Caro Vianello,
dal Suo tono inquisitorio Lei mi sembra eccessivamente agitato; si rilassi e non metta in agitazione anche tutta la lista per cosi' poco.
Che io sia ben conosciuto in Europa, e anche da "Science", e' fuor di dubbio: qualche anno fa sono stato Presidente di Eurodoc, la federazione europea dei dottorandi e giovani ricercatori, http://www.eurodoc.net/ il cui membro italiano e' l'ADI http://www.dottorato.it/ e poco dopo, sempre interessandomi di politiche dell'Università e della ricerca, ma soprattutto di Europa, ho continuate a girellare lo stesso mondo, essendo eletto per 4 anni nel Consiglio Direttivo di Euroscience http://www.euroscience.org/ un'associazione che (per quanto a Lei possa sembrare poco rilevante o poco serio) ambisce ad avere un ruolo analogo a quello della AAAS in Europa - certamente non e' cosi', ne' sara' mai cosi', ma almeno l'iniziativa c'e'. E ci sono soprattutto gli ESOF, cioe' gli Euroscience Open Forum, che dal 2004 organizziamo ogni 2 anni in modo itinerante in Europa; l'ultimo, nel 2010, a Torino http://www.esof2010.org/
Quindi - come vede - sono, come si suol dire, "knowledgeable" in materie di queste politiche. Non pensi che "Science" sia una Spectre che ce l'ha con Voi professori italiani: se un giornalista mi ha chiamato, pur stando fisicamente a Roma, ed ha preferito farsi raccontare le cose da me, che sto a Bruxelles (facendomi spendere anche 30 Euro di cellulare, tra l'altro...) ci sara' qualche motivo. Io non lo so, Lei ha qualche proposta? Per vero, con questo giornalista sono in contatto dall'epoca della vicenda Ratzinger-fisici della Sapienza, quindi sono 2 anni che ci si scambia qualche informazione, ogni tanto.
C'e' qualche problema? A dire il vero anche Universitas Futura ha gentilmente usato dei miei resoconti informali che ogni tanto scribacchiavo, pubblicando una mia Nota http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php?option=com_content&task=view&...
Se ha qualcosa da commentare sugli specifici post sul mio blog, che, come Lei ha ricordato, ho aperto da qualche tempo http://cronaca.anvur.it/ lo faccia pure: il commento e' libero.
Cordiali saluti,
Renzo Rubele
Caro Renzo,
Con la presente le chiedo di allegarmi il suo CV, il suo elenco delle pubblicazioni, il suo SSD, la sua esperienza accademica che le permette di analizzare in maniera così puntuale la situazione dell'Università pubblica. Mi scusi se le chiedo tutto questo fastidio, ma il link al suo blog ("http://cronaca.anvur.it/), nel quale avrei cercato queste informazioni, rimanda a "indirizzo sconosciuto".
Cordiali saluti,
Lucia Magnelli
----- Messaggio da renzo@rubele.eu --------- Data: Sat, 18 Dec 2010 22:58:01 +0100 Da: Renzo Rubele renzo@rubele.eu Rispondi-A:renzo@rubele.eu, "Forum "Università e Ricerca"" universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it Oggetto: Re: [Universitas_in_trasformazione] chi e' Renzo Rubele? A: "Forum "Università e Ricerca"" universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it
Caro Vianello,
dal Suo tono inquisitorio Lei mi sembra eccessivamente agitato; si rilassi e non metta in agitazione anche tutta la lista per cosi' poco.
Che io sia ben conosciuto in Europa, e anche da "Science", e' fuor di dubbio: qualche anno fa sono stato Presidente di Eurodoc, la federazione europea dei dottorandi e giovani ricercatori, http://www.eurodoc.net/ il cui membro italiano e' l'ADI http://www.dottorato.it/ e poco dopo, sempre interessandomi di politiche dell'Università e della ricerca, ma soprattutto di Europa, ho continuate a girellare lo stesso mondo, essendo eletto per 4 anni nel Consiglio Direttivo di Euroscience http://www.euroscience.org/ un'associazione che (per quanto a Lei possa sembrare poco rilevante o poco serio) ambisce ad avere un ruolo analogo a quello della AAAS in Europa - certamente non e' cosi', ne' sara' mai cosi', ma almeno l'iniziativa c'e'. E ci sono soprattutto gli ESOF, cioe' gli Euroscience Open Forum, che dal 2004 organizziamo ogni 2 anni in modo itinerante in Europa; l'ultimo, nel 2010, a Torino http://www.esof2010.org/
Quindi - come vede - sono, come si suol dire, "knowledgeable" in materie di queste politiche. Non pensi che "Science" sia una Spectre che ce l'ha con Voi professori italiani: se un giornalista mi ha chiamato, pur stando fisicamente a Roma, ed ha preferito farsi raccontare le cose da me, che sto a Bruxelles (facendomi spendere anche 30 Euro di cellulare, tra l'altro...) ci sara' qualche motivo. Io non lo so, Lei ha qualche proposta? Per vero, con questo giornalista sono in contatto dall'epoca della vicenda Ratzinger-fisici della Sapienza, quindi sono 2 anni che ci si scambia qualche informazione, ogni tanto.
C'e' qualche problema? A dire il vero anche Universitas Futura ha gentilmente usato dei miei resoconti informali che ogni tanto scribacchiavo, pubblicando una mia Nota http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php?option=com_content&task=view&...
Se ha qualcosa da commentare sugli specifici post sul mio blog, che, come Lei ha ricordato, ho aperto da qualche tempo http://cronaca.anvur.it/ lo faccia pure: il commento e' libero.
Cordiali saluti,
Renzo Rubele
Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
----- Fine del messaggio da renzo@rubele.eu -----
Cara Lucia,
io non sono di nessun SSD perche' non sono in Italia, e perche' mi occupo di politiche dell'istruzione superiore e della ricerca. Se Lei non accede alla pagina http://cronaca.anvur.it/ non so che farci: sara' un problema tecnico del Suo browser. E' solo un blog molto banale, parla di valutazione.
Ripeto quindi che non ho alcun interesse ad "interferire" con le discussioni della lista; mi sono iscritto per puntualizzare qualcosa solo in risposta alla questone dell'articolo di "Science" e capire meglio le Vs. obiezioni, cosicche' io possa anche eventualmente farle presenti al giornalista. E pertanto, se non avete altro da aggiungere sul merito, io non intendo procedere oltre con questo "row".
Cordiali saluti,
Renzo Rubele
Il 18/12/2010 23.19, l.magnelli@unifi.it ha scritto:
Caro Renzo,
Con la presente le chiedo di allegarmi il suo CV, il suo elenco delle pubblicazioni, il suo SSD, la sua esperienza accademica che le permette di analizzare in maniera così puntuale la situazione dell'Università pubblica. Mi scusi se le chiedo tutto questo fastidio, ma il link al suo blog ("http://cronaca.anvur.it/), nel quale avrei cercato queste informazioni, rimanda a "indirizzo sconosciuto".
Cordiali saluti,
Lucia Magnelli
----- Messaggio da renzo@rubele.eu --------- Data: Sat, 18 Dec 2010 22:58:01 +0100 Da: Renzo Rubele renzo@rubele.eu Rispondi-A:renzo@rubele.eu, "Forum "Università e Ricerca"" universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it Oggetto: Re: [Universitas_in_trasformazione] chi e' Renzo Rubele? A: "Forum "Università e Ricerca"" universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it
Caro Vianello,
dal Suo tono inquisitorio Lei mi sembra eccessivamente agitato; si rilassi e non metta in agitazione anche tutta la lista per cosi' poco.
