Cari colleghi,
prefettamente d'accordo sull'urgenza e sul dare pubblicita` alle nostre dimissioni. Teniamo presente la calendarizzazione del ddl gelmini; a meta` ottobre sara` probabilmente votato alla camera. Anche se non ritengo che il ddl sia il pericolo piu` grande per l'universita` italiana, su quello attualmente si focalizza la protesta. Quindi, dovremmo dimetterci nella prima meta` di ottobre.
Penso che sarebbe utile concordare un elenco (o una precisa definizione) delle cariche da cui dimetterci. Mi pare ovvio che ci rientrino cariche istituzionali/organizzative come rettore, preside, presidente di CdS, direttore di dipartimento. E le varie commissioni o giunte di ateneo, facolta`, dipartimento etc? E le commissioni di concorso? Qui la cosa si fa delicata, perche' molti vi siedono in quanto portatori di interessi particolari, ma spero che i firmatari dell'appello lo facciano con la volonta` di resistere al peggio che avanza. Nel caso delle commissioni di concorso, rifiutarsi di farne parte puo` significare il blocco di un meccanismo che noi chiediamo invece di far funzionare meglio e a pieno ritmo.
Sono pronto a mettere in atto qualunque decisione prendiamo collettivamente, ma sollecito un dibattito su questo punto.
Cordiali saluti
Maurizio Persico (Pisa)
On Mon, 2010-09-20 at 09:42 +0200, mau@dcci.unipi.it wrote:
Cari colleghi,
prefettamente d'accordo sull'urgenza e sul dare pubblicita` alle nostre dimissioni. Teniamo presente la calendarizzazione del ddl gelmini; a meta` ottobre sara` probabilmente votato alla camera. Anche se non ritengo che il ddl sia il pericolo piu` grande per l'universita` italiana, su quello attualmente si focalizza la protesta. Quindi, dovremmo dimetterci nella prima meta` di ottobre.
Penso che sarebbe utile concordare un elenco (o una precisa definizione) delle cariche da cui dimetterci. Mi pare ovvio che ci rientrino cariche istituzionali/organizzative come rettore, preside, presidente di CdS, direttore di dipartimento. E le varie commissioni o giunte di ateneo, facolta`, dipartimento etc? E le commissioni di concorso? Qui la cosa si fa delicata, perche' molti vi siedono in quanto portatori di interessi particolari, ma spero che i firmatari dell'appello lo facciano con la volonta` di resistere al peggio che avanza. Nel caso delle commissioni di concorso, rifiutarsi di farne parte puo` significare il blocco di un meccanismo che noi chiediamo invece di far funzionare meglio e a pieno ritmo.
Sono pronto a mettere in atto qualunque decisione prendiamo collettivamente, ma sollecito un dibattito su questo punto.
Cordiali saluti
Maurizio Persico (Pisa)
Non ho dubbi sulla opportunità di dare le dimissioni da
preside di facoltà, presidente di CdS e da tutte le commissioni annesse (didattiche ecc..) che hanno a che fare con la didattica
direttore di dipartimento e giunte di dipartimento (e tutte le commissioni che hanno a che fare con la ricerca)
coordinatore di dottorato
direttore biblioteche
.... (la lista probabilmente non è esaustiva e non sarebbe male completarla, anche solo per fare chiarezza fra di noi)
Non credo che si possano dare le dimissioni dalle commissioni di concorso: si tratta di un obbligo istituzionale. Nella lettera di nomina sta scritto che ci si può ritirare solo a seguito di comprovati motivi.. (vado a memoria, ma sono sicura, altrimenti, se ci fosse stata una scappatoia, l'avrei usata :) ).
