregressi finanziati, che senso ha lavorare seriamente? Benedetto De Vivo
At 00.59 29/12/2008, you wrote:
Cari colleghi,
I Prin attualmente sono un disastro: finanziamenti sempre più esigui e valutazione scadente. E quello appena uscito seguirà purtroppo lo stesso andazzo. Malgrado lettere e lamentele varie sulla stampa, nulla è cambiato.
Nella Biologia, ad esempio, dal 2002 ad oggi si assiste ad un aumento dei progetti presentati e ad un decremento clamoroso del budget! Nel 2002 sono stati finanziati 109 progetti su 308 con un budget di 17160 milioni di euro; nel 2004 124 su 340 con 17669 milioni; nel 2005 140 su 432 con 15932; per toccare il fondo nel 2007 quando sono stati finanziati 117 progetti su 527 con un budget di 11.100 milioni. Immagino che l¹andamento sia simile in tutte le altre aree.
La valutazione poi è in sostanzialmente poco seria, a parte alcune eccezioni; fino al 2004 ho avuto valutatori stranieri che stilavano giudizi approfonditi e circostanziati. Poi nel 2006, come conferma Claudio, si sono inventati la lista preconfezionata di valutatori che non potevano avere le competenze necessarie per giudicare tutti i diversi progetti. Gia dal 2005 poi si era passati al ridicolo di un unico giudizio condiviso tra valutatori, spesso telegrafico, superficiale e contraddittorio, altro che peer-review, io l¹ho definito null-review.
Gira anche voce che alcuni possano facilmente pilotare la scelta dei valutatori verso nomi ³graditi², grazie a contatti preferenziali con i burocrati del Ministero o alla benevolenza di certi ³Garanti². La scelta di questi ³Garanti² si basa su rose di nomi fornite dal CUN, dove sono rappresentate le solite aree. Nella Biologia, ad esempio, i garanti gravitano da sempre nell¹area della biochimica, farmacologia e fisiologia.
Il sistema deve essere completamente rivisto, a partire dai meccanismi di valutazione dei programmi, e semplificato, ripulito dai vincoli burocratici.
La scelta dei revisori è uno dei punti fondamentali; non può accadere come quest¹anno che un progetto di Ecologia marina venga assegnato ad un genetista umano. I ³Garanti², o ³membri del comitato guida² devono lavorare in modo da evitare tali errori e risponderne in prima persona.
Allo stato attuale ci si potrebbe benissimo inventare una ricerca, essere finanziati e non fare assolutamente nulla. Si potrebbe introdurre una sorta di filtro basato sulla produttività. Ad esempio, chi è stato finanziato nel 2006 e nel 2008 presenta una continuazione o un nuovo progetto deve anche presentare un resoconto del lavoro svolto nel biennio precedente e aver prodotto almeno una pubblicazione su rivista internazionale, pena l¹esclusione.
Eliminerei il cofinanziamento: se un progetto merita, deve essere finanziato a prescindere dalla dotazione finanziaria del gruppo. Inoltre, il finanziamento dovrebbe riguardare un periodo di 3-4 anni invece che 2.
Eliminerei anche l¹obbligo di compilare i progetti sia in italiano che in inglese, lasciando ai partecipanti la scelta di usare entrambe le lingue o solo quella inglese.
Eliminerei i due modelli A e B, basterebbe un modello unico, compilato dal coordinatore.
Saluti,
Patrizio Dimitri
credo che discutere sui PRIN sia molto utile, perche' mette in evidenza deficenze strutturali del sistema. Ho avuto la sgradevolissima esperienza di stare nella commissione dei PRIN 2006, VORREI la testimonianza di qualcuno che e` stato nella commissione 2007 per vedere se ci sono stati cambiamenti.
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- Release Date: 28/12/2008 14.23