Beh, è ovvio che i ³buoni e cattivi² esistono da tutte le parti del mondo e che i meccanismi di controllo per far rispettare le regole sono importanti.
Ma allora ti chiedo: perchè da noi quei meccanismi non ci sono o non funzionano? Chi dovrebbe impegnarsi per farli rispettare? Vigili urbani? Poliziotti? Esattori delle tasse? Sindaci? Parlamentari? E gli appartenenti a queste categorie sono italiani o extra-terrestri? Non sarà per caso che a tutti i livelli (con le dovute eccezioni), a partire dal piccolo comune per arrivare alla grande città, la corruzione, il clientelismo e il tornaconto personale hanno avuto la meglio e l¹etica è andata a farsi benedire? Non sarà che questo paese esprime ormai da molto la classe politica e dirigente che rispecchia i suoi peggiori vizi? Questo non è disfattismo, è soltanto triste realtà.
E¹ chiaro che tanta gente eticamente solida, preparata, onesta, efficiente esiste anche da noi, ma il problema è che al momento non occupa posti di rilievo, conta poco o nulla, è stata di solito estromessa dagli ³spazi² importanti della società, occupati, nel migliore dei casi da gente poco preparata (sempre fatte salve le eccezioni).
Purtroppo, credo che per mutare rotta in questo paese servirebbe una rivoluzione, oppure in alternativa, come ho già scritto, una catena umana ³etica² che unisca e attivi tutti quelli che vogliono cambiare veramente.
Saluti a tutti e buon 2009!
Patrizio Dimitri
Non sono d'accordo. Ho passato tredici anni in universita` tedesche, francesi e inglesi e non ho mai notato una differenza morale tra italiani e non-italiani, e non solo nell'universita` ma nella societa` in generale: per dire, nell'onesta` nel pagamento delle tasse.
La differenza, sostanziale, la fanno i meccanismi di controllo e le regole. Per esempio, le tasse si pagano solo se e quando ci sono controlli efficaci, e quando questi mancano, i non-italiani evadono eccome (per esempio, a Berlino ho visto andare molto di moda gli affitti in nero). Ciao,
-AG