F.A. Gianturco scrive:"I recenti concorsi per sorteggio di commissari sono stati, e sono tuttora, un vero scandalo anti-merito..." ecco, queste sono le frasi che amerei non leggere. Avendo fatto parte recentemente di un concorso in cui sono stato estratto a sorte, dopo però essere stato votato, e conoscendo altri commissari di concorsi appena fatti od in itinere e visto che tutti parlano di lettere da scrivere, propongo la seguente lettera: sono stato e/o sono commissario in un concorso universitario e non mi sento per nulla di avere contribuito alla perpetuazione di uno scandalo anti-merito. Firmato da chiunque sia stato da poco o lo sia tuttora commissario in un concorso, così potremo vedere finalmente chi si adopera per concorsi truccati (chi non firma) e chi no (chi firma). Ovviamente sto scherzando, per quanto riguarda le firme, ma spero che il senso si sia capito. Una buona settimana a tutti, Giovanni U. Floris (BIO/08), Cagliari.
Caro Floris:
concordo. Sono stata commissaria in un concorso recente. Naturalmente c'è stata discussione anche accesa fra i 5 commissari. Naturalmente è stato un compito faticosissimo e dolorissimo: c'erano moltissimi candidati bravissimi che avrebbero strameritato l'ordinariato e fra questi ne abbiamo dovuti scegliere SOLO 2. In questo c'è stata dell'arbitrarietà: come tutti sappiamo, non esiste il più bravo in assoluto e quindi la scelta dei due sul bagno degli ottimi è stata molto difficile e ancora una volta dolorosissima. Posso però dichiarare, in piena coscienza, di NON avere contribuito alla perpetuazione di uno scandalo anti-merito.
Chi partecipa ad una commissione deve necessariamente essere disposto a scendere a compromessi perchè possa vincere uno dei migliori (di nuovo il migliore in assoluto non esiste). Ma, allo stesso tempo, deve assolutamente essere indisponibile ad ogni compromesso che porti alla promozione dei peggiori. E, se si ritrova in minoranza, che usi l'arma della relazione di minoranza.
saluti anna
On Mon, 2010-12-13 at 12:41 +0100, Giovanni Floris wrote:
F.A. Gianturco scrive:"I recenti concorsi per sorteggio di commissari sono stati, e sono tuttora, un vero scandalo anti-merito..." ecco, queste sono le frasi che amerei non leggere. Avendo fatto parte recentemente di un concorso in cui sono stato estratto a sorte, dopo però essere stato votato, e conoscendo altri commissari di concorsi appena fatti od in itinere e visto che tutti parlano di lettere da scrivere, propongo la seguente lettera: sono stato e/o sono commissario in un concorso universitario e non mi sento per nulla di avere contribuito alla perpetuazione di uno scandalo anti-merito. Firmato da chiunque sia stato da poco o lo sia tuttora commissario in un concorso, così potremo vedere finalmente chi si adopera per concorsi truccati (chi non firma) e chi no (chi firma). Ovviamente sto scherzando, per quanto riguarda le firme, ma spero che il senso si sia capito. Una buona settimana a tutti, Giovanni U. Floris (BIO/08), Cagliari. _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
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Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
condivido tutto. brava anna! Flavio Press At 12.54 13/12/2010, anna painelli wrote:
Caro Floris:
concordo. Sono stata commissaria in un concorso recente. Naturalmente c'è stata discussione anche accesa fra i 5 commissari. Naturalmente è stato un compito faticosissimo e dolorissimo: c'erano moltissimi candidati bravissimi che avrebbero strameritato l'ordinariato e fra questi ne abbiamo dovuti scegliere SOLO 2. In questo c'è stata dell'arbitrarietà: come tutti sappiamo, non esiste il più bravo in assoluto e quindi la scelta dei due sul bagno degli ottimi è stata molto difficile e ancora una volta dolorosissima. Posso però dichiarare, in piena coscienza, di NON avere contribuito alla perpetuazione di uno scandalo anti-merito.
