Cari colleghi,
come vi sara' noto la partita sul DDL universitario si sta facendo rovente. Vi allego di seguito i comunicati sindacali emessi a seguito dell'incontro di ieri al MIUR. Ho sottolineato nel comunicato FLC-Cgil, affermazioni che riguardano in parte UNI.RA. Insieme a Claudio Procesi e Paola Potestio stiamo predisponedno un testo di osservazioni rispetto alle (molteplici) versioni del DDL in circolazione da sottoporre alla vostra approvazione.
Cordiali saluti Walter Lacarbonara
*************************************************************************** COMUNICATO della FLC-Cgil:
"Incontro al Miur sul Ddl governo degli atenei-reclutamento e stato giuridico della docenza 20-05-2009
Nella giornata di ieri, 19 maggio, si e' svolto un incontro al Miur tra Organizzazioni Sindacali e Ministero sullattesa presentazione del disegno di legge concernente governo degli Atenei e reclutamento e stato giuridico della docenza. In contemporanea, il Ministro Gelmini ha tenuto incontri con il Consiglio Universitario Nazionale e il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari, organi istituzionali del Miur. Il Ministro ha evidentemente preferito privilegiare linterlocuzione con gli organi istituzionali, anche se in realta' lincontro con il C.U.N. si e' limitato ad una breve informativa dello stato dellarte, senza discussione. Lincontro ha avuto un andamento quanto meno curioso. In apertura il Miur ha detto che non era disponibile alcun testo del DDL, in quanto ancora in fase di ennesima correzione. Peraltro, nella giornata di oggi e' previsto un incontro con il Ministero dellEconomia che potrebbe condurre ad ulteriori modifiche, anche se, forse, il DDL potrebbe essere presentato nella prossima seduta del Consiglio dei Ministri (?). O forse, invece, prevarra' una valutazione di opportunita' politica tesa ad evitare la presentazione del DDL prima delle elezioni. Cio' nonostante, il Miur ha illustrato in modo generale limpianto del DDL, che corrisponde piu' o meno ai testi che sono circolati in questi giorni, anche se, visibilmente, le correzioni apportate ai testi noti sono numerose. Gli interventi delle Organizzazioni presenti hanno evidenziato, nonostante lincertezza del testo, forti critiche allapproccio verticistico delle norme sul governo degli Atenei, che di fatto consegnano lUniversita' al binomio Rettore-Consiglio di Amministrazione, e la necessita' di una discussione vera sul tema delicatissimo del reclutamento e dello stato giuridico, materia quanto mai complessa e cruciale. Nel suo intervento la FLC, rappresentata al tavolo da Marco Broccati della Segreteria Nazionale, ha esplicitamente rifiutato di entrare nel merito, trattandosi di un testo che non ha nulla di certo, in una condizione di inagibilita' di una discussione vera sui contenuti in un incontro di questo tipo, anche per ragioni di tempo, ed evidenziando i seguenti elementi: siamo davanti al provvedimento piu' pesante sullUniversita' da molti anni a questa parte, se si esclude la L. 133, destinato ad avere ripercussioni profonde sugli Atenei. A questo appuntamento ci si presenta senza un testo, dopo 6 mesi di silenzio totale da parte del Miur, con lannuncio di una imminente approvazione. Nel mese di dicembre scorso era stato annunciata la volonta' di aprire tavoli di confronto sui singoli temi dellUniversita', che non hanno avuto alcun seguito nonostante le reiterate richieste. E evidente che non cè alcuna discussione e confronto, che semmai, potra' riguardare solo le sedi parlamentari nel corso delliter del DDL, ma certo non le parti sociali.
E noto peraltro che in questi mesi il Ministero ha accolto in modo del tutto informale e riservato contributi da parte di soggetti individuali e collettivi diversi, dai giovani accademici a gruppi universitari organizzati, che non hanno, ovviamente, alcuna rappresentativita' se non quella delle proprie opinioni personali.
