Ieri, alla discussione alla Camera, l'On. Martino, uno dei piu' accesi sostenitori del DDL Gelmini, ha fatto delle affermazioni molto gravi riferite all'Universita', tra cui che le Universita' "Servono a dare occupazione a persone altrimenti inoccupabili perché incapaci e semianalfabeti". (In calce il resoconto del suo intervento, applaudito da alcuni gruppi parlamentari).
Per replicare, ho spedito questa lettera ai deputati della Camera. Potete farla vostra se la ritenete adeguata e continuare con la spedizione di messaggi di protesta.
Ciao, Rosi Meo
==============
Onorevole Martino, onorevoli deputati del PDL, Lega Nord, Movimento Misto per le Autonomie, Alleati per il Sud.
Abbiamo assistito all'intervento alla Camera dell'Onorevole Martino (in calce il resoconto stenografico dell'intervento). Intervento superficiale e demagogico contro gli universitari e i precari. Intervento purtroppo applaudito da esponenti dei vostri gruppi parlamentari.
Si sa che generalizzare e' sbagliato. A dimostrarlo basterebbe dirvi che cosa pensano i cittadini della classe politica...
Vi prego di non fare affermazioni generiche nei vostri interventi e ripetere luoghi comuni che non avete verificato.
Nel suo intervento, Martino afferma che: "L'università insegna cose che non servono a nessuno".
Questa affermazione fa il paio con quella del Ministro Tremonti, che afferma: "Con la cultura non si mangia".
Martino afferma: "il proliferare di università inutili, di facoltà inutili, di professori incapaci".
I dati OCSE dicono il contrario. In Italia abbiamo un numero di docenti e di corsi minore che nelle altre universita' europee (quelle famose universita' che sono ai primi posti delle graduatorie). A parita' di finanziamenti, i ricercatori italiani producono di piu' (l'Italia si e' classificata seconda per pubblicazioni scientifiche, se queste sono rapportate ai finanziamenti ricevuti).
E se anche fossero in parte vere, le sue affermazioni sulla presenza di giovani semi-analfabeti, esse giustificherebbero un incremento di risorse al sistema di istruzione pubblica, non una riduzione. Martino sta confondendo le cause con gli effetti. I semi-analfabeti sono già l'effetto evidente del depotenziamento e definanziamento al sistema dell'istruzione operato dai governi italiani negli ultimi 20 anni.
E' falso che le proteste vogliono difendere l'esistente, come Martino ha asserito. L'universita' va migliorata. Come tutto, continuamente. Siamo d'accordo. Ma prima di tutto, la protesta difende l'Universita' in quanto bene pubblico, sede del sapere critico, libero e aperta a tutti.
Il DDL Gelmini non toglie potere ai baroni universitari ma lo accresce e mette le universita' pubbliche nelle mani dei CDA con componenti esterni, privati, a cui si richiede di possedere generiche competenze gestionali.
Le affermazioni di Martino dimostrano che: 1. o non ha capito il DDL Gelmini 2. o non l'ha letto con attenzione.
E' cosa grave in entrambi i casi. Infatti, ora voi sarete chiamati a votare per questo provvedimento 'epocale'. Epocale solo perche' distrugge l'universita' pubblica, un bene che anche la nostra Costituzione difende.
