Cari Colleghi, la marea di lettere che si inseguono rende difficile orizzontarsi del tutto, quindi gli interrogativi che mi vengono in mente forse sono stati già superati od abbondantemente spiegati, o sono frutto di uno solo ma non condivisi dagli altri, ecc. e quindi mi scuso. Ho letto che: -si devono abolire le Facoltà. Cosa vuol dire che tutti i compiti finora loro saranno svolti dai C.d.L.? I quali sono molti di più delle Facoltà e possono aumentare ancora se si separano le lauree triennali dalle magistrali. Siamo proprio sicuri che aumentando il numero dei soggetti deliberanti le cosa vadano meglio? -invece dei concorsi è meglio una lista di idoneità nazionale. Questa idea l'avevo già espressa con commenti devo dire piuttosto negativi. Sono contento che sia ritornata ma è necessario chiarire chi deve fare la lista (ordinari, associati e ricercatori, tutti o per categorie, italiani o stranieri, ecc.) e basandosi su cosa (divertente leggere come ognuno proponga un sistema di valutazione ed un altro dimostri che non è preciso!); -i Dipartimenti dovrebbero fare quello che oggi in genere fanno le Facoltà (per es. bandire i posti e chiamare gli idonei). Bene, allora però rivediamo i Dipartimenti che siano veramente strutture dove si fa una ricerca omogenea (ed anche una didattica?) e non strutture nate a suo tempo soltanto perchè c'era l'esigenza che gli Istituti si trasformassero pena la loro decadenza e quindi ci sono state unioni che sono tutto fuorchè omogenee (o se si preferisce meno omogenee di quanto si potrebbe fare). Grazie, Giovanni U. Floris, Cagliari
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