Sperando che sia di interesse allego per conoscenza la dichiarazione del Segretario generale della FLC-CGIL Mimmo Pantaleo. John Gilbert Firenze
Comunicato stampa di Domenico Pantaleo, Segretario generale Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL.
DDL Gelmini sull'università, il 14 ottobre presidio alla Camera 30-09-2010
Il 14 ottobre organizzeremo, insieme a tutte le forze che si oppongono al disegno di legge Gelmini sull'università, un presidio alla Camera.
La calendarizzazione per quella data in Aula del ddl, alla vigilia dell'inizio della sessione di Bilancio è un primo risultato del movimento di protesta contro un impianto che determina il declino culturale e democratico delle università italiane.
Bisogna cambiare profondamente i contenuti di quel disegno di legge che è centralistico, burocratico ed autoritario. Per queste ragioni occorre un confronto vero con tutte le componenti universitarie.
Non bastano le promesse vaghe di risorse mentre la cosa certa sono i tagli di 1,5 miliardi di euro che stanno strangolando gli atenei.
Quel disegno di legge, oltre a precarizzare strutturalmente la figura del ricercatore, non risponde in termini concreti alla necessità di miglioramento della qualità dell'offerta formativa, al diritto allo studio, al reclutamento, alla rimozione del blocco del turn-over, alla necessità di allargare democrazia e partecipazione.
La CRUI non può adesso preoccuparsi della "rottamazione" di un provvedimento frutto di un baratto tra la promessa di risorse e la rinuncia a svolgere un ruolo attivo per arrivare ad una vera riforma condivisa che preveda il rilancio del sistema universitario.
Noi siamo interessati a riformare profondamente il sistema universitario ma sulla base di un missione che faccia degli atenei luoghi della creatività, dell'innovazione, del diritto all'apprendimento di qualità e ad un lavoro fatto di stabilità e di diritti.
...e aggiungo, la riforma (che va fatta) ha bisogna di essere finanziata: senza i soldi (e anzi nel nome dei tagli) non si va da nessuna parte. Sono apparsi su Nature articoli su Pakistan, Germania e Brasile che dimostrano che con i necessari fondi, anche magari assieme a qualche spreco (ma quanti soldi hanno sprecato i nostri governi ?) risollevano la scienza e in generale il benessere del paese (anche se non sono d'accordo nel misurare il benessere in termini del PIL).
Dopo il caos che la Gelmini ha prodotto nelle scuole superiori, con la fretta dei tagli (notizia di oggi: http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/09/30/il-tar-del-lazio-conferma-la-ridu...) dobbiamo esigere le sue dimissioni (anzi in un paese normale sarebbe già stata dimissionata dal governo)
Alberto
On Fri, 2010-10-01 at 09:26 +0200, John Gilbert wrote:
Sperando che sia di interesse allego per conoscenza la dichiarazione del Segretario generale della FLC-CGIL Mimmo Pantaleo. John Gilbert Firenze
Comunicato stampa di Domenico Pantaleo, Segretario generale Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL.
DDL Gelmini sull'università, il 14 ottobre presidio alla Camera 30-09-2010
Il 14 ottobre organizzeremo, insieme a tutte le forze che si oppongono al disegno di legge Gelmini sull'università, un presidio alla Camera.
La calendarizzazione per quella data in Aula del ddl, alla vigilia dell'inizio della sessione di Bilancio è un primo risultato del movimento di protesta contro un impianto che determina il declino culturale e democratico delle università italiane.
Bisogna cambiare profondamente i contenuti di quel disegno di legge che è centralistico, burocratico ed autoritario. Per queste ragioni occorre un confronto vero con tutte le componenti universitarie.
Non bastano le promesse vaghe di risorse mentre la cosa certa sono i tagli di 1,5 miliardi di euro che stanno strangolando gli atenei.
Quel disegno di legge, oltre a precarizzare strutturalmente la figura del ricercatore, non risponde in termini concreti alla necessità di miglioramento della qualità dell'offerta formativa, al diritto allo studio, al reclutamento, alla rimozione del blocco del turn-over, alla necessità di allargare democrazia e partecipazione.
La CRUI non può adesso preoccuparsi della "rottamazione" di un provvedimento frutto di un baratto tra la promessa di risorse e la rinuncia a svolgere un ruolo attivo per arrivare ad una vera riforma condivisa che preveda il rilancio del sistema universitario.
Noi siamo interessati a riformare profondamente il sistema universitario ma sulla base di un missione che faccia degli atenei luoghi della creatività, dell'innovazione, del diritto all'apprendimento di qualità e ad un lavoro fatto di stabilità e di diritti.
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