cari colleghi, alcuni di noi hanno preparato una possibile mozione da sottoporre alla adesione di tutti i professori associati ed ordinari, tramite il sito di Universitas Futura.
Questa è una versione che salvo qualche correzione vorremmo portare avanti. Naturalmente osservazioni sono benvenute purche' si cerchi di convergere rapidamente. Claudio Procesi
I sottoscritti Professori Associati ed Ordinari,
PRENDONO ATTO
che da ormai troppi anni i Governi, succedutisi nel Paese, non hanno saputo riconoscere il ruolo della ricerca scientifica e della formazione superiore, strategico per il progresso di un paese moderno.
Le Università pubbliche sono state sottoposte ad un incessante susseguirsi di riforme contraddittorie, prive di una visione organica e lungimirante sugli assetti dell'alta formazione e della ricerca.
Infine tagli progressivi ai finanziamenti alla ricerca e ritardi inaccettabili nella loro erogazione stanno mettendo in ginocchio la ricerca in Italia.
ADERISCONO
pienamente alla Mozione della Conferenza dei Presidi delle Facolta' di Scienze e Tecnologie del 20 Maggio 2010,
RITENGONO
che non si possa accettare passivamente lo smantellamento progressivo dell'Università pubblica e la continua diversione di cospicue risorse pubbliche dalla ricerca e dalla formazione superiore verso enti di gradimento alla classe politica.
Che sia doveroso portare all'attenzione dell'opinione pubblica la gravità della situazione delle Università e l'impossibilità per chi vi opera di svolgere adeguatamente la propria attività.
RIBADISCONO
il pieno appoggio all'azione dei ricercatori a tempo indeterminato, che chiedono il riconoscimento del ruolo fondamentale da essi svolto nell'Università
DICHIARANO
1. Lo stato di agitazione, con adesione alle forme di protesta che verranno via via proposte dalle organizzazioni di rappresentanza delle varie categorie;
2. Si impegnano inoltre a dimettersi, a partire dall'ottobre 2010, da tutte le cariche attualmente ricoperte che non costituscano dovere d'ufficio, non essendo disponibili a rendersi co-partecipi di attività volte allo smantellamento dell'Università pubblica.
3. La indisponibilità a ricoprire i corsi lasciati scoperti dai ricercatori.
Prof. Claudio Procesi, Dipartimento di Matematica, G. Castelnuovo Università di Roma La Sapienza, piazzale A. Moro 00185, Roma, Italia
tel. 0039-06-49913212, fax 0039-06-44701007 http://www.mat.uniroma1.it/~procesi/
At 22:09 +0200 03.06.2010, claudio procesi wrote:
cari colleghi, alcuni di noi hanno preparato una possibile mozione da sottoporre alla adesione di tutti i professori associati ed ordinari, tramite il sito di Universitas Futura.
Intanto grazie. Ho un paio di commenti iniziali:
ADERISCONO
pienamente alla Mozione della Conferenza dei Presidi delle Facolta' di Scienze e Tecnologie del 20 Maggio 2010,
Aderisco sen'altro ma avrei bisogno di leggerla. Forse è circolata e me la sono persa. Qualcuno sarebbe p.f. così gentile da inviarmela? Personalmente, perché se non sbaglio il server non consente il transito di allegati. Grazie.
In ogni caso la mozione andrebbe o incorporata o allegata alla mozione.
la continua diversione di cospicue risorse pubbliche dalla ricerca e dalla formazione superiore verso enti di gradimento alla classe politica.
Qua è facile rispondere che questo governo, primo nella storia della Repubblica etc. sta tagliando enti e non creandone. Cambierei in una dizione tipo:
"...verso destinazioni ritenute capaci di raccogliere un maggior consenso politico immediato". Forse direi addirittura "consenso politico e clientelare", viste le cose tipo Protezione Civile, ma non so se possa apparire troppo polemico in modo controproducente..
Che sia doveroso portare all'attenzione dell'opinione pubblica la gravità della situazione delle Università e l'impossibilità per chi vi opera di svolgere adeguatamente la propria attività.
"...attività scientifica e didattica?"
- La indisponibilità a ricoprire i corsi lasciati scoperti dai ricercatori.
Questo mi perplime per una ragione non di contenuto ma formale. I corsi non vengono "lasciati scoperti" dai ricercatori, perché gli affidamenti vengono ri-banditi anno per anno. Anche gli incarichi istituzionali, ovviamente, ma quelli almeno vengono assegnati: gli affidamenti vengono banditi e poi richiesti dagli interessati. Tecnicamente non ci sono corsi "lasciati scoperti".
Ciò detto, non ho una buona riformulazione da proporre.
Grazie davvero, ciao,
Maurizio Tirassa
Condivido in larga parte le osservazioni di Maurizio, con eccezioni.
A valle di questa mozione inseriamo senz'altro (almeno come link) anche quella della Conferenza dei Presidi dell Facoltà delle Scienze e delle Tecnologie.
Il punto "...questo governo, primo nella storia della Repubblica etc. sta tagliando enti e non creandone" è del tutto confutabile. Il numero dei nuovi centri di 'eccellenza' e università eccellenti nati in questi anni non è dato sapere (vi assicuro, è altissimo, dal nord al sud), di questo non si parla e l'opinione pubblica non ne è al corrente. La creazione e gestione di questi centri rientra nelle logiche clientelari molto consolidate nel nostro paese, altro che valutazione e peer review! Da questo punto di vista, siamo forse fin troppo politically correct con il nastro blando statement. Sul punto 3, la discussione è molto ampia, Claudio può riferire.
Riporto una proposta di testo emendato.
I sottoscritti Professori Associati ed Ordinari,
PRENDONO ATTO
che da ormai troppi anni i Governi, succedutisi nel Paese, non hanno saputo riconoscere il ruolo della ricerca scientifica e della formazione superiore, strategico per il progresso di un paese moderno.
Le Università pubbliche sono state sottoposte ad un incessante susseguirsi di riforme contraddittorie, prive di una visione organica e lungimirante sugli assetti dell'alta formazione e della ricerca.
Infine tagli progressivi ai finanziamenti alla ricerca e ritardi inaccettabili nella loro erogazione stanno mettendo in ginocchio la ricerca in Italia.
ADERISCONO
pienamente alla Mozione della Conferenza dei Presidi delle Facolta' di Scienze e Tecnologie del 20 Maggio 2010,
RITENGONO
che non si possa accettare passivamente lo smantellamento progressivo dell'Università pubblica e la continua diversione di cospicue risorse pubbliche dalla ricerca e dalla formazione superiore verso nuovi enti di gradimento alla classe politica.
Che sia doveroso portare all'attenzione dell'opinione pubblica la gravità della situazione delle Università e l'impossibilità per chi vi opera di svolgere adeguatamente la propria attività scientifica e didattica.
RIBADISCONO
il pieno appoggio all'azione dei ricercatori a tempo indeterminato, che chiedono il riconoscimento del ruolo fondamentale da essi svolto nell'Università
DICHIARANO
1. Lo stato di agitazione, con adesione alle forme di protesta che verranno via via proposte dalle organizzazioni di rappresentanza delle varie categorie;
2. Si impegnano inoltre a dimettersi, a partire dall'ottobre 2010, da tutte le cariche attualmente ricoperte che non costituscano dovere d'ufficio, non essendo disponibili a rendersi co-partecipi di attività volte allo smantellamento dell'Università pubblica.
3. La indisponibilità a ricoprire i corsi lasciati scoperti dai ricercatori.
Il giorno Jun 3, 2010, alle ore 1:53 PM, Maurizio Tirassa ha scritto:
At 22:09 +0200 03.06.2010, claudio procesi wrote:
cari colleghi, alcuni di noi hanno preparato una possibile mozione da sottoporre alla adesione di tutti i professori associati ed ordinari, tramite il sito di Universitas Futura.
Intanto grazie. Ho un paio di commenti iniziali:
ADERISCONO
pienamente alla Mozione della Conferenza dei Presidi delle Facolta' di Scienze e Tecnologie del 20 Maggio 2010,
Aderisco sen'altro ma avrei bisogno di leggerla. Forse è circolata e me la sono persa. Qualcuno sarebbe p.f. così gentile da inviarmela? Personalmente, perché se non sbaglio il server non consente il transito di allegati. Grazie.
In ogni caso la mozione andrebbe o incorporata o allegata alla mozione.
la continua diversione di cospicue risorse pubbliche dalla ricerca e dalla formazione superiore verso enti di gradimento alla classe politica.
Qua è facile rispondere che questo governo, primo nella storia della Repubblica etc. sta tagliando enti e non creandone. Cambierei in una dizione tipo:
"...verso destinazioni ritenute capaci di raccogliere un maggior consenso politico immediato". Forse direi addirittura "consenso politico e clientelare", viste le cose tipo Protezione Civile, ma non so se possa apparire troppo polemico in modo controproducente..
Che sia doveroso portare all'attenzione dell'opinione pubblica la gravità della situazione delle Università e l'impossibilità per chi vi opera di svolgere adeguatamente la propria attività.
"...attività scientifica e didattica?"
- La indisponibilità a ricoprire i corsi lasciati scoperti dai
ricercatori.
Questo mi perplime per una ragione non di contenuto ma formale. I corsi non vengono "lasciati scoperti" dai ricercatori, perché gli affidamenti vengono ri-banditi anno per anno. Anche gli incarichi istituzionali, ovviamente, ma quelli almeno vengono assegnati: gli affidamenti vengono banditi e poi richiesti dagli interessati. Tecnicamente non ci sono corsi "lasciati scoperti".
Ciò detto, non ho una buona riformulazione da proporre.
Grazie davvero, ciao,
Maurizio Tirassa _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
__________________________________________________ DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE E GEOTECNICA SAPIENZA Università di Roma via Eudossiana 18 - 00184 Rome Italy office: +39 (06) 44585-293 - fax: +39 (06) 4884852 e-mail: walter.lacarbonara@uniroma1.it webpage: w3.disg.uniroma1.it/lacarbonara
At 18:51 -0700 03.06.2010, Walter Lacarbonara wrote:
...Il punto "...questo governo, primo nella storia della Repubblica etc. sta tagliando enti e non creandone" è del tutto confutabile.
Certamente. Volevo solo suggerire di non dare al "nemico" un'arma retorica che possa utilizzare. Loro sono più bravi a usare gli slogan e i mavalà.
At 08:30 +0200 04.06.2010, claudio procesi wrote:
credo di averla mandata e non come allegato, comunque eccola di nuovo
MOZIONE SUI RICERCATORI E SULL'ATTUALE STATO DI AGITAZIONE.
Grazie, infatti mi era sfuggita.
Maurizio
Aderisco alla mozione Filomena Pacella
2010/6/4 Walter Lacarbonara walter.lacarbonara@uniroma1.it
Condivido in larga parte le osservazioni di Maurizio, con eccezioni.
A valle di questa mozione inseriamo senz'altro (almeno come link) anche quella della Conferenza dei Presidi dell Facoltà delle Scienze e delle Tecnologie.
Il punto "...questo governo, primo nella storia della Repubblica etc. sta tagliando enti e non creandone" è del tutto confutabile. Il numero dei nuovi centri di 'eccellenza' e università eccellenti nati in questi anni non è dato sapere (vi assicuro, è altissimo, dal nord al sud), di questo non si parla e l'opinione pubblica non ne è al corrente. La creazione e gestione di questi centri rientra nelle logiche clientelari molto consolidate nel nostro paese, altro che valutazione e peer review! Da questo punto di vista, siamo forse fin troppo politically correct con il nastro blando statement. Sul punto 3, la discussione è molto ampia, Claudio può riferire.
Riporto una proposta di testo emendato.
I sottoscritti Professori Associati ed Ordinari,
PRENDONO ATTO
che da ormai troppi anni i Governi, succedutisi nel Paese, non hanno saputo riconoscere il ruolo della ricerca scientifica e della formazione superiore, strategico per il progresso di un paese moderno.
Le Università pubbliche sono state sottoposte ad un incessante susseguirsi di riforme contraddittorie, prive di una visione organica e lungimirante sugli assetti dell'alta formazione e della ricerca.
Infine tagli progressivi ai finanziamenti alla ricerca e ritardi inaccettabili nella loro erogazione stanno mettendo in ginocchio la ricerca in Italia.
ADERISCONO
pienamente alla Mozione della Conferenza dei Presidi delle Facolta' di Scienze e Tecnologie del 20 Maggio 2010,
RITENGONO
che non si possa accettare passivamente lo smantellamento progressivo dell'Università pubblica e la continua diversione di cospicue risorse pubbliche dalla ricerca e dalla formazione superiore verso nuovi enti di gradimento alla classe politica.
Che sia doveroso portare all'attenzione dell'opinione pubblica la gravità della situazione delle Università e l'impossibilità per chi vi opera di svolgere adeguatamente la propria attività scientifica e didattica.
RIBADISCONO
il pieno appoggio all'azione dei ricercatori a tempo indeterminato, che chiedono il riconoscimento del ruolo fondamentale da essi svolto nell'Università
DICHIARANO
- Lo stato di agitazione, con adesione alle forme di protesta che
verranno via via proposte dalle organizzazioni di rappresentanza delle varie categorie;
- Si impegnano inoltre a dimettersi, a partire dall'ottobre
2010, da tutte le cariche attualmente ricoperte che non costituscano dovere d'ufficio, non essendo disponibili a rendersi co-partecipi di attività volte allo smantellamento dell'Università pubblica.
- La indisponibilità a ricoprire i corsi lasciati scoperti dai
ricercatori.
Il giorno Jun 3, 2010, alle ore 1:53 PM, Maurizio Tirassa ha scritto:
At 22:09 +0200 03.06.2010, claudio procesi wrote:
cari colleghi, alcuni di noi hanno preparato una possibile mozione da sottoporre alla adesione di tutti i professori associati ed ordinari, tramite il sito di Universitas Futura.
Intanto grazie. Ho un paio di commenti iniziali:
ADERISCONO
pienamente alla Mozione della Conferenza dei Presidi delle Facolta' di Scienze e Tecnologie del 20 Maggio 2010,
Aderisco sen'altro ma avrei bisogno di leggerla. Forse è circolata e me la sono persa. Qualcuno sarebbe p.f. così gentile da inviarmela? Personalmente, perché se non sbaglio il server non consente il transito di allegati. Grazie.
In ogni caso la mozione andrebbe o incorporata o allegata alla mozione.
la continua diversione di cospicue risorse pubbliche dalla ricerca e dalla formazione superiore verso enti di gradimento alla classe politica.
Qua è facile rispondere che questo governo, primo nella storia della Repubblica etc. sta tagliando enti e non creandone. Cambierei in una dizione tipo:
"...verso destinazioni ritenute capaci di raccogliere un maggior consenso politico immediato". Forse direi addirittura "consenso politico e clientelare", viste le cose tipo Protezione Civile, ma non so se possa apparire troppo polemico in modo controproducente..
Che sia doveroso portare all'attenzione dell'opinione pubblica la gravità della situazione delle Università e l'impossibilità per chi vi opera di svolgere adeguatamente la propria attività.
"...attività scientifica e didattica?"
- La indisponibilità a ricoprire i corsi lasciati scoperti dai
ricercatori.
Questo mi perplime per una ragione non di contenuto ma formale. I corsi non vengono "lasciati scoperti" dai ricercatori, perché gli affidamenti vengono ri-banditi anno per anno. Anche gli incarichi istituzionali, ovviamente, ma quelli almeno vengono assegnati: gli affidamenti vengono banditi e poi richiesti dagli interessati. Tecnicamente non ci sono corsi "lasciati scoperti".
Ciò detto, non ho una buona riformulazione da proporre.
Grazie davvero, ciao,
Maurizio Tirassa _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE E GEOTECNICA SAPIENZA Università di Roma via Eudossiana 18 - 00184 Rome Italy office: +39 (06) 44585-293 - fax: +39 (06) 4884852 e-mail: walter.lacarbonara@uniroma1.it webpage: w3.disg.uniroma1.it/lacarbonara
Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
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Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
credo di averla mandata e non come allegato, comunque eccola di nuovo
MOZIONE SUI RICERCATORI E SULL’ATTUALE STATO DI AGITAZIONE.
La Conferenza dei Presidi delle Facoltà di Scienze e Tecnologie, riunitasi a Roma il 6 maggio 2010,
ribadisce l’importanza e il ruolo cruciale della ricerca scientifica e tecnologica per lo sviluppo e la crescita di una nazione, soprattutto in un periodo di crisi economica;
sottolinea che in Italia la ricerca scientifica ha luogo prevalentemente all’interno delle università e degli enti di ricerca pubblici;
ricorda l’alto livello internazionale mantenuto dalla ricerca italiana nonostante la continua e distruttiva diminuzione delle risorse e lo scarso ricambio di personale;
dichiara che non sarà possibile mantenere tale livello, in una situazione che nei fatti spinge i giovani brillanti ad andare all’estero (dove sono accolti con favore grazie all’ottima preparazione che l’Università italiana ancora offre nel campo scientifico) e compromette il vitale ricambio generazionale reso necessario dall’elevatissimo numero di pensionamenti di questi e dei prossimi anni;
ritiene che invece sia fondamentale per lo sviluppo e la competitività dell’Italia nel contesto internazionale un deciso, immediato e calibrato investimento di fondi e di personale nel campo della ricerca pubblica, correggendo la tendenza a concentrare le risorse residue sulla ricerca applicata e a impoverire così la ricerca fondamentale che sta all’origine di ogni progresso scientifico e tecnologico;
considera cruciale una distribuzione e razionalizzazione delle risorse basata sulla valutazione della qualità e del merito, incentivando in maniera significativa le realtà migliori;
segnala il ruolo fondamentale svolto dai ricercatori all’interno dell’università, in particolare nei settori scientifici di base, sia per le attività di ricerca sia per le attività didattiche ben oltre i loro compiti istituzionali, nello spirito del DM 544, soprattutto nelle lauree magistrali, con la progressiva crescita del numero degli insegnamenti affidati ai ricercatori, senza che – da molti anni – sia stato variato lo stato giuridico di questi, con l’esplicito riconoscimento per essi dei diritti e dei doveri dei docenti;
osserva che nelle Facoltà di Scienze molti ricercatori hanno un curriculum prestigioso, dei profili caratteristici non di giovani leve in formazione, ma di scienziati affermati a livello internazionale, senza aver avuto le corrispondenti occasioni di progressione nella carriera, determinando così un forte sentimento di sconforto nella categoria che si vede da anni precluse legittime aspettative di carriera, necessarie anche per un corretto equilibrio del settore;
avvisa che una mancata soluzione dei gravi problemi segnalati mette seriamente a rischio settori della ricerca e corsi di laurea fondamentali per qualsiasi nazione, quali per esempio Biologia, Chimica, Fisica, Informatica, Matematica e Scienze della Terra e rischia di mettere in pericolo – in molte sedi – lo svolgimento della didattica e l’avvio di molti corsi di laurea;
richiede quindi un intervento urgente da parte del Governo e del Parlamento, tramite il disegno di legge 1905 attualmente in discussione (che può essere oggetto di significativi ed efficaci emendamenti) o mediante altri strumenti legislativi di urgenza, in modo da incidere nel merito dell’organizzazione e del finanziamento dell’università per sostenere la ricerca e la didattica di qualità, cruciali per lo sviluppo dell’Italia, per garantire un reale diritto allo studio attraverso strumenti che considerino sia il merito sia le condizioni reddituali degli studenti, assicurando in tal modo all’università la funzione di veicolo per la mobilità sociale e – in sintesi – per rendere il sistema universitario italiano più efficiente, vitale e capace di riconoscere e promuovere con efficacia e tempestività il merito individuale.