Chi partecipa ad una commissione deve necessariamente essere disposto a scendere a compromessi perchè possa vincere uno dei migliori (di nuovo il migliore in assoluto non esiste). Ma, allo stesso tempo, deve assolutamente essere indisponibile ad ogni compromesso che porti alla promozione dei peggiori. E, se si ritrova in minoranza, che usi l'arma della relazione di minoranza.
saluti anna
On Mon, 2010-12-13 at 12:41 +0100, Giovanni Floris wrote:
F.A. Gianturco scrive:"I recenti concorsi per sorteggio di commissari sono stati, e sono tuttora, un vero scandalo anti-merito..." ecco, queste sono le frasi che amerei non leggere. Avendo fatto parte recentemente di un concorso in cui sono stato estratto a sorte, dopo però essere stato votato, e conoscendo altri commissari di concorsi appena fatti od in itinere e visto che tutti parlano di lettere da scrivere, propongo la seguente lettera: sono stato e/o sono commissario in un concorso universitario e non mi sento per nulla di avere contribuito alla perpetuazione di uno scandalo anti-merito. Firmato da chiunque sia stato da poco o lo sia tuttora commissario in un concorso, così potremo vedere finalmente chi si adopera per concorsi truccati (chi non firma) e chi no (chi firma). Ovviamente sto scherzando, per quanto riguarda le firme, ma spero che il senso si sia capito. Una buona settimana a tutti, Giovanni U. Floris (BIO/08), Cagliari. _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
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petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php -- Anna Painelli Parma University Dip. Chimica GIAF Parco Area delle Scienze 17/A 43124 Parma, Italy tel: +390521905461 fax: +390521905556 email: anna.painelli@unipr.it
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caro Floris, ovviamente ci sono moltissimi concorsi con sorteggio che sono stati gestiti bene, alcuni probabilmente meglio (ne conosco almeno uno) di quello che sarebbe avvenuto senza il sorteggio, ma il punto della questione posta da Franco e da me e` un altro.
Non esiste un sistema che voglia puntare a formare alcuni gruppi di eccellenza basato sul sorteggio, il sorteggio forse puo` garantire che alcuni scandali si evitino, dico di piu` puo` favorire un certo ricambio specie nelle sedi periferiche con iniezioni di forze non locali (poi bisogna vedere se queste ci stanno o fanno come al solito i pendolari), ma distrugge la stessa idea di poter competere per l'eccellenza.
D'altra parte e` ben noto per chi ha una certa eta` che le istituzioni piu prestigiose come ad esempio la SNS di Pisa non hanno mai fatto (per quel che ricordo) concorsi ma solo chiamate di colleghi gia` professori non avendo il controllo degli stessi. Per formare un gruppo eccellente devi averne il completo controllo e poi ovviamente rispondere alla comunita` se sbagli. Senza questo principio parlare di meritocrazia e` una finzione e sei del tutto fuori dal mercato internazionale.
Allora bisognerebbe essere chiari e continuare a dire che a noi della eccellenza non ce ne importa nulla, siamo solo interessati alla media e a combattere contro il peggio.
Io continuo a pensare che sia un gravissimo errore ma la politica ci ha dato questo menu ormai da molti anni (destra e sinistra) e poiche' in definitiva l'eccellenza e` per definizione minoritaria sembra che continuera` cosi favorendo la decadenza del paese.
claudio
On Dec 13, 2010, at 12:41 PM, Giovanni Floris wrote:
F.A. Gianturco scrive:"I recenti concorsi per sorteggio di commissari sono stati, e sono tuttora, un vero scandalo anti-merito..." ecco, queste sono le frasi che amerei non leggere. Avendo fatto parte recentemente di un concorso in cui sono stato estratto a sorte, dopo però essere stato votato, e conoscendo altri commissari di concorsi appena fatti od in itinere e visto che tutti parlano di lettere da scrivere, propongo la seguente lettera: sono stato e/o sono commissario in un concorso universitario e non mi sento per nulla di avere contribuito alla perpetuazione di uno scandalo anti-merito. Firmato da chiunque sia stato da poco o lo sia tuttora commissario in un concorso, così potremo vedere finalmente chi si adopera per concorsi truccati (chi non firma) e chi no (chi firma). Ovviamente sto scherzando, per quanto riguarda le firme, ma spero che il senso si sia capito. Una buona settimana a tutti, Giovanni U. Floris (BIO/08), Cagliari. _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
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Prof. Claudio Procesi, Dipartimento di Matematica, G. Castelnuovo Università di Roma La Sapienza, piazzale A. Moro 00185, Roma, Italia
tel. 0039-06-49913212, fax 0039-06-44701007 http://www.mat.uniroma1.it/~procesi/
vorrei chiarire: sono assolutamente convinta che il sorteggio delle commissioni sia un metodo davvero stupido di fare le cose. Sono anche convinta che i concorsi siano da abolire: sono solo un modo per deresponsabilizzare le università e/o i dipartimenti rispetto alle loro scelte. L'unico modo sensato di selezionare le eccellenze è via chiamata diretta (come mi pare avvenga un po' ovunque).