Che io sia ben conosciuto in Europa, e anche da "Science", e' fuor di dubbio: qualche anno fa sono stato Presidente di Eurodoc, la federazione europea dei dottorandi e giovani ricercatori, http://www.eurodoc.net/ il cui membro italiano e' l'ADI http://www.dottorato.it/ e poco dopo, sempre interessandomi di politiche dell'Università e della ricerca, ma soprattutto di Europa, ho continuate a girellare lo stesso mondo, essendo eletto per 4 anni nel Consiglio Direttivo di Euroscience http://www.euroscience.org/ un'associazione che (per quanto a Lei possa sembrare poco rilevante o poco serio) ambisce ad avere un ruolo analogo a quello della AAAS in Europa - certamente non e' cosi', ne' sara' mai cosi', ma almeno l'iniziativa c'e'. E ci sono soprattutto gli ESOF, cioe' gli Euroscience Open Forum, che dal 2004 organizziamo ogni 2 anni in modo itinerante in Europa; l'ultimo, nel 2010, a Torino http://www.esof2010.org/
Quindi - come vede - sono, come si suol dire, "knowledgeable" in materie di queste politiche. Non pensi che "Science" sia una Spectre che ce l'ha con Voi professori italiani: se un giornalista mi ha chiamato, pur stando fisicamente a Roma, ed ha preferito farsi raccontare le cose da me, che sto a Bruxelles (facendomi spendere anche 30 Euro di cellulare, tra l'altro...) ci sara' qualche motivo. Io non lo so, Lei ha qualche proposta? Per vero, con questo giornalista sono in contatto dall'epoca della vicenda Ratzinger-fisici della Sapienza, quindi sono 2 anni che ci si scambia qualche informazione, ogni tanto.
C'e' qualche problema? A dire il vero anche Universitas Futura ha gentilmente usato dei miei resoconti informali che ogni tanto scribacchiavo, pubblicando una mia Nota http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php?option=com_content&task=view&...
Se ha qualcosa da commentare sugli specifici post sul mio blog, che, come Lei ha ricordato, ho aperto da qualche tempo http://cronaca.anvur.it/ lo faccia pure: il commento e' libero.
Cordiali saluti,
Renzo Rubele
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----- Fine del messaggio da renzo@rubele.eu -----
Caro Rubele, lei è perfettamente il linea col nostro ministro MIUR, Mariastella Gelmini, che prescrive come il merito debba essere riconosciuto all'interno dell'Università italiana, ma si rifiuta di mostrare il CV che renderebbe chiari a tutti i motivi per cui le è stata assegnata la rilevante carica che riveste. Lei potrebbe comunque inserire il suo CV anche sul sito MIUR Accesso Docenti, se ci tenesse a rendere trasparente la sua produttività scientifica e non solo quella politica. Cordiali saluti Vincenzo BELLINI Prof. Ordinario SSD FIS/01 ( Fisica Sperimentale) Dipartimento di Fisica e Astronomia Università di Catania Via Santa Sofia, 64 95123 CATANIA
-----Messaggio originale----- From: Renzo Rubele Sent: Saturday, December 18, 2010 11:31 PM To: l.magnelli@unifi.it Cc: "Forum "Università e Ricerca"" Subject: Re: [Universitas_in_trasformazione] chi e' Renzo Rubele?
Cara Lucia,
io non sono di nessun SSD perche' non sono in Italia, e perche' mi occupo di politiche dell'istruzione superiore e della ricerca. Se Lei non accede alla pagina http://cronaca.anvur.it/ non so che farci: sara' un problema tecnico del Suo browser. E' solo un blog molto banale, parla di valutazione.
Ripeto quindi che non ho alcun interesse ad "interferire" con le discussioni della lista; mi sono iscritto per puntualizzare qualcosa solo in risposta alla questone dell'articolo di "Science" e capire meglio le Vs. obiezioni, cosicche' io possa anche eventualmente farle presenti al giornalista. E pertanto, se non avete altro da aggiungere sul merito, io non intendo procedere oltre con questo "row".
Cordiali saluti,
Renzo Rubele
Il 18/12/2010 23.19, l.magnelli@unifi.it ha scritto:
Caro Renzo,
Con la presente le chiedo di allegarmi il suo CV, il suo elenco delle pubblicazioni, il suo SSD, la sua esperienza accademica che le permette di analizzare in maniera così puntuale la situazione dell'Università pubblica. Mi scusi se le chiedo tutto questo fastidio, ma il link al suo blog ("http://cronaca.anvur.it/), nel quale avrei cercato queste informazioni, rimanda a "indirizzo sconosciuto".
Cordiali saluti,
Lucia Magnelli
----- Messaggio da renzo@rubele.eu --------- Data: Sat, 18 Dec 2010 22:58:01 +0100 Da: Renzo Rubele renzo@rubele.eu Rispondi-A:renzo@rubele.eu, "Forum "Università e Ricerca"" universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it Oggetto: Re: [Universitas_in_trasformazione] chi e' Renzo Rubele? A: "Forum "Università e Ricerca"" universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it
Caro Vianello,
dal Suo tono inquisitorio Lei mi sembra eccessivamente agitato; si rilassi e non metta in agitazione anche tutta la lista per cosi' poco.
Che io sia ben conosciuto in Europa, e anche da "Science", e' fuor di dubbio: qualche anno fa sono stato Presidente di Eurodoc, la federazione europea dei dottorandi e giovani ricercatori, http://www.eurodoc.net/ il cui membro italiano e' l'ADI http://www.dottorato.it/ e poco dopo, sempre interessandomi di politiche dell'Università e della ricerca, ma soprattutto di Europa, ho continuate a girellare lo stesso mondo, essendo eletto per 4 anni nel Consiglio Direttivo di Euroscience http://www.euroscience.org/ un'associazione che (per quanto a Lei possa sembrare poco rilevante o poco serio) ambisce ad avere un ruolo analogo a quello della AAAS in Europa - certamente non e' cosi', ne' sara' mai cosi', ma almeno l'iniziativa c'e'. E ci sono soprattutto gli ESOF, cioe' gli Euroscience Open Forum, che dal 2004 organizziamo ogni 2 anni in modo itinerante in Europa; l'ultimo, nel 2010, a Torino http://www.esof2010.org/
Quindi - come vede - sono, come si suol dire, "knowledgeable" in materie di queste politiche. Non pensi che "Science" sia una Spectre che ce l'ha con Voi professori italiani: se un giornalista mi ha chiamato, pur stando fisicamente a Roma, ed ha preferito farsi raccontare le cose da me, che sto a Bruxelles (facendomi spendere anche 30 Euro di cellulare, tra l'altro...) ci sara' qualche motivo. Io non lo so, Lei ha qualche proposta? Per vero, con questo giornalista sono in contatto dall'epoca della vicenda Ratzinger-fisici della Sapienza, quindi sono 2 anni che ci si scambia qualche informazione, ogni tanto.
C'e' qualche problema? A dire il vero anche Universitas Futura ha gentilmente usato dei miei resoconti informali che ogni tanto scribacchiavo, pubblicando una mia Nota http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php?option=com_content&task=view&...
Se ha qualcosa da commentare sugli specifici post sul mio blog, che, come Lei ha ricordato, ho aperto da qualche tempo http://cronaca.anvur.it/ lo faccia pure: il commento e' libero.
