piero.frediani@unifi.it wrote:
Patrizio, penso che tu abbia ragione ma al momento non saprei cosa suggerire. So soltanto che anche i parametri bibliometrici che l'Anvur aveva indicato come di riferimento nei procedimenti delle commissioni sono diventati indispensabili per poter essere valutati. Mi dicono che se non vengono inseriti nei verbali delle commissioni come sono o con minime deroghe i verbali non vengono accettati dall'autorità di vigilanza e rimandati al mittente. Da ciò non riesco a capire che ci stanno a fare le commissioni di valutazione se poi non possono decidere come valutare i candidati e cosa ci stiamo a fare noi a far finta di valutare Saluti Piero Frediani
I parametri bibliometrici che dovevano servire per le abilitazioni stanno diventando pervasivi: ora con l'accreditamento dei dottorati (ad esempio) i coordinatori devono essere a posto con tutte e tre le mediane.
Si può o no essere d'accordo, fatto sta che ormai siamo misurati a spanne. Qualcuno dice qualunque valutazione è meglio di nessuna valutazione (o come dicono a Parma: putost ca nient è mej putost). Io personalmente ho molta paura non tanto di essere valutata così o colà, quanto delle distorsioni indotte da queste valutazioni sui comportamenti nostri e dei colleghi più giovani. O forse semplicemente sono vecchia e temo il futuro.
saluti anna
Anna Painelli Dip. Chimica Università di Parma Viale delle scienze 17/A 43124 Parma, Italy email: anna.painelli@unipr.it skype: anna.painelli tel +390521905461 fax +390521905556