Cari colleghi
come saprete è in discussione al Senato in queste ore il disegno di legge n. 1905-B. Nonostante i molti emendamenti presentati dalle opposizioni, molti dei quali improntati a buon senso e ragionevolezza, il provvedimento è totalmente blindato. Vi faccio alcuni esempi.
Mandato del Rettore. Il ddl prevede un unico mandato di sei anni, non rinnovabile, con possibilità di sfiducia da parte di almeno due terzi dei componenti del corpo elettorale. L'opposizione ha chiesto cose diverse: l'IDV vuole un mandato della durata di due anni, rinnovabile una sola volta mentre il PD ha proposto il testo originale del Senato che prevedeva un massimo di due mandati per non più di otto anni. Respinti.
Sulle prerogative del Senato Accademico, il PD ha chiesto di rafforzare il parere del Senato Accademico su numerose iniziative ed attività, quali la programmazione didattica, scientifica e di ricerca e la definizione degli obiettivi strategici. Hanno chiesto che il parere non solo debba essere obbligatorio ma anche vincolante. Respinto. Commento ovvio: si vuole un un Consiglio di Amministrazione dominus senza processi di feedback da parte dei direttori di dipartimento, etc.
A proposito di nomine dei membri esterni in seno al CdA, il ddl prevede espressamente il principio delle pari opportunità, ma non quello della non discriminazione razziale, politica, scientifica, etc (come avviene in ambito EU), cosa di assoluto buon senso e di garanzia minima sulle nomine che condizioneranno non poco la gestione delle Università. Anche questo emendamento è stato respinto.
Walter Lacarbonara
PS: Domani è prevista una manifestazione degli studenti a Roma, molti professori di Ingegneria della Sapienza si sono espressi per la partecipazione al corteo per solidarizzare con gli studenti e far prevalere il carattere non violento della manifestazione.
__________________________________________________ DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE E GEOTECNICA SAPIENZA Università di Roma via Eudossiana 18 - 00184 Rome Italy office: +39 (06) 44585-293 - fax: +39 (06) 4884852 e-mail: walter.lacarbonara@uniroma1.it webpage: w3.disg.uniroma1.it/lacarbonara
Oggi durante le votazioni degli emendamenti (votazioni semplici: si tratta solo di respingerli) in una aula semivuota o perlomeno con la gente che andava e veniva, il nostro ineffabile ministro della cultura è stato ripreso per ben due volte a votare per il vicino assente.
Il che dimostra l'interesse dei senatori (tutte le minuscole non sono casuali) per il DDL.
Alberto Girlando
On Tue, 2010-12-21 at 14:23 +0100, Walter Lacarbonara wrote:
Cari colleghi
come saprete è in discussione al Senato in queste ore il disegno di legge n. 1905-B. Nonostante i molti emendamenti presentati dalle opposizioni, molti dei quali improntati a buon senso e ragionevolezza, il provvedimento è totalmente blindato. Vi faccio alcuni esempi.
Mandato del Rettore. Il ddl prevede un unico mandato di sei anni, non rinnovabile, con possibilità di sfiducia da parte di almeno due terzi dei componenti del corpo elettorale. L'opposizione ha chiesto cose diverse: l'IDV vuole un mandato della durata di due anni, rinnovabile una sola volta mentre il PD ha proposto il testo originale del Senato che prevedeva un massimo di due mandati per non più di otto anni. Respinti.
Sulle prerogative del Senato Accademico, il PD ha chiesto di rafforzare il parere del Senato Accademico su numerose iniziative ed attività, quali la programmazione didattica, scientifica e di ricerca e la definizione degli obiettivi strategici. Hanno chiesto che il parere non solo debba essere obbligatorio ma anche vincolante. Respinto. Commento ovvio: si vuole un un Consiglio di Amministrazione dominus senza processi di feedback da parte dei direttori di dipartimento, etc.
A proposito di nomine dei membri esterni in seno al CdA, il ddl prevede espressamente il principio delle pari opportunità, ma non quello della non discriminazione razziale, politica, scientifica, etc (come avviene in ambito EU), cosa di assoluto buon senso e di garanzia minima sulle nomine che condizioneranno non poco la gestione delle Università. Anche questo emendamento è stato respinto.
Walter Lacarbonara
PS: Domani è prevista una manifestazione degli studenti a Roma, molti professori di Ingegneria della Sapienza si sono espressi per la partecipazione al corteo per solidarizzare con gli studenti e far prevalere il carattere non violento della manifestazione.
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE E GEOTECNICA SAPIENZA Università di Roma via Eudossiana 18 - 00184 Rome Italy office: +39 (06) 44585-293 - fax: +39 (06) 4884852 e-mail: walter.lacarbonara@uniroma1.it webpage: w3.disg.uniroma1.it/lacarbonara
Universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it mailing list
Per consultare gli archivi, cancellarsi, o cambiare le proprie impostazioni: https://mail.dm.unipi.it/listinfo/universitas_in_trasformazione
Ulteriori informazioni, e per firmare la petizione, sito di Universitas Futura: http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php
Scusate visto che si è parlato di giornali si o giornali no.