Cordiali saluti,
Renzo Rubele
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----- Fine del messaggio da renzo@rubele.eu -----
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Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
caro Rubele, a me personalmente interessa il tuo punto di vista da Bruxelles (e mi interessa pochissimo la polemica sull'articolo, peraltro quanti politici leggono Science? o ancora peggio sono capaci di leggere l'inglese?).
So perfettamente che le agenzie di valutazione sono strutture complicate in cui anche le metodologie, diciamo pure "burocratiche", hanno un peso non indifferente ed esiste tutta una letteratura che noi in generale ignoriamo. Pensare che possa esistere una "peer review" del tutto astratta e che vive nel mondo delle idee è chiaramente una ingenuità.
Chiunque sia stato in un comitato di valutazione (io sono stato molti anni fa a Bruxelles nell'Human Capital), sa che si tratta comunque di sistemi molto imperfetti in cui alla fine si può vincere o perdere un grant più per essere stati bravi a scriverlo che per meriti scientifici (e naturalmente anche per la fortuna o sfortuna di essere incappati in un referee amico od ostile).
Io ho provato un paio di anni fa a chiedere un grosso grant un po troppo innovativo e sono stato segato da uno dei due referees (avevo razzolato nell'orto sbagliato).
Non è affatto raro che si scelga, per presentare un grosso grant, non lo scienziato migliore del gruppo ma quello con più esperienza nei biechi trucchi della "grantologia". Il sistema italiano non è essenzialmente mai esistito e questa è la ragione di un ovvio immobilismo del mondo accademico, in assenza di strumenti di selezione i PRIN si danno sempre agli stessi gruppi ben stabiliti. Quando comincerà a funzionare l'ANVUR scatenerà comunque infinite polemiche (basta ricordarsi le polemiche, in generale abbastanza stupide, seguite al CIVR).
Per questo è di capitale importanza seguire l'iter di formazione dell'ANVUR, ammesso che mai si sblocchi, e su questo sono sicuro che puoi (e spero vorrai) dare un contributo. Ai colleghi continuo a chiedere di smetterla di beccarci sui nostri CV o profili professionali che possono anche essere molto diversi ma non per questo meno utili, più di questo non sono in grado di fare.
buone feste a tutti claudio
On Dec 18, 2010, at 11:31 PM, Renzo Rubele wrote:
Cara Lucia,
io non sono di nessun SSD perche' non sono in Italia, e perche' mi occupo di politiche dell'istruzione superiore e della ricerca. Se Lei non accede alla pagina http://cronaca.anvur.it/ non so che farci: sara' un problema tecnico del Suo browser. E' solo un blog molto banale, parla di valutazione.
Ripeto quindi che non ho alcun interesse ad "interferire" con le discussioni della lista; mi sono iscritto per puntualizzare qualcosa solo in risposta alla questone dell'articolo di "Science" e capire meglio le Vs. obiezioni, cosicche' io possa anche eventualmente farle presenti al giornalista. E pertanto, se non avete altro da aggiungere sul merito, io non intendo procedere oltre con questo "row".
Cordiali saluti,
Renzo Rubele
Il 18/12/2010 23.19, l.magnelli@unifi.it ha scritto:
Caro Renzo,
Con la presente le chiedo di allegarmi il suo CV, il suo elenco delle pubblicazioni, il suo SSD, la sua esperienza accademica che le permette di analizzare in maniera così puntuale la situazione dell'Università pubblica. Mi scusi se le chiedo tutto questo fastidio, ma il link al suo blog ("http://cronaca.anvur.it/), nel quale avrei cercato queste informazioni, rimanda a "indirizzo sconosciuto".
Cordiali saluti,
Lucia Magnelli
----- Messaggio da renzo@rubele.eu --------- Data: Sat, 18 Dec 2010 22:58:01 +0100 Da: Renzo Rubele renzo@rubele.eu Rispondi-A:renzo@rubele.eu, "Forum "Università e Ricerca"" universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it Oggetto: Re: [Universitas_in_trasformazione] chi e' Renzo Rubele? A: "Forum "Università e Ricerca"" universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it
Caro Vianello,
dal Suo tono inquisitorio Lei mi sembra eccessivamente agitato; si rilassi e non metta in agitazione anche tutta la lista per cosi' poco.
Che io sia ben conosciuto in Europa, e anche da "Science", e' fuor di dubbio: qualche anno fa sono stato Presidente di Eurodoc, la federazione europea dei dottorandi e giovani ricercatori, http://www.eurodoc.net/ il cui membro italiano e' l'ADI http://www.dottorato.it/ e poco dopo, sempre interessandomi di politiche dell'Università e della ricerca, ma soprattutto di Europa, ho continuate a girellare lo stesso mondo, essendo eletto per 4 anni nel Consiglio Direttivo di Euroscience http://www.euroscience.org/ un'associazione che (per quanto a Lei possa sembrare poco rilevante o poco serio) ambisce ad avere un ruolo analogo a quello della AAAS in Europa - certamente non e' cosi', ne' sara' mai cosi', ma almeno l'iniziativa c'e'. E ci sono soprattutto gli ESOF, cioe' gli Euroscience Open Forum, che dal 2004 organizziamo ogni 2 anni in modo itinerante in Europa; l'ultimo, nel 2010, a Torino http://www.esof2010.org/
Quindi - come vede - sono, come si suol dire, "knowledgeable" in materie di queste politiche. Non pensi che "Science" sia una Spectre che ce l'ha con Voi professori italiani: se un giornalista mi ha chiamato, pur stando fisicamente a Roma, ed ha preferito farsi raccontare le cose da me, che sto a Bruxelles (facendomi spendere anche 30 Euro di cellulare, tra l'altro...) ci sara' qualche motivo. Io non lo so, Lei ha qualche proposta? Per vero, con questo giornalista sono in contatto dall'epoca della vicenda Ratzinger-fisici della Sapienza, quindi sono 2 anni che ci si scambia qualche informazione, ogni tanto.
C'e' qualche problema? A dire il vero anche Universitas Futura ha gentilmente usato dei miei resoconti informali che ogni tanto scribacchiavo, pubblicando una mia Nota http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php?option=com_content&task=view&...
Se ha qualcosa da commentare sugli specifici post sul mio blog, che, come Lei ha ricordato, ho aperto da qualche tempo http://cronaca.anvur.it/ lo faccia pure: il commento e' libero.
Cordiali saluti,
Renzo Rubele
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Prof. Claudio Procesi, Dipartimento di Matematica, G. Castelnuovo Università di Roma La Sapienza, piazzale A. Moro 00185, Roma, Italia
tel. 0039-06-49913212, fax 0039-06-44701007 http://www.mat.uniroma1.it/~procesi/
Buongiorno a tutti:
anche a me non piace la deriva che ha preso questa discussione. Volevo fare due precisazioni:
1. tutti i messaggi sono firmati e siamo tutti facilmente rintracciabili, fra l'altro ricordiamo che chiunque anche non iscritto alla lista può leggere i messaggi sul sito preposto. Chiaramente ognuno è responsabile delle posizioni espresse. Mi piace davvero questa lista proprio perchè non è moderata e ci offre, in un momento molto delicato per l'università, la possibilità di scambiare informazioni ed opinioni in modo franco e diretto. Quindi ringrazio Claudio Procesi per aver iniziato questa lista e per la cura con cui la segue.
