cari tutti, qualche commento a cio' che e' gia' stato scritto sul ddl passato alla camera 1) ripristina quasi completamente il blocco stipendiale di tre anni (inizialmente eliminato da un emendamento precedente ) anche per i docenti in prima progressione stipendiale (tagli che per i più "giovani" costituiscono un bel salasso, visti gli stipendi iniziali risibili, soprattutto per i ricercatori). "Giovani" tra virgolette perche' sappiamo che all'università si entrava in pianta stabile tra i 35 anni e i 40 e non e' affatto chiaro se "entrare in pianta stabile" in futuro sara' garantito. Perchè assumere in pianta stabile se si rispiarma con il turn over di precari? la stessa tendenza si osserva fuori dall'università; 2) a quanto ho capito, se il ddl passasse cosi', non ci saranno ricostruzioni di carriera; se vogliamo far finta di niente su questi 2 aspetti, che secondo me sono invece molto gravi, visto che i tagli li si fanno su scuola, formazione universitaria e ricerca, ci deprimiamo col punto successivo 3) in italia le industrie disposte a investire in ricerca sono pochissime, visto che la maggior parte di queste sono piccole unita' produttive costituite da un numero di dipendenti inferiore a 15. troppo piccole per reperire capitale sufficiente per mettere soldi nella ricerca!! Magari ci fosse Stanford anche da noi! Stanford o Chicago significano borse gratuite ai meritevoli "bisognosi" ma anche il principio che chi ha soldi ed e' bravo se la paga, invece di comprare 3 suv e tre barche a testa...così il reddito si redistribuisce. Da noi le università le frequentano quasi solo quelli che le potrebbero pagare molto di piu', e chi ha un reddito basso e non puo' pagare le rette fa comunque una fatica mostruosa perche' non ci sono alloggi, borse, etc. Universita' come Stanford e Harvard da noi stimolerebbero i liceali a studiare per entrarci, formerebbero classe dirigente e genererebbero ricchezza per tutti. Ma chi ci mette i soldi? 4) credo sia giusto invece che la figura del ricercatore mal pagato, che non dovrebbe insegnare ma che tuttavia insegna tenendo in piedi tutta la baracca, dovrebbe prima o poi sparire; dovremmo proporre noi docenti come la "sparizione" potrebbe avvenire, nel modo piu' indolore possibile; si tratta di promuovere chi è attualmente nel ruolo di ricercatore a tempo indeterminato selezionando i migliori col principio della responsabilita': Il dipartimento che fa buone promozioni viene premiato, quello che ne fa di cattive paga. E di ricercatori bravissimi ce ne sono gia', come è noto, meglio anche di attuali ordinari. Così i concorsi come li conosciamo oggi si potranno finalmente abolire; ma il problema e' che non ci sono soldi per tutto questo, ovviamente, ma solo soldi per le inutili provincie e per le 600.000 auto blu; 5) le idoneità nazionali a lista aperta sono un modo per far passare tutti senza alcuna distinzione, per il solito discorso dei veti incrociati che tutti conosciamo, e che vengono sollevati solo a patto di fare "todos caballeros". Altro che meritocrazia di cui parlano gli esponenti del governo! La lista nazionale aperta per associati e ordinari è una promozione garantita a tutti, il contrario di quel che predichiamo in Unira dall'inizio: le idoneità a lista aperta bloccano le assunzioni per anni se ci sono soldi, e se non ci sono soldi sono solo una presa in giro; 6) l'idea di fare posizioni tenure track valutate dopo qualche anno è buona, a patto che (i) ci siano soldi per assunzioni successive dell'assistant professor e per progressioni di carriera dei ric attuali, e che (ii) chi fallisce nel prendere la tenure nell'univ. x possa ritentare altrove nell'univ. y. I due ultimi punti, presuppongono un sistema di valutazione efficiente, altrimenti non valgono nulla
Insomma, cio' che conta, dopo la sperabile caduta del governo, è insistere su proposte positive nostre su cui si converga, per esempio sul fatto che si debba stanziare denaro subito per far partire la valutazione e quindi responsabilizzare i singoli dipartimenti; proporre noi precisi criteri per la valutazione basati sul metodo del peer review; altrimenti con le liste aperte, idea che potrebbe essere ripresa dal prossimo governo, le universita' si intaseranno per decenni senza alcuna apertura per chi ora è fuori; la macchina delle valutazioni, necessaria come il pane, tuttavia impiegherà tempo per andare a regime, e siccome costa, ho paura che non si faccia proprio, visti i tempi neri per la finanza pubblica, con conseguente ulteriore sfascio dell'universita'. scusate la lunghezza!!
