Caro Lacarbonara, ti invio un piccolo grafico che da un paio d’anni presento, insieme ad altre mie considerazioni su politica ed istruzione, alla fine di ogni seduta di Laurea di cui sono presidente, durante il “sermone” conclusivo di fronte ai neolaureati e ai loro parenti e amici. Questo grafico è tratto incrociando i dati di Education at a Glance 2008, Indicatore D.3 con altri tratti dal giornale on line della Lega Ticinese (vicina alla “nostra” lega e non distante dal “nostro” Tremonti). È chiaro che sull’attendibilità di quest’ultima fonte non potrei giurare, ma da alcuni miei riscontri non appaiono troppo lontani dalla realtà. Una lettera “Stipendi Statali a Confronto” apparsa in data 19/6/2008 non è più disponibile (http://www.mattinonline.ch/component/option,com_fireboard/Itemid,13/func,vie...), ma io l’ho conservata. Iniziava con le seguenti parole: “Di seguito la lista degli stipendi dei parlamentari in Europa, ed alla fine quello di un nostro consigliere di stato (vice campioni europei e medaglia d'argento sic!!!!)” Ti lascio immaginare chi deteva il titolo Europeo. Il grafico da me elaborato confronta lo stipendio netto dei parlamentari nei vari Paesi Europei con lo stipendio lordo di un insegnante di scuola media superiore con 15 anni di anzianità. Trattandosi di un rapporto, è adimensionale e quindi “sensato”. Ho inoltre normalizzato gli stipendi dei parlamentari in base al potere d’acquisto del paese di appartenenza, metodologia utilizzata da EaG. Il risultato: tale rapporto in Italia ha un valore triplo rispetto alla media degli altri paesi europei considerati (tieni conto che il dato "non normalizzato" utilizzato è dell'ordine di grandezza di 144000 euro (netti) l'anno che risulta decisamente inferiore al dato che si trova ad esempio sul sito ufficiale del Senato. Sto elaborando un altro documento, basandomi sui dati dei vari reports Education at a Glance, da cui appare evidente che il tanto sbandierato 97% di budget per l’Istruzione che va in stipendi, È FALSO. Credo infine di avere inviato anche ad Universitas in Trasformazione una lettera in cui segnalavo che i dati del PISA2009 mettevano in evidenza come i ragazzi di 15 anni italiani che frequentavano la scuola pubblica dimostravano una preparazione nettamente superiore dei loro coetanei “privati”. Ebbene tale letter ache avevo inviato, senza alcun esito a Repubblica, è stata pubblicata sul sito matematica.unibocconi.it Concludo con una domanda: Ma che cosa stiamo aspettando? Devo dedurre che ha ragione mia figlia quando afferma che siamo dei codardi che piegano sempre la testa?
Ciao
Saverio Giulini