2. gli attacchi personali non sono mai appropriati. Fra l'altro Renzo Rubele ha dato secondo me prova di grande correttezza ed onestà intellettuale. Non è citato nell'articolo di Science, ma, visto il malumore generato dall'articolo, si è presentato e ci ha chiesto le ragioni del nostro malumore. Indipendentemente dalle sue opinioni, dalla sua storia personale e dal suo CV, questo lo mette, a mio avviso, nella schiera degli onesti. Che, di questi tempi, non è poco. Tanto per confronto: qualcuno dei 400 di magna charta ha accettato di discutere le sue ragioni?
Detto questo, voglio condividere qualche osservazione sulla gestione dei finanziamenti della ricerca EU.
Ho avuto qualche rapporto con la EU come valutatore di progetti. Sono un pesce piccolo (piccolissimo direi), quindi, forse per questo, non sono mai stata oggetto di pressioni esterne. Ho sempre potuto fare il mio lavoro onestamente (fra l'altro questo è stato vero anche quando ho lavorato per i progetti PRIN-MIUR). Le esperienze EU però sono state talvolta frustranti. Non prendetevela (solo) con i referees se vi bocciano un progetto! Infatti i gradi di libertà dei referees sono minimi. Si lavora su schemi di valutazione rigidissimi: va valutato uno specifico apsetto e non un altro, questa cosa che tu valutavi ottima/pessima non è da prendere in considerazione, questo altro aspetto che tu reputi irrilevante è di fondamentale interesse per la comunità etc...
Vi chiederete: perchè ti presti a fare il valutatore in queste condizioni? la risposta è perchè si impara sempre qualcosa, eppoi (soprattutto) perchè se lo faccio io sono sicura di farlo (nei limiti del possibile) bene, che vuol dire onestamente. Nel mio piccolo lo ritengo un servizio alla comunità.
Comunque, tanto per farvi capire come funziona: nell'ultima valutazione mi è stato chiesto di riscrivere un report eliminando alcuni acronimi (ovvi per uno scienziato), perchè i report, nello stadio finale, sono letti dai politici.
Ecco, questo piccolo fatto mi ha aperto (finalmente!) gli occhi. A differenza dell'NSF, in EU la parola finale sui progetti spetta ai politici, non agli scienziati.
Ricordiamoci di questo. La EU non è tanto (o solo) interessata all'avanzamento della scienza europea: la EU è soprattutto interessata alla creazione e sostentamento dell'europa stessa. Questo (naturalmente è la mia visione personale!!!) spiega molte cose fra cui la richiesta di network mastodontici che di solito abbassano la qualità della ricerca e della reale interazione scientifica fra i partners, ma generano una comunità (lasca e magari anche poco rilevante scientificamente) ma di grande utilità per l'idea di EU. Al'EU interessa la dimensione EU della ricerca europea, non la ricerca in sè. Semplice.
saluti anna
2010/12/19 claudio procesi procesi@mat.uniroma1.it
caro Rubele, a me personalmente interessa il tuo punto di vista da Bruxelles (e mi interessa pochissimo la polemica sull'articolo, peraltro quanti politici leggono Science? o ancora peggio sono capaci di leggere l'inglese?).
So perfettamente che le agenzie di valutazione sono strutture complicate in cui anche le metodologie, diciamo pure "burocratiche", hanno un peso non indifferente ed esiste tutta una letteratura che noi in generale ignoriamo. Pensare che possa esistere una "peer review" del tutto astratta e che vive nel mondo delle idee è chiaramente una ingenuità.
Chiunque sia stato in un comitato di valutazione (io sono stato molti anni fa a Bruxelles nell'Human Capital), sa che si tratta comunque di sistemi molto imperfetti in cui alla fine si può vincere o perdere un grant più per essere stati bravi a scriverlo che per meriti scientifici (e naturalmente anche per la fortuna o sfortuna di essere incappati in un referee amico od ostile).
Io ho provato un paio di anni fa a chiedere un grosso grant un po troppo innovativo e sono stato segato da uno dei due referees (avevo razzolato nell'orto sbagliato).
Non è affatto raro che si scelga, per presentare un grosso grant, non lo scienziato migliore del gruppo ma quello con più esperienza nei biechi trucchi della "grantologia". Il sistema italiano non è essenzialmente mai esistito e questa è la ragione di un ovvio immobilismo del mondo accademico, in assenza di strumenti di selezione i PRIN si danno sempre agli stessi gruppi ben stabiliti. Quando comincerà a funzionare l'ANVUR scatenerà comunque infinite polemiche (basta ricordarsi le polemiche, in generale abbastanza stupide, seguite al CIVR).
Per questo è di capitale importanza seguire l'iter di formazione dell'ANVUR, ammesso che mai si sblocchi, e su questo sono sicuro che puoi (e spero vorrai) dare un contributo. Ai colleghi continuo a chiedere di smetterla di beccarci sui nostri CV o profili professionali che possono anche essere molto diversi ma non per questo meno utili, più di questo non sono in grado di fare.
buone feste a tutti claudio
On Dec 18, 2010, at 11:31 PM, Renzo Rubele wrote:
Cara Lucia,
io non sono di nessun SSD perche' non sono in Italia, e perche' mi occupo di politiche dell'istruzione superiore e della ricerca. Se Lei non accede alla pagina http://cronaca.anvur.it/ non so che farci: sara' un problema tecnico del Suo browser. E' solo un blog molto banale, parla di valutazione.
Ripeto quindi che non ho alcun interesse ad "interferire" con le discussioni della lista; mi sono iscritto per puntualizzare qualcosa solo in risposta alla questone dell'articolo di "Science" e capire meglio le Vs. obiezioni, cosicche' io possa anche eventualmente farle presenti al giornalista. E pertanto, se non avete altro da aggiungere sul merito, io non intendo procedere oltre con questo "row".
Cordiali saluti,
Renzo Rubele
Il 18/12/2010 23.19, l.magnelli@unifi.it ha scritto:
Caro Renzo,
Con la presente le chiedo di allegarmi il suo CV, il suo elenco delle pubblicazioni, il suo SSD, la sua esperienza accademica che le permette di analizzare in maniera così puntuale la situazione dell'Università pubblica. Mi scusi se le chiedo tutto questo fastidio, ma il link al suo blog ("http://cronaca.anvur.it/), nel quale avrei cercato queste informazioni, rimanda a "indirizzo sconosciuto".
Cordiali saluti,
Lucia Magnelli
----- Messaggio da renzo@rubele.eu --------- Data: Sat, 18 Dec 2010 22:58:01 +0100 Da: Renzo Rubele renzo@rubele.eu Rispondi-A:renzo@rubele.eu Rispondi-A%3Arenzo@rubele.eu, "Forum
"Università e Ricerca""
universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it Oggetto: Re: [Universitas_in_trasformazione] chi e' Renzo Rubele? A: "Forum "Università e Ricerca"" universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it
Caro Vianello,
dal Suo tono inquisitorio Lei mi sembra eccessivamente agitato; si rilassi e non metta in agitazione anche tutta la lista per cosi' poco.
