Caro Girlando,
la tua idea di rispondere collettivamente ( un gruppo di noi, per es.) mi pare molto buona e sono disponibile a firmare tale lettera. Naturalmente qualcuno dovrebbe scriverla e credo ci si debba limitare a pochissimi punti per essere sia efficaci che ..pubblicabili. La discussione sulla riforma della Università in Italia sembra procedere per spot pubblicitari ,con capsule verbali apparentemente significative ma in realtà prive di senso operativo. Credo che almeno alcune di queste vadano decostruite come : (i) meno potere ai baroni, oppure:(ii) assegnazioni meritocratiche dei fondi di ricerca, o (iii) posti nell'università a chi ha merito : infatti, tutti i punti citati sopra non hanno la minima probabilità di realizzarsi senza una procedura descrittiva della loro attuazione che tenga conto del presente universo socio-morale del paese e della fauna universitaria. I recenti concorsi per sorteggio dei commissari sono stati ,e sono tuttora, un vero scandalo anti-merito, per cui si sono spesi molti soldi e molto tempo quando una procedura di sorteggio dei vincitori usando generatori di numeri casuali avrebbe forse ottenuto risultati più equi. Spero di rileggerti presto,
Franco A. Gianturco