saluti anna
Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Cari colleghi, Credo andrebbero comprese nell'elenco anche tutte le cariche che comportano una rappresentanza di facoltà in ateneo (faccio il mio esempio: referente di facoltà per i collaboratori linguistici e come tale membro del collegio scientifico del centro linguistico di ateneo), comprenderei anche tutti i vicedirettori (sia di dip. che di altri organismi, sempre il mio caso a titolo d'esempio: vicedirettore del Centro linguistico di ateneo), e anche i membri delle varie commissioni, collegi etc. Insomma terrei la rosa il più ampia possibile per allargare il movimento alla base. Per quanto riguarda le commissioni di concorso, temo anch'io siano un obbligo istituzionale. Penso dovremo anche redigere una sorta di lettera uguale per tutti con cui rassegnare ufficialmente le dimissioni da inviare ai vari organismi (e magari darne lettura nei cons. di dip., facoltà etc.) oltre che da mandare al rettore per quelle cariche che prevedono una nomina rettorale. Un cordiale saluto Donatella Possamai
Dipartimento di Americanistica, Iberistica e Slavistica Sezione di Studi sull'Europa Orientale Ca¹ Bernardo - Dorsoduro 3199 30123 Venezia tel.: 041-2349450 fax: 041-2349469 e-mail: possamai@unive.it
Il 20/09/10 09.59, "anna painelli" <[IND]> ha scritto:
On Mon, 2010-09-20 at 09:42 +0200, mau@dcci.unipi.it wrote:
Cari colleghi,
prefettamente d'accordo sull'urgenza e sul dare pubblicita` alle nostre dimissioni. Teniamo presente la calendarizzazione del ddl gelmini; a meta` ottobre sara` probabilmente votato alla camera. Anche se non ritengo che il ddl sia il pericolo piu` grande per l'universita` italiana, su quello attualmente si focalizza la protesta. Quindi, dovremmo dimetterci nella prima meta` di ottobre.
Penso che sarebbe utile concordare un elenco (o una precisa definizione) delle cariche da cui dimetterci. Mi pare ovvio che ci rientrino cariche istituzionali/organizzative come rettore, preside, presidente di CdS, direttore di dipartimento. E le varie commissioni o giunte di ateneo, facolta`, dipartimento etc? E le commissioni di concorso? Qui la cosa si fa delicata, perche' molti vi siedono in quanto portatori di interessi particolari, ma spero che i firmatari dell'appello lo facciano con la volonta` di resistere al peggio che avanza. Nel caso delle commissioni di concorso, rifiutarsi di farne parte puo` significare il blocco di un meccanismo che noi chiediamo invece di far funzionare meglio e a pieno ritmo.
Sono pronto a mettere in atto qualunque decisione prendiamo collettivamente, ma sollecito un dibattito su questo punto.
Cordiali saluti
Maurizio Persico (Pisa)
Non ho dubbi sulla opportunità di dare le dimissioni da
preside di facoltà, presidente di CdS e da tutte le commissioni annesse (didattiche ecc..) che hanno a che fare con la didattica
direttore di dipartimento e giunte di dipartimento (e tutte le commissioni che hanno a che fare con la ricerca)
coordinatore di dottorato
direttore biblioteche
.... (la lista probabilmente non è esaustiva e non sarebbe male completarla, anche solo per fare chiarezza fra di noi)
Non credo che si possano dare le dimissioni dalle commissioni di concorso: si tratta di un obbligo istituzionale. Nella lettera di nomina sta scritto che ci si può ritirare solo a seguito di comprovati motivi.. (vado a memoria, ma sono sicura, altrimenti, se ci fosse stata una scappatoia, l'avrei usata :) ).
saluti anna
Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
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personalmente sono a) membro della Giunta di Dipartimento, b) membro (e presidente) della Commissione didattica del CCS se è per solidarietà con gli altri, sono pronto a dimettermi, ma dubito che qualcuno se ne accorga (forse dieci persone in tutto....) saluti Piero Lattanzi
Pierfranco Lattanzi Professor of Applied mineralogy Dipartimento di Scienze della Terra Università di Cagliari via Trentino 51, I-09127 Cagliari, Italy +39-070-6757722 - +39-055-2757490 lattanzp@unica.it skype: pierfranco.lattanzi
-------------------------------------------------- From: "anna painelli" anna.painelli@unipr.it Sent: Monday, September 20, 2010 9:59 AM To: mau@dcci.unipi.it; "Forum"Universitàe Ricerca"" universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it Subject: Re: [Universitas_in_trasformazione] Dimissioni
On Mon, 2010-09-20 at 09:42 +0200, mau@dcci.unipi.it wrote:
Cari colleghi,
prefettamente d'accordo sull'urgenza e sul dare pubblicita` alle nostre dimissioni. Teniamo presente la calendarizzazione del ddl gelmini; a meta` ottobre sara` probabilmente votato alla camera. Anche se non ritengo che il ddl sia il pericolo piu` grande per l'universita` italiana, su quello attualmente si focalizza la protesta. Quindi, dovremmo dimetterci nella prima meta` di ottobre.