Detto questo, date le regole attuali, l'esito dei concorsi è responsabilità dei commissari. Dire che "I recenti concorsi per sorteggio di commissari sono stati, e sono tuttora, un vero scandalo anti-merito" non vuol dire che il meccanismo dei concorsi e/o dei sorteggi è sbagliato (cosa che sottoscrivo ampiamente), ma che le commissioni hanno lavorato male. Se questo fosse vero sarebbe molto grave e non potremmo dare la colpa ai sorteggi, bensì alle commissioni e quindi ad ogni singolo commissario. Ogni commissario è infatti responsabile degli esiti del suo concorso.
saluti anna
On Mon, 2010-12-13 at 13:01 +0100, claudio procesi wrote:
caro Floris, ovviamente ci sono moltissimi concorsi con sorteggio che sono stati gestiti bene, alcuni probabilmente meglio (ne conosco almeno uno) di quello che sarebbe avvenuto senza il sorteggio, ma il punto della questione posta da Franco e da me e` un altro.
Non esiste un sistema che voglia puntare a formare alcuni gruppi di eccellenza basato sul sorteggio, il sorteggio forse puo` garantire che alcuni scandali si evitino, dico di piu` puo` favorire un certo ricambio specie nelle sedi periferiche con iniezioni di forze non locali (poi bisogna vedere se queste ci stanno o fanno come al solito i pendolari), ma distrugge la stessa idea di poter competere per l'eccellenza.
D'altra parte e` ben noto per chi ha una certa eta` che le istituzioni piu prestigiose come ad esempio la SNS di Pisa non hanno mai fatto (per quel che ricordo) concorsi ma solo chiamate di colleghi gia` professori non avendo il controllo degli stessi. Per formare un gruppo eccellente devi averne il completo controllo e poi ovviamente rispondere alla comunita` se sbagli. Senza questo principio parlare di meritocrazia e` una finzione e sei del tutto fuori dal mercato internazionale.
Allora bisognerebbe essere chiari e continuare a dire che a noi della eccellenza non ce ne importa nulla, siamo solo interessati alla media e a combattere contro il peggio.
Io continuo a pensare che sia un gravissimo errore ma la politica ci ha dato questo menu ormai da molti anni (destra e sinistra) e poiche' in definitiva l'eccellenza e` per definizione minoritaria sembra che continuera` cosi favorendo la decadenza del paese.
