Credo che il problema del metodo di lavoro della lista sia una questione fondamentale.
Le liste di opinioni allo stato quasi selvaggio già ci sono e non producono quasi nulla (vedi UNILEX). Bisogna trovare un metodo serio di lavoro anche se questo potrebbe poi non portare a nulla quando si cerca di presentarlo ai politici.
Al momento non si arriva neanche a mettere in fila quattro idee condivise da una lista di persone come le nostre.
Una volta era stato suggerito di fare una specie di Blog che raccoglieva interventi più articolati e studiati che semplici opinioni, ma poi mi sembra che siamo sempre al palo.
Sono anche d'accordo sulla politica dei piccoli passi. Piccole modifiche concrete alla legge attuale che possono avviarci sulla strada buona.
Il problema è comunque fare SINTESI. Arrivare ad una proposta che possa essere firmata non da 100 ma 10.000 universitari.
Questo sembra impossibile. Gli "opinionisti" uccidono i picoli passi guardando sempre alle minuzie e criticando a priori. Per esempio io avevo lanciato, assieme ad alcuni colleghi, che i professori universitari potessero diventare comodatari del proprio budget per rendere semplici i trasferimenti. Una proposta a costo zero attuabile da subito, che come ho cercato di spiegare in un articolo può avere un certo impatto sul sistema (chi vuole l'articolo me lo può chiedere). Ma gli "opinionisti" mi hanno detto di tutto anche che non era una proposta possibile perché in Italia non ci sono gli asili nido e quindi la proposta discrimina le donne!!!.
In ogni caso bisogna fare qualcosa. Andate sui siti delle università telematiche è guardate il numero di politici o ex-politici che sono diventati ordinari in questi atenei e che spesso sono anche nei consigli di amministrazione o nei comitati tecnici. Impressionante!!! Possibile che non riusciamo a incidere anche utilizzando queste persone?
La proposta di legge potrebbe essere migliorata in tante direzioni con poco, ma certo anche io sono scettico sulla nostra capacità di essere propositivi.
Saluti
Peppe