La Conferenza esprime solidarietà per le manifestazioni delle ricercatrici e dei ricercatori delle università italiane, che in molte sedi hanno trovato l’adesione dei Consigli di Facoltà e dei Senati Accademici, riconoscendo il ruolo essenziale svolto dalla maggior parte di loro nello sviluppo della ricerca e nella didattica universitaria, ritenendo urgente una revisione dello stato giuridico dei ricercatori, che offra – nell’approssimarsi della data in cui andranno ad esaurimento le figure dei ricercatori a tempo indeterminato - adeguate opportunità di carriera con selezione basata sul merito.
In particolare, la Conferenza chiede:
l’eliminazione dei tagli indifferenziati al finanziamento degli atenei, che sta portando al collasso tutto il sistema indipendentemente dalla qualità del lavoro svolto; l’abolizione del taglio al turn-over introdotto con la legge 133/08, che impedisce l’uso delle risorse liberate con i pensionamenti per l’assunzione di nuovo personale, rendendo estremamente difficile il mantenimento della ricerca e della didattica in settori cruciali come quelli già ricordati; la revisione del comma 3 dell'art. 1 del decreto legge 180/08 che vincola la somma riutilizzabile delle cessazioni per una quota non inferiore al 60% all’assunzione di ricercatori a tempo determinato e indeterminato, prevedendo invece che le Università siano più libere di programmare il proprio sviluppo; l’uso sistematico della valutazione della qualità della ricerca e della didattica come metodo prevalente per la distribuzione delle risorse; la previsione fin da subito un flusso di risorse costante che permetta il bando nei prossimi sei anni, a ritmi certi, di un numero significativo di posti da ricercatore (in modo da poter inserire forze nuove e giovani nel sistema) e di posti di associato, in modo da permettere il passaggio di ruolo agli attuali ricercatori meritevoli (va ricordato che passaggi anche numerosi - senza ricostruzione di carriera, ma con l’integrazione dell’assegno aggiuntivo - dei ricercatori al ruolo di docenti di seconda fascia non impegnerebbe significative risorse economiche); che la nuova figura di ricercatore a tempo determinato sia davvero una tenure-track, e che quindi siano previsti espliciti meccanismi che assicurino la prosecuzione della carriera ai migliori fra i ricercatori a tempo determinato e percorsi di uscita ragionevoli a coloro che (avuto il secondo contratto triennale) non riuscissero a ottenere una posizione di professore associato; che vi sia una completa equiparazione di diritti e doveri fra gli attuali ricercatori a tempo indeterminato e i nuovi ricercatori a tempo determinato, ricordando poi che il compito principale dei ricercatori è la ricerca, non la didattica. In caso di mancato accoglimento di queste richieste, i Presidi delle Facoltà di Scienze e Tecnologie ricordano che – a causa del combinato effetto di diverse recenti disposizioni e della motivata protesta dei ricercatori, che possono rifiutare di svolgere compiti didattici non obbligatori - non sarà possibile garantire la sostenibilità delle offerte formative per il prossimo anno accademico in molti settori cruciali per il paese.
SHAPE * MERGEFORMAT
SHAPE * MERGEFORMAT
PAGE Segreteria di Presidenza HYPERLINK "mailto:segreteria@con-scienze.it" segreteria@con-scienze.it - www.conscienze.eu Via dei Taurini 19, presso la sede del CNR - 00185 Roma tel. 06 4993 7551
PAGE 1 Conferenza nazionale permanente dei Presidi delle Facoltà di Scienze e Tecnologie www.conscienze.eu Sede Legale: Via dei Taurini 19, presso la sede del CNR - 00185 Roma - CF 97631050016 Segreteria: Dip. Chimica Nuovo Edificio, stanza 520, Univ. Sapienza,p.le Aldo Moro 5 - 00185 Roma Presidente: Tel. 335-1227029 – Uffici: 06-49913331 366-5333593
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On Jun 3, 2010, at 10:53 PM, Maurizio Tirassa wrote:
At 22:09 +0200 03.06.2010, claudio procesi wrote:
cari colleghi, alcuni di noi hanno preparato una possibile mozione da sottoporre alla adesione di tutti i professori associati ed ordinari, tramite il sito di Universitas Futura.
Intanto grazie. Ho un paio di commenti iniziali:
ADERISCONO
pienamente alla Mozione della Conferenza dei Presidi delle Facolta' di Scienze e Tecnologie del 20 Maggio 2010,
Aderisco sen'altro ma avrei bisogno di leggerla. Forse è circolata e me la sono persa. Qualcuno sarebbe p.f. così gentile da inviarmela? Personalmente, perché se non sbaglio il server non consente il transito di allegati. Grazie.
In ogni caso la mozione andrebbe o incorporata o allegata alla mozione.
la continua diversione di cospicue risorse pubbliche dalla ricerca e dalla formazione superiore verso enti di gradimento alla classe politica.
Qua è facile rispondere che questo governo, primo nella storia della Repubblica etc. sta tagliando enti e non creandone. Cambierei in una dizione tipo:
"...verso destinazioni ritenute capaci di raccogliere un maggior consenso politico immediato". Forse direi addirittura "consenso politico e clientelare", viste le cose tipo Protezione Civile, ma non so se possa apparire troppo polemico in modo controproducente..
Che sia doveroso portare all'attenzione dell'opinione pubblica la gravità della situazione delle Università e l'impossibilità per chi vi opera di svolgere adeguatamente la propria attività.
"...attività scientifica e didattica?"
- La indisponibilità a ricoprire i corsi lasciati scoperti dai ricercatori.
Questo mi perplime per una ragione non di contenuto ma formale. I corsi non vengono "lasciati scoperti" dai ricercatori, perché gli affidamenti vengono ri-banditi anno per anno. Anche gli incarichi istituzionali, ovviamente, ma quelli almeno vengono assegnati: gli affidamenti vengono banditi e poi richiesti dagli interessati. Tecnicamente non ci sono corsi "lasciati scoperti".
Ciò detto, non ho una buona riformulazione da proporre.
Grazie davvero, ciao,
Maurizio Tirassa _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Prof. Claudio Procesi, Dipartimento di Matematica, G. Castelnuovo Università di Roma La Sapienza, piazzale A. Moro 00185, Roma, Italia
tel. 0039-06-49913212, fax 0039-06-44701007 http://www.mat.uniroma1.it/~procesi/
Aderisco alla mozione.
2010/6/4 claudio procesi procesi@mat.uniroma1.it:
credo di averla mandata e non come allegato, comunque eccola di nuovo
MOZIONE SUI RICERCATORI E SULL’ATTUALE STATO DI AGITAZIONE.
La Conferenza dei Presidi delle Facoltà di Scienze e Tecnologie, riunitasi a Roma il 6 maggio 2010,
ribadisce l’importanza e il ruolo cruciale della ricerca scientifica e tecnologica per lo sviluppo e la crescita di una nazione, soprattutto in un periodo di crisi economica;
[...]
Aderisco alla mozione.
Paolo Lazzeretti
Aderisco alla mozione.
2010/6/4 claudio procesi procesi@mat.uniroma1.it:
credo di averla mandata e non come allegato, comunque eccola di nuovo
MOZIONE SUI RICERCATORI E SULLATTUALE STATO DI AGITAZIONE.
La Conferenza dei Presidi delle Facoltà di Scienze e Tecnologie, riunitasi a Roma il 6 maggio 2010,
ribadisce limportanza e il ruolo cruciale della ricerca scientifica e tecnologica per lo sviluppo e la crescita di una nazione, soprattutto in un periodo di crisi economica;
[...]
-- Alberto Lusiani ricercatore di Fisica SNS Pisa _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Aderisco alla mozione
Maria Pia De Pascale On Jun 4, 2010, at 6:19 PM, Paolo LAZZERETTI wrote:
Aderisco alla mozione.
Paolo Lazzeretti
Aderisco alla mozione.
2010/6/4 claudio procesi procesi@mat.uniroma1.it:
credo di averla mandata e non come allegato, comunque eccola di nuovo
MOZIONE SUI RICERCATORI E SULL’ATTUALE STATO DI AGITAZIONE.
La Conferenza dei Presidi delle Facoltà di Scienze e Tecnologie, riunitasi a Roma il 6 maggio 2010,
ribadisce l’importanza e il ruolo cruciale della ricerca scientifica e tecnologica per lo sviluppo e la crescita di una nazione, soprattutto in un periodo di crisi economica;
[...]
-- Alberto Lusiani ricercatore di Fisica SNS Pisa _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
aderisco al documento Marina Cobolli ----- Original Message ----- From: "claudio procesi" procesi@mat.uniroma1.it To: "Forum "Università e Ricerca"" universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it Sent: Friday, June 04, 2010 8:30 AM Subject: Re: [Universitas_in_trasformazione] mozione
credo di averla mandata e non come allegato, comunque eccola di nuovo
MOZIONE SUI RICERCATORI E SULL’ATTUALE STATO DI AGITAZIONE.
La Conferenza dei Presidi delle Facoltà di Scienze e Tecnologie, riunitasi a Roma il 6 maggio 2010,
ribadisce l’importanza e il ruolo cruciale della ricerca scientifica e tecnologica per lo sviluppo e la crescita di una nazione, soprattutto in un periodo di crisi economica;
sottolinea che in Italia la ricerca scientifica ha luogo prevalentemente all’interno delle università e degli enti di ricerca pubblici;
ricorda l’alto livello internazionale mantenuto dalla ricerca italiana nonostante la continua e distruttiva diminuzione delle risorse e lo scarso ricambio di personale;
dichiara che non sarà possibile mantenere tale livello, in una situazione che nei fatti spinge i giovani brillanti ad andare all’estero (dove sono accolti con favore grazie all’ottima preparazione che l’Università italiana ancora offre nel campo scientifico) e compromette il vitale ricambio generazionale reso necessario dall’elevatissimo numero di pensionamenti di questi e dei prossimi anni;
ritiene che invece sia fondamentale per lo sviluppo e la competitività dell’Italia nel contesto internazionale un deciso, immediato e calibrato investimento di fondi e di personale nel campo della ricerca pubblica, correggendo la tendenza a concentrare le risorse residue sulla ricerca applicata e a impoverire così la ricerca fondamentale che sta all’origine di ogni progresso scientifico e tecnologico;
considera cruciale una distribuzione e razionalizzazione delle risorse basata sulla valutazione della qualità e del merito, incentivando in maniera significativa le realtà migliori;
segnala il ruolo fondamentale svolto dai ricercatori all’interno dell’università, in particolare nei settori scientifici di base, sia per le attività di ricerca sia per le attività didattiche ben oltre i loro compiti istituzionali, nello spirito del DM 544, soprattutto nelle lauree magistrali, con la progressiva crescita del numero degli insegnamenti affidati ai ricercatori, senza che – da molti anni – sia stato variato lo stato giuridico di questi, con l’esplicito riconoscimento per essi dei diritti e dei doveri dei docenti;
osserva che nelle Facoltà di Scienze molti ricercatori hanno un curriculum prestigioso, dei profili caratteristici non di giovani leve in formazione, ma di scienziati affermati a livello internazionale, senza aver avuto le corrispondenti occasioni di progressione nella carriera, determinando così un forte sentimento di sconforto nella categoria che si vede da anni precluse legittime aspettative di carriera, necessarie anche per un corretto equilibrio del settore;
avvisa che una mancata soluzione dei gravi problemi segnalati mette seriamente a rischio settori della ricerca e corsi di laurea fondamentali per qualsiasi nazione, quali per esempio Biologia, Chimica, Fisica, Informatica, Matematica e Scienze della Terra e rischia di mettere in pericolo – in molte sedi – lo svolgimento della didattica e l’avvio di molti corsi di laurea;
richiede quindi un intervento urgente da parte del Governo e del Parlamento, tramite il disegno di legge 1905 attualmente in discussione (che può essere oggetto di significativi ed efficaci emendamenti) o mediante altri strumenti legislativi di urgenza, in modo da incidere nel merito dell’organizzazione e del finanziamento dell’università per sostenere la ricerca e la didattica di qualità, cruciali per lo sviluppo dell’Italia, per garantire un reale diritto allo studio attraverso strumenti che considerino sia il merito sia le condizioni reddituali degli studenti, assicurando in tal modo all’università la funzione di veicolo per la mobilità sociale e – in sintesi – per rendere il sistema universitario italiano più efficiente, vitale e capace di riconoscere e promuovere con efficacia e tempestività il merito individuale.
La Conferenza esprime solidarietà per le manifestazioni delle ricercatrici e dei ricercatori delle università italiane, che in molte sedi hanno trovato l’adesione dei Consigli di Facoltà e dei Senati Accademici, riconoscendo il ruolo essenziale svolto dalla maggior parte di loro nello sviluppo della ricerca e nella didattica universitaria, ritenendo urgente una revisione dello stato giuridico dei ricercatori, che offra – nell’approssimarsi della data in cui andranno ad esaurimento le figure dei ricercatori a tempo indeterminato - adeguate opportunità di carriera con selezione basata sul merito.
In particolare, la Conferenza chiede:
l’eliminazione dei tagli indifferenziati al finanziamento degli atenei, che sta portando al collasso tutto il sistema indipendentemente dalla qualità del lavoro svolto; l’abolizione del taglio al turn-over introdotto con la legge 133/08, che impedisce l’uso delle risorse liberate con i pensionamenti per l’assunzione di nuovo personale, rendendo estremamente difficile il mantenimento della ricerca e della didattica in settori cruciali come quelli già ricordati; la revisione del comma 3 dell'art. 1 del decreto legge 180/08 che vincola la somma riutilizzabile delle cessazioni per una quota non inferiore al 60% all’assunzione di ricercatori a tempo determinato e indeterminato, prevedendo invece che le Università siano più libere di programmare il proprio sviluppo; l’uso sistematico della valutazione della qualità della ricerca e della didattica come metodo prevalente per la distribuzione delle risorse; la previsione fin da subito un flusso di risorse costante che permetta il bando nei prossimi sei anni, a ritmi certi, di un numero significativo di posti da ricercatore (in modo da poter inserire forze nuove e giovani nel sistema) e di posti di associato, in modo da permettere il passaggio di ruolo agli attuali ricercatori meritevoli (va ricordato che passaggi anche numerosi - senza ricostruzione di carriera, ma con l’integrazione dell’assegno aggiuntivo - dei ricercatori al ruolo di docenti di seconda fascia non impegnerebbe significative risorse economiche); che la nuova figura di ricercatore a tempo determinato sia davvero una tenure-track, e che quindi siano previsti espliciti meccanismi che assicurino la prosecuzione della carriera ai migliori fra i ricercatori a tempo determinato e percorsi di uscita ragionevoli a coloro che (avuto il secondo contratto triennale) non riuscissero a ottenere una posizione di professore associato; che vi sia una completa equiparazione di diritti e doveri fra gli attuali ricercatori a tempo indeterminato e i nuovi ricercatori a tempo determinato, ricordando poi che il compito principale dei ricercatori è la ricerca, non la didattica. In caso di mancato accoglimento di queste richieste, i Presidi delle Facoltà di Scienze e Tecnologie ricordano che – a causa del combinato effetto di diverse recenti disposizioni e della motivata protesta dei ricercatori, che possono rifiutare di svolgere compiti didattici non obbligatori - non sarà possibile garantire la sostenibilità delle offerte formative per il prossimo anno accademico in molti settori cruciali per il paese.
SHAPE * MERGEFORMAT
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PAGE Segreteria di Presidenza HYPERLINK "mailto:segreteria@con-scienze.it" segreteria@con-scienze.it - www.conscienze.eu Via dei Taurini 19, presso la sede del CNR - 00185 Roma tel. 06 4993 7551
PAGE 1 Conferenza nazionale permanente dei Presidi delle Facoltà di Scienze e Tecnologie www.conscienze.eu Sede Legale: Via dei Taurini 19, presso la sede del CNR - 00185 Roma - CF 97631050016 Segreteria: Dip. Chimica Nuovo Edificio, stanza 520, Univ. Sapienza,p.le Aldo Moro 5 - 00185 Roma Presidente: Tel. 335-1227029 – Uffici: 06-49913331 366-5333593
PAGE 1
On Jun 3, 2010, at 10:53 PM, Maurizio Tirassa wrote:
At 22:09 +0200 03.06.2010, claudio procesi wrote:
cari colleghi, alcuni di noi hanno preparato una possibile mozione da sottoporre alla adesione di tutti i professori associati ed ordinari, tramite il sito di Universitas Futura.
Intanto grazie. Ho un paio di commenti iniziali:
ADERISCONO
pienamente alla Mozione della Conferenza dei Presidi delle Facolta' di Scienze e Tecnologie del 20 Maggio 2010,
Aderisco sen'altro ma avrei bisogno di leggerla. Forse è circolata e me la sono persa. Qualcuno sarebbe p.f. così gentile da inviarmela? Personalmente, perché se non sbaglio il server non consente il transito di allegati. Grazie.
In ogni caso la mozione andrebbe o incorporata o allegata alla mozione.
la continua diversione di cospicue risorse pubbliche dalla ricerca e dalla formazione superiore verso enti di gradimento alla classe politica.