claudio
On Dec 13, 2010, at 12:41 PM, Giovanni Floris wrote:
F.A. Gianturco scrive:"I recenti concorsi per sorteggio di commissari
sono stati, e sono tuttora, un vero scandalo anti-merito..." > ecco, queste sono le frasi che amerei non leggere. Avendo fatto parte recentemente di un concorso in cui sono stato estratto a sorte, dopo però essere stato votato, e conoscendo altri commissari di concorsi appena fatti od in itinere e visto che tutti parlano di lettere da scrivere, propongo la seguente lettera: > sono stato e/o sono commissario in un concorso universitario e non mi sento per nulla di avere contribuito alla perpetuazione di uno scandalo anti-merito. > Firmato da chiunque sia stato da poco o lo sia tuttora commissario in un concorso, così potremo vedere finalmente chi si adopera per concorsi truccati (chi non firma) e chi no (chi firma). > Ovviamente sto scherzando, per quanto riguarda le firme, ma spero che il senso si sia capito. Una buona settimana a tutti, Giovanni U. Floris (BIO/08), Cagliari. > _______________________________________________ > Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list > > Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: > https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione > > Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php >
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vorrei aggiungere che ovviamente non ho la minima idea di come siano stati gestiti i recenti concorsi, immagino alcuni bene altri meno magari alcuni sorprendentemente bene (come dico ho un esempio in mente di una giovane brillante che ha vinto per suoi evidenti meriti ma anche per circostanze fortunate). Di fatto quello che vedo e` che la politica si riempie la bocca della parola meritocrazia ma poi non sembra avere la minima idea di come farla emergere. Io sono sicuro che in Italia ci siano tantissimi cervelli meritevoli (e non sono tanto sicuro che siano in particolare concentrati fra i professori ordinari) e il compito della politica e` farli emergere, in particolare aggiungo fare emergere quelli piu` giovani che al momento vengono usualmente deresponsabilizzati mentre da questi bisognerebbe trarre la nuova linfa, noi vecchi abbiamo gia` dato
claudio
On Dec 13, 2010, at 1:29 PM, anna painelli wrote:
vorrei chiarire: sono assolutamente convinta che il sorteggio delle commissioni sia un metodo davvero stupido di fare le cose. Sono anche convinta che i concorsi siano da abolire: sono solo un modo per deresponsabilizzare le università e/o i dipartimenti rispetto alle loro scelte. L'unico modo sensato di selezionare le eccellenze è via chiamata diretta (come mi pare avvenga un po' ovunque).
Detto questo, date le regole attuali, l'esito dei concorsi è responsabilità dei commissari. Dire che "I recenti concorsi per sorteggio di commissari sono stati, e sono tuttora, un vero scandalo anti-merito" non vuol dire che il meccanismo dei concorsi e/o dei sorteggi è sbagliato (cosa che sottoscrivo ampiamente), ma che le commissioni hanno lavorato male. Se questo fosse vero sarebbe molto grave e non potremmo dare la colpa ai sorteggi, bensì alle commissioni e quindi ad ogni singolo commissario. Ogni commissario è infatti responsabile degli esiti del suo concorso.
saluti anna
On Mon, 2010-12-13 at 13:01 +0100, claudio procesi wrote:
caro Floris, ovviamente ci sono moltissimi concorsi con sorteggio che sono stati gestiti bene, alcuni probabilmente meglio (ne conosco almeno uno) di quello che sarebbe avvenuto senza il sorteggio, ma il punto della questione posta da Franco e da me e` un altro.
Non esiste un sistema che voglia puntare a formare alcuni gruppi di eccellenza basato sul sorteggio, il sorteggio forse puo` garantire che alcuni scandali si evitino, dico di piu` puo` favorire un certo ricambio specie nelle sedi periferiche con iniezioni di forze non locali (poi bisogna vedere se queste ci stanno o fanno come al solito i pendolari), ma distrugge la stessa idea di poter competere per l'eccellenza.
D'altra parte e` ben noto per chi ha una certa eta` che le istituzioni piu prestigiose come ad esempio la SNS di Pisa non hanno mai fatto (per quel che ricordo) concorsi ma solo chiamate di colleghi gia` professori non avendo il controllo degli stessi. Per formare un gruppo eccellente devi averne il completo controllo e poi ovviamente rispondere alla comunita` se sbagli. Senza questo principio parlare di meritocrazia e` una finzione e sei del tutto fuori dal mercato internazionale.
Allora bisognerebbe essere chiari e continuare a dire che a noi della eccellenza non ce ne importa nulla, siamo solo interessati alla media e a combattere contro il peggio.
Io continuo a pensare che sia un gravissimo errore ma la politica ci ha dato questo menu ormai da molti anni (destra e sinistra) e poiche' in definitiva l'eccellenza e` per definizione minoritaria sembra che continuera` cosi favorendo la decadenza del paese.
