Per informazione.
Maurizio Tirassa
Subject: La FLC CGIL scrive alla CRUI per contestare la posizione espressa sul disegno di legge Gelmini Date: Thu, 15 Jul 2010 14:26:03 +0200 From: FLCGIL Torino info@flcgil.torino.it Reply-To: info@flcgil.torino.it
Nuova comunicazione nel Comparto Università:
La FLC CGIL scrive alla CRUI per contestare la posizione espressa sul disegno di legge Gelmini
La Conferenza dei Rettori ha recentemente approvato un documento nel quale viene evidenziato il punto di vista sulla riforma universitaria in discussione in Parlamento (disegno di legge Gelmini), di cui se ne auspica una rapida approvazione.
Non condividiamo il documento approvato ed è per questo che Domenico Pantaleo, Segretario generale della nostra organizzazione, ha inviato una lettera al Presidente della CRUI. "La Conferenza dei Rettori - scrive Pantaleo - finge ancora una volta di ignorare che questo disegno di legge comporta non solamente un complessivo ridisegno della Governance universitaria, ma anche interventi normativi pesanti sul sistema del diritto allo studio, sullo stato giuridico e sul reclutamento". Non convincono la FLC CGIL neanche le proposte avanzate dalla CRUI, definite "contraddittorie e inefficaci".
Sono queste le ragioni all'origine della richiesta di un incontro urgente fatta dalla FLC CGIL al Presidente della CRUI.
Roma, 14 luglio 2010 _________________
Lettera di Domenico Pantaleo al Presidente della CRUI
Egregio Presidente, in data 8 luglio la CRUI ha approvato all'unanimità un documento contenente richieste programmatiche e puntuali che evidenziano il punto di vista della Conferenza dei Rettori sulla riforma universitaria in discussione in Parlamento.
La FLC CGIL giudica grave l'auspicio della CRUI di una rapida approvazione del disegno di legge (Gelmini) e ritiene contraddittorie e inefficaci le proposte presentate.
La CRUI non raccoglie le posizioni espresse dai Ricercatori, dai Precari e dagli Studenti assunte nei confronti delle politiche del Governo, in particolare sul DDL 1905. La Conferenza dei Rettori finge ancora una volta di ignorare che questo disegno di legge comporta non solamente un complessivo ridisegno della Governance universitaria, ma anche interventi normativi pesanti sul sistema del diritto allo studio, sullo stato giuridico e sul reclutamento.
Peraltro, le proposte presentate dalla Conferenza dei Rettori non offrono nessuna soluzione convincente ai problemi articolati posti dai Ricercatori universitari, ignorando l'urgente problema del rinnovamento della docenza che necessita del simultaneo contributo dei precari e dei ricercatori, e invece rischiano di mettere in contrasto le diverse figure.
Proposte, peraltro, contraddittorie che oscillano dal riconoscimento di un titolo quale quello del professore aggregato ad una ipotesi di reclutamento straordinario per i soli Ricercatori ad esaurimento. E che sembrano piuttosto fornire false "rassicurazioni" nei confronti dei ricercatori al fine di far rientrare le mobilitazioni in atto. Mobilitazioni che hanno messo in grave difficoltà il Governo suscitando nell'opinione pubblica, in particolare negli studenti e nelle loro famiglie, la giusta preoccupazione per il futuro dell'Università Italiana.
Tutto ciò mentre in alcuni Atenei vengono minacciate gravi iniziative di dissuasione quando non di vera e propria sanzione dei Ricercatori dichiaratisi indisponibili ad assumere carichi didattici non obbligatori per legge, iniziative contro cui la FLC CGIL si riserva di adire anche per vie legali a tutela dei lavoratori coinvolti.
La FLC CGIL ribadisce il proprio impegno a difesa del sistema pubblico dell'Università e della Ricerca e a tutela dei lavoratori. Sottolinea la necessità di una riforma che preveda un vero ruolo unico articolato su più fasce, il superamento della messa ad esaurimento dei Ricercatori e meccanismi di reclutamento in grado di dare risposta qualitative e quantitative alle attese dei giovani e all'invecchiamento del sistema.
Su questi temi, la FLC CGIL chiede un incontro urgente con la Conferenza dei Rettori.
Distinti saluti.
Domenico Pantaleo
Roma, 14 luglio 2010
Puoi leggerla qui: http://flcgil.torino.it/post.php?id=327http://flcgil.torino.it/post.php?id=327
Per informazione Roberto Battiston ----------------------- Niente anno accademico 2010-2011 alla Sapienza di Roma- la più grande università d'Europa per n° di studenti!
Niente anno accademico 2010-2011 alla Sapienza di Roma- la più grande università d'Europa per n° di studenti!
Documento dei Presidi della Sapienza, 8 luglio 2010, approvato all'unanimità dal Senato Accademico del 13 luglio 2010
I sottoscritti Presidi di Facoltà della Sapienza hanno valutato la situazione risultante dalla manovra finanziaria approvata dal Governo e da alcuni aspetti del DDL 1905 in esame in Parlamento, oltre che da precedenti disposizioni legislative, e manifestano il proprio forte disagio nei confronti di interventi normativi, che colpiscono duramente l'intera Università, quasi che essa fosse, in quanto parte del settore pubblico, tra i principali responsabili delle attuali difficoltà economiche.
