Chiarisco il senso di una mia affermazione, commentata da Anna Painelli:
CC>> Grande e' il disordine sotto il cielo, CC>> ma stavolta la situazione e' pessima. CC>> CC>> (Non solo per noi: non dimentichiamolo) [...]
AP> Certo. Non solo per noi. AP> AP> Però la scuola e l'università (la formazione) sono l'unico motore di AP> ripresa. AP> Se tagliamo la formazione tagliamo il futuro: questa è la AP> responsabilità che AP> abbiamo. Questo è quello che questa politica dissennata di tagli AP> ciechi non capisce. [...]
Sono perfettamente d'accordo con quanto dice Anna (nel testo che ho riportato qui sopra, ma anche nel seguito, che ho omesso).
Cio' che volevo sottolineare e' quanto sia delicata la situazione: i media filogovernativi (praticamente tutti :) avranno buon gioco a bollare la protesta di chicchessia come resistenza corporativa di privilegiati (o, peggio, fannulloni) che cercano di schivare i sacrifici.
Chi ci governa (ed ha fin qui speso allegramente i nostri soldi) non aspetta altro che trovare qualcun'altro su cui scaricare le proprie responsabilita', additandolo magari come membro di qualche casta.
Detto questo, io sono d'accordo ad intraprendere ad intraprendere proteste, anche dure. Ma penso sia necessario scegliere con cura gli obiettivi e, soprattutto, avere anche una strategia comunicativa efficace: altrimenti facciam solo peggio.
Ciao, c.
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