Vorrei sapere che cosa pensate del fatto che proprio oggi ancora due notizie di parentopoli bucano i siti web del corriere e di Repubblica
http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/12/21/news/e_alla_sapienza_riecco_il_...
http://www.corriere.it/cronache/10_dicembre_21/studenti-sapienza-manifestazi...
Non discuto sulla notizia, ma sul fatto che se queste notizie arrivano velocemente ai giornali qualcuno dall'"interno" le passa. Quindi i giornalisti se vogliono acoltano gli universitari, ma come sempre se si passano notizie serie e profonde non importa a nessuno, invece appena si riparla male di università si arriva subito ad avere spazio!!!!.
Forse questo lo dice lunga sulla percezione che si ha dell'università.
Peppe
Il problema è molto semplice... quando una corporazione con mille sottodistinguo non riesce a mantenere un livello minimo di decenza al suo interno, poi puntualmente arriva qualcuno dall'esterno che "moralizza" la situazione, con il consenso dell'opinione pubblica. Che poi i "moralizzatori" non abbiano assolutamente titoli per "moralizzare" alcuno è altra storia... a suo tempo, sia nell'ambito di questa rete che su di un articolo su Il Corriere della Sera indicai otto punti per una riforma dell'Università. In uno dei punti indicai la regola etica secondo la quale i figli non dovrebbero fare carriera nell'Università dei genitori... mi arrivarono appunto distinguo e sottodistinguo, dai quali si evinceva che le "regole" vanno bene, ma solo se si applicano agli altri... Cordiali saluti Benedetto
-----Messaggio originale----- Da: universitas_in_trasformazione-bounces@mail.dm.unipi.it [mailto:universitas_in_trasformazione-bounces@mail.dm.unipi.it] Per conto di saccomandi@mec.dii.unipg.it Inviato: martedì 21 dicembre 2010 18:17 A: Forum Università e Ricerca Oggetto: [Universitas_in_trasformazione] giornali si o giornali no
Scusate visto che si è parlato di giornali si o giornali no.
Vorrei sapere che cosa pensate del fatto che proprio oggi ancora due notizie di parentopoli bucano i siti web del corriere e di Repubblica
http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/12/21/news/e_alla_sapienza_riecco_il_ metodo_frati_promosso_il_figlio_nella_sua_medicina-10445188/?ref=HREC1-8
http://www.corriere.it/cronache/10_dicembre_21/studenti-sapienza-manifestazi one_f3d983ec-0ce7-11e0-a1b6-00144f02aabc.shtml
Non discuto sulla notizia, ma sul fatto che se queste notizie arrivano velocemente ai giornali qualcuno dall'"interno" le passa. Quindi i giornalisti se vogliono acoltano gli universitari, ma come sempre se si passano notizie serie e profonde non importa a nessuno, invece appena si riparla male di università si arriva subito ad avere spazio!!!!.
Forse questo lo dice lunga sulla percezione che si ha dell'università.
Peppe
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Sono d'accordo con te, nella situazione in cui si trova ormai da anni il paese, sarebbe il minimo e si dovrebbe applicare a ogni settore.
In uno dei punti indicai la regola etica secondo la quale i figli non dovrebbero fare carriera nell'Università dei genitori... mi arrivarono appunto distinguo e sottodistinguo, dai quali si evinceva che le "regole" vanno bene, ma solo se si applicano agli altri...
cari Dimitri e De Vivo, io su questo ho sempre avuto le idee chiare e non e` questione ne di distinguo ne che le regole vadano bene per gli altri.
Io penso che la malattia del sistema italiano sia la idea stessa che la forma burocratica possa essere una salvaguardia di correttezza ed il suo corollario, che si possa moralizzare per legge.
Di fatto in italiano (e non so se esiste in altre lingue) c'e` il detto "fatta la legge, trovato l'inganno".
Eppure la schiera dei moralizzatori non si estingue mai, poi pero` ci si trova un Di Pietro con la sua moralizzatrice IdV che fornisce il maggior numero di transfughi al PdL.
Allora i moralizzatori si spostano su un comico, Grillo! purtroppo tutto questo è tragico e niente affatto comico.
D'altra parte la storia è piena di pazzi che volevano costruire "l'uomo nuovo" da Robespierre a Stalin a Hitler a Pol Pot. Se accettassimo un approccio molto più laico e "relativista" forse potremmo vedere non quali leggi moralizzano ma quali meccanismi di responsabilizzazione, controllo e competizione possano non eliminare ma arginare i fenomeni corruttivi.
Claudio
p.s. ho bevuto un po troppa Tequila e forse non sono del tutto sobrio
On Dec 21, 2010, at 6:49 PM, P. Dimitri wrote:
Sono d'accordo con te, nella situazione in cui si trova ormai da anni il paese, sarebbe il minimo e si dovrebbe applicare a ogni settore.
In uno dei punti indicai la regola etica secondo la quale i figli non dovrebbero fare carriera nell'Università dei genitori... mi arrivarono appunto distinguo e sottodistinguo, dai quali si evinceva che le "regole" vanno bene, ma solo se si applicano agli altri...
