Cari tutti, Anch'io sono stata nominata e scrivo soltanto per dire che condivido tutto quanto detto da Antonella. Ho mandato qualche settimana fa una lettera al mio Cdl di appartenenza e al mio dipartimento per informare che non prenderò alcun affidamento il prossimo anno. Perché non potrò continuare a garantire la qualità didattica con quanto ci aspetta (nella mia materia 260 ore di insegnamento verranno a mancare dal prossimo anno per via del rifiuto di due anni supplementari ai colleghi in età pensionabile e per via del licenziamento avvenuto qualche settimana fa di tutti i lettori di scambio del nostro ateneo). Dovrei gestire da sola 5 anni di insegnamento in cui la mia materia risulta talvolta fra le materie principali degli studenti. Siccome non mi possono chiedere un numero di ore assurdo, ed è uguale per le altre lingue, si è proposto di dare affidamenti ai lettori dal prossimo anno. Bel gesto infatti che permette finalmente di riconoscere i lettori come insegnanti e non solo personale amministrativo ma permette anche di avere un personale a basso costo con responsabilità superiori a quanto li spetta per contratto (l'affidamento presuppone un impegno didattico di 30 ore in più delle ore dovute per contratto e la responsabilità amministrativa del corso). Idem per me. Ho dato impegno di ricerca in vari progetti, prin, firb, ex-60%, non solo dovrei fare un lavoro didattico di poco qualità per il numero di studenti (300 in francese, e sicuramente di più dal prossimo anno visto che 5 lingue spariranno) ma sarei costretta a non potere fare il lavoro di ricerca per cui mi sono impegnata. E la nostra carriera? Veniamo giudicati per le nostre pubblicazioni non per la nostra partecipazione a tutte le commissioni dei nostri corsi di laurea né per la quantità di ore di docenza regalate ai nostri atenei. Annick ----- Message de antonella.ghignoli@unifi.it --------- Date : Tue, 26 May 2009 14:03:10 +0200 De : Antonella Ghignoli antonella.ghignoli@unifi.it Répondre à : "Forum "Università e Ricerca"" universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it Objet : [Universitas_in_trasformazione] R: Contenuti del digest ...."Novità Walter La Carbonara" À : "Forum "Università e Ricerca"" universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it
Cari tutti, sono stata nominata e devo scrivere qualcosa. Ho scritto raramente in lista, pochissimo, forse una volta soltanto: ma ho letto sempre tutto. Non sono intervenuta per il tempo sempre risicato che ho quando sono in studio all'università, un po' per un periodo di lavoro all'estero dove ho avuto il tempo assorbito tutto da altro; dovrei forse iscrivermi alla lista con l'indirizzo privato. Non sono intervenuta, però, anche per fatica: una volta soltanto, in cui mi sentivo di dire qualcosa di mio, era troppo faticoso - in senso buono - trovare la misura per delle giuste parole. Cosmelli ha centrato un problema, che di passata, in una comunicazione privata a Caludio Procesi, avevo indicato già un mese fa, al tempo del suo incontro con la Gelmini, rappresentata invece dal responsabile della sua segreteria tecnica, Alessandro Schiesaro. Ovvero: la lista e molti interventi sono molto sbilanciati sul settore disciplinare matematico-scientifico (passatemi la banalità); così come un certo tenor generale delle proposte (che io ho comunque sottoscritto, così come l'appello iniziale dal quale è partito tutto). Il mondo accademico delle scienze umane, è un po' - a volte un po' tanto diverso- per dinamiche e problemi. Ricordo - ma perdonatemi la vaghezza del ricordo - un intervento, non so da parte di chi, che sostanzialmente suonava così: "per la questione della terza fascia, p dello stato giuridico non ricordo, dei ricercatori, sostanzialmente io me ne frego" oppure non mi importa niente o altro. Era a quel mail, che non riesco a trovare, che avrei voluto rispondere e al quale non ho risposto perché mi sarebbe costata molta fatica: non del corpo, ovviamente, ma dell'anima. Avrei risposto con questo schema: _ sono confermata dal 2001, e da allora ho tenuto in media da un minimo di 120 ore a un massimo di 220 di corsi fondamentali di discipline di cui solo io ero, in facoltà, la rappresentante, e per tre anni in due atenei diversi (quello mio di allora: la Tuscia di Viterbo) e quello mio attuale (Firenze, dove sono avendo vinto - non si rida - valutazione comparativa per copertura di un posto di trasferimento): nel secondo ateneo, quanto non era il mio attuale, gli incarici (di 120 ore, 2 corsi da 60) erano *naturaliter* a titolo gratuito: ho chiesto un muto per poter sostenere le trasferte per tre anni. Ah, lo davo per scontato: sono confermata come Ricercatore, ovviamente, e trasferita come tale. Sono stata responsabile scientifica di una unita di ricerca, anche, vincendo un cofin (2003-2006). Guadagno 1700 euro al mese. Ho una buona fama internazionale (area tedesca e francese, ma anche inglese) nel mio campo: ma volevo più umilmente dire una fama 'buona', quella che io riterrei il minimo dignitoso per essere ammessi a un lavoro del genere. Ho responsabilità e carichi anche di delegato nei CdL... E ritaglio il tempo per fare ricerca, il mio tempo (sono ricercatore): che da noi significa passare ore nelle biblioteche di conservazione (spesso non in sede e anche all'estero) o archivi su manoscritti e pergamene di documenti antichi. E dulcis in fundo: l'incarico di docenza è affidato automaticamente dalla facoltà, e per la questione della esistenza di corsi di laurea, anche se valgo 0,50 (metà d'un essere umano cattedratico), la mia presenza è indispensabile, e su due CdL, come sapete. Si aggiunga che io non ho l'anno sabbatico... Insomma sui ricercatori c'è un corto circuito normativo, che va eliminato. Questo corto circuito è macroscopico nelle scienze umanistiche. La mia storia, di ricercatore confermato e - per ridere - 'professore aggregato' è comune a molti. la dice lunga la corsa al reclutamento di ricercatori per avere docenti a basso prezzo, specie nell'ateneo dove sono, in bancarotta dopo anni di gestione - non trovo l'aggettivo - di sicuro di gestione a cuor leggero, visto che negli atenei il principio di responsabilità non vale.
