cari colleghi prima di entrare in questa discussione devo dire che la cosa che mi ha preoccupato di piu e se avvenisse nel "caso peggiore" potrebbe essere la PIETRA TOMBALE dell'universita, e` questa storia dei professori a contratto che dovrebbero essere in qualche legge o decreto o non so cosa. La maggior parte di voi era troppo giovane all'epoca dei professori incaricati e non ricorda l'incubo di quei tempi. Se la notizia e` esatta e se si verifica il caso peggiore i professori a contratto potrebbero essere un modo poco costoso di riempire i buchi nella didattica dovuti al forte pensionamento dei prossimi anni e alla mancanza di ricambio. Ci sono sempre stati due tipi di docenti disponibili a tali "incarichi" per usare una parola antica. I professionisti che cosi' mettono sul biglietto da visita il titolo di prof. e alzano la parcella, e i precari, cioe` quelli che cercano di tenere un piede nell'universita` sperando che una leggina, un concorso riservato o una delle tante elargizioni della politica li assuma a tempo pieno. Questo meccanismo e` stato una delle cause maggiori della squalifica dell'universita`. Ora si riproporrebbe in PEGGIO perche' al contrario degli anni 70 i prossimi saranno anni di vacche magre. Io non voglio occuparmi di questo ma voi dovreste, magari e` solo un falso allarme ma potrebbe essere una catastrofe.
Vorrei tornare ora sulla mia proposta delle due carriere, premetto che neppure a me piace molto ma non trovo altra soluzione ad un problema che a mio avviso DEVE essere risolto. Se avete una soluzione migliore tanto meglio. Credo di avere anche troppa esperienza, in 42 anni ho insegnato dalle piu` prestigiose universita` americane come Harvard o MIT a sperduti posti in Uganda e Ghana quindi conosco il mondo e non solo quello matematico. Ho in piu la fortuna di essere ancora molto produttivo scientificamente quindi parlo solo per cercare di trovare una soluzione ad un problema che potrei dire mi tormenta.
Sostanzialmente e` quello che Rizzolatti chiama i "professori fantasma". L'idea di unita` fra didattica e ricerca e` una delle idee fondanti nel mondo occidentale ed e` stata esportata un po d'appertutto. La sua tipica conseguenza nel mondo anglosassone e` "publish or perish" ma nel mondo italiano questa si traduce in "publish or flourish" che non e` esattamente la stessa cosa. E` un meccanismo che ha alcuni difetti, il maggiore e` quello di generare pseudoscienza e molte riviste irrilevanti che interessano solo a chi le vende e a un piccolo gruppo che si autoalimenta pubblicandoci.
Al momento un sistema migliore non e` stato inventato. In Italia pero` questo si somma con alcune storture sistemiche dovute alla incapacita` negli ultimi 40 anni di passare dal vecchio sistema dei baroni con i loro istituti monocattedra ad una universita` moderna.
Si sono create cosi' , almeno nella mia facolta` e nel mio dipartimento, delle "monadi" che non fanno ne' ricerca ne' didattica (se non in modo minimale), il che vuol dire che assicurano la loro presenza in dipartimento per poche ore durante circa tre mesi, per il resto dell'anno non sappiamo come occupino il loro tempo, certamente non facendo ricerca (uno fa il gesuita a Sassari) altri hanno svariati hobbies.
Quando al telegiornale sento di fabbriche chiuse, padri di famiglia in cassa integrazione, posso solo provare rabbia per le follie del nostro sistema.
Naturalmente colleghi piu giovani e meno incarogniti dal tempo penseranno che tali monadi vadano espulse dal sistema, vi racconto allora cosa e` successo a Palermo, come me lo ha raccontato un collega di cui mi fido. Una collega mezza pazza e` stata inviata ope legis a Palermo durante uno di quei maxi-concorsi in cui ognuno sceglie qualcuno e poi come al gioco dell'omo nero Palermo, dove nessuno voleva andare, si e` ritrovato con la pazza.
A un certo punto questa collega non ha piu messo piede in Dipartimento per piu` di un anno, o due non ricordo. Alla fine hanno deciso che la cosa era insostenibile ed hanno avviato una procedura per licenziarla. C'e` stata una udienza a Roma al ministero in cui lei ha sostenuto che gli studenti erano troppo stupidi e quindi lei aveva smesso di fare lezione, e` stata spalleggiata da un qualche sindacalista e rispedita a Palermo. Ha continuato a fare lo stesso e loro hanno riprovato, questa volta mandando a Roma una persona esperta a sostenere l'accusa. Risultato: la hanno sospesa per due settimane, ora e` ritornata immagino a fare la pazza, ovviamente a Palermo ora ignoreranno qualunque cosa faccia.
Pensate che con un sistema di questo tipo possiate licenziare un collega perche' non fa piu` ricerca?
Trovatemi una soluzione alternativa, la mia sempre debole resta a meno di inserirla in un sistema completo che funziona.
L'altra soluzione e` creare le universita` di serie A e B, purtroppo questo sta avvenendo ma scendendo verso il basso e non verso l'alto. Tutte le universita` storiche restano di serie A con tutte le loro monadi e poi non si sa piu cosa stanno creando in basso.
Come soluzione la trovo del tutto irreale, ci vorrebbe un dittatore e io non me lo auguro.
claudio