Mozione approvata all'unanimita` dal Consiglio di Corso di Laurea in Matematica dell'Universita` di Pisa
Il Consiglio di Corso di Laurea in Matematica - appoggia la protesta dei ricercatori e ne approva la mozione. In vista: 1.della protesta dei ricercatori, 2. del taglio dell' FFO nel 2011 e del blocco del turn over previsti nella Legge 133, teme fortemente di non potere assicurare agli studenti che si iscrivessero al Corso di Laurea Triennale in Matematica nell'A.A. 2010/2011 una formazione all'altezza delle nostre tradizioni. - Chiede pertanto al Preside della Facolta` di Scienze di valutare l'eventualita` di non aprire le iscrizioni per il 2010/2011. Approvato all'unanimita` nella seduta del 10 Giugno 2010
Vi riporto la mozione del SA della Sapienza delll'8 giugno us.
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^ - Decreto legge 31 maggio 2010 n. 78. Misure urgenti sulla finanza pubblica. Il Senato accademico ha esaminato la seguente mozione riguardanti il decreto legge 31 maggio 2010 n. 78. Misure urgenti sulla finanza pubblica: "Il Decreto legge varato dal Governo con la finalità di ridurre il peso finanziario del sistema pubblico va inquadrato nell'ambito della crisi finanziaria internazionale, che, partita dagli Stati Uniti, si è ora accentrata nell'Europa occidentale ed in particolare nei Paesi dell'area mediterranea, mettendone a nudo le debolezze strutturali, legate fondamentalmente da un lato alla ridotta capacità di sviluppo rispetto ai Paesi asiatici, dall'altro alla minore capacità d'innovazione rispetto a Paesi che investono nella ricerca quote significative del PIL. Sarebbe irresponsabile negare la gravità della crisi, ma appare doveroso chiedere che le misure di contenimento della spesa pubblica si concretizzino prima di tutto nella soppressione di strutture a scarsa utilità, nel favorire lo sviluppo prevedendo più fondi alla ricerca (troppe volte si è ricordato che l'Italia investe la metà di quanto investono i paesi UE), nella graduazione dei tagli stipendiali e nella possibilità di loro recupero in relazione alla produttività delle strutture, dei gruppi e dei singoli. Non si comprende perché, ad esempio, non si sia proceduto con l'art. 7 alla soppressione delle comunità montane, organismi che non sono di rilievo costituzionale e che sono quindi sopprimibili con legge ordinaria; si tratta di strutture la cui funzione di coordinamento d'iniziative a tutela e valorizzazione del territorio può essere assolta da una conferenza dei Sindaci, che sia di supporto alle azioni che sono comunque di competenza delle Province. Ed ugualmente non si comprende quale misura di stimolo all'efficienza ed alla produttività possa derivare dalle norme dell'art. 9 di riduzione stipendiale (oltre 90.000 e 150.000 euro/anno) e soprattutto di blocco generalizzato della progressione economica sino al 2013. Non si chiede tout court l'abolizione della norma, ma che la progressione economica sia recuperabile in tutto o in parte a vantaggio dei più meritevoli, ad es. rispettivamente da parte del migliore e del secondo terzile dei professori e ricercatori con maggiore produttività scientifica ed efficacia didattica (rendendo permanente taglio e blocco della progressione di carriera per il peggiore terzile). Il beneficio (o meglio il recupero di parte del taglio) dovrebbe quindi riguardare solo parte del personale, secondo la produttività valutata dalle Università utilizzando i consueti parametri internazionali per grandi aree (umanistica, giuridico-economica, tecnologica, biomedica, etc.), con un meccanismo cioè che estenda alle retribuzioni quanto previsto dall'art. 2 della legge 1/2009. In sostanza, pur nella grave congiuntura finanziaria, non è possibile che i tagli siano generalizzati ed indifferenziati tra chi produce di più e chi meno.. I pochi esempi portati fanno sì che si debba chiedere al Governo ed al Parlamento che il Decreto Legge sia rimodulato diminuendo il costo delle strutture di governo centrali e territoriali ben oltre il pur lodevole taglio delle indennità, procedendo cioè alla soppressione delle strutture politico-amministrative notoriamente di scarsa utilità. E' poi necessario dare uno stimolo allo sviluppo incrementando i fondi per la ricerca ed infine agire sugli stipendi in maniera differenziata secondo la produttività, premiale cioè del merito, sia riguardo al personale docente che a quello tecnico-amministrativo e soprattutto avendo attenzione agli stipendi d'inizio carriera, il cui livello comparativamente molto basso rispetto a quello degli altri Paesi europei determina l'accentuarsi della fuga all'estero delle energie giovanili migliori. Di fronte al momento di grave crisi i docenti universitari non rifiutano misure anche severe - se equamente distribuite e condivise - ma rilevano che certe misure del dispositivo finanziario, destinate a trovare attuazione entro un quadro normativo già restrittivo sul piano dei finanziamenti ordinari, pongono in discussione la stessa sopravvivenza dell'Università di Stato nel momento in cui essa dovrà affrontare entro i prossimi cinque- sei anni, l'uscita di scena per raggiunto limite di età di più di un terzo del personale attualmente in servizio. Il Senato Accademico limita le proprie osservazioni a quelle che più direttamente riguardano la ricerca e la mancata estensione degli effetti della valutazione meritocratica [in atto nelle Università su iniziativa del Governo] alla progressione economica dei docenti-ricercatori e dà mandato al Rettore di rappresentare gli altri elementi di criticità, anche rilevanti presenti nel Decreto Legge [art. 46, ]. A rischio l'inizio dell'anno accademico".
At 11.02 14/06/2010 +0200, you wrote:
Mozione approvata all'unanimita` dal Consiglio di Corso di Laurea in Matematica dell'Universita` di Pisa
Il Consiglio di Corso di Laurea in Matematica
- appoggia la protesta dei ricercatori e ne approva la mozione.
In vista: 1.della protesta dei ricercatori, 2. del taglio dell' FFO nel 2011 e del blocco del turn over previsti nella Legge 133, teme fortemente di non potere assicurare agli studenti che si iscrivessero al Corso di Laurea Triennale in Matematica nell'A.A. 2010/2011 una formazione all'altezza delle nostre tradizioni.
- Chiede pertanto al Preside della Facolta` di Scienze di valutare
l'eventualita` di non aprire le iscrizioni per il 2010/2011. Approvato all'unanimita` nella seduta del 10 Giugno 2010
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