Qua è facile rispondere che questo governo, primo nella storia della Repubblica etc. sta tagliando enti e non creandone. Cambierei in una dizione tipo:
"...verso destinazioni ritenute capaci di raccogliere un maggior consenso politico immediato". Forse direi addirittura "consenso politico e clientelare", viste le cose tipo Protezione Civile, ma non so se possa apparire troppo polemico in modo controproducente..
Che sia doveroso portare all'attenzione dell'opinione pubblica la gravità della situazione delle Università e l'impossibilità per chi vi opera di svolgere adeguatamente la propria attività.
"...attività scientifica e didattica?"
- La indisponibilità a ricoprire i corsi lasciati scoperti dai
ricercatori.
Questo mi perplime per una ragione non di contenuto ma formale. I corsi non vengono "lasciati scoperti" dai ricercatori, perché gli affidamenti vengono ri-banditi anno per anno. Anche gli incarichi istituzionali, ovviamente, ma quelli almeno vengono assegnati: gli affidamenti vengono banditi e poi richiesti dagli interessati. Tecnicamente non ci sono corsi "lasciati scoperti".
Ciò detto, non ho una buona riformulazione da proporre.
Grazie davvero, ciao,
Maurizio Tirassa _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Prof. Claudio Procesi, Dipartimento di Matematica, G. Castelnuovo Università di Roma La Sapienza, piazzale A. Moro 00185, Roma, Italia
tel. 0039-06-49913212, fax 0039-06-44701007 http://www.mat.uniroma1.it/~procesi/
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Aderisco Roberto Battiston
On 04/06/10 08:30, "claudio procesi" procesi@mat.uniroma1.it wrote:
credo di averla mandata e non come allegato, comunque eccola di nuovo
MOZIONE SUI RICERCATORI E SULL¹ATTUALE STATO DI AGITAZIONE.
La Conferenza dei Presidi delle Facoltà di Scienze e Tecnologie, riunitasi a Roma il 6 maggio 2010,
ribadisce l¹importanza e il ruolo cruciale della ricerca scientifica e tecnologica per lo sviluppo e la crescita di una nazione, soprattutto in un periodo di crisi economica;
sottolinea che in Italia la ricerca scientifica ha luogo prevalentemente all¹interno delle università e degli enti di ricerca pubblici;
ricorda l¹alto livello internazionale mantenuto dalla ricerca italiana nonostante la continua e distruttiva diminuzione delle risorse e lo scarso ricambio di personale;
dichiara che non sarà possibile mantenere tale livello, in una situazione che nei fatti spinge i giovani brillanti ad andare all¹estero (dove sono accolti con favore grazie all¹ottima preparazione che l¹Università italiana ancora offre nel campo scientifico) e compromette il vitale ricambio generazionale reso necessario dall¹elevatissimo numero di pensionamenti di questi e dei prossimi anni;
ritiene che invece sia fondamentale per lo sviluppo e la competitività dell¹Italia nel contesto internazionale un deciso, immediato e calibrato investimento di fondi e di personale nel campo della ricerca pubblica, correggendo la tendenza a concentrare le risorse residue sulla ricerca applicata e a impoverire così la ricerca fondamentale che sta all¹origine di ogni progresso scientifico e tecnologico;
considera cruciale una distribuzione e razionalizzazione delle risorse basata sulla valutazione della qualità e del merito, incentivando in maniera significativa le realtà migliori;
segnala il ruolo fondamentale svolto dai ricercatori all¹interno dell¹università, in particolare nei settori scientifici di base, sia per le attività di ricerca sia per le attività didattiche ben oltre i loro compiti istituzionali, nello spirito del DM 544, soprattutto nelle lauree magistrali, con la progressiva crescita del numero degli insegnamenti affidati ai ricercatori, senza che da molti anni sia stato variato lo stato giuridico di questi, con l¹esplicito riconoscimento per essi dei diritti e dei doveri dei docenti;
osserva che nelle Facoltà di Scienze molti ricercatori hanno un curriculum prestigioso, dei profili caratteristici non di giovani leve in formazione, ma di scienziati affermati a livello internazionale, senza aver avuto le corrispondenti occasioni di progressione nella carriera, determinando così un forte sentimento di sconforto nella categoria che si vede da anni precluse legittime aspettative di carriera, necessarie anche per un corretto equilibrio del settore;
avvisa che una mancata soluzione dei gravi problemi segnalati mette seriamente a rischio settori della ricerca e corsi di laurea fondamentali per qualsiasi nazione, quali per esempio Biologia, Chimica, Fisica, Informatica, Matematica e Scienze della Terra e rischia di mettere in pericolo in molte sedi lo svolgimento della didattica e l¹avvio di molti corsi di laurea;
richiede quindi un intervento urgente da parte del Governo e del Parlamento, tramite il disegno di legge 1905 attualmente in discussione (che può essere oggetto di significativi ed efficaci emendamenti) o mediante altri strumenti legislativi di urgenza, in modo da incidere nel merito dell¹organizzazione e del finanziamento dell¹università per sostenere la ricerca e la didattica di qualità, cruciali per lo sviluppo dell¹Italia, per garantire un reale diritto allo studio attraverso strumenti che considerino sia il merito sia le condizioni reddituali degli studenti, assicurando in tal modo all¹università la funzione di veicolo per la mobilità sociale e in sintesi per rendere il sistema universitario italiano più efficiente, vitale e capace di riconoscere e promuovere con efficacia e tempestività il merito individuale.
La Conferenza esprime solidarietà per le manifestazioni delle ricercatrici e dei ricercatori delle università italiane, che in molte sedi hanno trovato l¹adesione dei Consigli di Facoltà e dei Senati Accademici, riconoscendo il ruolo essenziale svolto dalla maggior parte di loro nello sviluppo della ricerca e nella didattica universitaria, ritenendo urgente una revisione dello stato giuridico dei ricercatori, che offra nell¹approssimarsi della data in cui andranno ad esaurimento le figure dei ricercatori a tempo indeterminato - adeguate opportunità di carriera con selezione basata sul merito.
In particolare, la Conferenza chiede:
l¹eliminazione dei tagli indifferenziati al finanziamento degli atenei, che sta portando al collasso tutto il sistema indipendentemente dalla qualità del lavoro svolto; l¹abolizione del taglio al turn-over introdotto con la legge 133/08, che impedisce l¹uso delle risorse liberate con i pensionamenti per l¹assunzione di nuovo personale, rendendo estremamente difficile il mantenimento della ricerca e della didattica in settori cruciali come quelli già ricordati; la revisione del comma 3 dell'art. 1 del decreto legge 180/08 che vincola la somma riutilizzabile delle cessazioni per una quota non inferiore al 60% all¹assunzione di ricercatori a tempo determinato e indeterminato, prevedendo invece che le Università siano più libere di programmare il proprio sviluppo; l¹uso sistematico della valutazione della qualità della ricerca e della didattica come metodo prevalente per la distribuzione delle risorse; la previsione fin da subito un flusso di risorse costante che permetta il bando nei prossimi sei anni, a ritmi certi, di un numero significativo di posti da ricercatore (in modo da poter inserire forze nuove e giovani nel sistema) e di posti di associato, in modo da permettere il passaggio di ruolo agli attuali ricercatori meritevoli (va ricordato che passaggi anche numerosi
- senza ricostruzione di carriera, ma con l¹integrazione dell¹assegno
aggiuntivo - dei ricercatori al ruolo di docenti di seconda fascia non impegnerebbe significative risorse economiche); che la nuova figura di ricercatore a tempo determinato sia davvero una tenure-track, e che quindi siano previsti espliciti meccanismi che assicurino la prosecuzione della carriera ai migliori fra i ricercatori a tempo determinato e percorsi di uscita ragionevoli a coloro che (avuto il secondo contratto triennale) non riuscissero a ottenere una posizione di professore associato; che vi sia una completa equiparazione di diritti e doveri fra gli attuali ricercatori a tempo indeterminato e i nuovi ricercatori a tempo determinato, ricordando poi che il compito principale dei ricercatori è la ricerca, non la didattica. In caso di mancato accoglimento di queste richieste, i Presidi delle Facoltà di Scienze e Tecnologie ricordano che a causa del combinato effetto di diverse recenti disposizioni e della motivata protesta dei ricercatori, che possono rifiutare di svolgere compiti didattici non obbligatori - non sarà possibile garantire la sostenibilità delle offerte formative per il prossimo anno accademico in molti settori cruciali per il paese.
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On Jun 3, 2010, at 10:53 PM, Maurizio Tirassa wrote:
At 22:09 +0200 03.06.2010, claudio procesi wrote:
cari colleghi, alcuni di noi hanno preparato una possibile mozione da sottoporre alla adesione di tutti i professori associati ed ordinari, tramite il sito di Universitas Futura.
Intanto grazie. Ho un paio di commenti iniziali:
ADERISCONO
pienamente alla Mozione della Conferenza dei Presidi delle Facolta' di Scienze e Tecnologie del 20 Maggio 2010,
Aderisco sen'altro ma avrei bisogno di leggerla. Forse è circolata e me la sono persa. Qualcuno sarebbe p.f. così gentile da inviarmela? Personalmente, perché se non sbaglio il server non consente il transito di allegati. Grazie.
In ogni caso la mozione andrebbe o incorporata o allegata alla mozione.
la continua diversione di cospicue risorse pubbliche dalla ricerca e dalla formazione superiore verso enti di gradimento alla classe politica.
Qua è facile rispondere che questo governo, primo nella storia della Repubblica etc. sta tagliando enti e non creandone. Cambierei in una dizione tipo:
"...verso destinazioni ritenute capaci di raccogliere un maggior consenso politico immediato". Forse direi addirittura "consenso politico e clientelare", viste le cose tipo Protezione Civile, ma non so se possa apparire troppo polemico in modo controproducente..
Che sia doveroso portare all'attenzione dell'opinione pubblica la gravità della situazione delle Università e l'impossibilità per chi vi opera di svolgere adeguatamente la propria attività.
"...attività scientifica e didattica?"
- La indisponibilità a ricoprire i corsi lasciati scoperti dai
ricercatori.
Questo mi perplime per una ragione non di contenuto ma formale. I corsi non vengono "lasciati scoperti" dai ricercatori, perché gli affidamenti vengono ri-banditi anno per anno. Anche gli incarichi istituzionali, ovviamente, ma quelli almeno vengono assegnati: gli affidamenti vengono banditi e poi richiesti dagli interessati. Tecnicamente non ci sono corsi "lasciati scoperti".
Ciò detto, non ho una buona riformulazione da proporre.
Grazie davvero, ciao,
Maurizio Tirassa _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
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Prof. Claudio Procesi, Dipartimento di Matematica, G. Castelnuovo Università di Roma La Sapienza, piazzale A. Moro 00185, Roma, Italia
tel. 0039-06-49913212, fax 0039-06-44701007 http://www.mat.uniroma1.it/~procesi/
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anche io aderisco alla mozione piero benedetti Il giorno 05/giu/10, alle ore 07:53, Roberto Battiston ha scritto:
Aderisco Roberto Battiston
On 04/06/10 08:30, "claudio procesi" procesi@mat.uniroma1.it wrote:
credo di averla mandata e non come allegato, comunque eccola di nuovo
MOZIONE SUI RICERCATORI E SULL’ATTUALE STATO DI AGITAZIONE.
La Conferenza dei Presidi delle Facoltà di Scienze e Tecnologie, riunitasi a Roma il 6 maggio 2010,
ribadisce l’importanza e il ruolo cruciale della ricerca scientifica e tecnologica per lo sviluppo e la crescita di una nazione, soprattutto in un periodo di crisi economica;
sottolinea che in Italia la ricerca scientifica ha luogo prevalentemente all’interno delle università e degli enti di ricerca pubblici;
ricorda l’alto livello internazionale mantenuto dalla ricerca italiana nonostante la continua e distruttiva diminuzione delle risorse e lo scarso ricambio di personale;
dichiara che non sarà possibile mantenere tale livello, in una situazione che nei fatti spinge i giovani brillanti ad andare all’estero (dove sono accolti con favore grazie all’ottima preparazione che l’Università italiana ancora offre nel campo scientifico) e compromette il vitale ricambio generazionale reso necessario dall’elevatissimo numero di pensionamenti di questi e dei prossimi anni;
ritiene che invece sia fondamentale per lo sviluppo e la competitività dell’Italia nel contesto internazionale un deciso, immediato e calibrato investimento di fondi e di personale nel campo della ricerca pubblica, correggendo la tendenza a concentrare le risorse residue sulla ricerca applicata e a impoverire così la ricerca fondamentale che sta all’origine di ogni progresso scientifico e tecnologico;
considera cruciale una distribuzione e razionalizzazione delle risorse basata sulla valutazione della qualità e del merito, incentivando in maniera significativa le realtà migliori;
segnala il ruolo fondamentale svolto dai ricercatori all’interno dell’università, in particolare nei settori scientifici di base, sia per le attività di ricerca sia per le attività didattiche ben oltre i loro compiti istituzionali, nello spirito del DM 544, soprattutto nelle lauree magistrali, con la progressiva crescita del numero degli insegnamenti affidati ai ricercatori, senza che – da molti anni – sia stato variato lo stato giuridico di questi, con l’esplicito riconoscimento per essi dei diritti e dei doveri dei docenti;
osserva che nelle Facoltà di Scienze molti ricercatori hanno un curriculum prestigioso, dei profili caratteristici non di giovani leve in formazione, ma di scienziati affermati a livello internazionale, senza aver avuto le corrispondenti occasioni di progressione nella carriera, determinando così un forte sentimento di sconforto nella categoria che si vede da anni precluse legittime aspettative di carriera, necessarie anche per un corretto equilibrio del settore;
avvisa che una mancata soluzione dei gravi problemi segnalati mette seriamente a rischio settori della ricerca e corsi di laurea fondamentali per qualsiasi nazione, quali per esempio Biologia, Chimica, Fisica, Informatica, Matematica e Scienze della Terra e rischia di mettere in pericolo – in molte sedi – lo svolgimento della didattica e l’avvio di molti corsi di laurea;
richiede quindi un intervento urgente da parte del Governo e del Parlamento, tramite il disegno di legge 1905 attualmente in discussione (che può essere oggetto di significativi ed efficaci emendamenti) o mediante altri strumenti legislativi di urgenza, in modo da incidere nel merito dell’organizzazione e del finanziamento dell’università per sostenere la ricerca e la didattica di qualità, cruciali per lo sviluppo dell’Italia, per garantire un reale diritto allo studio attraverso strumenti che considerino sia il merito sia le condizioni reddituali degli studenti, assicurando in tal modo all’università la funzione di veicolo per la mobilità sociale e – in sintesi – per rendere il sistema universitario italiano più efficiente, vitale e capace di riconoscere e promuovere con efficacia e tempestività il merito individuale.
La Conferenza esprime solidarietà per le manifestazioni delle ricercatrici e dei ricercatori delle università italiane, che in molte sedi hanno trovato l’adesione dei Consigli di Facoltà e dei Senati Accademici, riconoscendo il ruolo essenziale svolto dalla maggior parte di loro nello sviluppo della ricerca e nella didattica universitaria, ritenendo urgente una revisione dello stato giuridico dei ricercatori, che offra – nell’approssimarsi della data in cui andranno ad esaurimento le figure dei ricercatori a tempo indeterminato - adeguate opportunità di carriera con selezione basata sul merito.
In particolare, la Conferenza chiede:
l’eliminazione dei tagli indifferenziati al finanziamento degli atenei, che sta portando al collasso tutto il sistema indipendentemente dalla qualità del lavoro svolto; l’abolizione del taglio al turn-over introdotto con la legge 133/08, che impedisce l’uso delle risorse liberate con i pensionamenti per l’assunzione di nuovo personale, rendendo estremamente difficile il mantenimento della ricerca e della didattica in settori cruciali come quelli già ricordati; la revisione del comma 3 dell'art. 1 del decreto legge 180/08 che vincola la somma riutilizzabile delle cessazioni per una quota non inferiore al 60% all’assunzione di ricercatori a tempo determinato e indeterminato, prevedendo invece che le Università siano più libere di programmare il proprio sviluppo; l’uso sistematico della valutazione della qualità della ricerca e della didattica come metodo prevalente per la distribuzione delle risorse; la previsione fin da subito un flusso di risorse costante che permetta il bando nei prossimi sei anni, a ritmi certi, di un numero significativo di posti da ricercatore (in modo da poter inserire forze nuove e giovani nel sistema) e di posti di associato, in modo da permettere il passaggio di ruolo agli attuali ricercatori meritevoli (va ricordato che passaggi anche numerosi
- senza ricostruzione di carriera, ma con l’integrazione dell’assegno
aggiuntivo - dei ricercatori al ruolo di docenti di seconda fascia non impegnerebbe significative risorse economiche); che la nuova figura di ricercatore a tempo determinato sia davvero una tenure-track, e che quindi siano previsti espliciti meccanismi che assicurino la prosecuzione della carriera ai migliori fra i ricercatori a tempo determinato e percorsi di uscita ragionevoli a coloro che (avuto il secondo contratto triennale) non riuscissero a ottenere una posizione di professore associato; che vi sia una completa equiparazione di diritti e doveri fra gli attuali ricercatori a tempo indeterminato e i nuovi ricercatori a tempo determinato, ricordando poi che il compito principale dei ricercatori è la ricerca, non la didattica. In caso di mancato accoglimento di queste richieste, i Presidi delle Facoltà di Scienze e Tecnologie ricordano che – a causa del combinato effetto di diverse recenti disposizioni e della motivata protesta dei ricercatori, che possono rifiutare di svolgere compiti didattici non obbligatori - non sarà possibile garantire la sostenibilità delle offerte formative per il prossimo anno accademico in molti settori cruciali per il paese.
SHAPE * MERGEFORMAT
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PAGE Segreteria di Presidenza HYPERLINK "mailto:segreteria@con- scienze.it" segreteria@con-scienze.it - www.conscienze.eu Via dei Taurini 19, presso la sede del CNR - 00185 Roma tel. 06 4993 7551
PAGE 1 Conferenza nazionale permanente dei Presidi delle Facoltà di Scienze e Tecnologie www.conscienze.eu Sede Legale: Via dei Taurini 19, presso la sede del CNR - 00185 Roma - CF 97631050016 Segreteria: Dip. Chimica Nuovo Edificio, stanza 520, Univ. Sapienza,p.le Aldo Moro 5 - 00185 Roma Presidente: Tel. 335-1227029 – Uffici: 06-49913331 366-5333593
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On Jun 3, 2010, at 10:53 PM, Maurizio Tirassa wrote:
At 22:09 +0200 03.06.2010, claudio procesi wrote:
cari colleghi, alcuni di noi hanno preparato una possibile mozione da sottoporre alla adesione di tutti i professori associati ed ordinari, tramite il sito di Universitas Futura.
