Un collega (sempre ben informato di quel che avviene nei palazzi Romani) mi ha fatto sapere che in realtà il Frati-pensiero va interpretato diversamente.
Fisica e matematica non sarebbero quindi esempi di facolta' con pochi iscritti e non strategiche ma, piuttosto, controesempi, ovvero discipline che, pur con un numero relativamente modesto di studenti, sono strategiche. I colleghi di "Sapienza -University of Rome" potranno accertarsene.
Tuttavia dal pezzo giornalistico la cosa non era cosi' chiara, anche se -ripensandoci- era davvero incredibile che il nostro barone rampante dichiarasse guerra al nocciolo duro delle facoltà scientifiche: non è mica uno sprovveduto come il povero Vincenzo Cerami!
Saluti, c.c.
----Messaggio originale---- Da: carlo.carminati@fastwebnet.it Data: 27/02/2009 23.12 A: universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it Ogg: [Universitas_in_trasformazione] La meritocrazia, secondo Frati.
Circolano concezioni abbastanza eccentriche di meritocrazia; sentite per esempio cosa ne pensa Luigi Frati, rettore della Sapienza:
«Sì. Visto il quadro economico internazionale, non si può dare denaro a pioggia, com’è accaduto in
p
assato. Le facoltà con basso numero di iscritti non devono continuare a vivere a spese della “comun
i
tà” e corsi di laurea con pochi studenti, specie se non sono strategici come ad esempio fisica o ma
t
ematica, devono essere penalizzati più di altri dal punto di vista economico».
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=331145
c.c.
Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.unir
oma1.it/unira/index.php
sto chiedendo lumi ad esperti linguistici per sapere se la frase sia chiara o sibillina. Certo che dobbiamo tutti darci una calmata, siamo diventati ipersensibili, claudio
On Sat, February 28, 2009 3:51 pm, carlo.carminati@fastwebnet.it wrote:
Un collega (sempre ben informato di quel che avviene nei palazzi Romani) mi ha fatto sapere che in realtà il Frati-pensiero va interpretato diversamente.
Fisica e matematica non sarebbero quindi esempi di facolta' con pochi iscritti e non strategiche ma, piuttosto, controesempi, ovvero discipline che, pur con un numero relativamente modesto di studenti, sono strategiche. I colleghi di "Sapienza -University of Rome" potranno accertarsene.
Tuttavia dal pezzo giornalistico la cosa non era cosi' chiara, anche se -ripensandoci- era davvero incredibile che il nostro barone rampante dichiarasse guerra al nocciolo duro delle facoltà scientifiche: non è mica uno sprovveduto come il povero Vincenzo Cerami!
Saluti, c.c.
----Messaggio originale---- Da: carlo.carminati@fastwebnet.it Data: 27/02/2009 23.12 A: universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it Ogg: [Universitas_in_trasformazione] La meritocrazia, secondo Frati.
Circolano concezioni abbastanza eccentriche di meritocrazia; sentite per esempio cosa ne pensa Luigi Frati, rettore della Sapienza:
«Sì. Visto il quadro economico internazionale, non si può dare denaro a pioggia, comâè accaduto in
p
assato. Le facoltà con basso numero di iscritti non devono continuare a vivere a spese della âcomun
i
tà â e corsi di laurea con pochi studenti, specie se non sono strategici come ad esempio fisica o ma
t
ematica, devono essere penalizzati più di altri dal punto di vista economico».
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=331145
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oma1.it/unira/index.php
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