Certo, anch'io avevo sperato che dei criteri oggettivi permettessero di evitare casi come questo.
Ma la bibliometria e` difficilmente applicabile in certi campi, e infatti e` stato deciso di non applicarla ai giuristi. Cosi potremo tranquillamente avere altri martoni.
Notare che se non si trovano criteri oggettivi applicabili l'abilitazione nazionale diventa del tutto inutile. Infatti, le commissioni preferiranno abilitare cani e porci, piuttosto che litigare per respingere qualcuno, col rischio di danneggiare anche dei candidati validi. Poi ci penseranno le singole universita` o dipartimenti a fare le loro scelte parrocchiali o feudali.
Se poi i criteri sono difettosi, come quelli attuali, possono anche fare molti danni.
Saluti
Maurizio Persico
On 15/09/2012 10:47, saccomandi@mec.dii.unipg.it wrote:
Avete ragione la bibliometria è una stupidata molto meglio i casi come questo
http://www.lavoce.info/binary/la_voce/articoli/martone_prof_ordinario.132809...
Che non solo sono uno scandalo ma poi li facciamo pure sottosegretari per fare danni.
Ecco come si fanno le cose per bene.
Saluti Peppe
On 14 set 2012, at 18.50, Luciano Modica wrote:
L'intervento che segue è stato pubblicato, con titolo diverso, sul quotidiano "Europa" di oggi 14 settembre. Luciano Modica
ABILITAZIONI UNIVERSITARIE: UNA MODESTA PROPOSTA Luciano Modica, 12 settembre 2012
...Avanzo allora una modesta proposta al Ministro Profumo: intervenga autorevolmente e chiarisca una volta per tutte, meglio se con un provvedimento normativo erga omnes, che il superamento delle mediane è uno dei fattori di cui le commissioni dovranno tener conto e non la condizione necessaria per conseguire l'abilitazione....
Personalmente non condivido diverse cose del suo intervento (a partire dalla sua valutazione sulla ragionevolezza dei criteri bibliometrici, che vedono invece me molto scettico). Ma sono discussioni fatte e rifatte infinite volte: non tra lei e me, che io ricordi, ma tra tutti e tutti. Soprattutto, sono discussioni che, se anche fossimo d'accordo, non cambierebbero in alcun modo le scelte dell'Anvur.
L'unico punto sul quale mi senta di rispondere è la frase che ho lasciato citata, dalla quale non capisco se lei intenda proporre:
a) che il criterio del superamento delle mediane sia facoltativo, nel qual caso però tanto valeva non istituirlo del tutto, oppure
b) che il superamento delle mediane sia necessario, ma che siano utilizzati anche altri criteri, nel qual caso però non si risolvono i problemi connessi all'uso delle mediane, ma si rende soltanto più restrittiva la selezione.
Cordialmente,
Maurizio Tirassa _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
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