claudio
On Dec 13, 2010, at 12:41 PM, Giovanni Floris wrote:
F.A. Gianturco scrive:"I recenti concorsi per sorteggio di commissari
sono stati, e sono tuttora, un vero scandalo anti-merito..." > ecco, queste sono le frasi che amerei non leggere. Avendo fatto parte recentemente di un concorso in cui sono stato estratto a sorte, dopo però essere stato votato, e conoscendo altri commissari di concorsi appena fatti od in itinere e visto che tutti parlano di lettere da scrivere, propongo la seguente lettera: > sono stato e/o sono commissario in un concorso universitario e non mi sento per nulla di avere contribuito alla perpetuazione di uno scandalo anti-merito. > Firmato da chiunque sia stato da poco o lo sia tuttora commissario in un concorso, così potremo vedere finalmente chi si adopera per concorsi truccati (chi non firma) e chi no (chi firma). > Ovviamente sto scherzando, per quanto riguarda le firme, ma spero che il senso si sia capito. Una buona settimana a tutti, Giovanni U. Floris (BIO/08), Cagliari. > _______________________________________________ > Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list > > Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: > https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione > > Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php >
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Ho sentito parlare di tre concorsi da ricercatore che si sono svolti nelle ultime settimane ai quali ha partecipato una mia collega uscendone sempre umiliata. 5 minuti di discussione sulla sua "formazione" con la preghiera di non menzionare le sue pubblicazioni e tenuta in italiano (per un concorso di ricercatore di lingua e linguistica straniera). Scandaloso! Se questi sono i criteri di valutazione, credo che non ci sarà mai più un ricercatore selezionato per merito! Parla una persona che ha vinto un concorso da ricercatore qualche anno fa in una facoltà di una città italiana molto lontana dalla sua sede di origine in cui non aveva mai messo piede prima e in cui, tutti le dicevano, non aveva nessuna speranza. Nonostante la commissione avesse ricevuto forti pressioni per la candidata "interna", non ha potuto far niente contro l'evidenza, fornita dai miei scritti in lingua straniera, dal mio esame orale e dalle mie numerose pubblicazioni all'estero, di gran lunga superiori a quelli dell'interna. Ho vinto quel concorso, ne ho pagato le conseguenze in termini di mobbing e di isolamento nella sede in cui sono arrivata (come ho già raccontato in una precedente mail), ma in questi anni, per farmi forza e andare avanti, ho sempre pensato che avrei potuto essere un esempio e che in futuro avrei collaborato con nuovi giovani ricercatori meritevoli. Con le nuove procedure concorsuali, questa speranza muore! La chiamata diretta? Per essere chiamati, bisogna essere "amici" del preside o dell'ordinario della sede che ti chiama. Non meritevoli! Concordo invece sulla stupidità del sorteggio delle commissioni. Nei settori scientifici piccoli non ci sono veri e propri sorteggi, ma sempre gli stessi ordinari che talvolta si alternano scambiandosi i favori. Ricordo qualche anno fa di concorsi in cui membri della commissione, ricercatori o associati, hanno avuto il coraggio di opporsi alla decisione della struttura o del presidente di commissione con la conseguenza di non avere più fatto carriera, perché diventati nemici dei "baroni". Ho sempre provato una considerazione immensa per il loro coraggio e per la loro etica. Questo paese non avrà neanche più eroi!
Valeria
-----Messaggio originale----- Da: universitas_in_trasformazione-bounces@mail.dm.unipi.it [mailto:universitas_in_trasformazione-bounces@mail.dm.unipi.it] Per conto di claudio procesi Inviato: lunedì 13 dicembre 2010 13.55 A: anna.painelli@unipr.it; Forum "Università e Ricerca" Oggetto: Re: [Universitas_in_trasformazione] sempre il solito!
vorrei aggiungere che ovviamente non ho la minima idea di come siano stati gestiti i recenti concorsi, immagino alcuni bene altri meno magari alcuni sorprendentemente bene (come dico ho un esempio in mente di una giovane brillante che ha vinto per suoi evidenti meriti ma anche per circostanze fortunate). Di fatto quello che vedo e` che la politica si riempie la bocca della parola meritocrazia ma poi non sembra avere la minima idea di come farla emergere. Io sono sicuro che in Italia ci siano tantissimi cervelli meritevoli (e non sono tanto sicuro che siano in particolare concentrati fra i professori ordinari) e il compito della politica e` farli emergere, in particolare aggiungo fare emergere quelli piu` giovani che al momento vengono usualmente deresponsabilizzati mentre da questi bisognerebbe trarre la nuova linfa, noi vecchi abbiamo gia` dato
claudio
On Dec 13, 2010, at 1:29 PM, anna painelli wrote:
vorrei chiarire: sono assolutamente convinta che il sorteggio delle commissioni sia un metodo davvero stupido di fare le cose. Sono anche convinta che i concorsi siano da abolire: sono solo un modo per deresponsabilizzare le università e/o i dipartimenti rispetto alle loro scelte. L'unico modo sensato di selezionare le eccellenze è via chiamata diretta (come mi pare avvenga un po' ovunque).