Il DDL e' stato costruito su queste basi, e su una dialettica tutta interna alle stanze del Ministero e della politica. La FLC chiede al Ministro una seria riflessione su questo suo modo non trasparente, e anzi intenzionalmente criptico, di procedere, teso, con tutta evidenza ad annullare ogni spazio di confronto con i soggetti rappresentativi, sia sociali sia istituzionali. Se lintenzione e' questa, conviene dirlo in chiaro, evitando di confondere le acque con convocazioni formali che rappresentano solo una foglia di fico, per poter dire che il confronto ce' stato. Se, viceversa, e' solo un problema di tempi e di spazi, certamente non semplici da governare nella costruzione di un provvedimento complesso, si apra subito un tavolo dedicato, con contenuti certi e tempi congrui e, soprattutto quella disponibilita' allascolto e al recepimento che e' del tutto mancata. Nei prossimi giorni sapremo con certezza quale' la scelta del Ministro, anche se, visti i precedenti, temiamo di conoscere gia' la risposta. Non si dica poi che la CGIL e' quella che sa dire solo no; i no, fino adesso, vengono tutti dallaltra parte, e noi ci limitiamo a rispondere a chi considera tutte le opinioni diverse un peso ed un fastidio. Sfortunatamente (o fortunatamente) la realta' ha una sua rocciosa materialita' che non si lascia rimuovere dalle intenzioni e dalle volonta', e chi intende ignorarla prima o poi e' costretto a farci i conti. Roma, 20 maggio 2009"
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COMUNICATO della CISL-Universita':
"DDL Governance, cosi' non va! Alle diciotto del 19 maggio il ministro ha convocato il tavolo tecnico con le OO.SS. e le associazioni di categoria con allordine del giorno la generica indicazione riguardante i problemi delluniversita'. Assente ll Ministro, la delegazione ministeriale e' stata presieduta dal dott. Masia, il quale ha esposto le linee piu' rilevanti di un testo, non ancora conosciuto nella sua definitiva versione, che potrebbe essere presentato quanto prima al Consiglio dei Ministri. La riunione assembleare, alla quale hanno partecipato sedici organizzazioni, e' stata deludente e non ha pienamente raggiunto lobiettivo che il ministero si era proposto, cioe' quello di riprendere il confronto dopo limpegno assunto ai primi di novembre del 2008. Infatti, nonostante gli sforzi per rappresentare nelle sue grandi linee i contenuti del disegno di legge, tutte le delegazioni presenti hanno lamentato il grado di elevata incertezza in cui si svolgeva lincontro su un testo che risultava sconosciuto persino alla parte ministeriale, soffermandosi sulle numerose criticita': dal modello di governance derivano troppo poteri ai rettori, si svuota di fatto il senato accademico, incomprensibile e' la natura della nuova struttura unificante che sostituirebbe la facolta', complicati sono i meccanismi concorsuali, confusi sono i percorsi per laccesso e per la carriera del personale docente, collocato in ruoli distinti, nessuna risoluzione per lannosa questione dello stato giuridico dei ricercatori, eccetera. La Federazione Cisl Universita' valuta negativamente il ritardo di mesi con cui lincontro e' stato organizzato, nella immediatezza della presentazione del ddl, sia lapprossimazione del suo contenuto. Dopo limpegno del Ministro del mese di novembre 2008 aveva confidato nella predisposizione di un metodo di lavoro costruttivo che avrebbe potuto dar vita a un provvedimento condiviso e realmente innovativo. La Ministro ci ha chiamati a un cosiddetto confronto che in mancanza di un testo scritto mostra una preconcetta scarsa considerazione del contributo che puo' provenire dalla OO.SS. e dalla nostra in particolare. Prendendo atto di questa situazione, purtroppo, la Federazione Cisl Universita' deve manifestare le proprie riserve anche sul contenuto di una riforma che e' inaccettabile. Tra