Rosa Meo professore associato Facolta' di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Universita' di Torino
Resoconto stenografico dei lavori della Camera del 24 Novembre 2010: ANTONIO MARTINO. Signor Presidente, mi scuso con i colleghi poiché sottraggo del tempo all'iter di questo importante provvedimento legislativo, ma, avendo passato nell'università la gran parte della mia vita - vi sono entrato da studente nel 1964 e ne sono uscito nel 2002 -, credo di conoscere abbastanza bene il processo di deterioramento che ha colpito i nostri atenei. Le università oggi obbediscono a quella che ormai è diventata una regola generale in questo Paese; cioè, non vengono studiate e progettate nell'interesse dei loro utenti, cioè degli studenti, ma per la comodità e l'interesse di coloro che vi trovano lavoro. Servono a dare occupazione a persone altrimenti inoccupabili perché incapaci e semianalfabeti (Applausi dei deputati del gruppo Popolo della Libertà). Sono recentemente tornato nella mia Alma Mater, la facoltà di giurisprudenza dell'università di Messina, e degli aspiranti ricercatori che volevano diventare stabilizzati non riuscivano a comporre una frase in italiano che avesse senso compiuto. E noi sforniamo migliaia di giovani che sono condannati alla disoccupazione perché inoccupabili. L'università insegna cose che non servono a nessuno e, in più, inculca nelle loro menti l'idea bizzarra che lo Stato debba dar loro un'occupazione degna del titolo di studio. Ho letto sui giornali che ci sono state mille domande per tre posti di operatore ecologico: molti di questi erano dei laureati. Non vi vergognate di difendere l'esistente, il proliferare di università inutili, di facoltà inutili, di professori incapaci (Applausi dei deputati dei gruppi Popolo della Libertà, Lega Nord Padania e Misto- Movimento per le Autonomie-Alleati per il Sud)!
A proposito di semi-analfabeti, qualcuno ha mai chiesto al Ministro Gelmini (peraltro anche ad un vasto numero di parlamentari) di sostenere le sue argomentazioni in un consesso internazionale ed in Inglese?
Martino Bolognesi
-----Messaggio originale----- Da: universitas_in_trasformazione-bounces@mail.dm.unipi.it [mailto:universitas_in_trasformazione-bounces@mail.dm.unipi.it] Per conto di Rosa Meo Inviato: giovedì 25 novembre 2010 11.09 A: universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it Oggetto: [Universitas_in_trasformazione] replica all'Onorevole Martino
Ieri, alla discussione alla Camera, l'On. Martino, uno dei piu' accesi sostenitori del DDL Gelmini, ha fatto delle affermazioni molto gravi riferite all'Universita', tra cui che le Universita' "Servono a dare occupazione a persone altrimenti inoccupabili perché incapaci e semianalfabeti". (In calce il resoconto del suo intervento, applaudito da alcuni gruppi parlamentari).
Per replicare, ho spedito questa lettera ai deputati della Camera. Potete farla vostra se la ritenete adeguata e continuare con la spedizione di messaggi di protesta.
Ciao, Rosi Meo
==============
Onorevole Martino, onorevoli deputati del PDL, Lega Nord, Movimento Misto per le Autonomie, Alleati per il Sud.
Abbiamo assistito all'intervento alla Camera dell'Onorevole Martino (in calce il resoconto stenografico dell'intervento). Intervento superficiale e demagogico contro gli universitari e i precari. Intervento purtroppo applaudito da esponenti dei vostri gruppi parlamentari.
Si sa che generalizzare e' sbagliato. A dimostrarlo basterebbe dirvi che cosa pensano i cittadini della classe politica...
Vi prego di non fare affermazioni generiche nei vostri interventi e ripetere luoghi comuni che non avete verificato.
Nel suo intervento, Martino afferma che: "L'università insegna cose che non servono a nessuno".
Questa affermazione fa il paio con quella del Ministro Tremonti, che afferma: "Con la cultura non si mangia".
Martino afferma: "il proliferare di università inutili, di facoltà inutili, di professori incapaci".
I dati OCSE dicono il contrario. In Italia abbiamo un numero di docenti e di corsi minore che nelle altre universita' europee (quelle famose universita' che sono ai primi posti delle graduatorie). A parita' di finanziamenti, i ricercatori italiani producono di piu' (l'Italia si e' classificata seconda per pubblicazioni scientifiche, se queste sono rapportate ai finanziamenti ricevuti).
E se anche fossero in parte vere, le sue affermazioni sulla presenza di giovani semi-analfabeti, esse giustificherebbero un incremento di risorse al sistema di istruzione pubblica, non una riduzione. Martino sta confondendo le cause con gli effetti. I semi-analfabeti sono già l'effetto evidente del depotenziamento e definanziamento al sistema dell'istruzione operato dai governi italiani negli ultimi 20 anni.