Che io sia ben conosciuto in Europa, e anche da "Science", e' fuor di dubbio: qualche anno fa sono stato Presidente di Eurodoc, la
federazione
europea dei dottorandi e giovani ricercatori, http://www.eurodoc.net/ il cui membro italiano e' l'ADI http://www.dottorato.it/ e poco dopo, sempre interessandomi di politiche dell'Università e della ricerca, ma soprattutto di Europa, ho continuate a girellare lo stesso mondo, essendo eletto per 4 anni nel Consiglio Direttivo di Euroscience http://www.euroscience.org/ un'associazione che (per quanto a Lei possa sembrare poco rilevante o poco serio) ambisce ad avere un ruolo analogo a quello della AAAS in Europa - certamente non e' cosi', ne' sara' mai cosi', ma almeno l'iniziativa c'e'. E ci sono soprattutto gli ESOF, cioe' gli
Euroscience
Open Forum, che dal 2004 organizziamo ogni 2 anni in modo itinerante in Europa; l'ultimo, nel 2010, a Torino http://www.esof2010.org/
Quindi - come vede - sono, come si suol dire, "knowledgeable" in
materie
di queste politiche. Non pensi che "Science" sia una Spectre che ce
l'ha
con Voi professori italiani: se un giornalista mi ha chiamato, pur stando fisicamente a Roma, ed ha preferito farsi raccontare le cose da me, che sto a Bruxelles (facendomi spendere anche 30 Euro di cellulare, tra l'altro...) ci sara' qualche motivo. Io non lo so, Lei ha qualche proposta? Per vero, con questo giornalista sono in contatto dall'epoca della vicenda Ratzinger-fisici della Sapienza, quindi sono 2 anni che
ci
si scambia qualche informazione, ogni tanto.
C'e' qualche problema? A dire il vero anche Universitas Futura ha gentilmente usato dei miei resoconti informali che ogni tanto scribacchiavo, pubblicando una mia Nota
http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php?option=com_content&task=view&...
Se ha qualcosa da commentare sugli specifici post sul mio blog, che, come Lei ha ricordato, ho aperto da qualche tempo http://cronaca.anvur.it/ lo faccia pure: il commento e' libero.
Cordiali saluti,
Renzo Rubele
Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
----- Fine del messaggio da renzo@rubele.eu -----
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Prof. Claudio Procesi, Dipartimento di Matematica, G. Castelnuovo Università di Roma La Sapienza, piazzale A. Moro 00185, Roma, Italia
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Caro Professore,
il mio blog sulla valutazione cerca di rispondere all'esigenza di fornire informazioni e riferimenti utili - soprattutto in chiave Europea e internazionale - per chi volesse avere qualcosa in piu' delle scarne e misere informazioni messe a disposizione dal Ministero e dagli appositi Comitati (CNVSU, CIVR) che si sono succeduti in questi anni. Nei fatti, nasce proprio da quella stessa idea di scrivere un contributo specifico sull'ANVUR per Universitas Futura e che avevo gia' promesso al Prof. Lacarbonara. Anziche' scrivere un unico contributo, ho fatto il blog e scrivo a pezzi delle storielle, che poi pubblicizzo anche via e-mail (pure qui) per chi vuole venire a vedere. Ovviamente posso sempre ritornare sull'idea di scrivere un pezzo specifico anche per Universitas Futura, ma l'incertezza sulla situazione dell'ANVUR aveva sempre costituito una barriera temporale-concettuale sul grado e sull'estensione di un "magnum opus" :-)
Comunque ringrazio sempre Universitas Futura per l'utile divulgazione del pezzo sui "sistemi anglosassoni" http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php?option=com_content&task=view&... che e' stato anche citato da questo bel paper degli amministrativisti Civitarese-Matteucci e Gardini http://www.amministrativamente.net/sezioni/welf/studi/2009/aprile/studio%20g...
Fu anche da quella noterella che poi discese un invito da colleghi ricercatori (strutturati) di Universitas Futura di Napoli ad un contributo che portai alla Facolta' si Scienze della Federico II l'anno scorso http://www.news.unina.it/dettagli_agenda.jsp?ID=6816 e del quale posso segnalare le slides qui http://www.rubele.eu/docs/personal/090407a.pdf (beninteso si e' trattato di una pappardella di un'ora, e le slides non possono sostituire il discorso).
Certo, ho trovato un po' curiosa la discussione sull'articolo di "Science", sul quale ho forse scherzato troppo a definirmi "responsabile": in fin dei conti, come e' stato ricordato, la "responsabilita'" e' del giornalista. Io ho poi giudicato congruente con i canoni di informazione giornalistica di "Science" l'articolo, che non puo' limitarsi ad essere informato da un solo orientamento, e che deve riportare le varie posizioni rilevanti in gioco. Se poi - nell'incipit - il sistema universitario italiano viene definito "archaic", vuol dire che questo e' un giudizio consolidato di "Science", che non potevo cambiare ne' io ne' altri - anzi se avessi tentato di convogliare un'immagine radicalmente diversa (cioe' e.g. che non ci sia nepotismo, che i concorsi sono veramente sempre concorsi, ecc. ecc.) la mia credibilita' sarebbe diminuita agli occhi del giornalista, che evidentemente ha il mandato dell'editore e dei lettori a raccontare le cose secondo certi canoni.
Ribadisco che ho sempre considerato Universitas Futura un'interessante piattaforma di discussione e di confronto, e soprattutto "di base" (anche Euroscience ama definirsi "grass-root", non e' un'"Accademia"), per la qual cosa riferiro' al giornalista di Science un breve riassunto delle Vs. Opinioni.
Cordiali saluti,
Renzo Rubele
Il 19/12/2010 9.32, claudio procesi ha scritto:
caro Rubele, a me personalmente interessa il tuo punto di vista da Bruxelles (e mi interessa pochissimo la polemica sull'articolo, peraltro quanti politici leggono Science? o ancora peggio sono capaci di leggere l'inglese?).
So perfettamente che le agenzie di valutazione sono strutture complicate in cui anche le metodologie, diciamo pure "burocratiche", hanno un peso non indifferente ed esiste tutta una letteratura che noi in generale ignoriamo. Pensare che possa esistere una "peer review" del tutto astratta e che vive nel mondo delle idee è chiaramente una ingenuità.
Chiunque sia stato in un comitato di valutazione (io sono stato molti anni fa a Bruxelles nell'Human Capital), sa che si tratta comunque di sistemi molto imperfetti in cui alla fine si può vincere o perdere un grant più per essere stati bravi a scriverlo che per meriti scientifici (e naturalmente anche per la fortuna o sfortuna di essere incappati in un referee amico od ostile).
Io ho provato un paio di anni fa a chiedere un grosso grant un po troppo innovativo e sono stato segato da uno dei due referees (avevo razzolato nell'orto sbagliato).
Non è affatto raro che si scelga, per presentare un grosso grant, non lo scienziato migliore del gruppo ma quello con più esperienza nei biechi trucchi della "grantologia". Il sistema italiano non è essenzialmente mai esistito e questa è la ragione di un ovvio immobilismo del mondo accademico, in assenza di strumenti di selezione i PRIN si danno sempre agli stessi gruppi ben stabiliti. Quando comincerà a funzionare l'ANVUR scatenerà comunque infinite polemiche (basta ricordarsi le polemiche, in generale abbastanza stupide, seguite al CIVR).
