Sono d'accordo con Margherita Hach. Non è possibile pensare ad un pendolarismo forzato con i "lacunosi" servizi che attualmente abbiamo in Italia. (abitazioni in fitto,traslochi, trasferimenti di scuola per figli..etc..etc). In più potrebbe, al limite, essere accettabile l'andare fuori sede quando si occupa un livello più alto di carriera, in quanto ci si può difendere meglio da eventuali "gelosie" ed "isolamenti" da parte di colleghi e capi della sede ospitante che magari avrebbero collaborato meglio con un "nativo". Un caro saluto Carlo Franchini