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Prof. Claudio Procesi, Dipartimento di Matematica, G. Castelnuovo Università di Roma La Sapienza, piazzale A. Moro 00185, Roma, Italia
tel. 0039-06-49913212, fax 0039-06-44701007 http://www.mat.uniroma1.it/~procesi/
Scusate se mi permetto,
ma io volevo sottolineare solo il fatto diciamo giornalistico.
Se in questo momento i fatti universitari che fanno notizia sono ancora la pur deprecabile assunzione di due figli significa che il rapporto tra universitari e giornalisti ha qualcosa che non funziona. Secondo me non solo per colpa dei giornalisti, in quanto la notizia di queste assunzioni è stata sicuramente passata da universitari. Insomma a che serve che gli universitari comprano pagine di giornali se poi gli stessi usano ancora una volta le stesse per lavare i propri panni sporchi?
Soprattutto in questo momento!!!.
Peppe
cari Dimitri e De Vivo, io su questo ho sempre avuto le idee chiare e non e` questione ne di distinguo ne che le regole vadano bene per gli altri.
Io penso che la malattia del sistema italiano sia la idea stessa che la forma burocratica possa essere una salvaguardia di correttezza ed il suo corollario, che si possa moralizzare per legge.
Di fatto in italiano (e non so se esiste in altre lingue) c'e` il detto "fatta la legge, trovato l'inganno".
Eppure la schiera dei moralizzatori non si estingue mai, poi pero` ci si trova un Di Pietro con la sua moralizzatrice IdV che fornisce il maggior numero di transfughi al PdL.
Allora i moralizzatori si spostano su un comico, Grillo! purtroppo tutto questo è tragico e niente affatto comico.
D'altra parte la storia è piena di pazzi che volevano costruire "l'uomo nuovo" da Robespierre a Stalin a Hitler a Pol Pot. Se accettassimo un approccio molto più laico e "relativista" forse potremmo vedere non quali leggi moralizzano ma quali meccanismi di responsabilizzazione, controllo e competizione possano non eliminare ma arginare i fenomeni corruttivi.
Claudio
p.s. ho bevuto un po troppa Tequila e forse non sono del tutto sobrio
On Dec 21, 2010, at 6:49 PM, P. Dimitri wrote:
Sono d'accordo con te, nella situazione in cui si trova ormai da anni il paese, sarebbe il minimo e si dovrebbe applicare a ogni settore.
In uno dei punti indicai la regola etica secondo la quale i figli non dovrebbero fare carriera nell'Università dei genitori... mi arrivarono appunto distinguo e sottodistinguo, dai quali si evinceva che le "regole" vanno bene, ma solo se si applicano agli altri...
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Beh si potrebbe anche far notare che grazie alla riforma la famiglia Frati al completo (tutti ordinari) potranno entrare nella ristretta lista di coloro che decidono per tutti negli organi direttivi delle Università, visto che solo gli ordinari avranno questa opportunità... Che poi il problema dei parenti ci sia non è una novità. ALessio Papini
----- Message from saccomandi@mec.dii.unipg.it --------- Date: Tue, 21 Dec 2010 18:17:19 +0100 (CET) From: saccomandi@mec.dii.unipg.it Reply-To: "Forum "Università e Ricerca"" universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it Subject: [Universitas_in_trasformazione] giornali si o giornali no To: Forum Università e Ricerca universitas_in_trasformazione@mail.dm.unipi.it
Scusate visto che si è parlato di giornali si o giornali no.
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Non discuto sulla notizia, ma sul fatto che se queste notizie arrivano velocemente ai giornali qualcuno dall'"interno" le passa. Quindi i giornalisti se vogliono acoltano gli universitari, ma come sempre se si passano notizie serie e profonde non importa a nessuno, invece appena si riparla male di università si arriva subito ad avere spazio!!!!.
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----- End message from saccomandi@mec.dii.unipg.it -----
Che ne penso? Entrambi i rettori si sono dichiarati a favore del DDL Gelmini. Probabilmente se non avessero sistemato i propri parenti in tempo utile, sarebbero stati costretti a mettersi d'accordo affinche' ciascuno sistemasse i parenti dell'altro. Che scocciatura! Repubblica, che parla solo di Frati, almeno ricorda a fine articolo la sua posizione sul DDL, ma non ne trae le conseguenze. Cheers Maurizio Persico
On Tue, 21 Dec 2010 saccomandi@mec.dii.unipg.it wrote:
Scusate visto che si è parlato di giornali si o giornali no.
Vorrei sapere che cosa pensate del fatto che proprio oggi ancora due notizie di parentopoli bucano i siti web del corriere e di Repubblica
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Non discuto sulla notizia, ma sul fatto che se queste notizie arrivano velocemente ai giornali qualcuno dall'"interno" le passa. Quindi i giornalisti se vogliono acoltano gli universitari, ma come sempre se si passano notizie serie e profonde non importa a nessuno, invece appena si riparla male di università si arriva subito ad avere spazio!!!!.
Forse questo lo dice lunga sulla percezione che si ha dell'università.
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