cari colleghi, io penso che al fondo ci siano due problemi, il primo sono i pochissimi soldi ed il secondo una cronica inefficenza nella organizzazione delle valutazioni dei progetti.
In teoria almeno questo secondo problema potrebbe essere superato attraverso strumenti forniti dall'ANVUR, purche' non succeda come con il CIVR, li abbiamo lavorato duramente per fornire alla comunità elenchi di valutatori che poi non sono stati utilizzati per i successivi PRIN, i burocrati del ministero avevano deciso altrimenti. Qui bisognerebbe che i politici (il ministro) chiariscano a fondo che ruolo deve avere l'ANVUR. C ' è il rischio di altri soldi e tempo buttati.
La mia personale esperienza è, detta piuttosto brutalmente, che in assenza di fondi è logico formare dei gruppi larghi (dei carrozzoni) che gestiscono un po di risorse cercando di supplire alle carenze strutturali e di dare un minimo di supporto ai colleghi.
Se non diventano dei puri centri di potere sono una modesta forma di decentralizzazione della gestione della ricerca.
Certo questo ha piu senso per la matematica, dove non servono grossi investimenti per strumenti o materiale da laboratorio.
Io suggerisco di non mettersi a fare polemiche con i fondi per la politica, perche' allora non con le spese militari o per lo sport il cinema etc. etc., se mai fare un raffronto (io non ne sono capace) fra i bilanci dei vari stati a noi simili per vedere di fatto come sono allocate TUTTE le risorse dello stato e che parte hanno i fondi per la ricerca.
Infine, io non ho i dati, ma almeno nella matematica mi pare che non sia male il successo in sede europea delle proposte italiane (e.g. ERC). Su questo punto bisognerebbe ben documentarsi perche può essere uno strumento di pressione politica.
Claudio