At 17.42 13/02/2009, you wrote:
cari colleghi, mi piacerebbe sentire qualche opinione su una questione che mi sta facendo riflettere a lungo. Si tratta della composizione a "piramide" o a "cilindro" della docenza che, al di la delle forme geometriche implica la domanda se abbia senso che un docente universitario, salvo casi eccezionali, finisca la sua carriera come associato o come ricercatore.
La domanda me la sono posta avendo scoperto che qui, in California, o quantomeno nelle due universita` in cui ho discusso la cosa San Diego e Berkeley, praticamente tutti i professori sono "full professors".
Gli assistants sono pochi e corrispondono alle famose tenure tracks e gli associate pochissimi mi pare a Berkeley addirittura nessuno.
Naturalmente qui non c'e` il "docente unico" di infausta memoria perche' poi i vari full professors hanno contratti diversi sia per quanto riguarda gli stipendi che per i carichi didattici.
Sappiamo bene che difficilmente si puo` trasporre in Italia questo modello ma comunque la cosa mi ha fatto riflettere parecchio anche se non sono arrivato ad alcuna conclusione.
Vorrei poi aggiungere un altra piccola informazione, di questi tempi stanno facendo il reclutamento di nuovi professori, bene sia a San Diego che a Berkeley hanno domande da parte di "coppie" marito e moglie matematici in questo caso, infatti a Berkeley hanno solo due coppie fra cui scegliere e in realta` le vorrebbero entrambe.
Per loro la cosa e` del tutto pacifica (anche se ovviamente richiedono standards ad entrambi i membri della coppia), di nuovo la struttura privatistica gli permette un approccio pragmatico e non ideologico al problema.
C aro Claudio la risposta penso stia in questo ultimo passaggio: il sistema permette un approccio pragmatico e non ideologico; questo però non va disgiunto da quel famoso valore etico di base, di cui ho parlato in altri miei messaggi. Io sono anche Adjunct Professor al Virginia Tech, e conosco a fondo il sistema americano (per praticarlo da oltre 30 anni), per quello che c'è di buono e anche di negativo. L'Università americana non é possibile in Italia, per un fatto sistemico generale, ma anche a causa di quel dettaglio sul quale insisto: l'etica personale. Questo ovviamente non significa che da loro é tutto positivo e da noi tutto negativo... In una logica "sana", pragmaticamente, se c'è un marito e una moglie che sono bravi, li prendo entrambi, senza che questo costituisca scandalo; nel nostro caso é quasi sempre verificato, che si prendono moglie, marito, figli e nipoti... e in una caterva di parenti, capita pure che ne scappi fuori uno buono. Il buono però perde qualsiasi valore a causa dei fasulli che sono la maggioranza... Non voglio con questo ridare inizio ad un dibattito sull'argomento, che penso già abbiamo fatto precedentemente. Concentriamoci sul documento, che a me sembra molto buono. Grazie e... scusate, tutti, per le divagazioni! Benedetto
saluti claudio
Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni: http://www.mat.uniroma1.it/~procesi/lettera.html
No virus found in this incoming message. Checked by AVG - www.avg.com Version: 8.0.237 / Virus Database: 270.10.23/1951 - Release Date: 02/13/09 06:51:00
universitas_in_trasformazione@lists.dm.unipi.it