Detto questo, date le regole attuali, l'esito dei concorsi è responsabilità dei commissari. Dire che "I recenti concorsi per sorteggio di commissari sono stati, e sono tuttora, un vero scandalo anti-merito" non vuol dire che il meccanismo dei concorsi e/o dei sorteggi è sbagliato (cosa che sottoscrivo ampiamente), ma che le commissioni hanno lavorato male. Se questo fosse vero sarebbe molto grave e non potremmo dare la colpa ai sorteggi, bensì alle commissioni e quindi ad ogni singolo commissario. Ogni commissario è infatti responsabile degli esiti del suo concorso.
saluti anna
On Mon, 2010-12-13 at 13:01 +0100, claudio procesi wrote:
caro Floris, ovviamente ci sono moltissimi concorsi con sorteggio che sono stati gestiti bene, alcuni probabilmente meglio (ne conosco almeno uno) di quello che sarebbe avvenuto senza il sorteggio, ma il punto della questione posta da Franco e da me e` un altro.
Non esiste un sistema che voglia puntare a formare alcuni gruppi di eccellenza basato sul sorteggio, il sorteggio forse puo` garantire che alcuni scandali si evitino, dico di piu` puo` favorire un certo ricambio specie nelle sedi periferiche con iniezioni di forze non locali (poi bisogna vedere se queste ci stanno o fanno come al solito i pendolari), ma distrugge la stessa idea di poter competere per l'eccellenza.
D'altra parte e` ben noto per chi ha una certa eta` che le istituzioni piu prestigiose come ad esempio la SNS di Pisa non hanno mai fatto (per quel che ricordo) concorsi ma solo chiamate di colleghi gia` professori non avendo il controllo degli stessi. Per formare un gruppo eccellente devi averne il completo controllo e poi ovviamente rispondere alla comunita` se sbagli. Senza questo principio parlare di meritocrazia e` una finzione e sei del tutto fuori dal mercato internazionale.
Allora bisognerebbe essere chiari e continuare a dire che a noi della eccellenza non ce ne importa nulla, siamo solo interessati alla media e a combattere contro il peggio.
Io continuo a pensare che sia un gravissimo errore ma la politica ci ha dato questo menu ormai da molti anni (destra e sinistra) e poiche' in definitiva l'eccellenza e` per definizione minoritaria sembra che continuera` cosi favorendo la decadenza del paese.
claudio
On Dec 13, 2010, at 12:41 PM, Giovanni Floris wrote:
F.A. Gianturco scrive:"I recenti concorsi per sorteggio di commissari
sono stati, e sono tuttora, un vero scandalo anti-merito..." > ecco, queste sono le frasi che amerei non leggere. Avendo fatto parte recentemente di un concorso in cui sono stato estratto a sorte, dopo però essere stato votato, e conoscendo altri commissari di concorsi appena fatti od in itinere e visto che tutti parlano di lettere da scrivere, propongo la seguente lettera: > sono stato e/o sono commissario in un concorso universitario e non mi sento per nulla di avere contribuito alla perpetuazione di uno scandalo anti-merito. > Firmato da chiunque sia stato da poco o lo sia tuttora commissario in un concorso, così potremo vedere finalmente chi si adopera per concorsi truccati (chi non firma) e chi no (chi firma). > Ovviamente sto scherzando, per quanto riguarda le firme, ma spero che il senso si sia capito. Una buona settimana a tutti, Giovanni U. Floris (BIO/08), Cagliari. > _______________________________________________ > Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list > > Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: > https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione > > Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php >
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cara Valeria a me quello che dici e` del tutto chiaro e ho tante esperienze dirette che potrebbero confermarlo, concorsi (lasciamo stare il dettaglio) 9n cui e` chiaro che i commissari non hanno alcuna competenza per capire i lavori fatti dai candidati ma anche il problema delle sedi periferiche, il provincialismo l'"inbreeding" etc..