Intanto grazie. Ho un paio di commenti iniziali:
ADERISCONO
pienamente alla Mozione della Conferenza dei Presidi delle Facolta' di Scienze e Tecnologie del 20 Maggio 2010,
Aderisco sen'altro ma avrei bisogno di leggerla. Forse è circolata e me la sono persa. Qualcuno sarebbe p.f. così gentile da inviarmela? Personalmente, perché se non sbaglio il server non consente il transito di allegati. Grazie.
In ogni caso la mozione andrebbe o incorporata o allegata alla mozione.
la continua diversione di cospicue risorse pubbliche dalla ricerca e dalla formazione superiore verso enti di gradimento alla classe politica.
Qua è facile rispondere che questo governo, primo nella storia della Repubblica etc. sta tagliando enti e non creandone. Cambierei in una dizione tipo:
"...verso destinazioni ritenute capaci di raccogliere un maggior consenso politico immediato". Forse direi addirittura "consenso politico e clientelare", viste le cose tipo Protezione Civile, ma non so se possa apparire troppo polemico in modo controproducente..
Che sia doveroso portare all'attenzione dell'opinione pubblica la gravità della situazione delle Università e l'impossibilità per chi vi opera di svolgere adeguatamente la propria attività.
"...attività scientifica e didattica?"
- La indisponibilità a ricoprire i corsi lasciati scoperti dai
ricercatori.
Questo mi perplime per una ragione non di contenuto ma formale. I corsi non vengono "lasciati scoperti" dai ricercatori, perché gli affidamenti vengono ri-banditi anno per anno. Anche gli incarichi istituzionali, ovviamente, ma quelli almeno vengono assegnati: gli affidamenti vengono banditi e poi richiesti dagli interessati. Tecnicamente non ci sono corsi "lasciati scoperti".
Ciò detto, non ho una buona riformulazione da proporre.
Grazie davvero, ciao,
Maurizio Tirassa _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Prof. Claudio Procesi, Dipartimento di Matematica, G. Castelnuovo Università di Roma La Sapienza, piazzale A. Moro 00185, Roma, Italia
tel. 0039-06-49913212, fax 0039-06-44701007 http://www.mat.uniroma1.it/~procesi/
Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Prof. Piero Benedetti Department of Biology University of Padova Via U. Bassi 58/B Padova, PD 35131 Italy Phone: +39-049-8276289 Fax: +39-049-8276300 Cellular phone:+39-338-6310308
aderisco anch'io alla mozione
Edoardo Milotti
---------------------------------------------------------------------------- Edoardo Milotti
Address: Dipartimento di Fisica dell'Università di Trieste and I.N.F.N. - Sezione di Trieste Via Valerio, 2 I-34127 Trieste, Italy
e-mail: milotti@ts.infn.it phone: +39 040 558 3388 fax: +39 040 558 3350
http://www.ts.infn.it/~milotti/index.html ----------------------------------------------------------------------------
On 04/giu/2010, at 08.30, claudio procesi wrote:
credo di averla mandata e non come allegato, comunque eccola di nuovo
MOZIONE SUI RICERCATORI E SULL’ATTUALE STATO DI AGITAZIONE.
La Conferenza dei Presidi delle Facoltà di Scienze e Tecnologie, riunitasi a Roma il 6 maggio 2010,
ribadisce l’importanza e il ruolo cruciale della ricerca scientifica e tecnologica per lo sviluppo e la crescita di una nazione, soprattutto in un periodo di crisi economica;
sottolinea che in Italia la ricerca scientifica ha luogo prevalentemente all’interno delle università e degli enti di ricerca pubblici;
ricorda l’alto livello internazionale mantenuto dalla ricerca italiana nonostante la continua e distruttiva diminuzione delle risorse e lo scarso ricambio di personale;
dichiara che non sarà possibile mantenere tale livello, in una situazione che nei fatti spinge i giovani brillanti ad andare all’estero (dove sono accolti con favore grazie all’ottima preparazione che l’Università italiana ancora offre nel campo scientifico) e compromette il vitale ricambio generazionale reso necessario dall’elevatissimo numero di pensionamenti di questi e dei prossimi anni;
ritiene che invece sia fondamentale per lo sviluppo e la competitività dell’Italia nel contesto internazionale un deciso, immediato e calibrato investimento di fondi e di personale nel campo della ricerca pubblica, correggendo la tendenza a concentrare le risorse residue sulla ricerca applicata e a impoverire così la ricerca fondamentale che sta all’origine di ogni progresso scientifico e tecnologico;
considera cruciale una distribuzione e razionalizzazione delle risorse basata sulla valutazione della qualità e del merito, incentivando in maniera significativa le realtà migliori;
segnala il ruolo fondamentale svolto dai ricercatori all’interno dell’università, in particolare nei settori scientifici di base, sia per le attività di ricerca sia per le attività didattiche ben oltre i loro compiti istituzionali, nello spirito del DM 544, soprattutto nelle lauree magistrali, con la progressiva crescita del numero degli insegnamenti affidati ai ricercatori, senza che – da molti anni – sia stato variato lo stato giuridico di questi, con l’esplicito riconoscimento per essi dei diritti e dei doveri dei docenti;
osserva che nelle Facoltà di Scienze molti ricercatori hanno un curriculum prestigioso, dei profili caratteristici non di giovani leve in formazione, ma di scienziati affermati a livello internazionale, senza aver avuto le corrispondenti occasioni di progressione nella carriera, determinando così un forte sentimento di sconforto nella categoria che si vede da anni precluse legittime aspettative di carriera, necessarie anche per un corretto equilibrio del settore;
avvisa che una mancata soluzione dei gravi problemi segnalati mette seriamente a rischio settori della ricerca e corsi di laurea fondamentali per qualsiasi nazione, quali per esempio Biologia, Chimica, Fisica, Informatica, Matematica e Scienze della Terra e rischia di mettere in pericolo – in molte sedi – lo svolgimento della didattica e l’avvio di molti corsi di laurea;
richiede quindi un intervento urgente da parte del Governo e del Parlamento, tramite il disegno di legge 1905 attualmente in discussione (che può essere oggetto di significativi ed efficaci emendamenti) o mediante altri strumenti legislativi di urgenza, in modo da incidere nel merito dell’organizzazione e del finanziamento dell’università per sostenere la ricerca e la didattica di qualità, cruciali per lo sviluppo dell’Italia, per garantire un reale diritto allo studio attraverso strumenti che considerino sia il merito sia le condizioni reddituali degli studenti, assicurando in tal modo all’università la funzione di veicolo per la mobilità sociale e – in sintesi – per rendere il sistema universitario italiano più efficiente, vitale e capace di riconoscere e promuovere con efficacia e tempestività il merito individuale.
La Conferenza esprime solidarietà per le manifestazioni delle ricercatrici e dei ricercatori delle università italiane, che in molte sedi hanno trovato l’adesione dei Consigli di Facoltà e dei Senati Accademici, riconoscendo il ruolo essenziale svolto dalla maggior parte di loro nello sviluppo della ricerca e nella didattica universitaria, ritenendo urgente una revisione dello stato giuridico dei ricercatori, che offra – nell’approssimarsi della data in cui andranno ad esaurimento le figure dei ricercatori a tempo indeterminato - adeguate opportunità di carriera con selezione basata sul merito.
In particolare, la Conferenza chiede:
l’eliminazione dei tagli indifferenziati al finanziamento degli atenei, che sta portando al collasso tutto il sistema indipendentemente dalla qualità del lavoro svolto; l’abolizione del taglio al turn-over introdotto con la legge 133/08, che impedisce l’uso delle risorse liberate con i pensionamenti per l’assunzione di nuovo personale, rendendo estremamente difficile il mantenimento della ricerca e della didattica in settori cruciali come quelli già ricordati; la revisione del comma 3 dell'art. 1 del decreto legge 180/08 che vincola la somma riutilizzabile delle cessazioni per una quota non inferiore al 60% all’assunzione di ricercatori a tempo determinato e indeterminato, prevedendo invece che le Università siano più libere di programmare il proprio sviluppo; l’uso sistematico della valutazione della qualità della ricerca e della didattica come metodo prevalente per la distribuzione delle risorse; la previsione fin da subito un flusso di risorse costante che permetta il bando nei prossimi sei anni, a ritmi certi, di un numero significativo di posti da ricercatore (in modo da poter inserire forze nuove e giovani nel sistema) e di posti di associato, in modo da permettere il passaggio di ruolo agli attuali ricercatori meritevoli (va ricordato che passaggi anche numerosi - senza ricostruzione di carriera, ma con l’integrazione dell’assegno aggiuntivo - dei ricercatori al ruolo di docenti di seconda fascia non impegnerebbe significative risorse economiche); che la nuova figura di ricercatore a tempo determinato sia davvero una tenure-track, e che quindi siano previsti espliciti meccanismi che assicurino la prosecuzione della carriera ai migliori fra i ricercatori a tempo determinato e percorsi di uscita ragionevoli a coloro che (avuto il secondo contratto triennale) non riuscissero a ottenere una posizione di professore associato; che vi sia una completa equiparazione di diritti e doveri fra gli attuali ricercatori a tempo indeterminato e i nuovi ricercatori a tempo determinato, ricordando poi che il compito principale dei ricercatori è la ricerca, non la didattica. In caso di mancato accoglimento di queste richieste, i Presidi delle Facoltà di Scienze e Tecnologie ricordano che – a causa del combinato effetto di diverse recenti disposizioni e della motivata protesta dei ricercatori, che possono rifiutare di svolgere compiti didattici non obbligatori - non sarà possibile garantire la sostenibilità delle offerte formative per il prossimo anno accademico in molti settori cruciali per il paese.
SHAPE * MERGEFORMAT
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PAGE Segreteria di Presidenza HYPERLINK "mailto:segreteria@con-scienze.it" segreteria@con-scienze.it - www.conscienze.eu Via dei Taurini 19, presso la sede del CNR - 00185 Roma tel. 06 4993 7551
PAGE 1 Conferenza nazionale permanente dei Presidi delle Facoltà di Scienze e Tecnologie www.conscienze.eu Sede Legale: Via dei Taurini 19, presso la sede del CNR - 00185 Roma - CF 97631050016 Segreteria: Dip. Chimica Nuovo Edificio, stanza 520, Univ. Sapienza,p.le Aldo Moro 5 - 00185 Roma Presidente: Tel. 335-1227029 – Uffici: 06-49913331 366-5333593
PAGE 1
On Jun 3, 2010, at 10:53 PM, Maurizio Tirassa wrote:
At 22:09 +0200 03.06.2010, claudio procesi wrote:
cari colleghi, alcuni di noi hanno preparato una possibile mozione da sottoporre alla adesione di tutti i professori associati ed ordinari, tramite il sito di Universitas Futura.
Intanto grazie. Ho un paio di commenti iniziali:
ADERISCONO
pienamente alla Mozione della Conferenza dei Presidi delle Facolta' di Scienze e Tecnologie del 20 Maggio 2010,
Aderisco sen'altro ma avrei bisogno di leggerla. Forse è circolata e me la sono persa. Qualcuno sarebbe p.f. così gentile da inviarmela? Personalmente, perché se non sbaglio il server non consente il transito di allegati. Grazie.
In ogni caso la mozione andrebbe o incorporata o allegata alla mozione.
la continua diversione di cospicue risorse pubbliche dalla ricerca e dalla formazione superiore verso enti di gradimento alla classe politica.
Qua è facile rispondere che questo governo, primo nella storia della Repubblica etc. sta tagliando enti e non creandone. Cambierei in una dizione tipo:
"...verso destinazioni ritenute capaci di raccogliere un maggior consenso politico immediato". Forse direi addirittura "consenso politico e clientelare", viste le cose tipo Protezione Civile, ma non so se possa apparire troppo polemico in modo controproducente..
Che sia doveroso portare all'attenzione dell'opinione pubblica la gravità della situazione delle Università e l'impossibilità per chi vi opera di svolgere adeguatamente la propria attività.
"...attività scientifica e didattica?"
- La indisponibilità a ricoprire i corsi lasciati scoperti dai ricercatori.
Questo mi perplime per una ragione non di contenuto ma formale. I corsi non vengono "lasciati scoperti" dai ricercatori, perché gli affidamenti vengono ri-banditi anno per anno. Anche gli incarichi istituzionali, ovviamente, ma quelli almeno vengono assegnati: gli affidamenti vengono banditi e poi richiesti dagli interessati. Tecnicamente non ci sono corsi "lasciati scoperti".
Ciò detto, non ho una buona riformulazione da proporre.
Grazie davvero, ciao,
Maurizio Tirassa _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Prof. Claudio Procesi, Dipartimento di Matematica, G. Castelnuovo Università di Roma La Sapienza, piazzale A. Moro 00185, Roma, Italia
tel. 0039-06-49913212, fax 0039-06-44701007 http://www.mat.uniroma1.it/~procesi/
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Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Aderisco alla mozione.
Fabio Gavarini
======================================================================== Fabio Gavarini - Associate Professor of Algebra Universita` di Roma "Tor Vergata" - Department of Mathematics via della ricerca scientifica 1, I-00133 Roma - ITALY tel.: ++39.0672594606 - fax: ++39.0672594699 http://www.mat.uniroma2.it/~gavarini/page-web.html ========================================================================
On Fri, 4 Jun 2010, claudio procesi wrote:
credo di averla mandata e non come allegato, comunque eccola di nuovo
MOZIONE SUI RICERCATORI E SULL’ATTUALE STATO DI AGITAZIONE.
La Conferenza dei Presidi delle Facoltà di Scienze e Tecnologie, riunitasi a Roma il 6 maggio 2010,
ribadisce l’importanza e il ruolo cruciale della ricerca scientifica e tecnologica per lo sviluppo e la crescita di una nazione, soprattutto in un periodo di crisi economica;
sottolinea che in Italia la ricerca scientifica ha luogo prevalentemente all’interno delle università e degli enti di ricerca pubblici;
ricorda l’alto livello internazionale mantenuto dalla ricerca italiana nonostante la continua e distruttiva diminuzione delle risorse e lo scarso ricambio di personale;
dichiara che non sarà possibile mantenere tale livello, in una situazione che nei fatti spinge i giovani brillanti ad andare all’estero (dove sono accolti con favore grazie all’ottima preparazione che l’Università italiana ancora offre nel campo scientifico) e compromette il vitale ricambio generazionale reso necessario dall’elevatissimo numero di pensionamenti di questi e dei prossimi anni;
ritiene che invece sia fondamentale per lo sviluppo e la competitività dell’Italia nel contesto internazionale un deciso, immediato e calibrato investimento di fondi e di personale nel campo della ricerca pubblica, correggendo la tendenza a concentrare le risorse residue sulla ricerca applicata e a impoverire così la ricerca fondamentale che sta all’origine di ogni progresso scientifico e tecnologico;
considera cruciale una distribuzione e razionalizzazione delle risorse basata sulla valutazione della qualità e del merito, incentivando in maniera significativa le realtà migliori;
segnala il ruolo fondamentale svolto dai ricercatori all’interno dell’università, in particolare nei settori scientifici di base, sia per le attività di ricerca sia per le attività didattiche ben oltre i loro compiti istituzionali, nello spirito del DM 544, soprattutto nelle lauree magistrali, con la progressiva crescita del numero degli insegnamenti affidati ai ricercatori, senza che – da molti anni – sia stato variato lo stato giuridico di questi, con l’esplicito riconoscimento per essi dei diritti e dei doveri dei docenti;
osserva che nelle Facoltà di Scienze molti ricercatori hanno un curriculum prestigioso, dei profili caratteristici non di giovani leve in formazione, ma di scienziati affermati a livello internazionale, senza aver avuto le corrispondenti occasioni di progressione nella carriera, determinando così un forte sentimento di sconforto nella categoria che si vede da anni precluse legittime aspettative di carriera, necessarie anche per un corretto equilibrio del settore;
avvisa che una mancata soluzione dei gravi problemi segnalati mette seriamente a rischio settori della ricerca e corsi di laurea fondamentali per qualsiasi nazione, quali per esempio Biologia, Chimica, Fisica, Informatica, Matematica e Scienze della Terra e rischia di mettere in pericolo – in molte sedi – lo svolgimento della didattica e l’avvio di molti corsi di laurea;
richiede quindi un intervento urgente da parte del Governo e del Parlamento, tramite il disegno di legge 1905 attualmente in discussione (che può essere oggetto di significativi ed efficaci emendamenti) o mediante altri strumenti legislativi di urgenza, in modo da incidere nel merito dell’organizzazione e del finanziamento dell’università per sostenere la ricerca e la didattica di qualità, cruciali per lo sviluppo dell’Italia, per garantire un reale diritto allo studio attraverso strumenti che considerino sia il merito sia le condizioni reddituali degli studenti, assicurando in tal modo all’università la funzione di veicolo per la mobilità sociale e – in sintesi – per rendere il sistema universitario italiano più efficiente, vitale e capace di riconoscere e promuovere con efficacia e tempestività il merito individuale.
La Conferenza esprime solidarietà per le manifestazioni delle ricercatrici e dei ricercatori delle università italiane, che in molte sedi hanno trovato l’adesione dei Consigli di Facoltà e dei Senati Accademici, riconoscendo il ruolo essenziale svolto dalla maggior parte di loro nello sviluppo della ricerca e nella didattica universitaria, ritenendo urgente una revisione dello stato giuridico dei ricercatori, che offra – nell’approssimarsi della data in cui andranno ad esaurimento le figure dei ricercatori a tempo indeterminato - adeguate opportunità di carriera con selezione basata sul merito.