Le pesanti misure del dispositivo finanziario, destinate a trovare attuazione entro un quadro normativo già restrittivo sul piano dei finanziamenti, pongono in discussione la stessa sopravvivenza dell'Università pubblica. La manovra riduce le risorse destinate all'Università, e quindi alla ricerca e alla formazione, fondamentali per lo sviluppo del Paese.
I Presidi di Facoltà della Sapienza constatano:
1. che è confermato il taglio di 1.3 miliardi di euro del Fondo di Finanziamento Ordinario delle Università; 2. che il Fondo di Finanziamento Ordinario già nel 2011 non sarà in grado di coprire neppure la spesa per il personale, al netto dei pensionamenti e considerando il blocco delle assunzioni; questa situazione, come ha dichiarato il sen. Valditara (PdL), impedirà "la vita stessa degli Atenei"; 3. che, fatta eccezione per procedure di valutazione comparativa avviate da tempo, in attesa della nuova normativa sul reclutamento, non è possibile bandire nuovi posti di docente e che non viene offerta alcuna prospettiva neanche per i giovani studiosi di maggior valore; 4. che, in seguito ai pensionamenti, nell'anno 2010 si è avuta una riduzione dell'organico di oltre il 10% e che si prevede che circa un terzo dell'attuale corpo docente tra cinque anni non sarà più in servizio;
Inoltre, la giustificata protesta dei ricercatori universitari, che nella grande maggioranza non hanno dato la loro disponibilità a sostenere incarichi didattici, priva le Facoltà di un contributo essenziale per lo svolgimento dei corsi. In queste difficili condizioni, i Presidi della Sapienza dichiarano che non è possibile sostenere l'offerta formativa prevista per il prossimo anno accademico 2010-11, con grave danno per gli studenti, per le loro famiglie e per il Paese tutto. Prevedono che nei prossimi anni verranno soppressi numerosi corsi di studio e saranno fortemente ridotte le possibilità di accesso all'Università pubblica.
I Presidi concordano nel manifestare la loro preoccupazione per la gravissima crisi in cui si dibatte il nostro sistema universitario e sono convinti che siano necessarie razionalizzazioni e innovazioni anche radicali, in particolare per quanto riguarda la valutazione della ricerca e della didattica. Denunciano il pericolo che il nuovo modello di Università, che deriva da una drastica riduzione delle risorse, precluderà a larga parte delle nuove generazioni l'accesso all'istruzione universitaria. Così si arriverà anche alla chiusura di uffici, biblioteche e laboratori per carenza di personale tecnico-amministrativo.
Per scongiurare queste conseguenze ed avviare un rinnovamento dell'Università, i Presidi delle Facoltà della Sapienza ritengono indispensabile:
1. che venga eliminato il taglio di 1.3 miliardi di euro al FFO; 2. che vengano riattivate le procedure di reclutamento per garantire il ricambio del corpo docente; 3. che nel DDL 1905 sia definito lo stato giuridico dei ricercatori a tempo indeterminato, con il riconoscimento giuridico ed economico della funzione docente; 4. che, come previsto per altre categorie del pubblico impiego, dopo il triennio 2011-13 sia possibile recuperare, anche prevedendo meccanismi di valutazione, la perdita derivante dal blocco degli scatti, che penalizza particolarmente i più giovani.
Roma, 13/7/2010
Il Preside della Facoltà di Architettura "Quaroni" Prof. Renato Masiani Il Preside della Facoltà di Architettura "Valle Giulia" Prof. Livio De Santoli Il Preside della Facoltà di Economia Prof. Attilio Celant Il Preside della Facoltà di Filosofia Prof. Marta Fattori Il Preside della Facoltà di Giurisprudenza Prof. Mario Caravale Il Preside della Facoltà di Ingegneria Prof. Fabrizio Vestroni Il Preside della Facoltà di Ingegneria Aeronautica e dello Spazio Prof. Filippo Sabetta Il Preside della Facoltà di Ingegneria dell'Informazione Prof. Paolo Lampariello Il Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia Prof. Franco Piperno Il Vice Preside della Facoltà di Medicina I Prof. Eugenio Gaudio Il Preside della Facoltà di Medicina II Prof. Vincenzo Ziparo Il Preside della Facoltà di Psicologia I Prof. Maria D'Alessio Il Preside della Facoltà di Psicologia II Prof. Gian Vittorio Caprara Il Preside della Facoltà di Scienze della Comunicazione Prof. Mario Morcellini Il Preside della Facoltà di Scienze Umanistiche Prof. Roberto Nicolai Il Preside della Facoltà di Sociologia Prof. Luciano Zani Il Preside della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Prof. Elvidio Lupia Palmieri Il Preside della Facoltà di Scienze Politiche Prof. Gianluigi Rossi Il Preside della Facoltà di Scienze Statistiche Prof. Gabriella Salinetti Il Preside della Scuola Speciale Archivisti e Bibliotecari Prof. Attilio De Luca Il Preside della Facoltà di Studi Orientali Prof. Federico Masini
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