E` chiaro che mettere mano ad un sistema come questo e` impresa titanica e certamente non invidio i politici che volessero veramente farlo. Ci sono pero` alcune linee guida da seguire alcuni piccoli passi con cui iniziare, ma bisogna avere anche una visione di medio e lungo periodo che ora manca e che nelle nostre discussioni abbiamo cercato di formare On Dec 13, 2010, at 2:30 PM, Valeria Zotti wrote:
Ho sentito parlare di tre concorsi da ricercatore che si sono svolti nelle ultime settimane ai quali ha partecipato una mia collega uscendone sempre umiliata. 5 minuti di discussione sulla sua "formazione" con la preghiera di non menzionare le sue pubblicazioni e tenuta in italiano (per un concorso di ricercatore di lingua e linguistica straniera). Scandaloso! Se questi sono i criteri di valutazione, credo che non ci sarà mai più un ricercatore selezionato per merito! Parla una persona che ha vinto un concorso da ricercatore qualche anno fa in una facoltà di una città italiana molto lontana dalla sua sede di origine in cui non aveva mai messo piede prima e in cui, tutti le dicevano, non aveva nessuna speranza. Nonostante la commissione avesse ricevuto forti pressioni per la candidata "interna", non ha potuto far niente contro l'evidenza, fornita dai miei scritti in lingua straniera, dal mio esame orale e dalle mie numerose pubblicazioni all'estero, di gran lunga superiori a quelli dell'interna. Ho vinto quel concorso, ne ho pagato le conseguenze in termini di mobbing e di isolamento nella sede in cui sono arrivata (come ho già raccontato in una precedente mail), ma in questi anni, per farmi forza e andare avanti, ho sempre pensato che avrei potuto essere un esempio e che in futuro avrei collaborato con nuovi giovani ricercatori meritevoli. Con le nuove procedure concorsuali, questa speranza muore! La chiamata diretta? Per essere chiamati, bisogna essere "amici" del preside o dell'ordinario della sede che ti chiama. Non meritevoli! Concordo invece sulla stupidità del sorteggio delle commissioni. Nei settori scientifici piccoli non ci sono veri e propri sorteggi, ma sempre gli stessi ordinari che talvolta si alternano scambiandosi i favori. Ricordo qualche anno fa di concorsi in cui membri della commissione, ricercatori o associati, hanno avuto il coraggio di opporsi alla decisione della struttura o del presidente di commissione con la conseguenza di non avere più fatto carriera, perché diventati nemici dei "baroni". Ho sempre provato una considerazione immensa per il loro coraggio e per la loro etica. Questo paese non avrà neanche più eroi!
Valeria
-----Messaggio originale----- Da: universitas_in_trasformazione-bounces@mail.dm.unipi.it [mailto:universitas_in_trasformazione-bounces@mail.dm.unipi.it] Per conto di claudio procesi Inviato: lunedì 13 dicembre 2010 13.55 A: anna.painelli@unipr.it; Forum "Università e Ricerca" Oggetto: Re: [Universitas_in_trasformazione] sempre il solito!
vorrei aggiungere che ovviamente non ho la minima idea di come siano stati gestiti i recenti concorsi, immagino alcuni bene altri meno magari alcuni sorprendentemente bene (come dico ho un esempio in mente di una giovane brillante che ha vinto per suoi evidenti meriti ma anche per circostanze fortunate). Di fatto quello che vedo e` che la politica si riempie la bocca della parola meritocrazia ma poi non sembra avere la minima idea di come farla emergere. Io sono sicuro che in Italia ci siano tantissimi cervelli meritevoli (e non sono tanto sicuro che siano in particolare concentrati fra i professori ordinari) e il compito della politica e` farli emergere, in particolare aggiungo fare emergere quelli piu` giovani che al momento vengono usualmente deresponsabilizzati mentre da questi bisognerebbe trarre la nuova linfa, noi vecchi abbiamo gia` dato
claudio
On Dec 13, 2010, at 1:29 PM, anna painelli wrote:
vorrei chiarire: sono assolutamente convinta che il sorteggio delle commissioni sia un metodo davvero stupido di fare le cose. Sono anche convinta che i concorsi siano da abolire: sono solo un modo per deresponsabilizzare le università e/o i dipartimenti rispetto alle loro scelte. L'unico modo sensato di selezionare le eccellenze è via chiamata diretta (come mi pare avvenga un po' ovunque).