In particolare, la Conferenza chiede:
l’eliminazione dei tagli indifferenziati al finanziamento degli atenei, che sta portando al collasso tutto il sistema indipendentemente dalla qualità del lavoro svolto; l’abolizione del taglio al turn-over introdotto con la legge 133/08, che impedisce l’uso delle risorse liberate con i pensionamenti per l’assunzione di nuovo personale, rendendo estremamente difficile il mantenimento della ricerca e della didattica in settori cruciali come quelli già ricordati; la revisione del comma 3 dell'art. 1 del decreto legge 180/08 che vincola la somma riutilizzabile delle cessazioni per una quota non inferiore al 60% all’assunzione di ricercatori a tempo determinato e indeterminato, prevedendo invece che le Università siano più libere di programmare il proprio sviluppo; l’uso sistematico della valutazione della qualità della ricerca e della didattica come metodo prevalente per la distribuzione delle risorse; la previsione fin da subito un flusso di risorse costante che permetta il bando nei prossimi sei anni, a ritmi certi, di un numero significativo di posti da ricercatore (in modo da poter inserire forze nuove e giovani nel sistema) e di posti di associato, in modo da permettere il passaggio di ruolo agli attuali ricercatori meritevoli (va ricordato che passaggi anche numerosi - senza ricostruzione di carriera, ma con l’integrazione dell’assegno aggiuntivo - dei ricercatori al ruolo di docenti di seconda fascia non impegnerebbe significative risorse economiche); che la nuova figura di ricercatore a tempo determinato sia davvero una tenure-track, e che quindi siano previsti espliciti meccanismi che assicurino la prosecuzione della carriera ai migliori fra i ricercatori a tempo determinato e percorsi di uscita ragionevoli a coloro che (avuto il secondo contratto triennale) non riuscissero a ottenere una posizione di professore associato; che vi sia una completa equiparazione di diritti e doveri fra gli attuali ricercatori a tempo indeterminato e i nuovi ricercatori a tempo determinato, ricordando poi che il compito principale dei ricercatori è la ricerca, non la didattica. In caso di mancato accoglimento di queste richieste, i Presidi delle Facoltà di Scienze e Tecnologie ricordano che – a causa del combinato effetto di diverse recenti disposizioni e della motivata protesta dei ricercatori, che possono rifiutare di svolgere compiti didattici non obbligatori - non sarà possibile garantire la sostenibilità delle offerte formative per il prossimo anno accademico in molti settori cruciali per il paese.
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PAGE 1
On Jun 3, 2010, at 10:53 PM, Maurizio Tirassa wrote:
At 22:09 +0200 03.06.2010, claudio procesi wrote:
cari colleghi, alcuni di noi hanno preparato una possibile mozione da sottoporre alla adesione di tutti i professori associati ed ordinari, tramite il sito di Universitas Futura.
Intanto grazie. Ho un paio di commenti iniziali:
ADERISCONO
pienamente alla Mozione della Conferenza dei Presidi delle Facolta' di Scienze e Tecnologie del 20 Maggio 2010,
Aderisco sen'altro ma avrei bisogno di leggerla. Forse è circolata e me la sono persa. Qualcuno sarebbe p.f. così gentile da inviarmela? Personalmente, perché se non sbaglio il server non consente il transito di allegati. Grazie.
In ogni caso la mozione andrebbe o incorporata o allegata alla mozione.
la continua diversione di cospicue risorse pubbliche dalla ricerca e dalla formazione superiore verso enti di gradimento alla classe politica.
Qua è facile rispondere che questo governo, primo nella storia della Repubblica etc. sta tagliando enti e non creandone. Cambierei in una dizione tipo:
"...verso destinazioni ritenute capaci di raccogliere un maggior consenso politico immediato". Forse direi addirittura "consenso politico e clientelare", viste le cose tipo Protezione Civile, ma non so se possa apparire troppo polemico in modo controproducente..
Che sia doveroso portare all'attenzione dell'opinione pubblica la gravità della situazione delle Università e l'impossibilità per chi vi opera di svolgere adeguatamente la propria attività.
"...attività scientifica e didattica?"
- La indisponibilità a ricoprire i corsi lasciati scoperti dai ricercatori.
Questo mi perplime per una ragione non di contenuto ma formale. I corsi non vengono "lasciati scoperti" dai ricercatori, perché gli affidamenti vengono ri-banditi anno per anno. Anche gli incarichi istituzionali, ovviamente, ma quelli almeno vengono assegnati: gli affidamenti vengono banditi e poi richiesti dagli interessati. Tecnicamente non ci sono corsi "lasciati scoperti".
Ciò detto, non ho una buona riformulazione da proporre.
Grazie davvero, ciao,
Maurizio Tirassa _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Prof. Claudio Procesi, Dipartimento di Matematica, G. Castelnuovo Università di Roma La Sapienza, piazzale A. Moro 00185, Roma, Italia
tel. 0039-06-49913212, fax 0039-06-44701007 http://www.mat.uniroma1.it/~procesi/
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Aderisco alla mozione,
Franco Gori - Università di Firenze
At 08.30 04/06/2010, you wrote:
credo di averla mandata e non come allegato, comunque eccola di nuovo
MOZIONE SUI RICERCATORI E SULLATTUALE STATO DI AGITAZIONE.
La Conferenza dei Presidi delle Facoltà di Scienze e Tecnologie, riunitasi a Roma il 6 maggio 2010,
ribadisce limportanza e il ruolo cruciale della ricerca scientifica e tecnologica per lo sviluppo e la crescita di una nazione, soprattutto in un periodo di crisi economica;
sottolinea che in Italia la ricerca scientifica ha luogo prevalentemente allinterno delle università e degli enti di ricerca pubblici;
ricorda lalto livello internazionale mantenuto dalla ricerca italiana nonostante la continua e distruttiva diminuzione delle risorse e lo scarso ricambio di personale;
dichiara che non sarà possibile mantenere tale livello, in una situazione che nei fatti spinge i giovani brillanti ad andare allestero (dove sono accolti con favore grazie allottima preparazione che lUniversità italiana ancora offre nel campo scientifico) e compromette il vitale ricambio generazionale reso necessario dallelevatissimo numero di pensionamenti di questi e dei prossimi anni;
ritiene che invece sia fondamentale per lo sviluppo e la competitività dellItalia nel contesto internazionale un deciso, immediato e calibrato investimento di fondi e di personale nel campo della ricerca pubblica, correggendo la tendenza a concentrare le risorse residue sulla ricerca applicata e a impoverire così la ricerca fondamentale che sta allorigine di ogni progresso scientifico e tecnologico;
considera cruciale una distribuzione e razionalizzazione delle risorse basata sulla valutazione della qualità e del merito, incentivando in maniera significativa le realtà migliori;
segnala il ruolo fondamentale svolto dai ricercatori allinterno delluniversità, in particolare nei settori scientifici di base, sia per le attività di ricerca sia per le attività didattiche ben oltre i loro compiti istituzionali, nello spirito del DM 544, soprattutto nelle lauree magistrali, con la progressiva crescita del numero degli insegnamenti affidati ai ricercatori, senza che da molti anni sia stato variato lo stato giuridico di questi, con lesplicito riconoscimento per essi dei diritti e dei doveri dei docenti;
osserva che nelle Facoltà di Scienze molti ricercatori hanno un curriculum prestigioso, dei profili caratteristici non di giovani leve in formazione, ma di scienziati affermati a livello internazionale, senza aver avuto le corrispondenti occasioni di progressione nella carriera, determinando così un forte sentimento di sconforto nella categoria che si vede da anni precluse legittime aspettative di carriera, necessarie anche per un corretto equilibrio del settore;
avvisa che una mancata soluzione dei gravi problemi segnalati mette seriamente a rischio settori della ricerca e corsi di laurea fondamentali per qualsiasi nazione, quali per esempio Biologia, Chimica, Fisica, Informatica, Matematica e Scienze della Terra e rischia di mettere in pericolo in molte sedi lo svolgimento della didattica e lavvio di molti corsi di laurea;
richiede quindi un intervento urgente da parte del Governo e del Parlamento, tramite il disegno di legge 1905 attualmente in discussione (che può essere oggetto di significativi ed efficaci emendamenti) o mediante altri strumenti legislativi di urgenza, in modo da incidere nel merito dellorganizzazione e del finanziamento delluniversità per sostenere la ricerca e la didattica di qualità, cruciali per lo sviluppo dellItalia, per garantire un reale diritto allo studio attraverso strumenti che considerino sia il merito sia le condizioni reddituali degli studenti, assicurando in tal modo alluniversità la funzione di veicolo per la mobilità sociale e in sintesi per rendere il sistema universitario italiano più efficiente, vitale e capace di riconoscere e promuovere con efficacia e tempestività il merito individuale.
La Conferenza esprime solidarietà per le manifestazioni delle ricercatrici e dei ricercatori delle università italiane, che in molte sedi hanno trovato ladesione dei Consigli di Facoltà e dei Senati Accademici, riconoscendo il ruolo essenziale svolto dalla maggior parte di loro nello sviluppo della ricerca e nella didattica universitaria, ritenendo urgente una revisione dello stato giuridico dei ricercatori, che offra nellapprossimarsi della data in cui andranno ad esaurimento le figure dei ricercatori a tempo indeterminato - adeguate opportunità di carriera con selezione basata sul merito.
In particolare, la Conferenza chiede:
leliminazione dei tagli indifferenziati al finanziamento degli atenei, che sta portando al collasso tutto il sistema indipendentemente dalla qualità del lavoro svolto; labolizione del taglio al turn-over introdotto con la legge 133/08, che impedisce luso delle risorse liberate con i pensionamenti per lassunzione di nuovo personale, rendendo estremamente difficile il mantenimento della ricerca e della didattica in settori cruciali come quelli già ricordati; la revisione del comma 3 dell'art. 1 del decreto legge 180/08 che vincola la somma riutilizzabile delle cessazioni per una quota non inferiore al 60% allassunzione di ricercatori a tempo determinato e indeterminato, prevedendo invece che le Università siano più libere di programmare il proprio sviluppo; luso sistematico della valutazione della qualità della ricerca e della didattica come metodo prevalente per la distribuzione delle risorse; la previsione fin da subito un flusso di risorse costante che permetta il bando nei prossimi sei anni, a ritmi certi, di un numero significativo di posti da ricercatore (in modo da poter inserire forze nuove e giovani nel sistema) e di posti di associato, in modo da permettere il passaggio di ruolo agli attuali ricercatori meritevoli (va ricordato che passaggi anche numerosi - senza ricostruzione di carriera, ma con lintegrazione dellassegno aggiuntivo - dei ricercatori al ruolo di docenti di seconda fascia non impegnerebbe significative risorse economiche); che la nuova figura di ricercatore a tempo determinato sia davvero una tenure-track, e che quindi siano previsti espliciti meccanismi che assicurino la prosecuzione della carriera ai migliori fra i ricercatori a tempo determinato e percorsi di uscita ragionevoli a coloro che (avuto il secondo contratto triennale) non riuscissero a ottenere una posizione di professore associato; che vi sia una completa equiparazione di diritti e doveri fra gli attuali ricercatori a tempo indeterminato e i nuovi ricercatori a tempo determinato, ricordando poi che il compito principale dei ricercatori è la ricerca, non la didattica. In caso di mancato accoglimento di queste richieste, i Presidi delle Facoltà di Scienze e Tecnologie ricordano che a causa del combinato effetto di diverse recenti disposizioni e della motivata protesta dei ricercatori, che possono rifiutare di svolgere compiti didattici non obbligatori - non sarà possibile garantire la sostenibilità delle offerte formative per il prossimo anno accademico in molti settori cruciali per il paese.
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PAGE Segreteria di Presidenza HYPERLINK "mailto:segreteria@con-scienze.it" segreteria@con-scienze.it - www.conscienze.eu Via dei Taurini 19, presso la sede del CNR - 00185 Roma tel. 06 4993 7551
PAGE 1 Conferenza nazionale permanente dei Presidi delle Facoltà di Scienze e Tecnologie www.conscienze.eu Sede Legale: Via dei Taurini 19, presso la sede del CNR - 00185 Roma - CF 97631050016
Segreteria: Dip. Chimica Nuovo Edificio, stanza 520, Univ. Sapienza,p.le Aldo Moro 5 - 00185 Roma Presidente: Tel. 335-1227029 Uffici: 06-49913331 366-5333593
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On Jun 3, 2010, at 10:53 PM, Maurizio Tirassa wrote:
At 22:09 +0200 03.06.2010, claudio procesi wrote:
cari colleghi, alcuni di noi hanno preparato una possibile mozione da sottoporre alla adesione di tutti i professori associati ed ordinari, tramite il sito di Universitas Futura.
Intanto grazie. Ho un paio di commenti iniziali:
ADERISCONO
pienamente alla Mozione della Conferenza dei Presidi delle Facolta' di Scienze e Tecnologie del 20 Maggio 2010,
Aderisco sen'altro ma avrei bisogno di leggerla. Forse è circolata e me la sono persa. Qualcuno sarebbe p.f. così gentile da inviarmela? Personalmente, perché se non sbaglio il server non consente il transito di allegati. Grazie.
In ogni caso la mozione andrebbe o incorporata o allegata alla mozione.
la continua diversione di cospicue risorse pubbliche dalla ricerca e dalla formazione superiore verso enti di gradimento alla classe politica.
Qua è facile rispondere che questo governo, primo nella storia della Repubblica etc. sta tagliando enti e non creandone. Cambierei in una dizione tipo:
"...verso destinazioni ritenute capaci di raccogliere un maggior consenso politico immediato". Forse direi addirittura "consenso politico e clientelare", viste le cose tipo Protezione Civile, ma non so se possa apparire troppo polemico in modo controproducente..
Che sia doveroso portare all'attenzione dell'opinione pubblica la gravità della situazione delle Università e l'impossibilità per chi vi opera di svolgere adeguatamente la propria attività.
"...attività scientifica e didattica?"
- La indisponibilità a ricoprire i corsi
lasciati scoperti dai ricercatori.
Questo mi perplime per una ragione non di contenuto ma formale. I corsi non vengono "lasciati scoperti" dai ricercatori, perché gli affidamenti vengono ri-banditi anno per anno. Anche gli incarichi istituzionali, ovviamente, ma quelli almeno vengono assegnati: gli affidamenti vengono banditi e poi richiesti dagli interessati. Tecnicamente non ci sono corsi "lasciati scoperti".
Ciò detto, non ho una buona riformulazione da proporre.
Grazie davvero, ciao,
Maurizio Tirassa _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o
cambiare le proprie impostazioni:
https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la
petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Prof. Claudio Procesi, Dipartimento di Matematica, G. Castelnuovo Università di Roma La Sapienza, piazzale A. Moro 00185, Roma, Italia
tel. 0039-06-49913212, fax 0039-06-44701007 http://www.mat.uniroma1.it/~procesi/
Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Adersico alla mozione paolo gerola
Il giorno 04/giu/2010, alle ore 08.30, claudio procesi ha scritto:
credo di averla mandata e non come allegato, comunque eccola di nuovo
MOZIONE SUI RICERCATORI E SULL’ATTUALE STATO DI AGITAZIONE.
La Conferenza dei Presidi delle Facoltà di Scienze e Tecnologie, riunitasi a Roma il 6 maggio 2010,
ribadisce l’importanza e il ruolo cruciale della ricerca scientifica e tecnologica per lo sviluppo e la crescita di una nazione, soprattutto in un periodo di crisi economica;
sottolinea che in Italia la ricerca scientifica ha luogo prevalentemente all’interno delle università e degli enti di ricerca pubblici;
ricorda l’alto livello internazionale mantenuto dalla ricerca italiana nonostante la continua e distruttiva diminuzione delle risorse e lo scarso ricambio di personale;
dichiara che non sarà possibile mantenere tale livello, in una situazione che nei fatti spinge i giovani brillanti ad andare all’estero (dove sono accolti con favore grazie all’ottima preparazione che l’Università italiana ancora offre nel campo scientifico) e compromette il vitale ricambio generazionale reso necessario dall’elevatissimo numero di pensionamenti di questi e dei prossimi anni;
ritiene che invece sia fondamentale per lo sviluppo e la competitività dell’Italia nel contesto internazionale un deciso, immediato e calibrato investimento di fondi e di personale nel campo della ricerca pubblica, correggendo la tendenza a concentrare le risorse residue sulla ricerca applicata e a impoverire così la ricerca fondamentale che sta all’origine di ogni progresso scientifico e tecnologico;
considera cruciale una distribuzione e razionalizzazione delle risorse basata sulla valutazione della qualità e del merito, incentivando in maniera significativa le realtà migliori;
segnala il ruolo fondamentale svolto dai ricercatori all’interno dell’università, in particolare nei settori scientifici di base, sia per le attività di ricerca sia per le attività didattiche ben oltre i loro compiti istituzionali, nello spirito del DM 544, soprattutto nelle lauree magistrali, con la progressiva crescita del numero degli insegnamenti affidati ai ricercatori, senza che – da molti anni – sia stato variato lo stato giuridico di questi, con l’esplicito riconoscimento per essi dei diritti e dei doveri dei docenti;
osserva che nelle Facoltà di Scienze molti ricercatori hanno un curriculum prestigioso, dei profili caratteristici non di giovani leve in formazione, ma di scienziati affermati a livello internazionale, senza aver avuto le corrispondenti occasioni di progressione nella carriera, determinando così un forte sentimento di sconforto nella categoria che si vede da anni precluse legittime aspettative di carriera, necessarie anche per un corretto equilibrio del settore;
avvisa che una mancata soluzione dei gravi problemi segnalati mette seriamente a rischio settori della ricerca e corsi di laurea fondamentali per qualsiasi nazione, quali per esempio Biologia, Chimica, Fisica, Informatica, Matematica e Scienze della Terra e rischia di mettere in pericolo – in molte sedi – lo svolgimento della didattica e l’avvio di molti corsi di laurea;
richiede quindi un intervento urgente da parte del Governo e del Parlamento, tramite il disegno di legge 1905 attualmente in discussione (che può essere oggetto di significativi ed efficaci emendamenti) o mediante altri strumenti legislativi di urgenza, in modo da incidere nel merito dell’organizzazione e del finanziamento dell’università per sostenere la ricerca e la didattica di qualità, cruciali per lo sviluppo dell’Italia, per garantire un reale diritto allo studio attraverso strumenti che considerino sia il merito sia le condizioni reddituali degli studenti, assicurando in tal modo all’università la funzione di veicolo per la mobilità sociale e – in sintesi – per rendere il sistema universitario italiano più efficiente, vitale e capace di riconoscere e promuovere con efficacia e tempestività il merito individuale.