Penso che sarebbe utile concordare un elenco (o una precisa definizione) delle cariche da cui dimetterci. Mi pare ovvio che ci rientrino cariche istituzionali/organizzative come rettore, preside, presidente di CdS, direttore di dipartimento. E le varie commissioni o giunte di ateneo, facolta`, dipartimento etc? E le commissioni di concorso? Qui la cosa si fa delicata, perche' molti vi siedono in quanto portatori di interessi particolari, ma spero che i firmatari dell'appello lo facciano con la volonta` di resistere al peggio che avanza. Nel caso delle commissioni di concorso, rifiutarsi di farne parte puo` significare il blocco di un meccanismo che noi chiediamo invece di far funzionare meglio e a pieno ritmo.
Sono pronto a mettere in atto qualunque decisione prendiamo collettivamente, ma sollecito un dibattito su questo punto.
Cordiali saluti
Maurizio Persico (Pisa)
Non ho dubbi sulla opportunità di dare le dimissioni da
preside di facoltà, presidente di CdS e da tutte le commissioni annesse (didattiche ecc..) che hanno a che fare con la didattica
direttore di dipartimento e giunte di dipartimento (e tutte le commissioni che hanno a che fare con la ricerca)
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.... (la lista probabilmente non è esaustiva e non sarebbe male completarla, anche solo per fare chiarezza fra di noi)
Non credo che si possano dare le dimissioni dalle commissioni di concorso: si tratta di un obbligo istituzionale. Nella lettera di nomina sta scritto che ci si può ritirare solo a seguito di comprovati motivi.. (vado a memoria, ma sono sicura, altrimenti, se ci fosse stata una scappatoia, l'avrei usata :) ).
saluti anna
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-- Anna Painelli Parma University Dip. Chimica GIAF Parco Area delle Scienze 17/A 43124 Parma, Italy tel: +390521905461 fax: +390521905556 email: anna.painelli@unipr.it
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Io escluderei le dimissioni da commissioni di concorso, che sono un dovere d'ufficio. A mio avviso andrebbero date le dimissioni da Presidenze e commissioni di facolta'. Ho dei dubbi su commissioni in cui si rappresenta un gruppo e in cui tutto procederebbe senza rappresentanza (con grande gioia di chi resta) penso per esempio alla commissione organico. Mi dimettero' senz'altro da presidente ccl ma lasciare la commissione organico significa solo lasciare il mio settore senza rappresentanza mentre gli altri decidono come spartirsi i posti da ricercatore in arrivo. 4ono io che vedo in modo errato? Secondo me rappresentare qualcuno e' una cosa diversa dal non collaborare nella gestione. Altra cosa: secondo me le dimissioni vanno salvate in una nuova pagina o si deve inserire uno spazio nella pagina attuale per confermarle, specificando da che cosa. Laura
Il 20/09/10, mau@dcci.unipi.itmau@dcci.unipi.it ha scritto:
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Penso che sarebbe utile concordare un elenco (o una precisa definizione) delle cariche da cui dimetterci. Mi pare ovvio che ci rientrino cariche istituzionali/organizzative come rettore, preside, presidente di CdS, direttore di dipartimento. E le varie commissioni o giunte di ateneo, facolta`, dipartimento etc? E le commissioni di concorso? Qui la cosa si fa delicata, perche' molti vi siedono in quanto portatori di interessi particolari, ma spero che i firmatari dell'appello lo facciano con la volonta` di resistere al peggio che avanza. Nel caso delle commissioni di concorso, rifiutarsi di farne parte puo` significare il blocco di un meccanismo che noi chiediamo invece di far funzionare meglio e a pieno ritmo.
Sono pronto a mettere in atto qualunque decisione prendiamo collettivamente, ma sollecito un dibattito su questo punto.
Cordiali saluti
Maurizio Persico (Pisa) _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
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