Cari tutti,
Sperando di farvi cosa gradita, vi invio il link ad una mia analisi della proposta di Andrea Ichino e Daniele Terlizzese di attivare prestiti ³income contingent² agli studenti:
http://www.roars.it/online/considerazioni-sul-saggio-di-andrea-ichino-e-dani ele-terlizzese-a-proposito-dei-prestiti-income-contingent/
Cordialmente, Guido Mula
Interessante. E' una proposta che ciclicamente torna fuori, anche per imitare altri paesi. A parte che non si capisce bene per cosa uno studente dovrebbe caricarsi di un debito così elevato (per quali servizi?), ipotizzabile solo in caso di privatizzazione di tutto il sistema universitario italiano (è questo l'obiettivo di Ichino e Terlizzese?), la cosa su cui ho più perplessità è che, almeno in Italia, ci sia una proporzionalità fra livelli di istruzione e stipendio. Forse questa proporzionalità può valere per certe lauree (Ingegneria, forse Economia), ma per la maggior parte delle altre lauree non è affatto detto che il livello di reddito sia più alto rispetto ad un non laureato. Qualche tempo fa avevo letto delle statistiche al riguardo. Forse Almalaurea? Saluti Alessio Papini
On 01/30/2013 01:53 PM, Guido Mula wrote:
Cari tutti,
Sperando di farvi cosa gradita, vi invio il link ad una mia analisi della proposta di Andrea Ichino e Daniele Terlizzese di attivare prestiti ³income contingent² agli studenti:
http://www.roars.it/online/considerazioni-sul-saggio-di-andrea-ichino-e-dani ele-terlizzese-a-proposito-dei-prestiti-income-contingent/
Cordialmente, Guido Mula
aggiungiamo pure il fatto che i prestiti agli studenti, persino negli USA, non riescono ad essere ripagati, tranne che per alcune facoltà, Forse si vogliono fare derivati con i prestiti?
2013/1/30 Alessio Papini alessio.papini@unifi.it
Interessante. E' una proposta che ciclicamente torna fuori, anche per imitare altri paesi. A parte che non si capisce bene per cosa uno studente dovrebbe caricarsi di un debito così elevato (per quali servizi?), ipotizzabile solo in caso di privatizzazione di tutto il sistema universitario italiano (è questo l'obiettivo di Ichino e Terlizzese?), la cosa su cui ho più perplessità è che, almeno in Italia, ci sia una proporzionalità fra livelli di istruzione e stipendio. Forse questa proporzionalità può valere per certe lauree (Ingegneria, forse Economia), ma per la maggior parte delle altre lauree non è affatto detto che il livello di reddito sia più alto rispetto ad un non laureato. Qualche tempo fa avevo letto delle statistiche al riguardo. Forse Almalaurea? Saluti Alessio Papini
On 01/30/2013 01:53 PM, Guido Mula wrote:
Cari tutti,
Sperando di farvi cosa gradita, vi invio il link ad una mia analisi della proposta di Andrea Ichino e Daniele Terlizzese di attivare prestiti
³income
contingent² agli studenti:
http://www.roars.it/online/considerazioni-sul-saggio-di-andrea-ichino-e-dani
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-- Dr Alessio Papini PhD Department of Evolutionary Biology Università di Firenze Via La Pira, 4 Firenze, Italy Managing Director of Caryologia International Journal of Cytology, Cytosystematics and Cytogenetics www.unifi.it/caryologia
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Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Perfetto! Forse si vogliono fare derivati con i prestiti !
Prof.ssa Graziella Caselli Dipartimento di Scienze Statistiche Sapienza, Università di Roma Viale Regina Elena, 295 00161- Roma
Tel. ++39 0649255319 E-mail: graziella.caselli@uniroma1.it
----- Original Message ----- From: "Mauro Dorato" mauro.dorato@gmail.com To: "Forum "Università e Ricerca"" universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it Sent: Wednesday, January 30, 2013 3:13 PM Subject: Re: [Universitas_in_trasformazione] Un'analisi della proposta di prestiti income contingent
aggiungiamo pure il fatto che i prestiti agli studenti, persino negli USA, non riescono ad essere ripagati, tranne che per alcune facoltà, Forse si vogliono fare derivati con i prestiti?
2013/1/30 Alessio Papini alessio.papini@unifi.it
Interessante. E' una proposta che ciclicamente torna fuori, anche per imitare altri paesi. A parte che non si capisce bene per cosa uno studente dovrebbe caricarsi di un debito così elevato (per quali servizi?), ipotizzabile solo in caso di privatizzazione di tutto il sistema universitario italiano (è questo l'obiettivo di Ichino e Terlizzese?), la cosa su cui ho più perplessità è che, almeno in Italia, ci sia una proporzionalità fra livelli di istruzione e stipendio. Forse questa proporzionalità può valere per certe lauree (Ingegneria, forse Economia), ma per la maggior parte delle altre lauree non è affatto detto che il livello di reddito sia più alto rispetto ad un non laureato. Qualche tempo fa avevo letto delle statistiche al riguardo. Forse Almalaurea? Saluti Alessio Papini
On 01/30/2013 01:53 PM, Guido Mula wrote:
Cari tutti,
Sperando di farvi cosa gradita, vi invio il link ad una mia analisi della proposta di Andrea Ichino e Daniele Terlizzese di attivare prestiti
³income
contingent² agli studenti:
http://www.roars.it/online/considerazioni-sul-saggio-di-andrea-ichino-e-dani
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Cordialmente, Guido Mula
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Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Soprattutto interessante il reddito come misura del successo universitario. Le universita' quindi per essere ben valutate si dovrebbero concentrare nella preparazione di finanzieri, calciatori, e criminali organizzati.