Ora, ditemi un po' se a me non preme la questione dello stato giuridico dei ricercatori con connessa - e sottolineo connesso inestricabilmente - la questione del *merito* provato, valutato, anche misurato. Certo è che riviste con referee da noi sono rarissime: le più antiche, le più rinomate (per esempio per la Storia medievale, e quindi per la paleografia latina e diplomatica) sono nate alla fine del secolo XIX o gli inizi del XX, e non hanno referee.. Nel mio ambito disciplinare ora c'è una corsa a formare comitati di referee e ad adeguarsi, dopo le direttive Cun.
Ho visto il programma PD sul sito di università futura: non mi è chiaro se 'professore aggregato' significa mantenimento di un puro nome di morattiana memoria e 'stato giuridico' vuol dire proprio 'stato giuridico' - mi augurerei, per il PD (pur conoscendo Modica)
- o sono nomina nuda entrambi. Non è chiaro.
Scusate la lunghezza, saluti AG
Dr. Antonella Ghignoli PhD Ricercatore universitario confermato s.s.d. M-STO/09 (Paleografia) - "Professore aggregato" Dipartimento di Studi sul Medioevo e Rinascimento Sezione di Paleografia "Luigi Schiaparelli" piazza Brunelleschi 4 - 50121 Firenze Tel. (Stanza) 055 2756801 - Fax (Dipartimento) 055 2480851 e-mail: antonella.ghignoli@unifi.it; antonella.ghignoli@tin.it http://scrineum.unipv.it/aipd/soci/ghignoli.htm
-----Messaggio originale----- Da: universitas_in_trasformazione-bounces@mail.dm.unipi.it [mailto:universitas_in_trasformazione-bounces@mail.dm.unipi.it ] Per conto di Mauro Beltrametti Inviato: martedì 26 maggio 2009 13.16 A: Forum "Università e Ricerca" Oggetto: Re: [Universitas_in_trasformazione] Contenuti del digest ...."Novità Walter La Carbonara"
Cari Colleghi,
Sono d'accordo con Cosmelli. Per la prossima richiesta di eventuale supporto
non dimentichiamoci della collega A. Ghignoli.
appelli@historiamagistra.it
www.historiamagistra.it
saluti,
Mauro Beltrametti
On 26/mag/09, at 12:29, Carlo Cosmelli wrote:
Cari colleghi, permettetemi un commento a seguito del mail di La Carbonara:
Cari colleghi, stiamo predisponendo online il documento con le osservazioni sul DDL che vi invitiamo a sottoscrivere al piu' presto. Nel frattempo, stiamo cercando di irrompere nei mezzi di comunicazione con una certa difficolta', non e' il nostro mestiere!
Prima di Natale (credo) inviai a tutti un commento in
cui mi ponevo
il
problema di allargare la tipologia del personale universitario che frequentava il forum, con l'idea che un forum di soli (quasi) matematici non poteva sperare di trovare un facile
riscontro presso i
media. Chiesi anche un mini censimento per vedere chi di noi appartenesse a
quale corso di
laurea. Mi pare non se ne sia fatto nulla. Né che ci si siano sentiti i problemi di altri Docenti in altri CdL. Se non fosse per Annick Farina, nessuno avrebbe saputo dei problemi dei corsi di lingue. Per molto tempo si è continuato a discutere, anche molto
seriamente,
sul numero minimo di lavori necessari ad un matematico per...quando per esempio gli Architetti di regola hanno zero lavori
pubblicati su
riviste con referee ( e sono tanti), o altri argomenti molto specifici. Discussioni di nicchia insomma, con casuali voli ad alto
livello, ma
sempre all'interno dello stesso gruppo. Per questo il lavoro fatto mi sembra difficilmente spendibile ed utilizzabile in ambito nazionale. Se mi sono sbagliato mostratemelo, sarò felice di ricredermi. [NON se mi sbaglierò mi corrigerete!] saluti carlo cosmelli
.................................. Anche se tutti, io no.
Prof. Carlo Cosmelli Dipartimento di Fisica Università La Sapienza P. A. Moro 5 00185 Roma, Italy tel. + 39-06-4991-4216 lab. + 39-06-4991-4279 fax. + 39-06-4957- 697 www.roma1.infn.it/exp/webmqc/cosmelli.html _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
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Prof. Mauro C. Beltrametti Dipartimento di Matematica Universita' di Genova Via Dodecaneso, 35 16146 Genova Italy beltrametti@dima.unige.it
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