On Feb 4, 2012, at 11:22 AM, Piero Lattanzi wrote:
mi fa piacere che sia proprio un matematico ad affermare che nessun algoritmo sostituisce il buon senso.... PL
due commenti, prima di tutto i Matematici, come tutti gli scienziati, cercano di capire i limiti degli strumenti a disposizione.
In particolare siamo molto sospettosi quando si cerca di applicare metodi, che appaiono sostanzialmente statistici, in modo improprio.
Poi quando gli algoritmi sono troppo semplici è evidente che non possono dare piu di poche indicazioni molto semplificate, direi che questo è unTeorema (nel senso della matematica).
Ma vorrei aggiungere che la "Peer review" non c'entra molto con il buon senso, che è una categoria piuttosto generica che indica solo che le persone non vaneggiano, ne con l'eticità che è una premessa necessaria (non vogliamo referee imbroglioni) ma non sufficiente, non vogliamo referee onestissimi e incompetenti o molto mediocri.
Per questo la Peer review è un metodo complesso che andrebbe costruito. Per questo si fanno le agenzie di valutazione e selezione come l'NSF che poi sviluppano esperienze, metodologie e direi anche una rete di competenze professionali a cui rivolgersi e di cui si fidano (salvo controlli costanti anche in questo).
Credo che noi dovremmo chiedere questo all'ANVUR e coinvolgere questa struttura nei futuri PRIN. Altrimenti il dilettantismo ministeriale è sicuro, e le regole cervellotiche dei PRIN come corollario, persino se il ministro fosse la persona piu` competente ed affidabile.