le negativita' più rilevanti si evidenziano le seguenti. Viene presentato un modello di governance universitaria ispirato non alla logica della responsabilita' dei componenti la comunita' accademica, ma alla logica del commissariamento. Infatti, il senato accademico viene depotenziato, le facolta' scompaiono, risulta rafforzato il potere dei rettori e del consiglio di amministrazione (dal quale sono estromessi rappresentanti del personale docente e tecnicoamministrativo e composto, praticamente, tutto di soggetti esterni allateneo), i revisori dei conti sono di nomina ministeriale, la contabilita' economico-patrimoniale e' di matrice ministeriale. A questo punto non serve insistere sulle fondazioni, in quanto e' assicurato ampiamente il controllo esterno sulle universita'. Inoltre, i meccanismi concorsuali sono farraginosi e confusionari e finiscono per riportare il potere decisionale in sede locale. Nessuna risposta al problema delle situazioni di precariato (come ad esempio quella degli assegnisti e dei cosiddetti ricercatori con contratto a tempo determinato) e a quello dei ricercatori universitari. E si potrebbe continuare. Pertanto, la Cisl Universita', manifesta la propria insoddisfazione e, pur confermando la piena disponibilita' a ulteriori fasi di confronto, esprime la propria preoccupazione perche' la Ministro mostra di non comprendere la gravita' della situazione nella quale versa lUniversita' e il personale che opera e vive, contribuendo ad aggravare le criticita' di un sistema che ha bisogno di una vera riforma."
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COMUNICATO della UGL-Universita':
"DDL Governace? Chi l'ha visto
Una riunione deludente per un testo incerto
Ieri, 19 maggio si svolto un incontro al Miur tra le OO.SS e le Associazioni della Docenza Universitaria e il Ministero per la presentazione del disegno di legge riguardante la Governance, il reclutamento e lo stato giuridico della docenza universitaria. La riunione e' stata presieduta dal Direttore Generale Dr. Masia che ha aperto i lavori allordine del giorno previsti su una generica convocazione riguardante i problemi dellUniversita' con la presentazione per linea di massima dei contenuti di un DDL, di cui ancora non ce' un testo disponibile e certo su cui discutere e ancora in fase di rimodulazione di cui sono circolate varie bozze aggiornate giorno dopo giorno. Se lintento era quello di riaprire il confronto per una riforma condivisa che il Ministro aveva garantito a novembre u.s. ci siamo resi conto che stiamo arrivando a ridosso di una presentazione di un DDL al Consiglio dei Ministri senza nessun confronto e dialogo. Tutte le OO.SS hanno valutato negativamente questo tipo di approccio per il quale ne e' scaturita una discussione approssimativa e fumosa basata su indicazioni generiche esposte dal Dr. Masia che potrebbero subire ulteriori modifiche dopo un incontro con il Ministero dellEconomia. LUGL ha preso le distanze da questo tipo di confronto non entrando nel merito se non dopo la visione di un testo scritto, e' stato comunque sottolineata la nostra contrarieta' per norme sul governo degli Atenei che non corrispondono a logiche di responsabilita', al mancato riconoscimento dello stato giuridico dei Ricercatori, e auspica una discussione seria e definitiva sulla materia delicata del reclutamento e avanzamento di carriera dei docenti universitari"
======= 2. Si invita a leggere i seguenti due interventi sullo stato dell'Universita':
- "Il deserto delle speranze" di Adriano Prosperi, su Repubblica del 19 maggio 2009: http://www.stampa.cnr.it/RassegnaStampa/09-05/090519/M1PXN.tif
- "Retorica per un vertice vuoto di proposte" di Benedetto Vecchi, sul Manifesto del 19 maggio 2009: http://www.stampa.cnr.it/RassegnaStampa/09-05/090519/M1RTS.tif
universitas_in_trasformazione@lists.dm.unipi.it