caro Anzellotti, probabilmente non potro` partecipare alla vostra riunione del 7. In ogni caso tu sai bene il mio pensiero, i settori scientifico disciplinari vanno aboliti e non rivisti.
Naturalmente questo nell'ambito di una riforma del reclutamento e della didattica che ti posso riassumere in DUE PAROLE, non credo si possa essere piu` concreti e sintetici:
COPIAMO I TEDESCHI!!!
Loro hanno riformato il sistema circa tre anni fa e dovrebbe essere facile tradurlo in italiano, visto che la loro storia accademica e` molto simile alla nostra (al contrario del sistema americano difficilmente importabile).
Trovo vagamente sadomasochista l'idea di tentare di accorpare i settori piccoli in quelli grandi. Troverete giustamente grandi resistenze di settori che rischiano di essere semplicemente fagocitati.
Alla fine produrrete un abortino come nei cosidetti parametri oggettivi per i concorsi.
Qualunque asino che abbia partecipato ad un consiglio di Facolta` o di Dipartimento sa che un conto e` decidere fra singoli colleghi esperti di materie differenti e ben altro contrattare fra gruppi potenti ed impermeabili che finiranno solo per spartirsi i posti.
Vi e` un rischio elevato che il sistema che produrrete sia ben peggiore del presente.
In definitiva la strategia attuale sembra essere quella di passare dal medioevo dei comuni a quello delle signorie lasciando a secoli venturi una riforma seria e moderna.
Infine una nota sul CUN, trovo che non mi rappresenta in alcun modo e temo che il modo in cui viene selezionato sia uno dei problemi e non delle soluzioni ai problemi dell'universita`.
Cordiali saluti Claudio Procesi
On Sat, June 27, 2009 7:17 pm, Gabriele Anzellotti wrote:
Carissimi,
come sapete, il CUN è stato da tempo invitato dal Ministro a proporre una revisione dei settori scientifico disciplinari. La richiesta è di eliminare i settori molto piccoli, che si ritiene non possano in generale costituire comunità scientifiche autosufficienti e vitali. In allegato vi mando un interessante documento con i dati ufficiali del CINECA sulla consistenza numerica dei settori, aggiornato al 15 giugno.
Dopo una prima discussione di carattere generale sul modello di riorganizzazione (che trovate qui http://www.cun.it/media/101675/revisione_settori_scientifico_disciplinari .pdf ) , nell'ultima sessione dei giorni scorsi, anche per venire incontro alle richieste che vengono dalla politica (sia maggioranza che opposizione), il CUN si è orientato verso un numero minimo di circa 30 ordinari e di circa 130 docenti complessivamente fra le tre fasce, per mantenere un settore in vita. Inoltre, il numero minimo di professori ordinari in un settore, affinché tale settore possa essere autosufficiente nella formazione delle commissioni di concorso/idoneità (qui ci sono cose da chiarire...), dovrebbe essere non inferiore a 50.
Il CUN avrà all'ordine del giorno della prossima sessione (7, 8, 9 luglio) la questione concreta di come determinare i settori nelle diverse aree.
Per quanto riguarda i settori MAT/01-09 dell'area 01 matematica e Informatica, il collega Vittorio Mangione e io vorremmo avere un incontro con un gruppo rappresentativo di matematici e discutere i diversi problemi collegati con la questione, anche per verificare se è possibile cogliere la presente occasione per una operazione non soltanto numerica, ma anche culturale e scientifica. Stiamo lavorando per organizzare l'incontro il giorno 7 luglio, martedì. Pensiamo alle ore centrali della giornata, diciamo fra le 11.30 e le 14.30, e stiamo cercando la disponibilità di una sala al MIUR, ma luogo e ora dovranno essere confermati.
Scrivo a voi, che siete presidenti di associazioni scientifiche o di corsi di laurea, o siete comunque autorevoli esponenti della comunità matematica italiana, per invitarvi all'incontro. Spero che possiate intervenire oppure indicare altri che vi rappresentino. Inoltre, vi chiedo di segnalarmi altre persone, in numero limitato, a cui ritenete sia opportuno allargare l'invito.
Ho sentito molti di voi nelle settimane scorse e sto completando il giro in questi giorni. Dopo avervi sentito, al più presto, vi manderò un mio documento personale sulla questione, su cui spero di avere un vostro parere anche prima dell'incontro.
Un caro saluto a tutti,
gabriele anzellotti
Sono perfettamente d'accordo con quanto sostiene Claudio.