Detto questo, date le regole attuali, l'esito dei concorsi è responsabilità dei commissari. Dire che "I recenti concorsi per sorteggio di commissari sono stati, e sono tuttora, un vero scandalo anti-merito" non vuol dire che il meccanismo dei concorsi e/o dei sorteggi è sbagliato (cosa che sottoscrivo ampiamente), ma che le commissioni hanno lavorato male. Se questo fosse vero sarebbe molto grave e non potremmo dare la colpa ai sorteggi, bensì alle commissioni e quindi ad ogni singolo commissario. Ogni commissario è infatti responsabile degli esiti del suo concorso.
saluti anna
On Mon, 2010-12-13 at 13:01 +0100, claudio procesi wrote:
caro Floris, ovviamente ci sono moltissimi concorsi con sorteggio che sono stati gestiti bene, alcuni probabilmente meglio (ne conosco almeno uno) di quello che sarebbe avvenuto senza il sorteggio, ma il punto della questione posta da Franco e da me e` un altro.
Non esiste un sistema che voglia puntare a formare alcuni gruppi di eccellenza basato sul sorteggio, il sorteggio forse puo` garantire che alcuni scandali si evitino, dico di piu` puo` favorire un certo ricambio specie nelle sedi periferiche con iniezioni di forze non locali (poi bisogna vedere se queste ci stanno o fanno come al solito i pendolari), ma distrugge la stessa idea di poter competere per l'eccellenza.
D'altra parte e` ben noto per chi ha una certa eta` che le istituzioni piu prestigiose come ad esempio la SNS di Pisa non hanno mai fatto (per quel che ricordo) concorsi ma solo chiamate di colleghi gia` professori non avendo il controllo degli stessi. Per formare un gruppo eccellente devi averne il completo controllo e poi ovviamente rispondere alla comunita` se sbagli. Senza questo principio parlare di meritocrazia e` una finzione e sei del tutto fuori dal mercato internazionale.
Allora bisognerebbe essere chiari e continuare a dire che a noi della eccellenza non ce ne importa nulla, siamo solo interessati alla media e a combattere contro il peggio.
Io continuo a pensare che sia un gravissimo errore ma la politica ci ha dato questo menu ormai da molti anni (destra e sinistra) e poiche' in definitiva l'eccellenza e` per definizione minoritaria sembra che continuera` cosi favorendo la decadenza del paese.
claudio
On Dec 13, 2010, at 12:41 PM, Giovanni Floris wrote:
F.A. Gianturco scrive:"I recenti concorsi per sorteggio di commissari
sono stati, e sono tuttora, un vero scandalo anti-merito..." > ecco, queste sono le frasi che amerei non leggere. Avendo fatto parte recentemente di un concorso in cui sono stato estratto a sorte, dopo però essere stato votato, e conoscendo altri commissari di concorsi appena fatti od in itinere e visto che tutti parlano di lettere da scrivere, propongo la seguente lettera: > sono stato e/o sono commissario in un concorso universitario e non mi sento per nulla di avere contribuito alla perpetuazione di uno scandalo anti-merito. > Firmato da chiunque sia stato da poco o lo sia tuttora commissario in un concorso, così potremo vedere finalmente chi si adopera per concorsi truccati (chi non firma) e chi no (chi firma). > Ovviamente sto scherzando, per quanto riguarda le firme, ma spero che il senso si sia capito. Una buona settimana a tutti, Giovanni U. Floris (BIO/08), Cagliari. > _______________________________________________ > Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list > > Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: > https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione > > Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php >
Prof. Claudio Procesi, Dipartimento di Matematica, G. Castelnuovo Università di Roma La Sapienza, piazzale A. Moro 00185, Roma, Italia
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