Per questo è di capitale importanza seguire l'iter di formazione dell'ANVUR, ammesso che mai si sblocchi, e su questo sono sicuro che puoi (e spero vorrai) dare un contributo. Ai colleghi continuo a chiedere di smetterla di beccarci sui nostri CV o profili professionali che possono anche essere molto diversi ma non per questo meno utili, più di questo non sono in grado di fare.
buone feste a tutti claudio
On 19/12/2010 11.57, Renzo Rubele wrote:
Caro Professore,
il mio blog sulla valutazione cerca di rispondere all'esigenza di fornire informazioni e riferimenti utili - soprattutto in chiave Europea e internazionale - per chi volesse avere qualcosa in piu' delle scarne e misere informazioni messe a disposizione dal Ministero e dagli appositi Comitati (CNVSU, CIVR) che si sono succeduti in questi anni. Nei fatti, nasce proprio da quella stessa idea di scrivere un contributo specifico sull'ANVUR per Universitas Futura e che avevo gia' promesso al Prof. Lacarbonara. Anziche' scrivere un unico contributo, ho fatto il blog e scrivo a pezzi delle storielle, che poi pubblicizzo anche via e-mail (pure qui) per chi vuole venire a vedere. Ovviamente posso sempre ritornare sull'idea di scrivere un pezzo specifico anche per Universitas Futura, ma l'incertezza sulla situazione dell'ANVUR aveva sempre costituito una barriera temporale-concettuale sul grado e sull'estensione di un "magnum opus" :-)
Comunque ringrazio sempre Universitas Futura per l'utile divulgazione del pezzo sui "sistemi anglosassoni" http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php?option=com_content&task=view&... che e' stato anche citato da questo bel paper degli amministrativisti Civitarese-Matteucci e Gardini http://www.amministrativamente.net/sezioni/welf/studi/2009/aprile/studio%20g...
Fu anche da quella noterella che poi discese un invito da colleghi ricercatori (strutturati) di Universitas Futura di Napoli ad un contributo che portai alla Facolta' si Scienze della Federico II l'anno scorso http://www.news.unina.it/dettagli_agenda.jsp?ID=6816 e del quale posso segnalare le slides qui http://www.rubele.eu/docs/personal/090407a.pdf (beninteso si e' trattato di una pappardella di un'ora, e le slides non possono sostituire il discorso).
Certo, ho trovato un po' curiosa la discussione sull'articolo di "Science", sul quale ho forse scherzato troppo a definirmi "responsabile": in fin dei conti, come e' stato ricordato, la "responsabilita'" e' del giornalista. Io ho poi giudicato congruente con i canoni di informazione giornalistica di "Science" l'articolo, che non puo' limitarsi ad essere informato da un solo orientamento, e che deve riportare le varie posizioni rilevanti in gioco. Se poi - nell'incipit - il sistema universitario italiano viene definito "archaic", vuol dire che questo e' un giudizio consolidato di "Science", che non potevo cambiare ne' io ne' altri - anzi se avessi tentato di convogliare un'immagine radicalmente diversa (cioe' e.g. che non ci sia nepotismo, che i concorsi sono veramente sempre concorsi, ecc. ecc.) la mia credibilita' sarebbe diminuita agli occhi del giornalista, che evidentemente ha il mandato dell'editore e dei lettori a raccontare le cose secondo certi canoni.
Ribadisco che ho sempre considerato Universitas Futura un'interessante piattaforma di discussione e di confronto, e soprattutto "di base" (anche Euroscience ama definirsi "grass-root", non e' un'"Accademia"), per la qual cosa riferiro' al giornalista di Science un breve riassunto delle Vs. Opinioni.
Cordiali saluti,
Renzo Rubele
Trovo molto strano in tutta questa discussione il fatto che Rubele dovrebbe "riferire" al giornalista di Science un riassunto delle opinioni di Universitas Futura... non capisco perché il giornalista di Science non ponga direttemente delle domande a Universitas Futura, per esempio a Claudio Procesi. In che senso Rubele o qualcun altro dovrebbe "filtrare" le posizioni di Universitas Futura? Ritengo comunque normale che Rubele o chiunque altro abbia posizioni diverse da Universitas Futura... non vedo francamente il problema. Cordiali saluti Benedetto De Vivo
At 16.17 +0100 19.12.2010, Benedetto De Vivo wrote:
...Ritengo comunque normale che Rubele o chiunque altro abbia posizioni diverse da Universitas Futura... non vedo francamente il problema.
Neanch'io, e ci mancherebbe.
E hai ben ragione a parlare di "posizioni". A me l'articolo di Science ha dato fastidio perché, con lo stile ipocrita e fintamente neutrale tipico della stampa anglosassone e in generale dell'arrogante che usa il proprio potere per stabilire di forza il frame della discussione, appunto prendeva posizione, e in modo anche molto netto. E lo faceva selezionando accuratamente gli argomenti e le parole. Questo mi è sembrato poco bello: che lo facciano il caro leader e i suoi servi ormai lo do per scontato, ma da Science mi aspetterei (mi sarei aspettata) una visione un po' più seria di cosa sia il sistema università/ricerca di una nazione.
Maurizio
Ma la vogliamo piantare in questo forum di fare gli inquisitori di coloro che hanno opinioni diverse, o diversamente declinate, da alcuni di quelli quelli che intervengono piu' spesso ?
La situazione è difficile, l'università sta passando un momentaccio, la delusione è grande, diciamo pure lo sconforto. Ma per questo dobbiamo rinunciare ad un comportamento razionale e democratico?
Il Dr. Rubele è evidentemente una persona piu' giovane della maggior parte degli accademici che frequentano questo forum, ma se si legge con un attimo di attenzione il suo blog, raggiungibilissimo ( http://cronaca.anvur.it/) , si vede che è una persona molto bene informata ed in grado di fare analisi lucide e approfondite, forse piu' di quelle che sanno fare molti accademici indipendentemente dal CV, SSD e altre stupidaggini del genere (in questo contesto). Chissa' proprio perché è fuori dell' accademia (ma conoscendo bene l'università) ha una opinione diversa e per certi versi piu' autorevole.
Mi spiace intervenire con questo tono, ma su questo benedetto articolo di Science sono state dette molte sciocchezze. Innanzitutto il responsabile del tono dell' articolo è l'autore e non gli intervistati. Secondo se in tre ore di intervista vengono estratte una frase o due, che senso ha strologare sul senso di queste frasi ? Certo che il messaggio che passa da questo articolo è parziale e da poco peso a tutte le critiche che la legge in corso e le recenti vicende dell' università stanno sollevando. Ma questo è in buona parte dovuto al modo in cui Edwin Cartlidge legge le cose italiane. Non dimentichiamoci mai del fatto che la nostra università è criticata e criticabilissima. Il fatto che ora l'attacco e gli interventi in atto superino (secondo molti di noi) di gran lunga il ragionevole e non correggeranno le storture, non significa che tutti la pensino allo stesso modo, specie all'estero.
Mi domando come mai Claudio Procesi non intervenga per fermare un tono e degli interventi che svuotano di senso e di interesse l'esistenza stessa della lista
Cordiali saluti Roberto Battiston
On 18/12/10 23:19, "l.magnelli@unifi.it" l.magnelli@unifi.it wrote:
Caro Renzo,
Con la presente le chiedo di allegarmi il suo CV, il suo elenco delle pubblicazioni, il suo SSD, la sua esperienza accademica che le permette di analizzare in maniera così puntuale la situazione dell'Università pubblica. Mi scusi se le chiedo tutto questo fastidio, ma il link al suo blog ("http://cronaca.anvur.it/), nel quale avrei cercato queste informazioni, rimanda a "indirizzo sconosciuto".
Cordiali saluti,
Lucia Magnelli
----- Messaggio da renzo@rubele.eu --------- Data: Sat, 18 Dec 2010 22:58:01 +0100 Da: Renzo Rubele renzo@rubele.eu Rispondi-A:renzo@rubele.eu, "Forum "Università e Ricerca"" universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it Oggetto: Re: [Universitas_in_trasformazione] chi e' Renzo Rubele? A: "Forum "Università e Ricerca"" universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it
Caro Vianello,
dal Suo tono inquisitorio Lei mi sembra eccessivamente agitato; si rilassi e non metta in agitazione anche tutta la lista per cosi' poco.
