On 15-01-2009 19:12, "Carlo Traverso" traverso@posso.dm.unipi.it wrote:
"Carlo" == Carlo Di Castro Carlo.DiCastro@roma1.infn.it writes:
Carlo> -Il personale docente-ricercatore =E8, quando va bene, Carlo> ripartito in ugual numero nei tre livelli dei professori Carlo> ordinari, dei professori associati e dei Carlo> ricercatori. Questa condizione non permette un rinnovo Carlo> adeguato, una dinamica nella ricerca. =C8 pur giusto che ci Carlo> siano dei professori universitari stabili che diano Carlo> continuit=E0 e coordinamento alla struttura, ma ritengo Carlo> necessaria una continua evoluzione nella parte giovane, con Carlo> contratti a termine, dal dottorato al post-dottorato, in Carlo> grandissimo numero rispetto sia agli associati che ai Carlo> professori ordinari. Questo =E8 un punto essenziale.
Questo proprio non lo capisco. La ricerca cioe' dovrebbe essere fatta in massima parte da persone reclutate a termine, con scarsissima prospettiva di posto definitivo, e la quasi certezza di essere espulsi dalla ricerca quando non siano piu' giovani, e senza un aprospettiva lavorativa per cui non sono stati formati. A parte l'immoralita', mi pare che un tale modello non sia efficiente, richiedendo la formazione di personale che una volta formato viene espulso dalla ricerca. Che questo possa attrarre i giovani promettenti mi pare irrealistico.
Carlo Traverso
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Senza un gruppo molto attivo di ricercatori senior non ci sarebbero tesi di ricerca da proporre ai dottorandi o argomenti da sviluppare per I post-doc, che non sarebbero attratti da quel posto. Ho implicitamente assunto che I ricercatori siano inclusi tra I docenti. Nella dinamica a livello internazionale che auspico per i giovani che affrontano la ricerca e con la possibilita' di assumere un ruolo nel paese e non solo nell'universita' come adesso avviene, mi pare che non ci sia niente di immorale nella mia proposta, anzi potrebbe essere l'unico modo per avere anche giovani stranieri per un continuo scambio che adesso quando ci viene richiesto possiamo soddisfare solo mandando i nostri giovani e accettare i loro solo quando vengono con i loro soldi.
Carlo Di Castro