On Sun, Jan 29, 2012 at 9:11 PM, Laura Sacerdote laura.sacerdote@gmail.com wrote:
Dissento: accettare discriminazioni tra i cittadini mi sembra molto piu' grave del rischio di avere un caso in piu' di malcostume (ribadisco il malcostume puo' prescindere da vincoli di parentela). Attenzione le discriminazioni possono poi proseguire verso altre categorie...E poi figli no e coniugi si? O i coniugi devono venir spinti al divorzio per poter vivere nella stessa sede?! CI sono casi in cui la soluzione e' molto peggiore del male (che ci sarebbe comunque)
Sono simpatetico con quanto scrive Dimitri, che la situazione eccezionale dell'Italia richiederebbe provvedimenti eccezionali. Ci sono esempi di discriminazione adottati anche in Paesi avanzati per correggere discriminazioni, per esempio l'affirmative action per donne e minoranze.
Vorrei comunque ricordare che anche senza commettere alcuna discriminazione si potrebbe ridurre molto l'appoggio parentale nelle carriere accademiche facendo una norma valida per tutti indistintamente che richiede cambio di sede universitaria (almeno provincia) tra laurea e dottorato, tra dottorato e post-doc, e tra post-doc e assistant professor, come avevo proposto ai vecchi tempi in cui si discuteva di riforma dei concorsi. Piu' o meno questo avvieme, nei grandi numeri e per motivi di opportunita', anche se non per legge e non al 100% per tutti, nei sistemi accademici piu' evoluti e meglio funzionanti.
Cordialmente,