Che io sia ben conosciuto in Europa, e anche da "Science", e' fuor di dubbio: qualche anno fa sono stato Presidente di Eurodoc, la federazione europea dei dottorandi e giovani ricercatori, http://www.eurodoc.net/ il cui membro italiano e' l'ADI http://www.dottorato.it/ e poco dopo, sempre interessandomi di politiche dell'Università e della ricerca, ma soprattutto di Europa, ho continuate a girellare lo stesso mondo, essendo eletto per 4 anni nel Consiglio Direttivo di Euroscience http://www.euroscience.org/ un'associazione che (per quanto a Lei possa sembrare poco rilevante o poco serio) ambisce ad avere un ruolo analogo a quello della AAAS in Europa - certamente non e' cosi', ne' sara' mai cosi', ma almeno l'iniziativa c'e'. E ci sono soprattutto gli ESOF, cioe' gli Euroscience Open Forum, che dal 2004 organizziamo ogni 2 anni in modo itinerante in Europa; l'ultimo, nel 2010, a Torino http://www.esof2010.org/
Quindi - come vede - sono, come si suol dire, "knowledgeable" in materie di queste politiche. Non pensi che "Science" sia una Spectre che ce l'ha con Voi professori italiani: se un giornalista mi ha chiamato, pur stando fisicamente a Roma, ed ha preferito farsi raccontare le cose da me, che sto a Bruxelles (facendomi spendere anche 30 Euro di cellulare, tra l'altro...) ci sara' qualche motivo. Io non lo so, Lei ha qualche proposta? Per vero, con questo giornalista sono in contatto dall'epoca della vicenda Ratzinger-fisici della Sapienza, quindi sono 2 anni che ci si scambia qualche informazione, ogni tanto.
C'e' qualche problema? A dire il vero anche Universitas Futura ha gentilmente usato dei miei resoconti informali che ogni tanto scribacchiavo, pubblicando una mia Nota http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php?option=com_content&task=view&... &Itemid=34
Se ha qualcosa da commentare sugli specifici post sul mio blog, che, come Lei ha ricordato, ho aperto da qualche tempo http://cronaca.anvur.it/ lo faccia pure: il commento e' libero.
Cordiali saluti,
Renzo Rubele
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Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
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caro Battiston, io mi sento solo un membro del gruppo e non mi piace fare il censore, ogni tanto invito tutti a prendere un po le distanze per non drammatizzare ulteriormente una situazione che in realta` si sta sfilacciando da anni (a parte il fatto che il nostro server e` pure stato chiuso per 15 ore e che non e` che sto tutti i momenti a controllare cosa succede nella mailing list, oggi avevo altro da fare).
Comunque siamo tutti abbastanza adulti da capire, spero, quando smettere, e` certamente importante direi necessario che vengano fuori opinioni diverse, temo che se dovessimo noi stessi scrivere una riforma non ne verremmo a capo.
Infine personalmente ho sempre invitato (gia` successe per un altro caso) a non mettersi a guardare i CV dei colleghi che intervengono, non e` questo il modo di polemizzare, si polemizza sui contenuti non sulla storia delle persone. Ma poi ognuno e` responsabile di quello che fa, spero solo che non ci sia una eccessiva involuzione nella discussione.
Poi discutere sul perche` e percome di un articolo mi pare inutile, diciamo quello che pensiamo e basta
claudio
On Dec 18, 2010, at 11:46 PM, Roberto Battiston wrote:
Ma la vogliamo piantare in questo forum di fare gli inquisitori di coloro che hanno opinioni diverse, o diversamente declinate, da alcuni di quelli quelli che intervengono piu' spesso ?
La situazione è difficile, l'università sta passando un momentaccio, la delusione è grande, diciamo pure lo sconforto. Ma per questo dobbiamo rinunciare ad un comportamento razionale e democratico?
Il Dr. Rubele è evidentemente una persona piu' giovane della maggior parte degli accademici che frequentano questo forum, ma se si legge con un attimo di attenzione il suo blog, raggiungibilissimo ( http://cronaca.anvur.it/) , si vede che è una persona molto bene informata ed in grado di fare analisi lucide e approfondite, forse piu' di quelle che sanno fare molti accademici indipendentemente dal CV, SSD e altre stupidaggini del genere (in questo contesto). Chissa' proprio perché è fuori dell' accademia (ma conoscendo bene l'università) ha una opinione diversa e per certi versi piu' autorevole.
Mi spiace intervenire con questo tono, ma su questo benedetto articolo di Science sono state dette molte sciocchezze. Innanzitutto il responsabile del tono dell' articolo è l'autore e non gli intervistati. Secondo se in tre ore di intervista vengono estratte una frase o due, che senso ha strologare sul senso di queste frasi ? Certo che il messaggio che passa da questo articolo è parziale e da poco peso a tutte le critiche che la legge in corso e le recenti vicende dell' università stanno sollevando. Ma questo è in buona parte dovuto al modo in cui Edwin Cartlidge legge le cose italiane. Non dimentichiamoci mai del fatto che la nostra università è criticata e criticabilissima. Il fatto che ora l'attacco e gli interventi in atto superino (secondo molti di noi) di gran lunga il ragionevole e non correggeranno le storture, non significa che tutti la pensino allo stesso modo, specie all'estero.
Mi domando come mai Claudio Procesi non intervenga per fermare un tono e degli interventi che svuotano di senso e di interesse l'esistenza stessa della lista
Cordiali saluti Roberto Battiston
On 18/12/10 23:19, "l.magnelli@unifi.it" l.magnelli@unifi.it wrote:
Caro Renzo,
Con la presente le chiedo di allegarmi il suo CV, il suo elenco delle pubblicazioni, il suo SSD, la sua esperienza accademica che le permette di analizzare in maniera così puntuale la situazione dell'Università pubblica. Mi scusi se le chiedo tutto questo fastidio, ma il link al suo blog ("http://cronaca.anvur.it/), nel quale avrei cercato queste informazioni, rimanda a "indirizzo sconosciuto".
Cordiali saluti,
Lucia Magnelli
----- Messaggio da renzo@rubele.eu --------- Data: Sat, 18 Dec 2010 22:58:01 +0100 Da: Renzo Rubele renzo@rubele.eu Rispondi-A:renzo@rubele.eu, "Forum "Università e Ricerca"" universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it Oggetto: Re: [Universitas_in_trasformazione] chi e' Renzo Rubele? A: "Forum "Università e Ricerca"" universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it
Caro Vianello,
dal Suo tono inquisitorio Lei mi sembra eccessivamente agitato; si rilassi e non metta in agitazione anche tutta la lista per cosi' poco.