I settori scientifico disciplinari sono il cancro dell'Università. Il cancro va estirpato, non "rivisto".
Benedetto De Vivo
Quoting claudio procesi procesi@mat.uniroma1.it:
caro Anzellotti, probabilmente non potro` partecipare alla vostra riunione del 7. In ogni caso tu sai bene il mio pensiero, i settori scientifico disciplinari vanno aboliti e non rivisti.
Naturalmente questo nell'ambito di una riforma del reclutamento e della didattica che ti posso riassumere in DUE PAROLE, non credo si possa essere piu` concreti e sintetici:
COPIAMO I TEDESCHI!!!
Loro hanno riformato il sistema circa tre anni fa e dovrebbe essere facile tradurlo in italiano, visto che la loro storia accademica e` molto simile alla nostra (al contrario del sistema americano difficilmente importabile).
Trovo vagamente sadomasochista l'idea di tentare di accorpare i settori piccoli in quelli grandi. Troverete giustamente grandi resistenze di settori che rischiano di essere semplicemente fagocitati.
Alla fine produrrete un abortino come nei cosidetti parametri oggettivi per i concorsi.
Qualunque asino che abbia partecipato ad un consiglio di Facolta` o di Dipartimento sa che un conto e` decidere fra singoli colleghi esperti di materie differenti e ben altro contrattare fra gruppi potenti ed impermeabili che finiranno solo per spartirsi i posti.
Vi e` un rischio elevato che il sistema che produrrete sia ben peggiore del presente.
In definitiva la strategia attuale sembra essere quella di passare dal medioevo dei comuni a quello delle signorie lasciando a secoli venturi una riforma seria e moderna.
Infine una nota sul CUN, trovo che non mi rappresenta in alcun modo e temo che il modo in cui viene selezionato sia uno dei problemi e non delle soluzioni ai problemi dell'universita`.
Cordiali saluti Claudio Procesi
On Sat, June 27, 2009 7:17 pm, Gabriele Anzellotti wrote:
Carissimi,
come sapete, il CUN è stato da tempo invitato dal Ministro a proporre una revisione dei settori scientifico disciplinari. La richiesta è di eliminare i settori molto piccoli, che si ritiene non possano in generale costituire comunità scientifiche autosufficienti e vitali. In allegato vi mando un interessante documento con i dati ufficiali del CINECA sulla consistenza numerica dei settori, aggiornato al 15 giugno.
Dopo una prima discussione di carattere generale sul modello di riorganizzazione (che trovate qui http://www.cun.it/media/101675/revisione_settori_scientifico_disciplinari%5B...] .pdf ) , nell'ultima sessione dei giorni scorsi, anche per venire incontro alle richieste che vengono dalla politica (sia maggioranza che opposizione), il CUN si è orientato verso un numero minimo di circa 30 ordinari e di circa 130 docenti complessivamente fra le tre fasce, per mantenere un settore in vita. Inoltre, il numero minimo di professori ordinari in un settore, affinché tale settore possa essere autosufficiente nella formazione delle commissioni di concorso/idoneità (qui ci sono cose da chiarire...), dovrebbe essere non inferiore a 50.
Il CUN avrà all'ordine del giorno della prossima sessione (7, 8, 9 luglio) la questione concreta di come determinare i settori nelle diverse aree.
Per quanto riguarda i settori MAT/01-09 dell'area 01 matematica e Informatica, il collega Vittorio Mangione e io vorremmo avere un incontro con un gruppo rappresentativo di matematici e discutere i diversi problemi collegati con la questione, anche per verificare se è possibile cogliere la presente occasione per una operazione non soltanto numerica, ma anche culturale e scientifica. Stiamo lavorando per organizzare l'incontro il giorno 7 luglio, martedì. Pensiamo alle ore centrali della giornata, diciamo fra le 11.30 e le 14.30, e stiamo cercando la disponibilità di una sala al MIUR, ma luogo e ora dovranno essere confermati.
Scrivo a voi, che siete presidenti di associazioni scientifiche o di corsi di laurea, o siete comunque autorevoli esponenti della comunità matematica italiana, per invitarvi all'incontro. Spero che possiate intervenire oppure indicare altri che vi rappresentino. Inoltre, vi chiedo di segnalarmi altre persone, in numero limitato, a cui ritenete sia opportuno allargare l'invito.
Ho sentito molti di voi nelle settimane scorse e sto completando il giro in questi giorni. Dopo avervi sentito, al più presto, vi manderò un mio documento personale sulla questione, su cui spero di avere un vostro parere anche prima dell'incontro.