La Conferenza esprime solidarietà per le manifestazioni delle ricercatrici e dei ricercatori delle università italiane, che in molte sedi hanno trovato l’adesione dei Consigli di Facoltà e dei Senati Accademici, riconoscendo il ruolo essenziale svolto dalla maggior parte di loro nello sviluppo della ricerca e nella didattica universitaria, ritenendo urgente una revisione dello stato giuridico dei ricercatori, che offra – nell’approssimarsi della data in cui andranno ad esaurimento le figure dei ricercatori a tempo indeterminato - adeguate opportunità di carriera con selezione basata sul merito.
In particolare, la Conferenza chiede:
l’eliminazione dei tagli indifferenziati al finanziamento degli atenei, che sta portando al collasso tutto il sistema indipendentemente dalla qualità del lavoro svolto; l’abolizione del taglio al turn-over introdotto con la legge 133/08, che impedisce l’uso delle risorse liberate con i pensionamenti per l’assunzione di nuovo personale, rendendo estremamente difficile il mantenimento della ricerca e della didattica in settori cruciali come quelli già ricordati; la revisione del comma 3 dell'art. 1 del decreto legge 180/08 che vincola la somma riutilizzabile delle cessazioni per una quota non inferiore al 60% all’assunzione di ricercatori a tempo determinato e indeterminato, prevedendo invece che le Università siano più libere di programmare il proprio sviluppo; l’uso sistematico della valutazione della qualità della ricerca e della didattica come metodo prevalente per la distribuzione delle risorse; la previsione fin da subito un flusso di risorse costante che permetta il bando nei prossimi sei anni, a ritmi certi, di un numero significativo di posti da ricercatore (in modo da poter inserire forze nuove e giovani nel sistema) e di posti di associato, in modo da permettere il passaggio di ruolo agli attuali ricercatori meritevoli (va ricordato che passaggi anche numerosi - senza ricostruzione di carriera, ma con l’integrazione dell’assegno aggiuntivo - dei ricercatori al ruolo di docenti di seconda fascia non impegnerebbe significative risorse economiche); che la nuova figura di ricercatore a tempo determinato sia davvero una tenure-track, e che quindi siano previsti espliciti meccanismi che assicurino la prosecuzione della carriera ai migliori fra i ricercatori a tempo determinato e percorsi di uscita ragionevoli a coloro che (avuto il secondo contratto triennale) non riuscissero a ottenere una posizione di professore associato; che vi sia una completa equiparazione di diritti e doveri fra gli attuali ricercatori a tempo indeterminato e i nuovi ricercatori a tempo determinato, ricordando poi che il compito principale dei ricercatori è la ricerca, non la didattica. In caso di mancato accoglimento di queste richieste, i Presidi delle Facoltà di Scienze e Tecnologie ricordano che – a causa del combinato effetto di diverse recenti disposizioni e della motivata protesta dei ricercatori, che possono rifiutare di svolgere compiti didattici non obbligatori - non sarà possibile garantire la sostenibilità delle offerte formative per il prossimo anno accademico in molti settori cruciali per il paese.
SHAPE * MERGEFORMAT
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PAGE Segreteria di Presidenza HYPERLINK "mailto:segreteria@con-scienze.it" segreteria@con-scienze.it - www.conscienze.eu Via dei Taurini 19, presso la sede del CNR - 00185 Roma tel. 06 4993 7551
PAGE 1 Conferenza nazionale permanente dei Presidi delle Facoltà di Scienze e Tecnologie www.conscienze.eu Sede Legale: Via dei Taurini 19, presso la sede del CNR - 00185 Roma - CF 97631050016 Segreteria: Dip. Chimica Nuovo Edificio, stanza 520, Univ. Sapienza,p.le Aldo Moro 5 - 00185 Roma Presidente: Tel. 335-1227029 – Uffici: 06-49913331 366-5333593
PAGE 1
On Jun 3, 2010, at 10:53 PM, Maurizio Tirassa wrote:
At 22:09 +0200 03.06.2010, claudio procesi wrote:
cari colleghi, alcuni di noi hanno preparato una possibile mozione da sottoporre alla adesione di tutti i professori associati ed ordinari, tramite il sito di Universitas Futura.
Intanto grazie. Ho un paio di commenti iniziali:
ADERISCONO
pienamente alla Mozione della Conferenza dei Presidi delle Facolta' di Scienze e Tecnologie del 20 Maggio 2010,
Aderisco sen'altro ma avrei bisogno di leggerla. Forse è circolata e me la sono persa. Qualcuno sarebbe p.f. così gentile da inviarmela? Personalmente, perché se non sbaglio il server non consente il transito di allegati. Grazie.
In ogni caso la mozione andrebbe o incorporata o allegata alla mozione.
la continua diversione di cospicue risorse pubbliche dalla ricerca e dalla formazione superiore verso enti di gradimento alla classe politica.
Qua è facile rispondere che questo governo, primo nella storia della Repubblica etc. sta tagliando enti e non creandone. Cambierei in una dizione tipo:
"...verso destinazioni ritenute capaci di raccogliere un maggior consenso politico immediato". Forse direi addirittura "consenso politico e clientelare", viste le cose tipo Protezione Civile, ma non so se possa apparire troppo polemico in modo controproducente..
Che sia doveroso portare all'attenzione dell'opinione pubblica la gravità della situazione delle Università e l'impossibilità per chi vi opera di svolgere adeguatamente la propria attività.
"...attività scientifica e didattica?"
- La indisponibilità a ricoprire i corsi lasciati scoperti dai ricercatori.
Questo mi perplime per una ragione non di contenuto ma formale. I corsi non vengono "lasciati scoperti" dai ricercatori, perché gli affidamenti vengono ri-banditi anno per anno. Anche gli incarichi istituzionali, ovviamente, ma quelli almeno vengono assegnati: gli affidamenti vengono banditi e poi richiesti dagli interessati. Tecnicamente non ci sono corsi "lasciati scoperti".
Ciò detto, non ho una buona riformulazione da proporre.
Grazie davvero, ciao,
Maurizio Tirassa _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Prof. Claudio Procesi, Dipartimento di Matematica, G. Castelnuovo Università di Roma La Sapienza, piazzale A. Moro 00185, Roma, Italia
tel. 0039-06-49913212, fax 0039-06-44701007 http://www.mat.uniroma1.it/~procesi/
Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
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LA MOZIONE E` ONLINE
http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
alcuni nomi sono stati gia` inseriti. Altri che hanno aderito vengono mano mano inseriti.
MA SE NON AVETE ANCORA ADERITO E VOLETE FARLO FATELO ONLINE
naturalmente invitate i colleghi a farlo online
claudio
Aderisco alla mozione Piero Frediani Università di Firenze
On 3 Jun 2010 at 22:53, Maurizio Tirassa wrote:
At 22:09 +0200 03.06.2010, claudio procesi wrote:
cari colleghi, alcuni di noi hanno preparato una possibile mozione da sottoporre alla adesione di tutti i professori associati ed ordinari, tramite il sito di Universitas Futura.
Intanto grazie. Ho un paio di commenti iniziali:
ADERISCONO
pienamente alla Mozione della Conferenza dei Presidi delle Facolta' di Scienze e Tecnologie del 20 Maggio 2010,
Aderisco sen'altro ma avrei bisogno di leggerla. Forse è circolata e me la sono persa. Qualcuno sarebbe p.f. così gentile da inviarmela? Personalmente, perché se non sbaglio il server non consente il transito di allegati. Grazie.
In ogni caso la mozione andrebbe o incorporata o allegata alla mozione.
la continua diversione di cospicue risorse pubbliche dalla ricerca e dalla formazione superiore verso enti di gradimento alla classe politica.
Qua è facile rispondere che questo governo, primo nella storia della Repubblica etc. sta tagliando enti e non creandone. Cambierei in una dizione tipo:
"...verso destinazioni ritenute capaci di raccogliere un maggior consenso politico immediato". Forse direi addirittura "consenso politico e clientelare", viste le cose tipo Protezione Civile, ma non so se possa apparire troppo polemico in modo controproducente..
Che sia doveroso portare all'attenzione dell'opinione pubblica la gravità della situazione delle Università e l'impossibilità per chi vi opera di svolgere adeguatamente la propria attività.
"...attività scientifica e didattica?"
- La indisponibilità a ricoprire i corsi lasciati scoperti dai ricercatori.
Questo mi perplime per una ragione non di contenuto ma formale. I corsi non vengono "lasciati scoperti" dai ricercatori, perché gli affidamenti vengono ri-banditi anno per anno. Anche gli incarichi istituzionali, ovviamente, ma quelli almeno vengono assegnati: gli affidamenti vengono banditi e poi richiesti dagli interessati. Tecnicamente non ci sono corsi "lasciati scoperti".
Ciò detto, non ho una buona riformulazione da proporre.
Grazie davvero, ciao,
Maurizio Tirassa _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
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Piero Frediani ICVBC Director Via Madonna del Piano, 10 - 50019 Sesto Fiorentino (Italy) Phone 0555225480, Fax 0555225483, New Mobile 3357197748 piero.frediani@icvbc.cnr.it
Salve a tutti ! Sottoscrivo la mozione e sollecito istruzioni su come renderla operativa nei suoi effetti pratici. Vincenzo BELLINI Università di catania -------------------------------------------------- From: "Piero Frediani" piero.frediani@icvbc.cnr.it Sent: Friday, June 04, 2010 11:41 AM To: "Università e Ricerca" universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it Subject: Re: [Universitas_in_trasformazione] mozione
Aderisco alla mozione Piero Frediani Università di Firenze
On 3 Jun 2010 at 22:53, Maurizio Tirassa wrote:
At 22:09 +0200 03.06.2010, claudio procesi wrote:
cari colleghi, alcuni di noi hanno preparato una possibile mozione da sottoporre alla adesione di tutti i professori associati ed ordinari, tramite il sito di Universitas Futura.
Intanto grazie. Ho un paio di commenti iniziali:
ADERISCONO
pienamente alla Mozione della Conferenza dei Presidi delle Facolta' di Scienze e Tecnologie del 20 Maggio 2010,
Aderisco sen'altro ma avrei bisogno di leggerla. Forse è circolata e me la sono persa. Qualcuno sarebbe p.f. così gentile da inviarmela? Personalmente, perché se non sbaglio il server non consente il transito di allegati. Grazie.
In ogni caso la mozione andrebbe o incorporata o allegata alla mozione.
la continua diversione di cospicue risorse pubbliche dalla ricerca e dalla formazione superiore verso enti di gradimento alla classe politica.
Qua è facile rispondere che questo governo, primo nella storia della Repubblica etc. sta tagliando enti e non creandone. Cambierei in una dizione tipo:
"...verso destinazioni ritenute capaci di raccogliere un maggior consenso politico immediato". Forse direi addirittura "consenso politico e clientelare", viste le cose tipo Protezione Civile, ma non so se possa apparire troppo polemico in modo controproducente..
Che sia doveroso portare all'attenzione dell'opinione pubblica la gravità della situazione delle Università e l'impossibilità per chi vi opera di svolgere adeguatamente la propria attività.
"...attività scientifica e didattica?"
- La indisponibilità a ricoprire i corsi lasciati scoperti dai
ricercatori.
Questo mi perplime per una ragione non di contenuto ma formale. I corsi non vengono "lasciati scoperti" dai ricercatori, perché gli affidamenti vengono ri-banditi anno per anno. Anche gli incarichi istituzionali, ovviamente, ma quelli almeno vengono assegnati: gli affidamenti vengono banditi e poi richiesti dagli interessati. Tecnicamente non ci sono corsi "lasciati scoperti".
Ciò detto, non ho una buona riformulazione da proporre.
Grazie davvero, ciao,
Maurizio Tirassa _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
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Concordo pienamente LMigliorati. Roma Sapienza ----- Original Message ----- From: "Piero Frediani" piero.frediani@icvbc.cnr.it To: "Università e Ricerca" universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it Sent: Friday, June 04, 2010 11:41 AM Subject: Re: [Universitas_in_trasformazione] mozione
Aderisco alla mozione Piero Frediani Università di Firenze
On 3 Jun 2010 at 22:53, Maurizio Tirassa wrote:
At 22:09 +0200 03.06.2010, claudio procesi wrote:
cari colleghi, alcuni di noi hanno preparato una possibile mozione da sottoporre alla adesione di tutti i professori associati ed ordinari, tramite il sito di Universitas Futura.
Intanto grazie. Ho un paio di commenti iniziali:
ADERISCONO
pienamente alla Mozione della Conferenza dei Presidi delle Facolta' di Scienze e Tecnologie del 20 Maggio 2010,
Aderisco sen'altro ma avrei bisogno di leggerla. Forse è circolata e me la sono persa. Qualcuno sarebbe p.f. così gentile da inviarmela? Personalmente, perché se non sbaglio il server non consente il transito di allegati. Grazie.
In ogni caso la mozione andrebbe o incorporata o allegata alla mozione.
la continua diversione di cospicue risorse pubbliche dalla ricerca e dalla formazione superiore verso enti di gradimento alla classe politica.
Qua è facile rispondere che questo governo, primo nella storia della Repubblica etc. sta tagliando enti e non creandone. Cambierei in una dizione tipo:
"...verso destinazioni ritenute capaci di raccogliere un maggior consenso politico immediato". Forse direi addirittura "consenso politico e clientelare", viste le cose tipo Protezione Civile, ma non so se possa apparire troppo polemico in modo controproducente..
Che sia doveroso portare all'attenzione dell'opinione pubblica la gravità della situazione delle Università e l'impossibilità per chi vi opera di svolgere adeguatamente la propria attività.
"...attività scientifica e didattica?"
- La indisponibilità a ricoprire i corsi lasciati scoperti dai
ricercatori.
Questo mi perplime per una ragione non di contenuto ma formale. I corsi non vengono "lasciati scoperti" dai ricercatori, perché gli affidamenti vengono ri-banditi anno per anno. Anche gli incarichi istituzionali, ovviamente, ma quelli almeno vengono assegnati: gli affidamenti vengono banditi e poi richiesti dagli interessati. Tecnicamente non ci sono corsi "lasciati scoperti".
Ciò detto, non ho una buona riformulazione da proporre.
Grazie davvero, ciao,
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Aderisco. Francesca Acquistapace
P.S. Tutti noi potremmo pensare di migliorare qualche espressione, ma a me pare che sia meglio convergere il piu` presto possibile.
Concordo in pieno.
Il tempo delle limature è finito. Il documento va bene (grosso modo). L'importante ora è renderlo pubblico SUBITO.
se guardate i giornali: i magistrati protestano (benchè almeno a livello stipendiale i loro tagli siano molto più modesti dei nostri!) i farmacisti protestano ecc...
Inoltre la cosiddetta riforma Gelmini dovrebbe essere discussa a breve: dobbiamo farci sentire ***compatti*** prima...
inoltre se non cambia nulla a ottobre, con i ricercatori che si asterranno dalla didattica, nelle nostre università sarà il caos. Ma questo avverrà a ottobre: occorre farsi sentire ora nella speranza che la minaccia porti ORA i suoi frutti...
saluti anna
On Fri, 2010-06-04 at 10:02 +0200, Francesca Acquistapace wrote:
Aderisco. Francesca Acquistapace
P.S. Tutti noi potremmo pensare di migliorare qualche espressione, ma a me pare che sia meglio convergere il piu` presto possibile.
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Ho aderito al documento Benedetto De Vivo
At 10.02 04/06/2010, Francesca Acquistapace wrote:
Aderisco. Francesca Acquistapace
P.S. Tutti noi potremmo pensare di migliorare qualche espressione, ma a me pare che sia meglio convergere il piu` presto possibile.
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Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
No virus found in this incoming message. Checked by AVG - www.avg.com Version: 8.5.437 / Virus Database: 271.1.1/2917
- Release Date: 06/04/10 06:25:00
Prof. Benedetto De Vivo Dipartimento di Scienze della Terra Università di Napoli Federico II Via Mezzocannone 8, 80134 Napoli - Italy Tel. +39-081-2535065 Fax +39-081-2535061 e-mail: bdevivo@unina.it, http://www.fluidenv.unina.it Skype: geobenedetto
Adjunct Professor Department of Geosciences, Virginia Tech, Blacksburg 24061, VA, USA
Chief Editor of Journal of Geochemical Exploration Associate Editor of Mineralogy and Petrology Southern Europe Councilor of the Association of Applied Geochemists
Aderisco al documento. Giancarlo Rossi
Francesca Acquistapace
P.S. Tutti noi potremmo pensare di migliorare qualche espressione, ma a me pare che sia meglio convergere il piu` presto possibile.
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Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
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- Release Date: 06/04/10 06:25:00
Prof. Benedetto De Vivo Dipartimento di Scienze della Terra Università di Napoli Federico II Via Mezzocannone 8, 80134 Napoli - Italy Tel. +39-081-2535065 Fax +39-081-2535061 e-mail: bdevivo@unina.it, http://www.fluidenv.unina.it Skype: geobenedetto
Adjunct Professor Department of Geosciences, Virginia Tech, Blacksburg 24061, VA, USA
Chief Editor of Journal of Geochemical Exploration Associate Editor of Mineralogy and Petrology Southern Europe Councilor of the Association of Applied Geochemists _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
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Aderisco alla mozione.
Walter Lacarbonara
****************************************************************** Lunedì sarà predisposta la sottoscrizione on line su w3.disg.uniroma1.it/unira.
Provvederemo ad inserire direttamente sul sito coloro che hanno già aderito alla mozione attraverso questa mailing list.
Nel frattempo sul sito di unira abbiamo pubblicato la lettera di Margherita Hack inviata a Repubblica. La trovata nella barra verticale di sinistra sotto BLOG. Cliccando su leggi tutto è possibile visionare l'intero contentuo, in fondo alla pagina potete scrivere i vostri commenti con Aggiungi il tuo commento con effetti di pubblicazione immediata.
__________________________________________________ DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE E GEOTECNICA SAPIENZA Università di Roma via Eudossiana 18 - 00184 Rome Italy office: +39 (06) 44585-293 - fax: +39 (06) 4884852 e-mail: walter.lacarbonara@uniroma1.it webpage: w3.disg.uniroma1.it/lacarbonara
Aderisco alla mozione
Anna Painelli
On Sat, 5 Jun 2010 09:28:46 -0700, Walter Lacarbonara wrote
Aderisco alla mozione.
Walter Lacarbonara
Lunedì sarà predisposta la sottoscrizione on line su w3.disg.uniroma1.it/unira.
Provvederemo ad inserire direttamente sul sito coloro che hanno già aderito alla mozione attraverso questa mailing list.