PS l'emendamento proposto da Tabacci alla Camera di utilizzare 20 milioni di euro provenienti dai rimborsi delle spese elettorali ai partiti per finanziare la ricerca è stato bocciato, non solo da moltissimi esponenti di partiti ora al governo, ma anche da svariati esponenti del PD.... http://www.ilpost.it/2010/12/01/pd-emendamento-universita-partiti-sposetti/ in rete c'è anche l'elenco di chi si è astenuto....
2010/12/2 Annamaria Berti annamaria.berti@unito.it
vedo sempre Rainews alla mattina. Che bello svegliarsi con Claudio! Grazie ANna
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° Anna Berti, MD, PhD Psychology Department, Neuropsychology research group and Neuroscience Institute of Turin (NIT) University of Turin Via Po 14, 10123 Turin (IT) http://www.psych.unito.it/main/pers/ordinari/berti.html °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
------------------ Messaggio originale ------------------- Oggetto: [Universitas_in_trasformazione] intervista Da: "Cristina Costantini" costanti@sci.unich.it Data: Mer, 1 Dicembre 2010, 9:10 pm A: "Universitas in Trasformazione"
universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it
Domattina alle 8:00 Claudio Procesi dovrebbe (se si sono potuti accordare) essere intervistato da Corradino Mineo su Rainews24. Cristina Costantini
Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
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Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
COncordo su tutti i punti. Anna B.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° Anna Berti, MD, PhD Psychology Department, Neuropsychology research group and Neuroscience Institute of Turin (NIT) University of Turin Via Po 14, 10123 Turin (IT) http://www.psych.unito.it/main/pers/ordinari/berti.html °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
------------------ Messaggio originale ------------------- Oggetto: [Universitas_in_trasformazione] soldi! Da: "Mauro Dorato" mauro.dorato@gmail.com Data: Mar, 7 Dicembre 2010, 8:53 pm A: Forum "Università e Ricerca"
universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it
cari tutti, qualche commento a cio' che e' gia' stato scritto sul ddl passato alla camera
- ripristina quasi completamente il blocco stipendiale di
tre anni (inizialmente eliminato da un emendamento precedente ) anche per i docenti in prima progressione stipendiale (tagli che per i più "giovani" costituiscono un bel salasso, visti gli stipendi iniziali risibili, soprattutto per i ricercatori). "Giovani" tra virgolette perche' sappiamo che all'università si entrava in pianta stabile tra i 35 anni e i 40 e non e' affatto chiaro se "entrare in pianta stabile" in futuro sara' garantito. Perchè assumere in pianta stabile se si rispiarma con il turn over di precari? la stessa tendenza si osserva fuori dall'università; 2) a quanto ho capito, se il ddl passasse cosi', non ci saranno ricostruzioni di carriera; se vogliamo far finta di niente su questi 2 aspetti, che secondo me sono invece molto gravi, visto che i tagli li si fanno su scuola, formazione universitaria e ricerca, ci deprimiamo col punto successivo 3) in italia le industrie disposte a investire in ricerca sono pochissime, visto che la maggior parte di queste sono piccole unita' produttive costituite da un numero di dipendenti inferiore a 15. troppo piccole per reperire capitale sufficiente per mettere soldi nella ricerca!! Magari ci fosse Stanford anche da noi! Stanford o Chicago significano borse gratuite ai meritevoli "bisognosi" ma anche il principio che chi ha soldi ed e' bravo se la paga, invece di comprare 3 suv e tre barche a testa...così il reddito si redistribuisce. Da noi le università le frequentano quasi solo quelli che le potrebbero pagare molto di piu', e chi ha un reddito basso e non puo' pagare le rette fa comunque una fatica mostruosa perche' non ci sono alloggi, borse, etc. Universita' come Stanford e Harvard da noi stimolerebbero i liceali a studiare per entrarci, formerebbero classe dirigente e genererebbero ricchezza per tutti. Ma chi ci mette i soldi? 