Un caro saluto a tutti,
gabriele anzellotti
Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione%5B2]
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php%5B3]
Collegamenti: ------------- [1] http://www.cun.it/media/101675/revisione_settori_scientifico_disciplinari [2] https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione [3] http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Non so se i Powers That Be ci leggano, ma anch'io penso che i settori scientifico-disciplinari dovrebbero essere aboliti sic et simpliciter.
Già sulle macroaree ho i miei forti dubbi: le scienze cognitive, cioè la mia area di ricerca, stanno all'intersezione tra psicologia, filosofia, biologia, scienze dell'artificiale e, almeno secondo alcuni, logica e matematica. Mi sentirei in difficoltà a tracciare il confine tra queste macroaree o a specificare quanto in percentuale della mia ricerca appartenga all'una o all'altra e quanto dei suoi esiti sia appropriato per l'una o per l'altra.
Gli SSD sono semplicemente un assurdo. Non solo perché finiscono per creare mafiette politiche, ma proprio per ragioni connesse alla natura dell'impresa scientifica, che a star chiusa in recinti appassisce e s'indementisce (scusate il neologismo). Io mi ritrovo a sconsigliare certe direzioni di ricerca o certe riviste ai "miei giovani" perché so che avrebbero poi problemi di steccati scientifico-discplinari in sede di concorso. Sentendomi alternatamente molto saggio e molto pirla (scusate il francesismo). Se qualcuno è in grado di spiegarmi che senso abbia, lo ascolto volentieri.
- Maurizio Tirassa
caro Maurizio, il senso e` molto chiaro: i cani non vogliono mollare le ossa
claudio
On Sun, June 28, 2009 10:58 pm, Maurizio Tirassa wrote:
Non so se i Powers That Be ci leggano, ma anch'io penso che i settori scientifico-disciplinari dovrebbero essere aboliti sic et simpliciter.
Già sulle macroaree ho i miei forti dubbi: le scienze cognitive, cioè la mia area di ricerca, stanno all'intersezione tra psicologia, filosofia, biologia, scienze dell'artificiale e, almeno secondo alcuni, logica e matematica. Mi sentirei in difficoltà a tracciare il confine tra queste macroaree o a specificare quanto in percentuale della mia ricerca appartenga all'una o all'altra e quanto dei suoi esiti sia appropriato per l'una o per l'altra.
Gli SSD sono semplicemente un assurdo. Non solo perché finiscono per creare mafiette politiche, ma proprio per ragioni connesse alla natura dell'impresa scientifica, che a star chiusa in recinti appassisce e s'indementisce (scusate il neologismo). Io mi ritrovo a sconsigliare certe direzioni di ricerca o certe riviste ai "miei giovani" perché so che avrebbero poi problemi di steccati scientifico-discplinari in sede di concorso. Sentendomi alternatamente molto saggio e molto pirla (scusate il francesismo). Se qualcuno è in grado di spiegarmi che senso abbia, lo ascolto volentieri.
- Maurizio Tirassa
--
Prof. Maurizio Tirassa, Ph.D.
