Mi associo a quanto scritto da Violini, il forum mi sembra continuamente deviare su discorsi demagogici poco costruttivi
Laura Sacerdote
2012/2/10 Galileo violini leoviolini@yahoo.it
Gli ultimi sviluppi di questo dibattito mi lasciano perplesso. Ricordo che esso è stato stimolato da quanto aveva segnalato Cosmelli riguardo un sottosegretario del nostro governo divenuto professore ordinario con un cammino inconsueto, che dava adito a seri dubbi circa pressioni su altri candidati. Il tema era chiaro e ben delimitato, Questo ha condotto, con una velocità notevole, ad una variegata analisi dei difetti del nostro sistema concorsuale e in genere dell'Università italiana, Si sono ripetute cose già scritte (purtroppo con incisività nulla) in questo stesso Foro un numero infinito di volte. Le ultime note poi parlano per se stesse: polemiche personali di nessun interesse generale, discussioni sulle qualità degli stranieri in confronto con gli italiani e simili, discussioni su IF e ultima l'analisi delle posizioni della famiglia Frati. Tutto ciò (in gran pare per altro ben noto) interessa forse o anche certamente il nostro ambito professionale, però nel caso specifico il problema posto era più generale Alcuni giorni fa registrai i dubbi di Claudio Procesi sull'utilità di questa discussione, dubbi che sembra non turbino molti dei colleghi. Li condivido, chiarendo che è appena ovvio, e in un mondo diverso nemmeno dovrei scriverlo, ma lo faccio per evitare una serie di mail che mi accusino del contrario, che il sistema di nomina dei professori universitari vigente finora ha permesso abusi e che in qualche caso o spesso tali abusi hanno prodotto risultati scandalosi e che nel sistema di potere universitario si hanno molte storture. Tuttavia il caso che ha stimolato il dibattito poneva un problema diverso, più generale, e che travalica i ristretti limiti del mondo accademico. I dati presentati da Cosmelli hanno ricevuto una risposta sul blog del sottosegretario. Il sottosegretario ha minimizzato la rilevanza dei ritiri degli altri candidati sostenendo anche che, in fondo, essendo rimasti due soli candidati non ha sottratto il posto a nessuno. Questi argomenti, pur nella loro debolezza, di nuovo riguardano solamente l'Università e al resto degli italiani non credo che interessino più di tanto. Tuttavia il sottosegretario ha affermato che le date di quei ritiri sono state antecedenti (con una eccezione) quella della fine del concorso in cui è risultato idoneo. Cosmelli ha ribadito che ciò non rispondeva a verità in un certo numero dei casi di ritiro e, riferendosi al caso eccezionale, ha posto in evidenza la singolare coincidenza tra la conclusione del concorso in cui il sottosegretario è stato dichiarato idoneo e quella di un nuovo bando di concorso che si concluso con l'idoneità del candidato di cui al caso eccezionale. Sulla base di tali fatti Cosmelli ha posto il problema dell'opportunità della permanenza nel governo di quel sottosegretario chiamando in causa il presidente del Consiglio, che certamente ha sensibiltà e esperienza in materia di Università. Questo problema non mi pare riguardare unicamente alcune decine di migliaia di docenti universitari, eppure la piega che ha preso il dibattito in questo Foro lo ha fatto perdere di vista. Se questo Foro vuole essere qualcosa di più di un club di mutual admiration (neanche poi tanto a dire il vero, date alcune mail apparse in esso) dovrebbe far propria la questione posta da Cosmelli: Occupa il sottosegretario in questione degnamente il suo posto nel nostro governo? e la domanda non si riferisce al concorso, le cui responsabilità non sono ascrivibili al sottosegretario, ma all'essere accusato di aver fornito informazioni false e fuorvianti sulle circostanze temporali dei ritiri degli altri candidati. A mio avviso si tratta di un piano totalmente differente da quanto invece alimenta questo dibattito e sono sorpreso di dovermi sentir una voce che parla nel deserto. _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
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