Carlo Traverso
Idea interessante: fondiamo in Corso di perfezionamento interuniversità in Toscana!! Alessio
On 01/30/2013 03:34 PM, Carlo Traverso wrote:
Soprattutto interessante il reddito come misura del successo universitario. Le universita' quindi per essere ben valutate si dovrebbero concentrare nella preparazione di finanzieri, calciatori, e criminali organizzati.
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Mi propongo per i corsi ai criminali organizzati. Nella mia ingenuità li avevo fatti sempre per combattere il crimine.
Prof.ssa Isabella Merzagora Straordinario di Criminologia Sezione di Medicina Legale Università degli Studi di Milano
Il giorno 30/gen/13, alle ore 15:37, Alessio Papini ha scritto:
Idea interessante: fondiamo in Corso di perfezionamento interuniversità in Toscana!! Alessio
On 01/30/2013 03:34 PM, Carlo Traverso wrote:
Soprattutto interessante il reddito come misura del successo universitario. Le universita' quindi per essere ben valutate si dovrebbero concentrare nella preparazione di finanzieri, calciatori, e criminali organizzati.
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riprendiamo però a fare noi proposte, magari solo in forma di brevi domande da rivolgere ai politici sulla stampa, come si era detto prima. Altrimenti gli Ichino qui ci mandano a picco. Nessun partito mi pare metta la università, la scuola e la ricerca non dico al centro ma in posti non troppo lontani dal centro dei programmi elettorali. Magari mi sbaglio. Proporrei i punti di Mula, che riporto di nuovo qui sotto, come punto di partenza, come aveva suggerito Procesi. Non dividiamoci su questioni di dettaglio. Aggiungerei però la valutazione.
"Per rifondare l'università servono pochi concetti semplici:
1) responsabilità
2) finanziamenti affidabili nel tempo e nella quantità
3) dotazione di personale congrua con gli obiettivi
4) focus equilibrato sulla didattica (e non solo come sembra che stiano proponendo attualmente, tipo ripartizione delle risorse FFO con peso 80% alla didattica!!)
5) abolizione di concorsi nella loro formulazione attuale e della distinzione tra ingresso e progressione di carriera (introduzione del ruolo unico)
6) cancellazione della ricerca della soluzione dei problemi dell'università sulla base di pregiudizi indimostrati: prima si fa un'analisi per capire quali siano i problemi e dove stanno (non si suppone, cioè, di conoscere a priori la risposta a questa domanda), poi si delineano strategie atte a risolvere i problemi (il che non vuol dire necessariamente tagliando qua e là ma, piuttosto, adottando strategie specifiche a seconda del tipo di criticità riscontrata)
7) snellimento radicale della ragnatela burocratica nella quale siamo finiti (mai provato a fare un ordine di qualcosa di recente? O a riorganizzare un corso di laurea?) saluti
2013/1/30 Alessio Papini alessio.papini@unifi.it
Idea interessante: fondiamo in Corso di perfezionamento interuniversità in Toscana!! Alessio
On 01/30/2013 03:34 PM, Carlo Traverso wrote:
Soprattutto interessante il reddito come misura del successo universitario. Le universita' quindi per essere ben valutate si dovrebbero concentrare nella preparazione di finanzieri, calciatori, e criminali organizzati.
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ho una curiosita`, le universita` private come la Bocconi o la Luiss hanno queste forme di prestiti? credo sia interessante saperlo, per quello che ne capisco in USA le Universita` private lo fanno perche' si calcolano da sole i rischi e quindi non ha neppure senso farne una proposta di legge, non credo sia vietato farlo. Oppure facciamo la solita moina che il privato e` bello quando poi paga lo stato?
Qui in Italia in effetti, come ho detto gia` precedentemente, di fatto non esistono vere Universita` private ma solo business o medical schools.
Credo che qualche banca che eroga prestiti per la formazione universitaria esista già, ma non certo 80000 euro!! Ormai non te li danno nemmeno se devi comprare un immobile da 400000 euro di cui 320000 già in possesso dell'acquirente/richiedente il prestito...
On 01/30/2013 05:44 PM, claudio procesi wrote:
ho una curiosita`, le universita` private come la Bocconi o la Luiss hanno queste forme di prestiti? credo sia interessante saperlo, per quello che ne capisco in USA le Universita` private lo fanno perche' si calcolano da sole i rischi e quindi non ha neppure senso farne una proposta di legge, non credo sia vietato farlo. Oppure facciamo la solita moina che il privato e` bello quando poi paga lo stato?
Qui in Italia in effetti, come ho detto gia` precedentemente, di fatto non esistono vere Universita` private ma solo business o medical schools.
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Nel sito web della rivista Le Scienze http://www.lescienze.it/news/2013/02/04/news/elezioni_politiche_risposte_sc ienza_ricerca_2013-1479937/ ci sono dieci domande sulle politiche della scienza e della ricerca per i sei leader delle coalizioni elettorali Ad oggi ci sono le risposte di Bersani, Giannino e Ingroia Magari a qualcuno interessano Piero Lattanzi
Pierfranco Lattanzi Professor of Applied mineralogy Università di Cagliari Dipartimento di Scienze chimiche e geologiche via Trentino 51, I-09127 Cagliari tel. +390706757722 +390552757490 fax +39070282236 email lattanzp@unica.it skype pierfranco.lattanzi
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