University of Torino Department of Psychology and Center for Cognitive Science via Po, 14 10123 Torino Italy
ph +39-011-670-3037 fax +39-011-815-9039 email tirassa at psych.unito.it
web
www.psych.unito.it/csc
If we knew what we are doing it wouldn't be called research, would it? -- Albert Einstein
. _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
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Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Cari colleghi,
vi inoltro un messaggio pubblicato su w3.disg.uniroma1.it/unira con una serie di recenti iniziative legislative che riguardano l'università. La mia personale impressione è che il contributo di Universitats Futura è tangibile a vari livelli, provate ad ascoltare l'intervento del Rettore Frati sul link che segue nel messaggio. C'è ancora molto da fare, la stagione autunnale si preannuncia calda di impegni. Con Claudio Procesi ed il vostro contributo intendiamo organizzare un seminario nazionale a cui invitare autorevoli esponenti delle istituzioni e dell'industria per rafforzare i punti della riforma che ci stanno a cuore. Con i migliori saluti, Walter Lacarbonara
Seminario Nazionale sulla Riforma dell’Università
Il 14 luglio 2009, il Gruppo PdL al Senato ha organizzato un Seminario Nazionale sulla Riforma dell’Università, con gli interventi di diversi relatori, tra i quali i Ministri Gelmini e Tremonti. Per ascoltare gli interventi, in versione integrale, basta cliccare sul link: http://www.radioradicale.it/scheda/283505
Il Prof. Vito D'Andrea ci informa sulle ultime iniziative legislative. La Lega Nord, con la sua Capo Gruppo in VII Commissione alla Camera, On. Paola Goisis, ha presentato il progetto di legge: “Istituzione del ruolo unico dei Professori Universitari e del ruolo dei Ricercatori….” = Atto Camera 2460. I commenti alla proposta di legge sono graditi all'indirizzo: gr_lega_legislativo15@camera.it. Anche il Pd ha presentato alla Camera il suo progetto di legge di riforma universitaria = Fioroni G. et al.: Atto Camera 2458 . L'auspicio è che il Ministro Gelmini vorrà presentare, in prima battuta, il suo progetto di legge di riforma universitaria alla Camera e non al Senato, affinché il confronto tra le forze politiche di maggioranza e di opposizione, auspicato dal Presidente della Repubblica Italiana, sia più aperto, in quanto il Pd e la Lega Nord hanno già presentato i propri rispettivi progetti di legge alla Camera e non al Senato
Il giorno 28/giu/09, alle ore 22:58, Maurizio Tirassa ha scritto:
Non so se i Powers That Be ci leggano, ma anch'io penso che i settori scientifico-disciplinari dovrebbero essere aboliti sic et simpliciter.
Già sulle macroaree ho i miei forti dubbi: le scienze cognitive, cioè la mia area di ricerca, stanno all'intersezione tra psicologia, filosofia, biologia, scienze dell'artificiale e, almeno secondo alcuni, logica e matematica. Mi sentirei in difficoltà a tracciare il confine tra queste macroaree o a specificare quanto in percentuale della mia ricerca appartenga all'una o all'altra e quanto dei suoi esiti sia appropriato per l'una o per l'altra.
Gli SSD sono semplicemente un assurdo. Non solo perché finiscono per creare mafiette politiche, ma proprio per ragioni connesse alla natura dell'impresa scientifica, che a star chiusa in recinti appassisce e s'indementisce (scusate il neologismo). Io mi ritrovo a sconsigliare certe direzioni di ricerca o certe riviste ai "miei giovani" perché so che avrebbero poi problemi di steccati scientifico-discplinari in sede di concorso. Sentendomi alternatamente molto saggio e molto pirla (scusate il francesismo). Se qualcuno è in grado di spiegarmi che senso abbia, lo ascolto volentieri.
- Maurizio Tirassa
--
Prof. Maurizio Tirassa, Ph.D.
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ph +39-011-670-3037 fax +39-011-815-9039 email tirassa at psych.unito.it web www.psych.unito.it/csc
If we knew what we are doing it wouldn't be called research, would it? -- Albert Einstein
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Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
__________________________________________________ DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE E GEOTECNICA SAPIENZA Università di Roma via Eudossiana 18 - 00184 Rome Italy office: +39 (06) 44585-293 - fax: +39 (06) 4884852 e-mail: walter.lacarbonara@uniroma1.it webpage: www.disg.uniroma1.it/lacarbonara
Cari colleghi,
è stata finalmente approvata l'ANVUR dopo tre rinvii nei precedenti consigli dei ministri. Sono stati anche sbloccati i concorsi con le nuove regole sulle formazioni delle commissioni. Come vedete dagli allegati articoli del Corriere, appare per la prima volta il concetto per cui ci siamo battuti molto, il peer review.
dal Corriere della Sera del 24.7.2009 Concorsi e ricercatori, i nuovi criteri Il pacchetto Università presentato al Cdm comprende anche nuovi criteri per i concorsi da ricercatore: «più oggettivi basati su parametri internazionali». In particolare nel decreto presentato dal ministro Gelmini viene richiesto che ogni titolo scientifico sia valutato «separatamente e specificamente, per evitare giudizi sommari e approssimativi». Viene inoltre richiesto, per i settori scientifici, il ricorso a valutazioni di indici oggettivi e a sistemi di valutazione internazionali (peer review). Si dovrebbero, in questo modo, ridurre i margini di arbitrio delle commissioni.