Nel frattempo sul sito di unira abbiamo pubblicato la lettera di Margherita Hack inviata a Repubblica. La trovata nella barra verticale di sinistra sotto BLOG. Cliccando su leggi tutto è possibile visionare l'intero contentuo, in fondo alla pagina potete scrivere i vostri commenti con Aggiungi il tuo commento con effetti di pubblicazione immediata.
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE E GEOTECNICA SAPIENZA Università di Roma via Eudossiana 18 - 00184 Rome Italy office: +39 (06) 44585-293 - fax: +39 (06) 4884852 e-mail: walter.lacarbonara@uniroma1.it webpage: w3.disg.uniroma1.it/lacarbonara
Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
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Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
-- Anna Painelli Universita' degli Studi di Parma (http://www.unipr.it)
aderisco
2010/6/5 Anna Painelli anna.painelli@unipr.it
Aderisco alla mozione
Anna Painelli
On Sat, 5 Jun 2010 09:28:46 -0700, Walter Lacarbonara wrote
Aderisco alla mozione.
Walter Lacarbonara
Lunedì sarà predisposta la sottoscrizione on line su w3.disg.uniroma1.it/unira.
Provvederemo ad inserire direttamente sul sito coloro che hanno già aderito alla mozione attraverso questa mailing list.
Nel frattempo sul sito di unira abbiamo pubblicato la lettera di Margherita Hack inviata a Repubblica. La trovata nella barra verticale di sinistra sotto BLOG. Cliccando su leggi tutto è possibile visionare l'intero contentuo, in fondo alla pagina potete scrivere i vostri commenti con Aggiungi il tuo commento con effetti di pubblicazione immediata.
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE E GEOTECNICA SAPIENZA Università di Roma via Eudossiana 18 - 00184 Rome Italy office: +39 (06) 44585-293 - fax: +39 (06) 4884852 e-mail: walter.lacarbonara@uniroma1.it webpage: w3.disg.uniroma1.it/lacarbonara
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-- Anna Painelli Universita' degli Studi di Parma (http://www.unipr.it)
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Aderisco.
Stefano Borgani.
On 6/3/10 10:09 PM, claudio procesi wrote:
cari colleghi, alcuni di noi hanno preparato una possibile mozione da sottoporre alla adesione di tutti i professori associati ed ordinari, tramite il sito di Universitas Futura.
Questa è una versione che salvo qualche correzione vorremmo portare avanti. Naturalmente osservazioni sono benvenute purche' si cerchi di convergere rapidamente. Claudio Procesi
I sottoscritti Professori Associati ed Ordinari,
PRENDONO ATTO
che da ormai troppi anni i Governi, succedutisi nel Paese, non hanno saputo riconoscere il ruolo della ricerca scientifica e della formazione superiore, strategico per il progresso di un paese moderno.
Le Università pubbliche sono state sottoposte ad un incessante susseguirsi di riforme contraddittorie, prive di una visione organica e lungimirante sugli assetti dell'alta formazione e della ricerca.
Infine tagli progressivi ai finanziamenti alla ricerca e ritardi inaccettabili nella loro erogazione stanno mettendo in ginocchio la ricerca in Italia.
ADERISCONO
pienamente alla Mozione della Conferenza dei Presidi delle Facolta' di Scienze e Tecnologie del 20 Maggio 2010,
RITENGONO
che non si possa accettare passivamente lo smantellamento progressivo dell'Università pubblica e la continua diversione di cospicue risorse pubbliche dalla ricerca e dalla formazione superiore verso enti di gradimento alla classe politica.
Che sia doveroso portare all'attenzione dell'opinione pubblica la gravità della situazione delle Università e l'impossibilità per chi vi opera di svolgere adeguatamente la propria attività.
RIBADISCONO
il pieno appoggio all'azione dei ricercatori a tempo indeterminato, che chiedono il riconoscimento del ruolo fondamentale da essi svolto nell'Università
DICHIARANO
- Lo stato di agitazione, con adesione alle forme di protesta che
verranno via via proposte dalle organizzazioni di rappresentanza delle varie categorie;
- Si impegnano inoltre a dimettersi, a partire dall'ottobre 2010, da tutte le cariche attualmente ricoperte che non costituscano dovere d'ufficio, non essendo disponibili a
rendersi co-partecipi di attività volte allo smantellamento dell'Università pubblica.
- La indisponibilità a ricoprire i corsi lasciati scoperti dai ricercatori.
Prof. Claudio Procesi, Dipartimento di Matematica, G. Castelnuovo Università di Roma La Sapienza, piazzale A. Moro 00185, Roma, Italia
tel. 0039-06-49913212, fax 0039-06-44701007 http://www.mat.uniroma1.it/~procesi/
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Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
aderisco senz'altro Piero Lattanzi
Pierfranco Lattanzi Professor of Applied mineralogy Dipartimento di Scienze della Terra Università di Cagliari via Trentino 51, I-09127 Cagliari, Italy +39-070-6757722 - +39-055-2757490 lattanzp@unica.it skype: pierfranco.lattanzi
-------------------------------------------------- From: "Stefano Borgani" s.borgani@gmail.com Sent: Friday, June 04, 2010 9:37 PM To: ""Forum "Università e Ricerca""" universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it Subject: Re: [Universitas_in_trasformazione] mozione
Aderisco.
Stefano Borgani.
On 6/3/10 10:09 PM, claudio procesi wrote:
cari colleghi, alcuni di noi hanno preparato una possibile mozione da sottoporre alla adesione di tutti i professori associati ed ordinari, tramite il sito di Universitas Futura.
Questa è una versione che salvo qualche correzione vorremmo portare avanti. Naturalmente osservazioni sono benvenute purche' si cerchi di convergere rapidamente. Claudio Procesi
I sottoscritti Professori Associati ed Ordinari,
PRENDONO ATTO
che da ormai troppi anni i Governi, succedutisi nel Paese, non hanno saputo riconoscere il ruolo della ricerca scientifica e della formazione superiore, strategico per il progresso di un paese moderno.
Le Università pubbliche sono state sottoposte ad un incessante susseguirsi di riforme contraddittorie, prive di una visione organica e lungimirante sugli assetti dell'alta formazione e della ricerca.
Infine tagli progressivi ai finanziamenti alla ricerca e ritardi inaccettabili nella loro erogazione stanno mettendo in ginocchio la ricerca in Italia.
ADERISCONO
pienamente alla Mozione della Conferenza dei Presidi delle Facolta' di Scienze e Tecnologie del 20 Maggio 2010,
RITENGONO
che non si possa accettare passivamente lo smantellamento progressivo dell'Università pubblica e la continua diversione di cospicue risorse pubbliche dalla ricerca e dalla formazione superiore verso enti di gradimento alla classe politica.
Che sia doveroso portare all'attenzione dell'opinione pubblica la gravità della situazione delle Università e l'impossibilità per chi vi opera di svolgere adeguatamente la propria attività.
RIBADISCONO
il pieno appoggio all'azione dei ricercatori a tempo indeterminato, che chiedono il riconoscimento del ruolo fondamentale da essi svolto nell'Università
DICHIARANO
- Lo stato di agitazione, con adesione alle forme di protesta che
verranno via via proposte dalle organizzazioni di rappresentanza delle varie categorie;
- Si impegnano inoltre a dimettersi, a partire dall'ottobre 2010,
da tutte le cariche attualmente ricoperte che non costituscano dovere d'ufficio, non essendo disponibili a rendersi co-partecipi di attività volte allo smantellamento dell'Università pubblica.
- La indisponibilità a ricoprire i corsi lasciati scoperti dai
ricercatori.
Prof. Claudio Procesi, Dipartimento di Matematica, G. Castelnuovo Università di Roma La Sapienza, piazzale A. Moro 00185, Roma, Italia
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--
===================================================================== Stefano Borgani, Astronomy Unit, Dept. of Physics, University of Trieste via Tiepolo 11, I-34143 Trieste, Italy Tel. +39-040-3199-136; Fax. +39-040-3094-18; Cel. +39-347-598-1644 borgani@oats.inaf.it http://adlibitum.oats.inaf.it/borgani =====================================================================
"If science is corrupted by government, government itself is in danger of becoming corrupt. And conversely, when government allows itself to become corrupt, science advice is sure to suffer as well." [L.M.Branscomb, Physics& Society, Oct. 2009, Vol. 38, No. 4)
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Aderisco alla mozione Margherita Hack ----- Original Message ----- From: "Stefano Borgani" s.borgani@gmail.com To: ""Forum "Università e Ricerca""" universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it Sent: Friday, June 04, 2010 9:37 PM Subject: Re: [Universitas_in_trasformazione] mozione
Aderisco.
Stefano Borgani.
On 6/3/10 10:09 PM, claudio procesi wrote:
cari colleghi, alcuni di noi hanno preparato una possibile mozione da sottoporre alla adesione di tutti i professori associati ed ordinari, tramite il sito di Universitas Futura.
Questa è una versione che salvo qualche correzione vorremmo portare avanti. Naturalmente osservazioni sono benvenute purche' si cerchi di convergere rapidamente. Claudio Procesi
I sottoscritti Professori Associati ed Ordinari,
PRENDONO ATTO
che da ormai troppi anni i Governi, succedutisi nel Paese, non hanno saputo riconoscere il ruolo della ricerca scientifica e della formazione superiore, strategico per il progresso di un paese moderno.
Le Università pubbliche sono state sottoposte ad un incessante susseguirsi di riforme contraddittorie, prive di una visione organica e lungimirante sugli assetti dell'alta formazione e della ricerca.
Infine tagli progressivi ai finanziamenti alla ricerca e ritardi inaccettabili nella loro erogazione stanno mettendo in ginocchio la ricerca in Italia.
ADERISCONO
pienamente alla Mozione della Conferenza dei Presidi delle Facolta' di Scienze e Tecnologie del 20 Maggio 2010,
RITENGONO
che non si possa accettare passivamente lo smantellamento progressivo dell'Università pubblica e la continua diversione di cospicue risorse pubbliche dalla ricerca e dalla formazione superiore verso enti di gradimento alla classe politica.
Che sia doveroso portare all'attenzione dell'opinione pubblica la gravità della situazione delle Università e l'impossibilità per chi vi opera di svolgere adeguatamente la propria attività.
RIBADISCONO
il pieno appoggio all'azione dei ricercatori a tempo indeterminato, che chiedono il riconoscimento del ruolo fondamentale da essi svolto nell'Università
DICHIARANO
- Lo stato di agitazione, con adesione alle forme di protesta che
verranno via via proposte dalle organizzazioni di rappresentanza delle varie categorie;
- Si impegnano inoltre a dimettersi, a partire dall'ottobre 2010,
da tutte le cariche attualmente ricoperte che non costituscano dovere d'ufficio, non essendo disponibili a rendersi co-partecipi di attività volte allo smantellamento dell'Università pubblica.
- La indisponibilità a ricoprire i corsi lasciati scoperti dai
ricercatori.
Prof. Claudio Procesi, Dipartimento di Matematica, G. Castelnuovo Università di Roma La Sapienza, piazzale A. Moro 00185, Roma, Italia
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Aderisco Giuseppe Marino ----- Original Message ----- From: "Stefano Borgani" s.borgani@gmail.com To: ""Forum "Università e Ricerca""" universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it Sent: Friday, June 04, 2010 9:37 PM Subject: Re: [Universitas_in_trasformazione] mozione
Aderisco.
Stefano Borgani.
On 6/3/10 10:09 PM, claudio procesi wrote:
cari colleghi, alcuni di noi hanno preparato una possibile mozione da sottoporre alla adesione di tutti i professori associati ed ordinari, tramite il sito di Universitas Futura.
Questa è una versione che salvo qualche correzione vorremmo portare avanti. Naturalmente osservazioni sono benvenute purche' si cerchi di convergere rapidamente. Claudio Procesi
I sottoscritti Professori Associati ed Ordinari,
PRENDONO ATTO
che da ormai troppi anni i Governi, succedutisi nel Paese, non hanno saputo riconoscere il ruolo della ricerca scientifica e della formazione superiore, strategico per il progresso di un paese moderno.
Le Università pubbliche sono state sottoposte ad un incessante susseguirsi di riforme contraddittorie, prive di una visione organica e lungimirante sugli assetti dell'alta formazione e della ricerca.
Infine tagli progressivi ai finanziamenti alla ricerca e ritardi inaccettabili nella loro erogazione stanno mettendo in ginocchio la ricerca in Italia.
ADERISCONO
pienamente alla Mozione della Conferenza dei Presidi delle Facolta' di Scienze e Tecnologie del 20 Maggio 2010,
RITENGONO
che non si possa accettare passivamente lo smantellamento progressivo dell'Università pubblica e la continua diversione di cospicue risorse pubbliche dalla ricerca e dalla formazione superiore verso enti di gradimento alla classe politica.
Che sia doveroso portare all'attenzione dell'opinione pubblica la gravità della situazione delle Università e l'impossibilità per chi vi opera di svolgere adeguatamente la propria attività.
RIBADISCONO
il pieno appoggio all'azione dei ricercatori a tempo indeterminato, che chiedono il riconoscimento del ruolo fondamentale da essi svolto nell'Università
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- Lo stato di agitazione, con adesione alle forme di protesta che
verranno via via proposte dalle organizzazioni di rappresentanza delle varie categorie;
- Si impegnano inoltre a dimettersi, a partire dall'ottobre 2010,
da tutte le cariche attualmente ricoperte che non costituscano dovere d'ufficio, non essendo disponibili a rendersi co-partecipi di attività volte allo smantellamento dell'Università pubblica.
- La indisponibilità a ricoprire i corsi lasciati scoperti dai
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Prof. Claudio Procesi, Dipartimento di Matematica, G. Castelnuovo Università di Roma La Sapienza, piazzale A. Moro 00185, Roma, Italia
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Aderisco alla mozione. La mozione della Conferenza dei Presidi diScienze è già stata discussa ed approvata nella Facoltà di Scienze MFN di Siena Francesco Frati
At 22:09 +0200 3-06-2010, claudio procesi wrote:
cari colleghi, alcuni di noi hanno preparato una possibile mozione da sottoporre alla adesione di tutti i professori associati ed ordinari, tramite il sito di Universitas Futura.
Questa è una versione che salvo qualche correzione vorremmo portare avanti. Naturalmente osservazioni sono benvenute purche' si cerchi di convergere rapidamente. Claudio Procesi
I sottoscritti Professori Associati ed Ordinari,
PRENDONO ATTO
che da ormai troppi anni i Governi, succedutisi nel Paese, non hanno saputo riconoscere il ruolo della ricerca scientifica e della formazione superiore, strategico per il progresso di un paese moderno.
Le Università pubbliche sono state sottoposte ad un incessante susseguirsi di riforme contraddittorie, prive di una visione organica e lungimirante sugli assetti dell'alta formazione e della ricerca.
Infine tagli progressivi ai finanziamenti alla ricerca e ritardi inaccettabili nella loro erogazione stanno mettendo in ginocchio la ricerca in Italia.
ADERISCONO
pienamente alla Mozione della Conferenza dei Presidi delle Facolta' di Scienze e Tecnologie del 20 Maggio 2010,
RITENGONO
che non si possa accettare passivamente lo smantellamento progressivo dell'Università pubblica e la continua diversione di cospicue risorse pubbliche dalla ricerca e dalla formazione superiore verso enti di gradimento alla classe politica.
Che sia doveroso portare all'attenzione dell'opinione pubblica la gravità della situazione delle Università e l'impossibilità per chi vi opera di svolgere adeguatamente la propria attività.
RIBADISCONO
il pieno appoggio all'azione dei ricercatori a tempo indeterminato, che chiedono il riconoscimento del ruolo fondamentale da essi svolto nell'Università
DICHIARANO
- Lo stato di agitazione, con adesione alle forme di protesta che
verranno via via proposte dalle organizzazioni di rappresentanza delle varie categorie;
- Si impegnano inoltre a dimettersi, a
partire dall'ottobre 2010, da tutte le cariche attualmente ricoperte che non costituscano dovere d'ufficio, non essendo disponibili a rendersi co-partecipi di attività volte allo smantellamento dell'Università pubblica.
- La indisponibilità a ricoprire i corsi lasciati scoperti dai ricercatori.
Prof. Claudio Procesi, Dipartimento di Matematica, G. Castelnuovo Università di Roma La Sapienza, piazzale A. Moro 00185, Roma, Italia
tel. 0039-06-49913212, fax 0039-06-44701007 http://www.mat.uniroma1.it/~procesi/
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Aderisco alla mozione. Cosimo Perrotta prof. ordinario, SECS-P01, Univ. del Salento
Il 03 giugno 2010 22.09, claudio procesi procesi@mat.uniroma1.it ha scritto:
cari colleghi, alcuni di noi hanno preparato una possibile mozione da sottoporre alla adesione di tutti i professori associati ed ordinari, tramite il sito di Universitas Futura.
Questa è una versione che salvo qualche correzione vorremmo portare avanti. Naturalmente osservazioni sono benvenute purche' si cerchi di convergere rapidamente. Claudio Procesi
I sottoscritti Professori Associati ed Ordinari,
PRENDONO ATTO
che da ormai troppi anni i Governi, succedutisi nel Paese, non hanno saputo riconoscere il ruolo della ricerca scientifica e della formazione superiore, strategico per il progresso di un paese moderno.
Le Università pubbliche sono state sottoposte ad un incessante susseguirsi di riforme contraddittorie, prive di una visione organica e lungimirante sugli assetti dell'alta formazione e della ricerca.
Infine tagli progressivi ai finanziamenti alla ricerca e ritardi inaccettabili nella loro erogazione stanno mettendo in ginocchio la ricerca in Italia.
ADERISCONO
pienamente alla Mozione della Conferenza dei Presidi delle Facolta' di Scienze e Tecnologie del 20 Maggio 2010,
RITENGONO
che non si possa accettare passivamente lo smantellamento progressivo dell'Università pubblica e la continua diversione di cospicue risorse pubbliche dalla ricerca e dalla formazione superiore verso enti di gradimento alla classe politica.
Che sia doveroso portare all'attenzione dell'opinione pubblica la gravità della situazione delle Università e l'impossibilità per chi vi opera di svolgere adeguatamente la propria attività.
