Cari tutti, mi permetto di ricordare che il dovere principale di un docente universitario, come stabilito persino nella legge Casati 1859 [traggo la citazione da S. Graffi "Sullo Stato Attuale dell ' Universita` Italiana" Punti Critici Anno I- n. 1 Maggio 1999 pag 112-113], e` il progresso scientifico; quando cio` venga fortemente disatteso, non vedo ragioni per non trarne le logiche consequenze.
Mi preme ricordare che il male relativo ad una ricerca di basso livello mi sembra investa le istituzioni grandi come le piccole; ne` mi e` apparso che, ad esempio, il rettore di Roma "La Sapienza" goda di grande stima in questa mailing list...
Tutti abbiamo visto applicazioni della legge concorsuale dei tre o due idonei quantomeno bizzarre operate, spesso, da stimati docenti provenienti da Universita` di rango e difficilmente giustificabili con la necessita` di "sporcarsi le mani" per salvare il salvabile.
Ho firmato l'appello perche':
A) e` la prima volta che a parlare di ricerca sono le stesse persone che la fanno e con lo scopo di proporre qualchecosa di alternativo, spero, a un pensiero di impostazione bocconiana. Finalmente posso almeno sperare che a scrivere sulla ricerca non siano solo degli economisti, formatisi negli Stati Uniti e portavoci di un pensiero al momento, credo possiamo dirlo, sott' osservazione!
B) L 'esistenza stessa di una rete di scambi tra persone di questo tipo, come ricordava mesi fa Mauro (Beltrametti), puo` conferire quella forza necessaria a combattere anche nelle singole sedi le doverose battaglie; ci si sente assai meno soli.
Personalmente io sottoscriverei completamente la linea indicataci da Sergio (Spagnolo) e approvo gran parte delle osservazioni prodotte da Enrico (Valdinoci). Non credo, tuttavia, sia il momento di dividerci.
Io credo che tutti i danni derivano dall' autonomia Universitaria, prova generale di un' altro esperimento egualmente fallimentare: il federalismo.
Caro Claudio scrivi:
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Tu pensi sia realistico eliminarle? Io non credo, per due ordini di motivi, il primo banale e` quello della politica locale che alla fine avra` l'ultima parola ma il secondo e` piu` strutturale, ovvero il fatto che nella situazione attuale vi e` una richiesta di educazione superiore di basso livello che le Universita` non possono soddisfare. Probabilmente la soluzione vera sarebbe di creare una rete di "Junior College" con regole diverse da quelle dell'Universita`, ma credo che nella situazione attuale sia una soluzione non percorribile.
Invece io credo che sia DOVEROSO eliminarne un bel po' e con le risorse risparmiate far nascere pochi ma ottimi centri di ricerca di livello internazionale. Infine, per intercetttare tale richiesta di "educazione superiore di basso livello" credo che basterebbe ripotenziare sul serio la Scuola LAICA STATALE secondaria e non.
Francesco