Sbloccati i concorsi e sorteggio Con la direttiva firmata oggi avviano le procedure per la formazione delle commissioni di concorso in base alle nuove regole per il reclutamento dei professori universitari e dei ricercatori. I concorsi banditi nelle due tornate nel 2008 erano stati sospesi dalle nuove norme contenute nel DM 180 che impongono le nuove e più trasparenti modalità di formazione delle commissioni. Si tratta di 1800 concorsi. Reclutamento dei professori universitari Le commissioni che giudicheranno gli aspiranti professori universitari di prima e seconda fascia saranno composte, a differenza di quanto accade ora, da 4 professori sorteggiati da un elenco di commissari eletti a loro volta da una lista di ordinari del settore scientifico disciplinare oggetto del bando e da 1 solo professore ordinario nominato dalla facoltà che ha richiesto il bando. Si evita così il rischio di predeterminare l’esito dei concorsi e si incoraggia un più ampio numero di candidati a partecipare. Reclutamento dei ricercatori Le commissioni che giudicheranno i candidati al concorso saranno composte da 1 professore associato nominato dalla facoltà che richiede il bando e da 2 professori ordinari sorteggiati da una lista di commissari eletti tra i professori appartenenti al settore disciplinare oggetto del bando. La valutazione dei candidati avverrà secondo parametri riconosciuti anche in ambito internazionale.
Atenei, ecco chi stila la graduatoria
L'agenzia che valuta le università: i compiti e i criteri
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il regolamento sulla struttura e il funzionamento dell’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (Anvur). La nuova Agenzia valuterà la qualità degli Atenei e degli Enti di ricerca. Le rilevazioni prodotte saranno determinanti per distribuire una parte del Fondo di finanziamento ordinario alle Università ed agli Enti di ricerca che raggiungeranno i risultati migliori. I La nuova Agenzia sostituisce e unifica i due comitati di valutazione attualmente esistenti: il Cnvsu (che valuta le università) e il Civr (che valuta la ricerca).
COSA VALUTA - L’efficienza e l’efficacia dell’attività didattica sulla base di standard qualitativi di livello internazionale, anche con riferimento ai livelli d’apprendimento degli studenti e del loro inserimento nel mondo del lavoro; - Le strutture delle università e degli enti di ricerca, i corsi di studio universitari, i dottorati di ricerca, i master universitari e le scuole di specializzazione; - La qualità e i risultati dei progetti ricerca; - L’acquisizione di finanziamenti esterni, l’attivazione di rapporti di collaborazione e lo scambio di ricercatori con soggetti pubblici e privati; - la qualità e i risultati della ricerca. Si userà dunque il sistema peer review, cioè la valutazione anonima di illustri accademici internazionali.
ALTRI COMPITI -Elabora e propone al Ministro i requisiti quantitativi e qualitativi per l’istituzione di nuove università o di sedi distaccate, per l’attivazione di tutti i corsi di studio universitari, dei dottorati di ricerca, dei master universitari e delle scuole di specializzazione; - Valuta i risultati degli accordi di programma ed il loro contributo al miglioramento della qualità complessiva del sistema universitario e della ricerca; - Valuta l’efficienza e l’efficacia dei programmi pubblici di finanziamento e di incentivazione delle attività didattiche, di ricerca e di innovazione. Ogni anno l’Anvur redigerà un rapporto sullo stato del sistema universitario e della ricerca che sarà presentato al Ministro e trasmesso al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe) e al Parlamento.
__________________________________________________ DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE E GEOTECNICA SAPIENZA Università di Roma via Eudossiana 18 - 00184 Rome Italy office: +39 (06) 44585-293 - fax: +39 (06) 4884852 e-mail: walter.lacarbonara@uniroma1.it webpage: www.disg.uniroma1.it/lacarbonara
NON HO PAROLE!!!!!!!!!!!!!!!!!! gg
On Fri, 24 Jul 2009 19:03:08 +0200, Walter Lacarbonara wrote
Cari colleghi,
è stata finalmente approvata l'ANVUR dopo tre rinvii nei precedenti consigli dei ministri. Sono stati anche sbloccati i concorsi con le nuove regole sulle formazioni delle commissioni. Come vedete dagli allegati articoli del Corriere, appare per la prima volta il concetto per cui ci siamo battuti molto, il peer review.
dal Corriere della Sera del 24.7.2009 Concorsi e ricercatori, i nuovi criteri Il pacchetto Università presentato al Cdm comprende anche nuovi criteri per i concorsi da ricercatore: «più oggettivi basati su parametri internazionali». In particolare nel decreto presentato dal ministro Gelmini viene richiesto che ogni titolo scientifico sia valutato «separatamente e specificamente, per evitare giudizi sommari e approssimativi». Viene inoltre richiesto, per i settori scientifici, il ricorso a valutazioni di indici oggettivi e a sistemi di valutazione internazionali (peer review). Si dovrebbero, in questo modo, ridurre i margini di arbitrio delle commissioni.