E' falso che le proteste vogliono difendere l'esistente, come Martino ha asserito. L'universita' va migliorata. Come tutto, continuamente. Siamo d'accordo. Ma prima di tutto, la protesta difende l'Universita' in quanto bene pubblico, sede del sapere critico, libero e aperta a tutti.
Il DDL Gelmini non toglie potere ai baroni universitari ma lo accresce e mette le universita' pubbliche nelle mani dei CDA con componenti esterni, privati, a cui si richiede di possedere generiche competenze gestionali.
Le affermazioni di Martino dimostrano che: 1. o non ha capito il DDL Gelmini 2. o non l'ha letto con attenzione.
E' cosa grave in entrambi i casi. Infatti, ora voi sarete chiamati a votare per questo provvedimento 'epocale'. Epocale solo perche' distrugge l'universita' pubblica, un bene che anche la nostra Costituzione difende.
Rosa Meo professore associato Facolta' di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Universita' di Torino
Resoconto stenografico dei lavori della Camera del 24 Novembre 2010: ANTONIO MARTINO. Signor Presidente, mi scuso con i colleghi poiché sottraggo del tempo all'iter di questo importante provvedimento legislativo, ma, avendo passato nell'università la gran parte della mia vita - vi sono entrato da studente nel 1964 e ne sono uscito nel 2002 -, credo di conoscere abbastanza bene il processo di deterioramento che ha colpito i nostri atenei. Le università oggi obbediscono a quella che ormai è diventata una regola generale in questo Paese; cioè, non vengono studiate e progettate nell'interesse dei loro utenti, cioè degli studenti, ma per la comodità e l'interesse di coloro che vi trovano lavoro. Servono a dare occupazione a persone altrimenti inoccupabili perché incapaci e semianalfabeti (Applausi dei deputati del gruppo Popolo della Libertà). Sono recentemente tornato nella mia Alma Mater, la facoltà di giurisprudenza dell'università di Messina, e degli aspiranti ricercatori che volevano diventare stabilizzati non riuscivano a comporre una frase in italiano che avesse senso compiuto. E noi sforniamo migliaia di giovani che sono condannati alla disoccupazione perché inoccupabili. L'università insegna cose che non servono a nessuno e, in più, inculca nelle loro menti l'idea bizzarra che lo Stato debba dar loro un'occupazione degna del titolo di studio. Ho letto sui giornali che ci sono state mille domande per tre posti di operatore ecologico: molti di questi erano dei laureati. Non vi vergognate di difendere l'esistente, il proliferare di università inutili, di facoltà inutili, di professori incapaci (Applausi dei deputati dei gruppi Popolo della Libertà, Lega Nord Padania e Misto- Movimento per le Autonomie-Alleati per il Sud)!
_______________________________________________ Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Scusate - qual'è l'indirizzo del'On Martino.
Saluti, Robert Jennings
-----Messaggio originale----- Da: universitas_in_trasformazione-bounces@mail.dm.unipi.it [mailto:universitas_in_trasformazione-bounces@mail.dm.unipi.it] Per conto di Rosa Meo Inviato: giovedì 25 novembre 2010 11.09 A: universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it Oggetto: [Universitas_in_trasformazione] replica all'Onorevole Martino
Ieri, alla discussione alla Camera, l'On. Martino, uno dei piu' accesi sostenitori del DDL Gelmini, ha fatto delle affermazioni molto gravi riferite all'Universita', tra cui che le Universita' "Servono a dare occupazione a persone altrimenti inoccupabili perché incapaci e semianalfabeti". (In calce il resoconto del suo intervento, applaudito da alcuni gruppi parlamentari).
Per replicare, ho spedito questa lettera ai deputati della Camera. Potete farla vostra se la ritenete adeguata e continuare con la spedizione di messaggi di protesta.
Ciao, Rosi Meo
==============
Onorevole Martino, onorevoli deputati del PDL, Lega Nord, Movimento Misto per le Autonomie, Alleati per il Sud.
Abbiamo assistito all'intervento alla Camera dell'Onorevole Martino (in calce il resoconto stenografico dell'intervento). Intervento superficiale e demagogico contro gli universitari e i precari. Intervento purtroppo applaudito da esponenti dei vostri gruppi parlamentari.
