sono d'accordo con Walter; il documento inviato da Claudio Procesi approvato dai presidi di scienze, con l'emendamento Procesi, potrebbe essere il documento da far girare e da firmare. Ma credo che senza iniziative più forti, tipo minaccia di sospensioni di esami e seduta tesi, non si andra' molto lontano. Capisco le obiezioni a questa linea dura, che fanno pagare un prezzo salato agli studenti, etc.... Ma gia' un documento da far firmare e presentare in modo compatto sarebbe qualcosa. Oltretutto pensare che l'abolizione delle provincie avrebbe fruttato meta' finanziaria (13.5 miliardi) e sarebbe stato un risparmio strutturale dovrebbe creare un po' di motivazione in piu'...almeno proviamoci Mauro Dorato
2010/6/1 Walter Lacarbonara walter.lacarbonara@uniroma1.it
Cari colleghi,
siamo tutti d'accordo, è ora di agire. Siamo stati fin troppo indulgenti mentre sulle nostre teste avvenivano le trattative. Ai tempi della Moratti, ci siamo battuti in modo compatto per contrastare l'eliminazione della tenure e l'abbattimento dell'università pubblica. In USA ci hanno provato tante volte ad eliminare la tenure, ma tenure e academic freedom sono stati difesi come capisaldi di tutte le università, pubbliche e private.
Possiamo usare il sito di Universitas Futura (w3.disg.uniroma1.it/unira) per coordinare le iniziative in corso e far sottoscrivere un documento al maggior numero di colleghi.
Walter Lacarbonara
Il giorno May 31, 2010, alle ore 9:40 AM, claudio procesi ha scritto:
cari colleghi, mi arrivano notizie frammentarie di una montante rivolta nelle varie sedi. A me sembra che in questo momento la cosa piu` importante sia di formare un livello di comunicazione la piu` ampia possibile. La nostra mailing list certamente `e utile ma non sufficiente, credo che il primo lavoro da fare sia quello di coordinare le varie iniziative almeno a livello di informazione.
Operativamente bisognerebbe creare delle connessioni fra le varie mailing lists oppure usare gli strumenti di tipo blog esistenti.
claudio