Sbloccati i concorsi e sorteggio Con la direttiva firmata oggi avviano le procedure per la formazione delle commissioni di concorso in base alle nuove regole per il reclutamento dei professori universitari e dei ricercatori. I concorsi banditi nelle due tornate nel 2008 erano stati sospesi dalle nuove norme contenute nel DM 180 che impongono le nuove e più trasparenti modalità di formazione delle commissioni. Si tratta di 1800 concorsi. Reclutamento dei professori universitari Le commissioni che giudicheranno gli aspiranti professori universitari di prima e seconda fascia saranno composte, a differenza di quanto accade ora, da 4 professori sorteggiati da un elenco di commissari eletti a loro volta da una lista di ordinari del settore scientifico disciplinare oggetto del bando e da 1 solo professore ordinario nominato dalla facoltà che ha richiesto il bando. Si evita così il rischio di predeterminare [WINDOWS-1252?]lesito dei concorsi e si
incoraggia un
più ampio numero di candidati a partecipare. Reclutamento dei ricercatori Le commissioni che giudicheranno i candidati al concorso saranno composte da 1 professore associato nominato dalla facoltà che richiede il bando e da 2 professori ordinari sorteggiati da una lista di commissari eletti tra i professori appartenenti al settore disciplinare oggetto del bando. La valutazione dei candidati avverrà secondo parametri riconosciuti anche in ambito internazionale.
Atenei, ecco chi stila la graduatoria
L'agenzia che valuta le università: i compiti e i criteri
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il regolamento sulla struttura e il funzionamento [WINDOWS-1252?]dellAgenzia Nazionale di
Valutazione
del Sistema Universitario e della Ricerca (Anvur). La nuova Agenzia valuterà la qualità degli Atenei e degli Enti di ricerca. Le rilevazioni prodotte saranno determinanti per distribuire una parte del Fondo di finanziamento ordinario alle Università ed agli Enti di ricerca che raggiungeranno i risultati migliori. I La nuova Agenzia sostituisce e unifica i due comitati di valutazione attualmente esistenti: il Cnvsu (che valuta le università) e il Civr (che valuta la ricerca).
COSA VALUTA
- [WINDOWS-1252?]Lefficienza e [WINDOWS-1252?]lefficacia [WINDOWS-1252?]
dellattività didattica sulla base di
standard qualitativi di livello internazionale, anche con riferimento ai livelli [WINDOWS-1252?]dapprendimento degli studenti e
del loro
inserimento nel mondo del lavoro; - Le strutture delle università e degli enti di ricerca, i corsi di studio universitari, i dottorati di ricerca, i master universitari e le scuole di specializzazione; - La qualità e i risultati dei progetti ricerca; - [WINDOWS-1252?]
Lacquisizione di
finanziamenti esterni, [WINDOWS-1252?]lattivazione di rapporti di
collaborazione
e lo scambio di ricercatori con soggetti pubblici e privati; - la qualità e i risultati della ricerca. Si userà dunque il sistema peer review, cioè la valutazione anonima di illustri accademici
internazionali.
ALTRI COMPITI -Elabora e propone al Ministro i requisiti quantitativi e qualitativi per [WINDOWS-1252?]listituzione di nuove università o di
sedi
distaccate, per [WINDOWS-1252?]lattivazione di tutti i corsi di studio universitari, dei dottorati di ricerca, dei master universitari e delle scuole di specializzazione; - Valuta i risultati degli accordi di programma ed il loro contributo al miglioramento della qualità complessiva del sistema universitario e della ricerca; - Valuta [WINDOWS-1252?]lefficienza e [WINDOWS-1252?]lefficacia dei programmi
pubblici di finanziamento
e di incentivazione delle attività didattiche, di ricerca e di innovazione. Ogni anno [WINDOWS-1252?]lAnvur redigerà un rapporto sullo
stato del
sistema universitario e della ricerca che sarà presentato al Ministro e trasmesso al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe) e al Parlamento.
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE E GEOTECNICA SAPIENZA Università di Roma via Eudossiana 18 - 00184 Rome Italy office: +39 (06) 44585-293 - fax: +39 (06) 4884852 e-mail: walter.lacarbonara@uniroma1.it webpage: www.disg.uniroma1.it/lacarbonara
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