4) credo sia giusto invece che la figura del ricercatore mal pagato, che non dovrebbe insegnare ma che tuttavia insegna tenendo in piedi tutta la baracca, dovrebbe prima o poi sparire; dovremmo proporre noi docenti come la "sparizione" potrebbe avvenire, nel modo piu' indolore possibile; si tratta di promuovere chi è attualmente nel ruolo di ricercatore a tempo indeterminato selezionando i migliori col principio della responsabilita': Il dipartimento che fa buone promozioni viene premiato, quello che ne fa di cattive paga. E di ricercatori bravissimi ce ne sono gia', come è noto, meglio anche di attuali ordinari. Così i concorsi come li conosciamo oggi si potranno finalmente abolire; ma il problema e' che non ci sono soldi per tutto questo, ovviamente, ma solo soldi per le inutili provincie e per le 600.000 auto blu; 5) le idoneità nazionali a lista aperta sono un modo per far passare tutti senza alcuna distinzione, per il solito discorso dei veti incrociati che tutti conosciamo, e che vengono sollevati solo a patto di fare "todos caballeros". Altro che meritocrazia di cui parlano gli esponenti del governo! La lista nazionale aperta per associati e ordinari è una promozione garantita a tutti, il contrario di quel che predichiamo in Unira dall'inizio: le idoneità a lista aperta bloccano le assunzioni per anni se ci sono soldi, e se non ci sono soldi sono solo una presa in giro; 6) l'idea di fare posizioni tenure track valutate dopo qualche anno è buona, a patto che (i) ci siano soldi per assunzioni successive dell'assistant professor e per progressioni di carriera dei ric attuali, e che (ii) chi fallisce nel prendere la tenure nell'univ. x possa ritentare altrove nell'univ. y. I due ultimi punti, presuppongono un sistema di valutazione efficiente, altrimenti non valgono nulla
Insomma, cio' che conta, dopo la sperabile caduta del governo, è insistere su proposte positive nostre su cui si converga, per esempio sul fatto che si debba stanziare denaro subito per far partire la valutazione e quindi responsabilizzare i singoli dipartimenti; proporre noi precisi criteri per la valutazione basati sul metodo del peer review; altrimenti con le liste aperte, idea che potrebbe essere ripresa dal prossimo governo, le universita' si intaseranno per decenni senza alcuna apertura per chi ora è fuori; la macchina delle valutazioni, necessaria come il pane, tuttavia impiegherà tempo per andare a regime, e siccome costa, ho paura che non si faccia proprio, visti i tempi neri per la finanza pubblica, con conseguente ulteriore sfascio dell'universita'. scusate la lunghezza!!
PS l'emendamento proposto da Tabacci alla Camera di utilizzare 20 milioni di euro provenienti dai rimborsi delle spese elettorali ai partiti per finanziare la ricerca è stato bocciato, non solo da moltissimi esponenti di partiti ora al governo, ma anche da svariati esponenti del PD.... http://www.ilpost.it/2010/12/01/pd-emendamento-universita-partiti-sposetti/ in rete c'è anche l'elenco di chi si è astenuto....
2010/12/2 Annamaria Berti annamaria.berti@unito.it
vedo sempre Rainews alla mattina. Che bello svegliarsi con Claudio! Grazie ANna
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° Anna Berti, MD, PhD Psychology Department, Neuropsychology research group and Neuroscience Institute of Turin (NIT) University of Turin Via Po 14, 10123 Turin (IT) http://www.psych.unito.it/main/pers/ordinari/berti.html °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
------------------ Messaggio originale
Oggetto: [Universitas_in_trasformazione] intervista Da: "Cristina Costantini" costanti@sci.unich.it Data: Mer, 1 Dicembre 2010, 9:10 pm A: "Universitas in Trasformazione"
universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it
Domattina alle 8:00 Claudio Procesi dovrebbe (se si
sono
potuti accordare) essere intervistato da Corradino Mineo su Rainews24. Cristina Costantini
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Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione,
sito
di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
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Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
-- Mauro Dorato Department of Philosophy University of Rome 3 Via Ostiense 234 00144 Rome, Italy tel +39 06 57338523 fax +39 06 57.33.83.40
http://www.editorialmanager.com/epsa/ http://www.pse-esf.org/ http://host.uniroma3.it/dipartimenti/filosofia/personale/doratoweb.htm
Sans les mathématiques on ne pénètre point au fond de la philosophie. Sans la philosophie on ne pénètre point au fond des mathématiques. Sans les deux on ne pénètre au fond de rien. Leibniz _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
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