Cari Colleghi,
Come spesso succede , cominciamo subito a litigare fra noi come i polli di Renzo, senza pensare al destino che intanto ci stanno preparando altri ! Il mio riferimento ai concorsi non voleva iniziare l'ennesima geremiade, di cui sono francamente stanco, su questo annoso argomento, ma soltanto indicare in modo succinto che il meccanismo di (voti+sorteggi) presentato come una soluzione per favorire la meritocrazia si è rivelato ,per la stragrande maggioranza dei dati che conosco, inefficace per tutta una serie di ragioni che tutti probabilmente conosciamo ma ci ostiniamo a non riconoscere. Questo non vuol dire che non abbiamo vinto talvolta persone decorose, ma solo che la variabile "qualità" spesso non è stata considerata come quella significativa . In ogni caso, non è certamente in questo modo che si favorisce lo stabilire un clima preferenziale per la meritocrazia accademica nel nostro paese .Può essere che le colpe di ciò siano spesso della nostra comunità ,o di una parte di essa, ma le scelte riformatrici in questo settore di cui parla la Gelmini ancora non si vedono nè paiono esistere nel documento in discussione . Questo era una delle cose che pensavo si dovesse indicare in una succinta lettera di risposta,
cari saluti,
Franco