Son perfettamente d'accordo; che la formazione dei nostri ragazzi sia buona lo prova che quando sono costretti ad emigrare si trovano bene Mrgherita Hack ----- Original Message ----- From: "Patrizia Vitale" patrizia.vitale@na.infn.it To: ""Forum "Università e Ricerca""" universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it Sent: Monday, June 18, 2012 12:43 PM Subject: Re: [Universitas_in_trasformazione] poveri bambini di 5 anni!
Metterei da parte le esperienze personali ed eviterei confronti superficiali con altri sistemi scolastici. I nostri ragazzi finiscono un anno dopo dei francesi ed e' un problema perche' arrivano dopo sul "mercato". Si tratta forse di un lusso che non possiamo piu' permetterci. Questo non vuol dire che quella francese sia la scelta giusta ne' tanto meno che il loro sistema scolastico funzioni meglio, basta guardare il livello medio dei ragazzi francesi al primo anno di universita' (non nelle grandi scuole, cara annick...) o semplicemente la percentuale di italiani che ogni anno vince concorsi al CNRS, in fisica si toccano punte del 50%. Per tornare poi alla scuola materna e elementare, vale forse la pena di ricordare i grossi problelmi di ortografia che hanno i bambini ( e ormai anche gli adulti) francesi? A quanto pare e' diventata una priorita' nazionale. O che dall'estero si viene ad imparare nelle scuole elementari emiliane come si fa scuola? Tanto per chiarire che non abbiamo niente da imparare da nessuno e che forse dovremmo smettere di piangerci addosso. Non voglio dire che va tutto bene, ma metterei da parte l'italica abitudine di buttar via anche il buono che abbiamo per inseguire miracolose ricette d'oltralpe. Patrizia Vitale
annick.farina@unifi.it wrote:
Per rimanere in materia di scuola francese vs scuola italiana concordo con Stefano sul fatto che ci sono punti a favore dell'Italia per la scuola elementare sul piano della parte matematica per esempio, e che forse è in parte giustificato dalla difficultà per noi di imparare a scrivere la nostra lingua. Ma ci sono programmi ministeriali in Francia che definiscono chiaramente i passi da seguire nelle scuole materne per la preparazione alla scuola elementare che non esistono in ITalia, ragione per cui chi è fortunato impara delle cose a scuola materna italiana chi è meno fortunato ci rimane a parcheggio con giochi spesso neanche organizzati. I miei due figli hanno cominciato la scuola materna pubblica a Milano e tutti e due hanno avuto problemi diversi (il secondo per un problema "linguistico" perché rifiutava di parlare italiano cosa però che come illustra Stefano per i suoi figli in Francia non costituiva un problema invece qui le maestre non erano preparate per questi problemi). E per tutti e due ho fatto la scelta di metterli a scuola francese (privata) in Italia per finire la materna e ci sono ancora ora alle medie. Come molti hanno sottolineato il problema delle scuole italiane sono le medie, e anche il fatto che i genitori devono seguire i propri figli (o pagare per ripetizioni) perché, di fatto, fanno soltanto "metà del lavoro" a scuola. Nel sistema francese sia lezioni frontali sia esercitazione si fanno a scuola e la giornata di scuola finisce alle 5 con pochi compiti da fare a casa.
Quello che non capisco è perché i ragazzi italiani finiscono i liceo un anno dopo della Francia e forse di altri paesi europei per poi avere di fatto lo stesso livello all'Università almeno per quanto riguarda la mia esperienza (quindi per la parte linguistica) se comparo gli studenti erasmus con quelli che escono dai licei italiani non vedono differenze di livello.
E' vero che per quanto riguarda le materie scientifiche ci sono le "classes préparatoires" dopo il liceo in Francia che forse colmano elementi del programma necessari per una formazione scientifica di alto livello a cui forse preparano i licei scientifici italiani e non quelli francesi, non lo so.
Comunque mi pare che i ragazzi italiani partono con uno svantaggio comparativamente agli altri studenti europei, a) per la carenza linguistica visto che la Gelmini è andata contro le direttive europee per il livello obbligatorio in due lingue europee alla fine del liceo visto che rimane soltanto una lingua straniera in quasi tutti i licei non linguistici b)per l'anno in più prima dell'Università mentre per molti concorsi europei, borse di studio all'estero (per esempio in Canada) ci sono limiti di età e spesso viene scelto il più giovane fra due persone di stesso livello.
Annick
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