caro Floris, concordo anche se io la terza rata della liquidazione ancora non l'ho vista (probabilmente neppure tu).
Certamente fra chi oggi ha 40 anni c'è una certa angoscia sul futuro, ma quale sarà il loro futuro e la loro pensione dipende esclusivamente se siano o no in grado di far ripartire un paese bloccato da 20 anni, peraltro quelli più fortunati di loro si troveranno in eredità (da noi) beni materiali che la mia generazione se li sarebbe solo sognati.
Lasceremo agli storici di capire perche' il paese sia entrato in una fase cosi forte di declino anche se tanti indizi li possiamo leggere ogni giorno sui giornali. Mi ha fatto una certa impressione pensare a quelle popolazioni pronte a contestare rumorosamente lo stato per un inceneritore e poi mute di fronte all'avvelenamento della camorra.
Adesso la frontiera del dissenso sembra essere opporsi alla costruzione di treni veloci e cosi via discorrendo.
Sulla ricerca comunque credo che in Italia si dica a parole che è importante per lo sviluppo ma in fondo pochi ci credono veramente, mi colpi' una discussione di pochi anni fa di dirigenti dei massimi Istituti di ricerca Italiani in cui non so quale importante dirigente prospettava che in fondo sarebbe meglio dedicarsi solo alla moda, all'eccellenza alimentare e insomma a quei prodotti del made in Italy piu visibili sui media. La famosa frase di Tremonti sulla cultura che non da da mangiare credo sia un patrimonio di molte più persone di quanto possiamo pensare.
Quello che noto con preoccupazione è che, per ragioni che mi sfuggono, c'è stata una regressione culturale enorme negli ultimi anni che ci ha riportato a forme di provincialismo che credevamo superate. Certo la micidiale coppia Bossi--Berlusconi ha fatto la sua parte ma gli Italiani li hanno seguiti ed ancora non riusciamo a liberarci dal loro abbraccio mortale. Sul ruolo della sinistra in questo declino ci sarebbe anche molto da discutere ma in fondo per noi sarebbero solo chiacchiere inutili. Claudio
On Nov 15, 2013, at 8:18 AM, Giovanni Floris wrote:
Cari Colleghi, io incomincio a seccarmi di queste lettere che dicono cose, tra l'altro, offensive (non c'è solo il Ministro a dirle) o che sembrano esserlo. L'ultima lettera di Solari ne può essere un esempio. Intanto l'esame di stato non è stato dichiarato una barzelletta, ma si è visto la sproporzione tra i punteggi ottenuti alla maturità dalle varie scuole e quindi si è preferito toglierli. Io sono andato in pensione da due anni ed ho avuto: liquidazione in tre rate annuali invece che in un'unica come in passato, blocco degli scatti biennali da anni, adesso pensione bloccata su cui anzi chissà che prelievi faranno considerandola d'oro. Ma soprattutto quella frase:" sereno con quella pensione...che io mi sognerò". Vorrei notare che la pensione io e quelli come me ce la siamo meritata dopo almeno 45 anni di lavoro fatto con scrupolo ed onestà in ogni senso, sia nella didattica, sia nella ricerca, sia nella parte concorsuale. Basta di parlare male degli altri solo perchè siamo in un momento di crisi che certo non hanno creato gli universitari di 70 anni! Saluti a tutti, Giovanni U. Floris _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
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Claudio Procesi, Professore Emerito,
Dipartimento di Matematica, G. Castelnuovo
Membro dell'Accademia dei Lincei
Università di Roma La Sapienza, piazzale A. Moro 00185, Roma, Italia fax 0039-06-44701007 http://www.mat.uniroma1.it/~procesi/