RIBADISCONO
il pieno appoggio all'azione dei ricercatori a tempo indeterminato, che chiedono il riconoscimento del ruolo fondamentale da essi svolto nell'Università
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1. Lo stato di agitazione, con adesione alle forme di protesta che verranno via via proposte dalle organizzazioni di rappresentanza delle varie categorie;
2. Si impegnano inoltre a dimettersi, a partire dall'ottobre 2010, da tutte le cariche attualmente ricoperte che non costituscano dovere d'ufficio, non essendo disponibili a rendersi co-partecipi di attività volte allo smantellamento dell'Università pubblica.
3. La indisponibilità a ricoprire i corsi lasciati scoperti dai ricercatori.
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aderisco alla mozione
Mariette de Vos Raaijmakers Prof. Ord. Archeologia e Storia dell'Arte greca e romana Laboratorio di Archeologia e Scienze Affini Università degli Studi di Trento
________________________________________ De : universitas_in_trasformazione-bounces@mail.dm.unipi.it [universitas_in_trasformazione-bounces@mail.dm.unipi.it] de la part de Cosimo Perrotta [cosimoperrotta@gmail.com] Date d'envoi : samedi 5 juin 2010 12:32 À : Forum "Università e Ricerca" Objet : Re: [Universitas_in_trasformazione] mozione
Aderisco alla mozione. Cosimo Perrotta prof. ordinario, SECS-P01, Univ. del Salento
Il 03 giugno 2010 22.09, claudio procesi procesi@mat.uniroma1.it ha scritto:
cari colleghi, alcuni di noi hanno preparato una possibile mozione da sottoporre alla adesione di tutti i professori associati ed ordinari, tramite il sito di Universitas Futura.
Questa è una versione che salvo qualche correzione vorremmo portare avanti. Naturalmente osservazioni sono benvenute purche' si cerchi di convergere rapidamente. Claudio Procesi
I sottoscritti Professori Associati ed Ordinari,
PRENDONO ATTO
che da ormai troppi anni i Governi, succedutisi nel Paese, non hanno saputo riconoscere il ruolo della ricerca scientifica e della formazione superiore, strategico per il progresso di un paese moderno.
Le Università pubbliche sono state sottoposte ad un incessante susseguirsi di riforme contraddittorie, prive di una visione organica e lungimirante sugli assetti dell'alta formazione e della ricerca.
Infine tagli progressivi ai finanziamenti alla ricerca e ritardi inaccettabili nella loro erogazione stanno mettendo in ginocchio la ricerca in Italia.
ADERISCONO
pienamente alla Mozione della Conferenza dei Presidi delle Facolta' di Scienze e Tecnologie del 20 Maggio 2010,
RITENGONO
che non si possa accettare passivamente lo smantellamento progressivo dell'Università pubblica e la continua diversione di cospicue risorse pubbliche dalla ricerca e dalla formazione superiore verso enti di gradimento alla classe politica.
Che sia doveroso portare all'attenzione dell'opinione pubblica la gravità della situazione delle Università e l'impossibilità per chi vi opera di svolgere adeguatamente la propria attività.
RIBADISCONO
il pieno appoggio all'azione dei ricercatori a tempo indeterminato, che chiedono il riconoscimento del ruolo fondamentale da essi svolto nell'Università
DICHIARANO
- Lo stato di agitazione, con adesione alle forme di protesta che
verranno via via proposte dalle organizzazioni di rappresentanza delle varie categorie;
- Si impegnano inoltre a dimettersi, a partire dall'ottobre 2010, da tutte le cariche attualmente ricoperte che non costituscano dovere d'ufficio, non essendo disponibili a
rendersi co-partecipi di attività volte allo smantellamento dell'Università pubblica.
- La indisponibilità a ricoprire i corsi lasciati scoperti dai ricercatori.
Prof. Claudio Procesi, Dipartimento di Matematica, G. Castelnuovo Università di Roma La Sapienza, piazzale A. Moro 00185, Roma, Italia
tel. 0039-06-49913212, fax 0039-06-44701007 http://www.mat.uniroma1.it/~procesi/
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Aderisco alla mozione
Luigi Badalucco Prof. ord. Facoltà di Agraria Dip. Ingegneria e Tecnologie Agro-Forestali (DITAF) Università di Palermo
----- Original Message ----- From: "Cosimo Perrotta" cosimoperrotta@gmail.com To: "Forum "Università e Ricerca"" universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it Sent: Saturday, June 05, 2010 12:32 PM Subject: Re: [Universitas_in_trasformazione] mozione
Aderisco
Prof. Stefano Polizzi Dipartimento di Chimica Fisica Università Ca' Foscari Venezia Via Torino 155/B 30172 Venezia-Mestre
Il giorno 03/giu/2010, alle ore 22.09, claudio procesi ha scritto:
cari colleghi, alcuni di noi hanno preparato una possibile mozione da sottoporre alla adesione di tutti i professori associati ed ordinari, tramite il sito di Universitas Futura.
Questa è una versione che salvo qualche correzione vorremmo portare avanti. Naturalmente osservazioni sono benvenute purche' si cerchi di convergere rapidamente. Claudio Procesi
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PRENDONO ATTO
che da ormai troppi anni i Governi, succedutisi nel Paese, non hanno saputo riconoscere il ruolo della ricerca scientifica e della formazione superiore, strategico per il progresso di un paese moderno.
Le Università pubbliche sono state sottoposte ad un incessante susseguirsi di riforme contraddittorie, prive di una visione organica e lungimirante sugli assetti dell'alta formazione e della ricerca.
Infine tagli progressivi ai finanziamenti alla ricerca e ritardi inaccettabili nella loro erogazione stanno mettendo in ginocchio la ricerca in Italia.
ADERISCONO
pienamente alla Mozione della Conferenza dei Presidi delle Facolta' di Scienze e Tecnologie del 20 Maggio 2010,
RITENGONO
che non si possa accettare passivamente lo smantellamento progressivo dell'Università pubblica e la continua diversione di cospicue risorse pubbliche dalla ricerca e dalla formazione superiore verso enti di gradimento alla classe politica.
Che sia doveroso portare all'attenzione dell'opinione pubblica la gravità della situazione delle Università e l'impossibilità per chi vi opera di svolgere adeguatamente la propria attività.
RIBADISCONO
il pieno appoggio all'azione dei ricercatori a tempo indeterminato, che chiedono il riconoscimento del ruolo fondamentale da essi svolto nell'Università
DICHIARANO
- Lo stato di agitazione, con adesione alle forme di protesta che
verranno via via proposte dalle organizzazioni di rappresentanza delle varie categorie;
- Si impegnano inoltre a dimettersi, a partire dall'ottobre 2010, da tutte le cariche attualmente ricoperte che non costituscano dovere d'ufficio, non essendo disponibili a
rendersi co-partecipi di attività volte allo smantellamento dell'Università pubblica.
- La indisponibilità a ricoprire i corsi lasciati scoperti dai ricercatori.
Prof. Claudio Procesi, Dipartimento di Matematica, G. Castelnuovo Università di Roma La Sapienza, piazzale A. Moro 00185, Roma, Italia
tel. 0039-06-49913212, fax 0039-06-44701007 http://www.mat.uniroma1.it/~procesi/
Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
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-- Nota automatica aggiunta dal sistema di posta --
Il 5 per mille per sostenere la ricerca a Ca' Foscari. E' un atto volontario, non costa nulla e non sostituisce l'8 per mille. Scegli Ca' Foscari: codice fiscale 80007720271
Please note that the above message is addressed only to individuals filing Italian income tax returns. --
Cari colleghi, aderisco alla mozione di Procesi ed ovviamente a quella dei Presidi. Come ho già espresso in passato, penso che le forme di protesta che dovremmo adottare e impegnarci a far proporre dalle associazioni di categoria, debbano riguardare anche i nostri doveri di ufficio, vale a dire gli esami e le sedute di laurea. Ciò mediante astensioni proclamate con ragionevole preavviso (un mese) dalle organizzazioni sindacali (che per legge sono le sole a poterle proclamare). L'adesione ad una protesta sindacale non presuppone, come sapete, l'adesione all'organizzazione sindacale. Bisogna studiare la maniera di essere in sciopero solo per l'intervallo di tempo di lauree ed esami, durante l'intero protrarsi dello stato di agitazione (un mese, ad esempio). Saluti
Rino Esposito
Quoting Stefano Polizzi polizzi@unive.it:
Aderisco
Prof. Stefano Polizzi Dipartimento di Chimica Fisica Università Ca' Foscari Venezia Via Torino 155/B 30172 Venezia-Mestre
Il giorno 03/giu/2010, alle ore 22.09, claudio procesi ha scritto:
cari colleghi, alcuni di noi hanno preparato una possibile mozione da sottoporre alla adesione di tutti i professori associati ed ordinari, tramite il sito di Universitas Futura.
Questa è una versione che salvo qualche correzione vorremmo portare avanti. Naturalmente osservazioni sono benvenute purche' si cerchi di convergere rapidamente. Claudio Procesi
I sottoscritti Professori Associati ed Ordinari,
PRENDONO ATTO
che da ormai troppi anni i Governi, succedutisi nel Paese, non hanno saputo riconoscere il ruolo della ricerca scientifica e della formazione superiore, strategico per il progresso di un paese moderno.
Le Università pubbliche sono state sottoposte ad un incessante susseguirsi di riforme contraddittorie, prive di una visione organica e lungimirante sugli assetti dell'alta formazione e della ricerca.
Infine tagli progressivi ai finanziamenti alla ricerca e ritardi inaccettabili nella loro erogazione stanno mettendo in ginocchio la ricerca in Italia.
ADERISCONO
pienamente alla Mozione della Conferenza dei Presidi delle Facolta' di Scienze e Tecnologie del 20 Maggio 2010,
RITENGONO
che non si possa accettare passivamente lo smantellamento progressivo dell'Università pubblica e la continua diversione di cospicue risorse pubbliche dalla ricerca e dalla formazione superiore verso enti di gradimento alla classe politica.
Che sia doveroso portare all'attenzione dell'opinione pubblica la gravità della situazione delle Università e l'impossibilità per chi vi opera di svolgere adeguatamente la propria attività.
RIBADISCONO
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- Lo stato di agitazione, con adesione alle forme di protesta che
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- Si impegnano inoltre a dimettersi, a partire dall'ottobre
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- La indisponibilità a ricoprire i corsi lasciati scoperti dai
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-- Nota automatica aggiunta dal sistema di posta --
Il 5 per mille per sostenere la ricerca a Ca' Foscari. E' un atto volontario, non costa nulla e non sostituisce l'8 per mille. Scegli Ca' Foscari: codice fiscale 80007720271
Please note that the above message is addressed only to individuals filing Italian income tax returns. -- _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
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Rino Esposito Università di Udine Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biomediche Tel. +39 0432494321 Fax +39 0432494301
---------------------------------------------------------------------- SEMEL (SErvizio di Messaging ELettronico) - CSIT -Universita' di Udine
Concordo pienamente con Rino Esposito e aderisco al documento.
Patrizio Dimitri
Cari colleghi, aderisco alla mozione di Procesi ed ovviamente a quella dei Presidi. Come ho già espresso in passato, penso che le forme di protesta che dovremmo adottare e impegnarci a far proporre dalle associazioni di categoria, debbano riguardare anche i nostri doveri di ufficio, vale a dire gli esami e le sedute di laurea. Ciò mediante astensioni proclamate con ragionevole preavviso (un mese) dalle organizzazioni sindacali (che per legge sono le sole a poterle proclamare). L'adesione ad una protesta sindacale non presuppone, come sapete, l'adesione all'organizzazione sindacale. Bisogna studiare la maniera di essere in sciopero solo per l'intervallo di tempo di lauree ed esami, durante l'intero protrarsi dello stato di agitazione (un mese, ad esempio). Saluti
Rino Esposito
Quoting Stefano Polizzi polizzi@unive.it:
Aderisco
Prof. Stefano Polizzi Dipartimento di Chimica Fisica Università Ca' Foscari Venezia Via Torino 155/B 30172 Venezia-Mestre
Il giorno 03/giu/2010, alle ore 22.09, claudio procesi ha scritto:
cari colleghi, alcuni di noi hanno preparato una possibile mozione da sottoporre alla adesione di tutti i professori associati ed ordinari, tramite il sito di Universitas Futura.
Questa è una versione che salvo qualche correzione vorremmo portare avanti. Naturalmente osservazioni sono benvenute purche' si cerchi di convergere rapidamente. Claudio Procesi
I sottoscritti Professori Associati ed Ordinari,
PRENDONO ATTO
che da ormai troppi anni i Governi, succedutisi nel Paese, non hanno saputo riconoscere il ruolo della ricerca scientifica e della formazione superiore, strategico per il progresso di un paese moderno.
Le Università pubbliche sono state sottoposte ad un incessante susseguirsi di riforme contraddittorie, prive di una visione organica e lungimirante sugli assetti dell'alta formazione e della ricerca.
Infine tagli progressivi ai finanziamenti alla ricerca e ritardi inaccettabili nella loro erogazione stanno mettendo in ginocchio la ricerca in Italia.
ADERISCONO
pienamente alla Mozione della Conferenza dei Presidi delle Facolta' di Scienze e Tecnologie del 20 Maggio 2010,
RITENGONO
che non si possa accettare passivamente lo smantellamento progressivo dell'Università pubblica e la continua diversione di cospicue risorse pubbliche dalla ricerca e dalla formazione superiore verso enti di gradimento alla classe politica.
Che sia doveroso portare all'attenzione dell'opinione pubblica la gravità della situazione delle Università e l'impossibilità per chi vi opera di svolgere adeguatamente la propria attività.
RIBADISCONO
il pieno appoggio all'azione dei ricercatori a tempo indeterminato, che chiedono il riconoscimento del ruolo fondamentale da essi svolto nell'Università
DICHIARANO
- Lo stato di agitazione, con adesione alle forme di protesta che
verranno via via proposte dalle organizzazioni di rappresentanza delle varie categorie;
- Si impegnano inoltre a dimettersi, a partire dall'ottobre
2010, da tutte le cariche attualmente ricoperte che non costituscano dovere d'ufficio, non essendo disponibili a rendersi co-partecipi di attività volte allo smantellamento dell'Università pubblica.
- La indisponibilità a ricoprire i corsi lasciati scoperti dai
ricercatori.
Prof. Claudio Procesi, Dipartimento di Matematica, G. Castelnuovo Università di Roma La Sapienza, piazzale A. Moro 00185, Roma, Italia
tel. 0039-06-49913212, fax 0039-06-44701007 http://www.mat.uniroma1.it/~procesi/
Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
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Il 5 per mille per sostenere la ricerca a Ca' Foscari. E' un atto volontario, non costa nulla e non sostituisce l'8 per mille. Scegli Ca' Foscari: codice fiscale 80007720271
Please note that the above message is addressed only to individuals filing Italian income tax returns. -- _______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
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At 00:18 07/06/2010, Rino Esposito wrote:
Cari colleghi, aderisco alla mozione di Procesi ed ovviamente a quella dei Presidi. Come ho già espresso in passato, penso che le forme di protesta che dovremmo adottare e impegnarci a far proporre dalle associazioni di categoria, debbano riguardare anche i nostri doveri di ufficio, vale a dire gli esami e le sedute di laurea. Ciò mediante astensioni proclamate con ragionevole preavviso (un mese) dalle organizzazioni sindacali (che per legge sono le sole a poterle proclamare). L'adesione ad una protesta sindacale non presuppone, come sapete, l'adesione all'organizzazione sindacale. Bisogna studiare la maniera di essere in sciopero solo per l'intervallo di tempo di lauree ed esami, durante l'intero protrarsi dello stato di agitazione (un mese, ad esempio). Saluti
Rino Esposito
Quoting Stefano Polizzi polizzi@unive.it:
Aderisco
Prof. Stefano Polizzi Dipartimento di Chimica Fisica Università Ca' Foscari Venezia Via Torino 155/B 30172 Venezia-Mestre
Il giorno 03/giu/2010, alle ore 22.09, claudio procesi ha scritto:
cari colleghi, alcuni di noi hanno preparato una possibile mozione da sottoporre alla adesione di tutti i professori associati ed ordinari, tramite il sito di Universitas Futura.
Questa è una versione che salvo qualche correzione vorremmo portare avanti. Naturalmente osservazioni sono benvenute purche' si cerchi di convergere rapidamente. Claudio Procesi
I sottoscritti Professori Associati ed Ordinari,
PRENDONO ATTO
che da ormai troppi anni i Governi, succedutisi nel Paese, non hanno saputo riconoscere il ruolo della ricerca scientifica e della formazione superiore, strategico per il progresso di un paese moderno.
Le Università pubbliche sono state sottoposte ad un incessante susseguirsi di riforme contraddittorie, prive di una visione organica e lungimirante sugli assetti dell'alta formazione e della ricerca.
Infine tagli progressivi ai finanziamenti alla ricerca e ritardi inaccettabili nella loro erogazione stanno mettendo in ginocchio la ricerca in Italia.
ADERISCONO
pienamente alla Mozione della Conferenza dei Presidi delle Facolta' di Scienze e Tecnologie del 20 Maggio 2010,
RITENGONO
che non si possa accettare passivamente lo smantellamento progressivo dell'Università pubblica e la continua diversione di cospicue risorse pubbliche dalla ricerca e dalla formazione superiore verso enti di gradimento alla classe politica.
Che sia doveroso portare all'attenzione dell'opinione pubblica la gravità della situazione delle Università e l'impossibilità per chi vi opera di svolgere adeguatamente la propria attività.
RIBADISCONO
il pieno appoggio all'azione dei ricercatori a tempo indeterminato, che chiedono il riconoscimento del ruolo fondamentale da essi svolto nell'Università
DICHIARANO
- Lo stato di agitazione, con adesione alle forme di protesta che
verranno via via proposte dalle organizzazioni di rappresentanza delle varie categorie;
- Si impegnano inoltre a dimettersi, a partire dall'ottobre
2010, da tutte le cariche attualmente ricoperte che non costituscano dovere d'ufficio, non essendo disponibili a rendersi co-partecipi di attività volte allo smantellamento dell'Università pubblica.
- La indisponibilità a ricoprire i corsi lasciati scoperti dai
ricercatori.
Prof. Claudio Procesi, Dipartimento di Matematica, G. Castelnuovo Università di Roma La Sapienza, piazzale A. Moro 00185, Roma, Italia
tel. 0039-06-49913212, fax 0039-06-44701007 http://www.mat.uniroma1.it/~procesi/
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Per ostacolare la volontà politica di
smantellare l'Università pubblica, concordo anch'io con le dichiarazioni di Claudio Procesi.
Carmelo Petronio
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