cari colleghi, questa mattina ci siamo riuniti a zoologia in un'aula dal notevole aspetto antico. Eravamo poco piu` di una trentina di persone. La discussione e` stata accesa, talvolta confusa e questo non pretende di essere un verbale.
1. Vannini ci ha informato che sembra che il decreto Gelmini verra` votato definitivamente mercoledi' con la fiducia, pertanto i tempi per un nostro ulteriore intervento non esistono, sembra quindi chiaro che e` meglio impegnarci su una battaglia di piu` lungo periodo. Se qualcuno conosce ulteriori canali tramite cui mandare la prima lettera si attivi, ma io ne ho provati veramente tanti.
2. L'opinione prevalente e` che l'Universita` e` un sistema complesso e vari macrosettori, come Scienze, Ingegneria, Medicina, Legge, Discipline Umanistiche hanno problematiche diverse, quindi modi di valutazioni diversi anche se a mio avviso vi sono delle esigenze di base comuni di proteggere il livello scientifico e culturale in tutte queste discipline. Nonostante 500 e piu` firme non siano una cosa trascurabile, e` necessario aumentare la nostra forza. Come fare?
Riteniamo che l'unita` centrale dell'organizzazione universitaria sono i Dipartimenti e quindi il nostro primo obiettivo e` di raggiungere tutti i dipartimenti d'Italia tramite i direttori. Alcuni colleghi hanno promesso di stilare liste di e-mail, vediamo come procede la cosa, abbiamo bisogno di maggior coinvolgimento delle discipline umanistiche e di altri settori interessati alla scienza in senso lato. Vogliamo raggiungerli per richiedere adesioni sulla base di due documenti programmatici, che qualificano la nostra iniziativa. Il primo e` la lettera alla Gelmini da cui siamo partiti, il secondo deve uscire in tempi brevissimi da una messa a punto finale del documento, messo nel mio blog, elaborato da me sulla base della discussione fatta nelle ultime settimane. Ve lo ripresento con piccole variazioni che tengono conto della discussione di oggi.
3. L'idea del Forum resta in piedi ma i tempi per ora non sono definiti, sembra necessario, anche per motivi di visibilita` mediatica, di darci una forma associativa con un nome e un logo, come nome propongo "Liberiamo l'Universita`" (da tutto quello che la soffoca) il logo lo dovrebbe fare qualche collega di architettura, spero che se ne occupino i colleghi di Ingegneria che hanno promesso di costruire un sito internet piu` professionale di quelli che abbiamo ora. L'adesione a questa associazione e` subordinata all'accettazione dei due documenti con cui partiremo (non possiamo ogni volta rimettere in discussione tutto).
4. Molti vorrebbero un colloquio con Gianni Letta ma si discute sul come e quando.
5. Vi sono varie preoccupazioni sull'Universita` pubblica, il Forum potrebbe produrre almeno degli strumenti per monitorare lo sviluppo di alcune iniziative dissennate di pseudo universita` private. Infatti molti di noi quando pensano a universita` privata pensano ad Harvard o al massimo a Bocconi mentre il pericolo italiano potrebbe essere il modello C.E.P.U..
6. Un collega e` estremamente preoccupato per nuove figure di professori a contratto che potrebbero riportare il modello degli incaricati di infausta memoria, qui occorre vigilare. Il mondo scientifico e` molto preoccupato perche' la contrazone dei finanziamenti puo` distruggere completamente tutte le attivita` scientifiche sperimentali. Preoccupano i nomi dei "saggi" della Gelmini, come Cingolani che ha in questo un enorme conflitto di interessi.
vi allego ora il documento con cui vorremmo partire.
TRASFORMIAMO L'UNIVERSITÀ!
Le nostra idea di Università è incardinata su tre principii: valutazione, competizione, cooptazione.
In dettaglio:
Abolire i concorsi e i raggruppamenti concorsuali, introducendo invece una previa idoneità nazionale Abolire il lavoro precario sottopagato (secondo me anche i contratti) Imperniare la struttura sui Dipartimenti. Abolire le facoltà (almeno per le scienze) Trasformare i ricercatori in docenti La valutazione deve influire sui fondi (dei Dipartimenti, Laboratori,Dottorati) per almeno il 30% La valutazione deve influire sullo stipendio per almeno il 30% I criteri di valutazione dipendono dai macrosettori come Scienze, Ingegneria, Medicina, Legge, Discipline Umanistiche.
La valutazione deve essere i nprimis per sistemi aggregati come i Dipartimenti ma poi fino al livello individuale. Possibilita` di divisione fra carriera didattica e scientifica per i colleghi che smettono di fare ricerca e non vogliono quindi essere sottoposti ad una stringente valutazione di attivita` scientifica.
Valutazione: vuol dire valutare preventivamente progetti, laboratori, dottorati in fase di finanziamento e poi successivamente in fase di rendiconto. Insomma controllo dei risultati invece di una ragnatela di regole burocratiche inefficaci e dannose.
Competizione: vuol dire finanziare solo quei laboratori, dottorati che hanno un profilo di eccellenza senza disperdere in mille rivoli le limitate risorse. Vuol dire anche premiare i migliori con incentivi economici e permettere alle varie sedi di fare offerte competitive per attrarre i migliori ricercatori e docenti.
Cooptazione: vuol dire togliere tutte le pastoie burocratiche dai meccanismi di reclutamento e progressione di carriera lasciando la piena responsabilità ai dipartimenti o ai laboratori. Disgiungere le funzioni scientifiche da quelle amministrative.
Vi è però una parte che SPETTA ALLA POLITICA.
Dobbiamo assolutamente sapere se la ricerca scientifica è un obiettivo prioritario dei governi e del parlamento. Vi è una sola risposta seria a questa domanda, allineare la percentuale del PIL dedicato alla ricerca a quella dei paesi virtuosi.
In assenza di questa risposta abbiamo il dovere morale di informare i nostri giovani che la ricerca in Italia non è una priorità e che quindi si regolino di conseguenza nelle loro scelte.
post scriptum: chiaramente se si toglie uno dei tre pilastri l'edificio crolla.
Prof. Claudio Procesi, Dipartimento di Matematica, G. Castelnuovo Università di Roma La Sapienza, piazzale A. Moro 00185, Roma, Italia
tel. 0039-06-49913212, fax 0039-06-44701007 http://www.mat.uniroma1.it/~procesi/