Che io sia ben conosciuto in Europa, e anche da "Science", e' fuor di dubbio: qualche anno fa sono stato Presidente di Eurodoc, la federazione europea dei dottorandi e giovani ricercatori, http://www.eurodoc.net/ il cui membro italiano e' l'ADI http://www.dottorato.it/ e poco dopo, sempre interessandomi di politiche dell'Università e della ricerca, ma soprattutto di Europa, ho continuate a girellare lo stesso mondo, essendo eletto per 4 anni nel Consiglio Direttivo di Euroscience http://www.euroscience.org/ un'associazione che (per quanto a Lei possa sembrare poco rilevante o poco serio) ambisce ad avere un ruolo analogo a quello della AAAS in Europa - certamente non e' cosi', ne' sara' mai cosi', ma almeno l'iniziativa c'e'. E ci sono soprattutto gli ESOF, cioe' gli Euroscience Open Forum, che dal 2004 organizziamo ogni 2 anni in modo itinerante in Europa; l'ultimo, nel 2010, a Torino http://www.esof2010.org/
Quindi - come vede - sono, come si suol dire, "knowledgeable" in materie di queste politiche. Non pensi che "Science" sia una Spectre che ce l'ha con Voi professori italiani: se un giornalista mi ha chiamato, pur stando fisicamente a Roma, ed ha preferito farsi raccontare le cose da me, che sto a Bruxelles (facendomi spendere anche 30 Euro di cellulare, tra l'altro...) ci sara' qualche motivo. Io non lo so, Lei ha qualche proposta? Per vero, con questo giornalista sono in contatto dall'epoca della vicenda Ratzinger-fisici della Sapienza, quindi sono 2 anni che ci si scambia qualche informazione, ogni tanto.
C'e' qualche problema? A dire il vero anche Universitas Futura ha gentilmente usato dei miei resoconti informali che ogni tanto scribacchiavo, pubblicando una mia Nota http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php?option=com_content&task=view&... &Itemid=34
Se ha qualcosa da commentare sugli specifici post sul mio blog, che, come Lei ha ricordato, ho aperto da qualche tempo http://cronaca.anvur.it/ lo faccia pure: il commento e' libero.
Cordiali saluti,
Renzo Rubele
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Prof. Claudio Procesi, Dipartimento di Matematica, G. Castelnuovo Università di Roma La Sapienza, piazzale A. Moro 00185, Roma, Italia
tel. 0039-06-49913212, fax 0039-06-44701007 http://www.mat.uniroma1.it/~procesi/
sono d'accordo nelle discussioni, cerchiamo di entrare nel merito, indipendentmente dal pulpito da cui viene la predica Piero Lattanzi
Roberto Battiston roberto.battiston@pg.infn.it ha scritto:
Ma la vogliamo piantare in questo forum di fare gli inquisitori di coloro che hanno opinioni diverse, o diversamente declinate, da alcuni di quelli quelli che intervengono piu' spesso ?
La situazione è difficile, l'università sta passando un momentaccio, la delusione è grande, diciamo pure lo sconforto. Ma per questo dobbiamo rinunciare ad un comportamento razionale e democratico?
Il Dr. Rubele è evidentemente una persona piu' giovane della maggior parte degli accademici che frequentano questo forum, ma se si legge con un attimo di attenzione il suo blog, raggiungibilissimo ( http://cronaca.anvur.it/) , si vede che è una persona molto bene informata ed in grado di fare analisi lucide e approfondite, forse piu' di quelle che sanno fare molti accademici indipendentemente dal CV, SSD e altre stupidaggini del genere (in questo contesto). Chissa' proprio perché è fuori dell' accademia (ma conoscendo bene l'università) ha una opinione diversa e per certi versi piu' autorevole.
Mi spiace intervenire con questo tono, ma su questo benedetto articolo di Science sono state dette molte sciocchezze. Innanzitutto il responsabile del tono dell' articolo è l'autore e non gli intervistati. Secondo se in tre ore di intervista vengono estratte una frase o due, che senso ha strologare sul senso di queste frasi ? Certo che il messaggio che passa da questo articolo è parziale e da poco peso a tutte le critiche che la legge in corso e le recenti vicende dell' università stanno sollevando. Ma questo è in buona parte dovuto al modo in cui Edwin Cartlidge legge le cose italiane. Non dimentichiamoci mai del fatto che la nostra università è criticata e criticabilissima. Il fatto che ora l'attacco e gli interventi in atto superino (secondo molti di noi) di gran lunga il ragionevole e non correggeranno le storture, non significa che tutti la pensino allo stesso modo, specie all'estero.
Mi domando come mai Claudio Procesi non intervenga per fermare un tono e degli interventi che svuotano di senso e di interesse l'esistenza stessa della lista
Cordiali saluti Roberto Battiston
On 18/12/10 23:19, "l.magnelli@unifi.it" l.magnelli@unifi.it wrote:
Caro Renzo,
Con la presente le chiedo di allegarmi il suo CV, il suo elenco delle pubblicazioni, il suo SSD, la sua esperienza accademica che le permette di analizzare in maniera così puntuale la situazione dell'Università pubblica. Mi scusi se le chiedo tutto questo fastidio, ma il link al suo blog ("http://cronaca.anvur.it/), nel quale avrei cercato queste informazioni, rimanda a "indirizzo sconosciuto".
Cordiali saluti,
Lucia Magnelli
----- Messaggio da renzo@rubele.eu --------- Data: Sat, 18 Dec 2010 22:58:01 +0100 Da: Renzo Rubele renzo@rubele.eu Rispondi-A:renzo@rubele.eu, "Forum "Università e Ricerca"" universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it Oggetto: Re: [Universitas_in_trasformazione] chi e' Renzo Rubele? A: "Forum "Università e Ricerca"" universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it
Caro Vianello,
dal Suo tono inquisitorio Lei mi sembra eccessivamente agitato; si rilassi e non metta in agitazione anche tutta la lista per cosi' poco.
Che io sia ben conosciuto in Europa, e anche da "Science", e' fuor di dubbio: qualche anno fa sono stato Presidente di Eurodoc, la federazione europea dei dottorandi e giovani ricercatori, http://www.eurodoc.net/ il cui membro italiano e' l'ADI http://www.dottorato.it/ e poco dopo, sempre interessandomi di politiche dell'Università e della ricerca, ma soprattutto di Europa, ho continuate a girellare lo stesso mondo, essendo eletto per 4 anni nel Consiglio Direttivo di Euroscience http://www.euroscience.org/ un'associazione che (per quanto a Lei possa sembrare poco rilevante o poco serio) ambisce ad avere un ruolo analogo a quello della AAAS in Europa - certamente non e' cosi', ne' sara' mai cosi', ma almeno l'iniziativa c'e'. E ci sono soprattutto gli ESOF, cioe' gli Euroscience Open Forum, che dal 2004 organizziamo ogni 2 anni in modo itinerante in Europa; l'ultimo, nel 2010, a Torino http://www.esof2010.org/
Quindi - come vede - sono, come si suol dire, "knowledgeable" in materie di queste politiche. Non pensi che "Science" sia una Spectre che ce l'ha con Voi professori italiani: se un giornalista mi ha chiamato, pur stando fisicamente a Roma, ed ha preferito farsi raccontare le cose da me, che sto a Bruxelles (facendomi spendere anche 30 Euro di cellulare, tra l'altro...) ci sara' qualche motivo. Io non lo so, Lei ha qualche proposta? Per vero, con questo giornalista sono in contatto dall'epoca della vicenda Ratzinger-fisici della Sapienza, quindi sono 2 anni che ci si scambia qualche informazione, ogni tanto.
C'e' qualche problema? A dire il vero anche Universitas Futura ha gentilmente usato dei miei resoconti informali che ogni tanto scribacchiavo, pubblicando una mia Nota http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php?option=com_content&task=view&... &Itemid=34
Se ha qualcosa da commentare sugli specifici post sul mio blog, che, come Lei ha ricordato, ho aperto da qualche tempo http://cronaca.anvur.it/ lo faccia pure: il commento e' libero.
Cordiali saluti,
Renzo Rubele
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