Si sa che generalizzare e' sbagliato. A dimostrarlo basterebbe dirvi che cosa pensano i cittadini della classe politica...
Vi prego di non fare affermazioni generiche nei vostri interventi e ripetere luoghi comuni che non avete verificato.
Nel suo intervento, Martino afferma che: "L'università insegna cose che non servono a nessuno".
Questa affermazione fa il paio con quella del Ministro Tremonti, che afferma: "Con la cultura non si mangia".
Martino afferma: "il proliferare di università inutili, di facoltà inutili, di professori incapaci".
I dati OCSE dicono il contrario. In Italia abbiamo un numero di docenti e di corsi minore che nelle altre universita' europee (quelle famose universita' che sono ai primi posti delle graduatorie). A parita' di finanziamenti, i ricercatori italiani producono di piu' (l'Italia si e' classificata seconda per pubblicazioni scientifiche, se queste sono rapportate ai finanziamenti ricevuti).
E se anche fossero in parte vere, le sue affermazioni sulla presenza di giovani semi-analfabeti, esse giustificherebbero un incremento di risorse al sistema di istruzione pubblica, non una riduzione. Martino sta confondendo le cause con gli effetti. I semi-analfabeti sono già l'effetto evidente del depotenziamento e definanziamento al sistema dell'istruzione operato dai governi italiani negli ultimi 20 anni.
E' falso che le proteste vogliono difendere l'esistente, come Martino ha asserito. L'universita' va migliorata. Come tutto, continuamente. Siamo d'accordo. Ma prima di tutto, la protesta difende l'Universita' in quanto bene pubblico, sede del sapere critico, libero e aperta a tutti.
Il DDL Gelmini non toglie potere ai baroni universitari ma lo accresce e mette le universita' pubbliche nelle mani dei CDA con componenti esterni, privati, a cui si richiede di possedere generiche competenze gestionali.
Le affermazioni di Martino dimostrano che:
- o non ha capito il DDL Gelmini
- o non l'ha letto con attenzione.
E' cosa grave in entrambi i casi. Infatti, ora voi sarete chiamati a votare per questo provvedimento 'epocale'. Epocale solo perche' distrugge l'universita' pubblica, un bene che anche la nostra Costituzione difende.
Rosa Meo professore associato Facolta' di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Universita' di Torino
Resoconto stenografico dei lavori della Camera del 24 Novembre 2010: ANTONIO MARTINO. Signor Presidente, mi scuso con i colleghi poiché sottraggo del tempo all'iter di questo importante provvedimento legislativo, ma, avendo passato nell'università la gran parte della mia vita - vi sono entrato da studente nel 1964 e ne sono uscito nel 2002 -, credo di conoscere abbastanza bene il processo di deterioramento che ha colpito i nostri atenei. Le università oggi obbediscono a quella che ormai è diventata una regola generale in questo Paese; cioè, non vengono studiate e progettate nell'interesse dei loro utenti, cioè degli studenti, ma per la comodità e l'interesse di coloro che vi trovano lavoro. Servono a dare occupazione a persone altrimenti inoccupabili perché incapaci e semianalfabeti (Applausi dei deputati del gruppo Popolo della Libertà). Sono recentemente tornato nella mia Alma Mater, la facoltà di giurisprudenza dell'università di Messina, e degli aspiranti ricercatori che volevano diventare stabilizzati non riuscivano a comporre una frase in italiano che avesse senso compiuto. E noi sforniamo migliaia di giovani che sono condannati alla disoccupazione perché inoccupabili. L'università insegna cose che non servono a nessuno e, in più, inculca nelle loro menti l'idea bizzarra che lo Stato debba dar loro un'occupazione degna del titolo di studio. Ho letto sui giornali che ci sono state mille domande per tre posti di operatore ecologico: molti di questi erano dei laureati. Non vi vergognate di difendere l'esistente, il proliferare di università inutili, di facoltà inutili, di professori incapaci (Applausi dei deputati dei gruppi Popolo della Libertà, Lega Nord Padania e Misto- Movimento per le Autonomie-Alleati per il Sud)!
Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
universitas_in_trasformazione@lists.dm.unipi.it